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Roma monumenti antichi e medioevali



Roma, la "Città Eterna", culla di storia e cultura millenaria, incanta i visitatori con i suoi monumenti antichi e medioevali che narrano le epoche passate con maestosità e fascino senza tempo. In questo viaggio nel tempo attraverso la capitale italiana, ci immergiamo nelle sue strade antiche, tra edifici risalenti all'epoca dell'Impero Romano e alle meraviglie del Medioevo.

Castel sant Angelo

Anche conosciuto come Mausoleo di Adriano. E' infatti opera dei periodo imperiale e precisamente dei primi anni del II secolo; doveva servire come tomba per l'imperatore Adriano stesso. Fu l'imperatore Aureliano a volerne la trasformazione in fortezza e a volerlo collegare con le mura da lui stesso fatte costruire a difesa della città.
Castel Sant'Angelo è stato sempre legato alla storia di Roma avendo sempre accolto come prigionieri grandi personaggi o essendo servito di rifugio a Papi e governanti. Soltanto nel secolo scorso è stato completamente restaurato ed ora ospita un Museo dove si possono ammirare raccolte di armi, documenti sulla storia di Castel sant Angelo, la sua costruzione e i suoi rifacimenti. Si possono vedere tutti gli ambienti, la prigioneagli appartamenti papali a tutte le stanze ricche di belle decorazioni e tutte legate a notevoli avvenimenti storici o ad importanti personaggi.

Arco di Costantino arco di costantino

Uno dei simboli dell'antica Roma è l'Arco di Costantino, eretto nel 315 d.C. per commemorare la vittoria di Costantino I nella battaglia di Ponte Milvio. Questo imponente arco trionfale, adornato da sculture prese da monumenti più antichi, si erge fiero nel cuore della città, testimone di un'era gloriosa ormai tramontata.

Catacombe di San Callisto

Col nome di catacombe si chiamano oggi gli antichi cimiteri cristiani sotterranei; quelle di San Callisto sono le più celebri, le sue gallerie si addentrano nel sottosuolo su quattro piani uno sotto l'altro. Sono gallerie scavate nel tufo, la roccia vulcanica che abbonda nel sottosuolo della campagna romana; le tombe, o loculi, sono scavate nelle pareti delle gallerie: le più antiche sono di solito quelle più in alto, perché il livello dello scavo veniva abbassato a poco a poco. Di quando in quando, si aprono nicchie più grandi e cappelle; in queste, che vengono chiamate anche cripte, erano i sepolcri dei martiri più venerati e dei primi Papi. Concepite come cimiteri, solo raramente usate come rifugi, le catacombe furono luoghi di culto.
Durante la visita si possono vedere: la cripta dei Papi, con sepolture di pontefici del III secolo, i cubicoli dei Sacramenti, con affreschi simbolici, e la cripta di Papa Eusebio. Si ritrovano le iscrizioni fatte porre da Papa Damaso, il primo cultore delle catacombe che, nel IV secolo, in regime di libertà, riordinò le sepolture e vi avviò la devozione dei fedeli.

Chiesa SS Quattro Coronati

Alla chiesa dei SS. Quattro Coronati si accede da un portale che si apre in un massiccio edificio medioevale sormontato da una torre; è l'unico esempio, in Roma, di un'abbazia munita di torre di difesa e si spiega con il fatto che qui dimorarono molti sovrani, fra cui, nel 1265, Carlo d'Angiò.
piccolo e graziosissimo chiostro, opera anch'esso degli abili marmorari che operavano in Roma dopo il Mille. Suggestivo e impreziosito al canto della fontanella che zampilla al e alla bella fioritura, che lo rende quasi un giardino domestico. Da visitare anche la Cappella di S. Silvestro, dove si trovano interessanti affreschi del XIII secolo, ancora bizantineggianti (Storie di S. Silvestro, Giudizio Universale ecc).

