Il Piemonte è un viaggio completo: città d’arte eleganti, residenze sabaude Patrimonio UNESCO, colline vitate del Monferrato e paesaggi d’acqua tra Lago Maggiore e Lago d’Orta, fino alle vallate alpine. In questa guida trovi il meglio provincia per provincia, con mete imperdibili, consigli pratici e un itinerario finale con mappa in un solo click.
Il Piemonte è una regione di equilibri perfetti: città eleganti e musei di rango convivono con
colline patrimonio UNESCO, laghi scenografici e vallate alpine dove natura e spiritualità
si intrecciano. A est, la provincia di Alessandria offre capolavori romanici,
barocchi e una tradizione termale millenaria ad Acqui Terme; le cittadine storiche come Casale Monferrato e Novi Ligure raccontano corti nobiliari, sinagoghe, palazzi e l’incontro
tra culture piemontesi e liguri. A sud-est, il Monferrato Astigiano alterna
borghi, infernot e filari ordinati: qui nascono Barbera d’Asti, Moscato e Nizza DOCG, tra degustazioni
e strade panoramiche. Verso il Biellese, le Alpi si addolciscono in terrazze naturali: Val Sessera e Panoramica Zegna regalano trekking e fioriture primaverili, mentre Oropa unisce arte e devozione con santuario e Sacro Monte (UNESCO).
A sud, la provincia di Cuneo custodisce icone come Alba, capitale del tartufo, e borghi
medievali come Saluzzo, con castelli, vallate e stazioni storiche per gli sport invernali (Limone,
Sestriere). A ovest, l’area di Torino sfoggia l’architettura barocca delle Residenze Sabaude — Stupinigi e Venaria Reale — e ampie aree verdi come il Parco La Mandria. A nord, il Verbano affaccia su uno dei paesaggi lacustri più affascinanti d’Europa: Stresa, Baveno, Cannobio e le Isole Borromee tra giardini, palazzi e promenade. Infine, la provincia di Vercelli unisce l’arte sacra di Varallo e la cultura walser di Alagna con vallate e
trekking verso il Monte Rosa.
In questa pagina trovi il meglio suddiviso per province, con ancore numeriche e un menù rapido sempre accessibile: scorri, scegli la sezione e pianifica il tuo itinerario finale
con la mappa in blu. Consiglio: alterna città e natura, programma le degustazioni con anticipo
e verifica sempre orari di musei, santuari e impianti.
Cosa vedere nella provincia di Alessandria: un viaggio tra arte, storia e natura
Le città del Piemonte: eleganza, storia e benessere tra Monferrato e colline
1. Casale Monferrato: l’eleganza del passato tra colline e Po
Il fascino delle architetture sacre
Casale Monferrato, antica capitale del Marchesato del Monferrato e cuore storico di un territorio che fu tra i più influenti del Piemonte medievale, è oggi una città raffinata dove arte, storia e spiritualità convivono in armonia. Il Duomo di Sant’Evasio, costruito tra l’XI e il XII secolo, rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura romanica in Piemonte. L’imponente facciata, decorata da archetti pensili e lesene, introduce a un interno maestoso a cinque navate, impreziosito da capitelli scolpiti e dal celebre Crocefisso germanico del XII secolo, una straordinaria opera lignea sospesa sull’arco absidale. L’atrio, di rara imponenza e struttura architettonica unica, testimonia l’antico prestigio religioso e politico della città.
Altrettanto suggestiva è la Chiesa di Santa Caterina, autentico capolavoro del barocco piemontese, progettata da Giovanni Battista Scapitta nel Settecento. La sua cupola ellittica, che si innalza con eleganza sul profilo urbano, e l’interno luminoso ricco di stucchi e decorazioni dorate, la rendono una delle chiese più affascinanti del Monferrato. La Chiesa di San Domenico, invece, offre un interessante incontro tra gotico e rinascimentale, con un portale riccamente decorato e un interno sobrio ma solenne, arricchito da opere d’arte di pregio.
I Palazzi storici e l’eleganza urbana
Casale è anche una città di palazzi e cortili, dove ogni edificio racconta un frammento del suo glorioso passato. Tra i più rappresentativi spiccano il Palazzo Gozzani di Treville, sede del Municipio, con la sua raffinata facciata barocca e i fastosi saloni interni ornati da affreschi e stucchi, e il Palazzo Anna d’Alençon, elegante dimora rinascimentale che ricorda l’epoca in cui la città era al centro della vita politica e culturale del Marchesato. Passeggiando per via Saffi o via Roma, il visitatore può ammirare balconate in ferro battuto, portoni monumentali e un tessuto urbano che ha conservato intatta la sua armonia.
Novità: il Museo Civico e la Gipsoteca Bistolfi
Nel complesso dell’antico Convento di Santa Croce, il Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi rappresenta oggi il cuore culturale della città. Le sale accolgono opere dello scultore casalese Leonardo Bistolfi, tra i protagonisti del simbolismo italiano di fine Ottocento. Modelli in gesso, bozzetti e sculture completate offrono uno sguardo intimo sul processo creativo dell’artista. Accanto alla Gipsoteca, il museo ospita anche una sezione archeologica e una pinacoteca con opere dal Medioevo all’Ottocento, che testimoniano la ricchezza artistica e storica del territorio monferrino.
2. Acqui Terme: benessere e storia nel cuore del Monferrato meridionale
Le antiche terme e la magia della Bollente
Adagiata sulle dolci colline del Monferrato alessandrino, Acqui Terme è un luogo dove l’acqua e la storia si fondono da millenni. Le sue sorgenti termali, note già ai Romani, erano apprezzate per le virtù curative e rilassanti. Nel cuore della città, la celebre Bollente — una sorgente che sgorga a 75°C da un elegante tempietto ottocentesco — continua a essere il simbolo indiscusso di Acqui. Il vapore che si leva dalla fonte, soprattutto nelle ore serali o nelle giornate fredde, avvolge la piazza in un’atmosfera sospesa, quasi irreale, creando uno scenario perfetto per una passeggiata romantica tra le vie del centro.
Oggi la tradizione termale vive anche nei moderni stabilimenti benessere e nelle spa della città, che combinano trattamenti idroterapici, massaggi e percorsi sensoriali con le antiche proprietà delle acque sulfuree. Una visita alle terme è un viaggio nel tempo: dall’epoca romana, testimoniata dai resti delle antiche strutture termali, fino all’eleganza liberty dei palazzi dell’Ottocento.
Tesori storici e architettonici
Il Duomo di Acqui Terme, dedicato a Santa Maria Assunta, risale al periodo romanico e domina la città con la sua maestosa struttura a cinque navate e il campanile cuspidato. All’interno si possono ammirare opere d’arte di grande valore, tra cui la Madonna di Montserrat di Bartolomé Bermejo, capolavoro del Quattrocento spagnolo. Nella cripta, le colonne e i capitelli originali del XII secolo testimoniano la stratificazione secolare del luogo di culto.
Poco distante, la Pieve di San Pietro, uno degli edifici più antichi del Piemonte, offre un magnifico esempio di architettura romanica pura, con il suo campanile slanciato e la sobria eleganza delle linee in pietra locale. L’edificio è oggi parte del percorso museale cittadino e conserva reperti archeologici e scultorei che narrano la lunga storia di Acqui.
Passeggiata sul ponte romano
Un’altra tappa imperdibile è il Ponte Romano sul torrente Bormida, risalente all’epoca imperiale. Con le sue arcate in pietra e la struttura ancora intatta, il ponte è un simbolo della continuità storica della città. Attraversarlo al tramonto, quando la luce dorata si riflette sulle acque del fiume, regala uno scorcio poetico sul passato di Acqui Terme e sul suo inconfondibile legame con la natura e il territorio circostante.