Chiesa SS Giovanni e Paolo

La costruzione attuale risale al secolo XII, ma include parti della chiesa primitiva del V secolo. Durante un restauro la facciata è stata liberata da tutte le aggiunte di epoca posteriore e ora ci appare come un bellissimo esempio di facciata medioevale. Vediamo il portico con colonne di epoca romana, sopra di esso una bella pentafora (finestra a cinque archi) e a destra il bel campanile romanico: tutti elementi che fanno di questa piazzetta sul Celio un delizioso angolo medioevale.
L'interno della chiesa si presenta completamente rifatto in forme settecentesche; resta, in un seminascosto vano della navata sinistra, un grande affresco del 1255. Interessante può essere, invece, la visita del sotterraneo, dove gli scavi hanno liberato circa venti locali appartenenti a edifici romani e cristiani: vi si ammirano molti affreschi pagani e paleocristiani. Scendendo per il Clivo di Scauro, forse la più singolare via di Roma che sottopassa un arco romano e sei archi medioevali che fungono da contrafforti di sostegno alla chiesa, volgiamoci a guardare l'esterno dell'abside, abbellito da un elegante loggiato: è uno dei rari esempi di romanico-lombardo in Roma.

Chiesa di Santa Sabina

Fu costruita nel V secolo e, grazie anche ai sapienti restauri conserva ancora gran parte dell'aspetto originale. Prima di entrare ammiriamo, in quella specie di atrio corridoio che si apre a sinistra e che nasconde la facciata, il portale di legno di cipresso intagliato, con scene dell'Antico e del Nuovo Testamento: questa porta ha la bellezza di 1500 anni. Siamo quindi di fronte a un pezzo di grandissimo valore non solo per la bellezza delle sculture ma anche per la sua rarità: non esistono infatti altre sculture lignee cristiane così antiche e così ben conservate. All'interno saremo subito attratti dalla serie di belle e grandi finestre che danno una luminosità argentea a tutto l'ambiente: si tratta di finestre decorate da eleganti transenne a motivi geometrici e chiuse da lastre di selenite, una pietra dalla trasparenza argentina.
Ammiriamo poi il bel colonnato su cui appoggiano gli archi, rivestiti di una decorazione in marmi colorati. La schola cantorum e la cattedra del vescovo sono ricostruite con frammenti originali trovati durante i restauri. Sono scomparsi tutti i mosaici che certamente decoravano l'interno, salvo una grande fascia con un'iscrizione oro su fondo blu, sopra l'ingresso. Il convento domenicano annesso alla chiesa possiede un bel chiostro romanico.

Chiesa di Santa Maria d'Aracoeli Chiesa di Santa Maria d'Aracoeli

È una delle chiese storicamente più interessanti di Roma: in questo luogo, secondo la tradizione, la Sibilla predisse ad Augusto la nascita del Figlio di Dio. Fu costruita nel 1250 su una precedente chiesa, di vari secoli prima. È in stile romanico-gotico, con belle colonne antiche nell'interno a tre navate. Ha opere d'arte di diverse epoche: sull'altare maggiore, che è barocco, c'è una Madonna bizantina del XII secolo. Questa è una delle grandi chiese-museo di Roma, cioè una chiesa ricchissima di opere d'arte: osserviamo gli affreschi del Pinturicchio nella la Cappella destra, i pulpiti cosmateschi e le magnifiche tombe medioevali nel transetto.

Chiesa di Santa Maria in Cosmedin

Sorta nel VI secolo fu affidata, nel secolo VIII, a cattolici esuli dalla Grecia; ancor oggi vi si celebra in rito greco. L'interno conserva un aspetto particolarmente severo. Vi ammiriamo un ricco gruppo di opere cosmatesche: il pavimento, la « schola cantdrum », gli amboni, il candelabro del cero pasquale, la cattedra del vescovo, il baldacchino gotico dell'altare. Il bel campanile romanico è del XII secolo. Il mascherone sotto il portico è un antico chiusino, ma la tradizione popolare l'ha chiamato « Bocca della Verità »: i bugiardi che mettono la mano in quella « bocca » vengono morsi!

Circo Massimo

Era il più grande dei circhi romani e risale al tempo dei re. Fu quasi completamente distrutto nel corso dei secoli e ora se ne identificano solo il perimetro e pochissimi resti. Percorriamo la via del Circo Massimo che corre lungo il Circo sul pendio dell'Aventino, nel luogo in cui erano le gradinate per gli spettatori. Da qui abbiamo la migliore vista sul Palatino, situato di fronte a chi guarda, oltre il Circo Massimo.