Oggi la passeggiata lungo il ponte e il vicino lungo Bormida è una delle esperienze più suggestive per scoprire la città a ritmo lento, tra scorci pittoreschi, botteghe artigiane e profumi di cucina piemontese che si diffondono dalle trattorie del centro storico.
Consigli pratici per la visita
Periodo ideale
La primavera e l’autunno sono i periodi migliori per visitare il Monferrato, con temperature miti, colori intensi e numerosi eventi enogastronomici legati al vino e ai prodotti locali.
Come arrivare
Casale Monferrato è facilmente raggiungibile tramite l’autostrada A26 Genova–Gravellona Toce (uscita Casale Sud). Acqui Terme si trova lungo la SP30 e dispone di collegamenti ferroviari diretti da Alessandria, Asti e Savona.
Cosa gustare
Tra le specialità da provare: gli agnolotti del plin, i tajarin al ragù, il Brasato al Barolo e i celebri grissini torinesi. Non mancano i vini eccellenti: Barbera del Monferrato, Brachetto d’Acqui e Dolcetto d’Ovada.
Esperienze consigliate
- Partecipare a una degustazione in una delle storiche cantine del Monferrato.
- Visitare le Sinagoghe ebraiche di Casale, testimonianza di una delle più antiche comunità del Piemonte.
- Rilassarsi alle terme di Acqui o passeggiare tra le colline patrimonio UNESCO.
Alloggi e soggiorno
Numerosi agriturismi e dimore storiche offrono ospitalità di charme tra le vigne del Monferrato. In città, boutique hotel e B&B nel centro storico permettono di vivere l’atmosfera autentica piemontese.
3. Novi Ligure: un incontro tra Piemonte e Liguria
Il centro storico
Novi Ligure è un luogo dove la cultura piemontese e quella ligure si fondono armoniosamente. La città vecchia, con le sue case color pastello e vicoli caratteristici, si arrampica verso il colle del Castello, da cui si gode una vista mozzafiato.
Le chiese da visitare
Tra le principali attrazioni religiose troviamo la Collegiata di Santa Maria Maggiore, un magnifico esempio di barocco ligure, e la Chiesa della Maddalena, che custodisce una rara rappresentazione lignea di Novi del XVIII secolo e un Calvario seicentesco scolpito.
il Museo dei Campionissimi
Gli appassionati di ciclismo non possono perdersi il Museo dei Campionissimi, un tributo a grandi ciclisti come Fausto Coppi, con mostre interattive e una collezione di biciclette storiche.
4. Altre mete imperdibili nella provincia di Alessandria
Tortona: città d’arte e cultura
Tortona è un’altra località di grande interesse, nota per il suo Duomo neoclassico e il Santuario della Madonna della Guardia, immerso in un paesaggio incantevole. Per gli amanti dell’archeologia, il Museo Diocesano offre una ricca collezione di reperti.
Gavi: il fascino della fortezza
Il borgo di Gavi è celebre per il suo Forte di Gavi, una struttura imponente che domina la valle circostante. Il paese è anche famoso per il vino bianco Cortese di Gavi, ideale per concludere una giornata di visite con una degustazione.
Valenza: la città dell’oro
Valenza è nota per la produzione di gioielli artigianali. Una visita ai laboratori orafi offre l’opportunità di scoprire i segreti di questa antica tradizione.
Cosa vedere nella provincia di Asti: un viaggio tra colline, vigneti e borghi storici
Monferrato Astigiano: vigneti, borghi e tradizioni tra colline UNESCO
1. Il Monferrato Astigiano: il fascino dei vigneti e dei borghi
Un paesaggio unico
Il Monferrato astigiano è un mosaico di colline ordinate da filari, boschetti, cappelle campestri e torri merlate che punteggiano le dorsali.
Riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO nell’ambito dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte”, seduce con prospettive che cambiano a ogni curva:
crinali lunghi, conche coltivate e piccoli borghi medievali arroccati. Qui la viticoltura non è solo economia: è cultura materiale, architettura rurale,
calendario di feste e saperi tramandati.
Tra i vini simbolo spiccano il Barbera d’Asti nelle sue molte interpretazioni (dal frutto croccante alle versioni più strutturate),
il Moscato d’Asti aromatico e vivace, e il Nizza DOCG, espressione di pregio di un’area vocata.
Cantine storiche e aziende a conduzione familiare aprono spesso le porte per degustazioni e visite in vigna,
mentre infernot e crutin — gli antichi ambienti ipogei scavati nella pietra — raccontano un rapporto secolare con il vino e con la conservazione.
- Punti panoramici: belvederi naturali lungo i crinali tra Nizza, Agliano, Calosso, Castelnuovo Calcea.
- Architetture rurali: cascine a corte, cappelle campestri, infernot tradizionali.
- Stagioni ideali: primavera (fioriture e aria tersa) e autunno (vendemmia, foliage, sagre del tartufo e del vino).
2. A nord di Asti: tra storia e spiritualità
Moncalvo: la “più piccola città d’Italia”
Moncalvo unisce il ritmo lento delle colline a una sorprendente densità di testimonianze storiche.
La piazza principale, incorniciata da portici eleganti, è il cuore pulsante degli eventi enogastronomici,
tra cui spiccano le rassegne autunnali dedicate al tartufo. Dal concentrico si sale verso le antiche fortificazioni:
lo sguardo si apre su un anfiteatro di vigneti e campi che muta con le stagioni.
- Chiesa di San Francesco: interni con opere di pregio e atmosfera raccolta.
- Castello di Moncalvo: resti e percorsi panoramici con viste a 360° sulle colline.
- Mercati e fiere: artigianato, prodotti tipici e tartufo bianco in stagione.
Castelnuovo Don Bosco: meta di pellegrinaggi
Nel verde di colline ordinate, Castelnuovo Don Bosco è legato alla figura di San Giovanni Bosco,
educatore e fondatore dei Salesiani. La dimensione spirituale convive con quella rurale: cascine, filari, boschetti,
sentieri che invitano a passeggiate silenziose tra cappelle e votivi.
- Santuario di Colle Don Bosco: complesso religioso immerso in un paesaggio bucolico.
- Museo Don Bosco: percorso sulla vita del santo e sul carisma educativo salesiano.
- Vie del vino: degustazioni in cantine del circondario e cammini tematici tra i vigneti.
3. A sud di Asti: vini, terme e tradizioni
Nizza Monferrato: la capitale del Nizza DOCG
Nizza Monferrato è un centro vitivinicolo vivace, dall’identità fortemente legata al Nizza DOCG.
Le vie acciottolate conducono tra botteghe storiche, enoteche, cantine e palazzi dall’eleganza sobria.
La cultura del vino permea il calendario: degustazioni, eventi, incontri con i produttori e giornate dedicate alla scoperta dei cru.
- Foro Boario: grande spazio coperto per mercati, fiere e manifestazioni.
- Chiesa di San Giovanni in Lanero: preziosi affreschi e suggestioni devozionali.
- Percorsi del Nizza: strade del vino tra colline e vigneti storici.
Agliano Terme: relax e benessere
A pochi minuti di strada, Agliano Terme è sinonimo di acque benefiche e di una vocazione all’ospitalità lenta.
Le Terme di Agliano propongono trattamenti e percorsi dedicati, ideali dopo una giornata tra degustazioni e camminate in vigna.
Intorno, colline coltivate a Barbera offrono panorami morbidi e la possibilità di visite in cantina direttamente dai produttori.
- Le Terme: cure termali e proposte benessere in ambienti rilassanti.
- Vigneti circostanti: degustazioni guidate, passeggiate fra i filari, esperienze vendemmiali in stagione.
- Itinerari a piedi e in bici: anelli collinari su strade secondarie panoramiche.