Colosseocolosseo

Colosseo è il nome popolare dell'anfiteatro Flavio a Roma; situato fra l'Esquilino e il Palatino, vicino all'estremità sud-orientale del Foro, fu chiamato così perché sorgeva accanto a una statua colossale di Nerone (demolita). Iniziato da Vespasiano nel 69 d.C. e inaugurato da suo figlio Tito (80 d.C), l'altezza dell'immensa struttura di forma ellittica misurava 57 m, l'asse maggiore 188 m, il minore 156 e l'arena centrale 76x46 m; i muri esterni erano in travertino, quelli superiori in tufo e le volte e le rampe in muratura. I piani erano quattro, a ordini sovrapposti: dorico, ionico e corinzio i primi tre; al quarto, abbellito da pilastri corinzi, erano dei sostegni in legno ai quali era sospeso il velarium che riparava gli spettatori dal sole. I posti a sedere, in marmo e legno, accoglievano circa 50.000 persone.
Il pavimento dell'arena era di pesanti assi di legno; le stanze che si aprivano al di sotto custodivano gli animali usati per i giochi. In certe occasioni il pavimento veniva rimosso e l'intera arena riempita di acqua per simulare battaglie navali. Danneggiato dai ricorrenti terremoti, subì perdite ancor più gravi per il reimpiego nel corso dei secoli del suo materiale: proviene, a esempio, dal Colosseo gran parte del travertino usato nella costruzione della basilica di S. Pietro.

Mura Aureliane

Furono fatte costruire dall'Imperatore Aureliano (270-275). Recingevano completamente la città, sviluppando una lunghezza di quasi 18 km. Sono pressoché intatte, benché ormai la città si sia ampiamente estesa al di fuori di esse.

Pantheon particolare del pantheon

Così chiamato perché era un tempio dedicato a più dei, e costruito nel 27 a.C. Sorprendentemente quasi tutto quello che si può oggi vedere di questo insigne monumento, è di epoca romana, perfino la cupola e la massiccia porta di bronzo dell'entrata, che è del tempo di Adriano (76-138 d.C.), che lo fece ricostruire nel 130 d.C. Nel 609 l'edificio divenne una chiesa cristiana e ciò ha probabilmente contribuito, come in altri casi simili, alla sua conservazione. Nell'interno, dove una volta si trovavano le statue delle divinità adorate, vi sono ora varie tombe, tra cui quelle del Re Vittorio Emanuele II, Umberto I, della Regina Margherita, e di Raffaello Sanzio.

Piramide di Caio Cestio

La Piramide di Caio Cestio, alla porta Ostiense, che nel medioevo era conosciuta come la tomba di Romolo, fu eretta negli ultimi anni della repubblica per deporvi le ceneri di Caio Cestio, pretore, tribuno e settemviro degli epuloni, come è ricordato nelle due iscrizioni.

Terme di Caracalla terme di caracalla

Passeggiando lungo le mura aureliane si incontra via delle Terme di Caracalla, che costeggia quanto rimane del grande stabilimento termale romano edificato tra il 212 e il 217 d.C. da Marco Aurelio Antonino, detto Caracalla.
Antico luogo di incontri e svaghi, uniti alla cura del corpo, le terme allietavano i fortunati bagnanti sia con la complessità del loro insieme sia con i magnifici decori, come a ricordare che l’anima e il corpo possono solo gioire insieme. Intuiamo una struttura principale racchiusa da portici: al centro di essa caldarium, tepidarium e frigidarium, sale adibite ai bagni di acqua calda, tiepida e fredda, adiacenti a palestre, spogliatoi e alle ovali laconicum, stanze per il bagno turco. E dappertutto un rincorrersi fastoso di marmi bianchi e policromi, splendidi mosaici, stucchi dorati, statue, capitelli e colonne di porfido e granito.

Via Appia Antica

La lunga e dritta Appia Antica, famosa via, fu l’espressione dei sogni di espansione romani quando nel 312 a.C. il censore Appio Claudio Cieco decise di costruirla per collegare Roma con il sud della penisola. Porta Capena l’apriva nel passato, laddove porta San Sebastiano, con il suo basamento in marmo bianco e le sue torri merlate, le dà l’avvio oggi. Qui ancora sopravvivono antiche ville imperiali ed edifici religiosi.