Consigli pratici per la visita – Monferrato Astigiano
Periodo migliore
Primavera (aprile–giugno) e autunno (settembre–novembre). In autunno: vendemmia, foliage, fiere del tartufo e del vino.
Come muoversi
Auto consigliata per raggiungere borghi e cantine su strade collinari. Ottimi gli itinerari slow in bici: portapacchi, casco e luci obbligatori su strade extraurbane.
Prenotazioni cantine
Contatta in anticipo produttori e cantine (soprattutto nel weekend e durante la vendemmia). Chiedi tour di vigneto, visita in infernot/crutin e degustazione guidata.
Esperienze top
- Tramonto dai belvederi tra Nizza, Agliano e Calosso.
- Percorsi ad anello tra vigne: scarpe da trekking leggere, acqua e antivento.
- Serata in enoteca con verticale di Barbera d’Asti o focus Nizza DOCG.
Dove mangiare e dormire
Agriturismi e country house tra i filari per un’esperienza immersiva. In paese, osterie tipiche con plin, tajarin, carni brasate e dolci al Moscato.
Eventi da non perdere
Fiere del tartufo (autunno), rassegne del vino a Nizza Monferrato, iniziative culturali nei borghi (mostre, concerti, visite guidate in notturna).
4. Canelli e le "Cattedrali Sotterranee"
La capitale dello spumante
Canelli è uno dei luoghi simbolo del vino italiano. Qui si trovano le celebri Cattedrali Sotterranee, antiche cantine scavate nel tufo che oggi fanno parte del Patrimonio UNESCO. Da vedere:
- Le Cattedrali Sotterranee di Contratto e Gancia, dove si può scoprire il processo di produzione dello spumante.
- La Torre dei Contini, da cui si ammira una vista mozzafiato sulle colline.
5. Altri borghi da scoprire
Costigliole d’Asti: tra storia e sapori
Questo borgo, situato su un colle, è dominato dal maestoso Castello di Costigliole, che oggi ospita l’ICIF (Istituto di Cucina Italiana per Stranieri). È anche il luogo ideale per assaporare le specialità locali, come il bollito misto piemontese.
San Damiano d’Asti: il fascino medievale
San Damiano conserva un centro storico che richiama le atmosfere medievali, con vicoli stretti e edifici in mattoni rossi. Da visitare:
- La Chiesa Parrocchiale di San Vincenzo, con la sua facciata imponente.
- Le torri medievali, che testimoniano l’importanza storica del borgo.
Cosa vedere nella provincia di Biella: natura, storia e spiritualità
1. Val Sessera e Oropa: natura, panorami e spiritualità nelle Alpi Biellesi
La Val Sessera e la Panoramica Zegna: tra natura e vedute mozzafiato
La Val Sessera
Estesa per circa 40 km, la Val Sessera è un paradiso per chi ama trekking, escursioni e silenzi d’alta quota.
Dai centri di Crevacuore e Coggiola si risale verso l’Alpe Noveis, balcone naturale perfetto per
passeggiate panoramiche e per entrare in un paesaggio alpino autentico: pascoli, abetaie, piccole torbiere e lame d’acqua che accompagnano il cammino.
Con un po’ di fortuna si avvistano cervi e caprioli; all’alba o al tramonto il movimento della fauna si fa più evidente.
- Itinerari consigliati: anello Alpe Noveis – Alpe Artignaga; traccia panoramica sul crinale verso la Bocchetta di Noveis con rientro tra pascoli e malghe.
- Per chi inizia: brevi out&back dai piazzali di Noveis su strade forestali; fondo regolare e pendenze dolci.
- Periodo ideale: tarda primavera–inizio autunno; in estate altezze e bosco offrono clima fresco.
La Panoramica Zegna
Strada-scenografia che parte da Trivero e si snoda per circa 15 km fino a Bielmonte,
la Panoramica Zegna offre viste ampie su Alpi, pianura padana e, nelle giornate terse, sulle colline del Monferrato.
In primavera i pendii esplodono nel rododendro in fiore e nelle azalee, un colpo d’occhio che rende unico il percorso.
In inverno, Bielmonte è una stazione di sport invernali a misura di famiglia; in estate diventa base per escursioni e bike.
- Stop panoramici: piazzole lungo tratti rettilinei e crinali; rispettare le aree di sosta segnalate.
- Escursioni da Bielmonte: facili creste prative verso alpeggi; percorsi MTB su strade bianche e single track segnalati.
- Guida sicura: strada di montagna con curve e tornanti; controllare meteo e visibilità in mezza stagione.
Il Bosco del Sorriso
Lungo la Panoramica Zegna, il Bosco del Sorriso è un percorso naturalistico dolce e immersivo,
ideale per famiglie e camminatori tranquilli. Si sviluppa tra larici e faggete, con tappe tematiche che invitano alla respirazione consapevole,
alla meditazione e al contatto con gli elementi. Il fondo regolare e i dislivelli contenuti lo rendono perfetto tutto l’anno
(nevicate permettendo), anche con passeggini da trekking.
- Durata: 1–2 ore in base al passo e alle soste nelle aree di contemplazione.
- Benessere in natura: ispirazione forest bathing, con inviti a rallentare e ad ascoltare il bosco.
- Accessibilità: partire dai punti di accesso segnalati lungo la Panoramica; segnaletica chiara e pannelli esplicativi.
2. Oropa: spiritualità e bellezze alpine
Il Santuario di Oropa
Immerso in una valle verde e raccolta, il Santuario di Oropa è tra i principali luoghi mariani d’Italia.
Qui si venera la Vergine Nera, tradizionalmente legata alla figura di Sant’Eusebio.
Il complesso si articola in ampi piazzali con edifici monumentali, chiostri, cappelle affrescate
e spazi dedicati all’accoglienza del pellegrino: l’atmosfera è di pace e raccoglimento, ma al tempo stesso viva e aperta ai visitatori.
- Percorso devozionale: ingressi porticati, basiliche e cappelle con cicli pittorici di pregio.
- Accoglienza: foresterie, spazi museali e punti ristoro nel borgo-santuario.
- Eventi: celebrazioni e momenti musicali in calendario; informarsi in loco per orari aggiornati.
Le Cappelle del Sacro Monte di Oropa
Nel bosco che cinge il santuario si sviluppa il Sacro Monte di Oropa, complesso UNESCO con 19 cappelle settecentesche che narrano la vita della Madonna attraverso sculture e apparati pittorici.
Il percorso, ombreggiato e meditativo, alterna soste artistiche a scorci naturali sul vallone, richiamando l’antica tradizione
dei cammini sacri alpini.
Escursione al Lago Mucrone
A poca distanza da Oropa, il Lago Mucrone è un piccolo gioiello alpino incastonato tra pietraie e praterie d’alta quota.
Si raggiunge a piedi per sentiero (consigliati scarponcini e abbigliamento a strati) oppure con impianto di risalita quando operativo. L’anfiteatro roccioso, la luce tersa del mattino e i riflessi del lago ne fanno una meta amata da escursionisti e fotografi.
- Grado di difficoltà: escursionistico; verificare condizioni del tracciato e dell’impianto.
- Stagione: tarda primavera–inizio autunno; in quota il meteo cambia rapidamente.
- Prolungamenti: creste verso il Monte Camino e punti panoramici sulle cime biellesi.
Consigli pratici per la visita – Alpi Biellesi
Periodo migliore
Primavera (maggio–giugno) per i rododendri della Panoramica Zegna, estate per trekking e bike, autunno per foliage e aria limpida; in inverno Bielmonte offre piste e percorsi per ciaspole.
Equipaggiamento e abbigliamento
Scarponcini da trekking, zaino leggero, giacca antivento, cappello, crema solare e acqua. In montagna il tempo cambia rapidamente: meglio vestirsi “a cipolla”.
Accessi e logistica
Val Sessera accessibile da Crevacuore e Coggiola; Panoramica Zegna da Trivero fino a Bielmonte; Oropa raggiungibile in auto da Biella, con parcheggi e funivia per il Lago Mucrone.
Sicurezza e consigli utili
Controlla sempre le condizioni meteo, segnala l’itinerario e non uscire dai sentieri segnalati. Portare con sé acqua, snack, cartina o GPS offline. In estate attenzione ai temporali pomeridiani.
Esperienze extra
- Esperienza di forest bathing al Bosco del Sorriso.
- Escursione fotografica all’alba al Lago Mucrone.
- Visita culturale al Santuario e Sacro Monte di Oropa (UNESCO).
- Panoramiche in bici lungo la Strada Zegna con punti sosta attrezzati.
Curiosità locale
Il progetto della Panoramica Zegna nasce negli anni Trenta come visione d’impresa sostenibile voluta da Ermenegildo Zegna per valorizzare il paesaggio biellese; l’Incoronazione della Madonna Nera di Oropa si ripete ogni 100 anni ed è tra le più antiche tradizioni mariane d’Italia.
3. Il Parco della Burcina: un’oasi di bellezza naturale
Un giardino botanico unico
Situato nei pressi di Pollone, il Parco della Burcina è un parco naturale che si estende su una collina offrendo una varietà incredibile di piante rare. Il parco è particolarmente famoso per la spettacolare fioritura primaverile di rododendri e azalee, che trasformano il paesaggio in un’esplosione di colori.
Passeggiate e relax
Il parco è attraversato da sentieri panoramici adatti a tutti, con punti di sosta perfetti per un picnic o per semplicemente ammirare il paesaggio. Non perdete il lago dei cigni, una piccola oasi romantica immersa nel verde.
4. Altre mete imperdibili nella provincia di Biella
Ricetto di Candelo: un tuffo nel Medioevo
A pochi chilometri da Biella si trova il Ricetto di Candelo, un borgo medievale perfettamente conservato che sembra uscito da una fiaba. Costruito nel XIV secolo, questo antico ricetto è caratterizzato da strette vie acciottolate, mura fortificate e torri. Durante l’anno ospita eventi come il Festival delle Sagre e il Mercato dei Prodotti Tipici.
Lago di Viverone: relax sul lago
Il Lago di Viverone, condiviso con la provincia di Torino, è una meta ideale per chi cerca relax o attività acquatiche. Qui è possibile praticare sport come il kayak o il windsurf, oppure semplicemente godersi una passeggiata lungo le rive. Numerosi ristoranti propongono piatti tipici a base di pesce fresco.
Pollone e le Ville Storiche
Pollone, ai piedi del Parco della Burcina, è noto per le sue ville storiche, come Villa La Malpenga, circondate da giardini all’inglese. Questo borgo è un ottimo punto di partenza per escursioni nel vicino Parco Burcina.
Cosa vedere nella provincia di Cuneo: un viaggio tra borghi storici, natura e tradizioni
Alba, Fossano e Saluzzo: arte, castelli e sapori tra Langhe e Cuneese
1. Alba: capitale del tartufo e del buon vino
Un centro storico ricco di fascino
Alba, celebre per il tartufo bianco e i vini prestigiosi delle Langhe, è anche una città d’arte e cultura.
Tra i luoghi da non perdere spiccano il Duomo di San Lorenzo, esempio di gotico-lombardo con un raffinato coro ligneo del 1501 e
il campanile medievale che domina il centro; le torri medievali, simbolo cittadino, che incorniciano le vie acciottolate; la Chiesa di Santa Maddalena, capolavoro barocco attribuito a Vittone.
Percorsi enogastronomici
Alba è la porta d’ingresso ideale ai percorsi del gusto: degustazioni di tartufi (in stagione), cantine storiche e tour tra i cru
delle colline UNESCO. Consigliato alternare visite in centro con uscite in vigneto, per una lettura completa del territorio.
2. Fossano: la città dei mattoni rossi
Il Castello dei Principi d’Acaia
Il Castello di Fossano (XIV secolo) è un’imponente architettura in mattoni con torri angolari dalla forma singolare:
nato come fortezza, divenne in seguito residenza nobiliare. Oggi ospita biblioteca e mostre temporanee.
Dalla terrazza superiore si apre una vista ampia sulla valle della Stura e sulle Alpi.
Le chiese di Fossano
- Chiesa della SS. Trinità (Francesco Gallo): eleganza barocca, interni luminosi, stucchi e affreschi in armonia.
- Chiesa di San Filippo Neri: celebri coretti lignei intagliati, preziosa testimonianza decorativa del XVIII secolo.
Il centro storico
Tra vicoli medievali, portici e antiche botteghe, Piazza Castello è il fulcro urbano.
A tavola, sapori identitari: tajarin al tartufo bianco, bollito misto e dolci della tradizione piemontese.
3. Saluzzo: il gioiello medievale del Piemonte
Il centro storico
Saluzzo conserva un’atmosfera medievale intatta: vie acciottolate, piazzette raccolte, palazzi eleganti e botteghe artigiane.
La Via della Castiglia collega con logica i principali monumenti, offrendo scorci pittoreschi a ogni passo.
Luoghi da non perdere
- Cattedrale dell’Assunta: tardo-gotica, con portale in cotto e affreschi interni di pregio.
- Casa Cavassa: dimora rinascimentale oggi museo; notevole la sala con soffitto ligneo decorato e arredi d’epoca.
- Chiesa di San Giovanni: coro ligneo, sepolcro di Ludovico II, influssi di gotico francese.
La Castiglia
Antica residenza dei Marchesi di Saluzzo, la Castiglia ospita il Museo della Civiltà Cavalleresca e il Museo della Memoria Carceraria. Dalla sommità, il panorama abbraccia l’intero borgo e il profilo delle montagne circostanti.
Consigli pratici per la visita – Langhe & Cuneese
Quando andare
Autunno: tartufo bianco e vendemmia (alta richiesta, prenota per tempo). Primavera: clima mite e fioriture. Estate: serate in collina e eventi enogastronomici; Inverno: mercatini e musei, ideale per week-end lenti.
Come muoversi
Auto consigliata per collegare comodamente Alba–Fossano–Saluzzo e le colline circostanti.
Nei centri storici privilegia parcheggi perimetrali e itinerari a piedi. Per i percorsi del vino, guida responsabile o driver dedicato.
Esperienze enogastronomiche
- Degustazioni guidate tra cantine delle Langhe (prenotazione consigliata).
- Menu tradizionali con tajarin, plin, carni brasate e selezione di formaggi piemontesi.
- Mercati e botteghe di qualità nei centri storici (pasta fresca, nocciole, pasticceria secca).
Note culturali
Alterna città d’arte e borghi: torri medievali ad Alba, castello a Fossano, musei e dimore storiche a Saluzzo. Verifica orari di chiese e musei, spesso differenziati per stagione.
Piccole dritte
- Scarpe comode per sanpietrini e saliscendi nei borghi.
- Nei periodi di punta del tartufo: prenota ristoranti e visite con anticipo.
- Se cerchi foto scenografiche, punta a alba e tramonto sui belvederi delle colline.
4. Mondovì: città dalle due anime
Mondovì Breo
La parte bassa della città, vivace e commerciale, è il cuore moderno di Mondovì. Tra i luoghi d’interesse:
- La Chiesa dei SS. Pietro e Paolo: Caratterizzata dalla cupola affrescata da Vittone e dalla facciata barocca, è una delle gemme del centro.
- Il Moro: Questo curioso automa, posto sulla torre, batte le ore con un martello e rappresenta un simbolo della città.
Mondovì Piazza
La parte alta, raggiungibile con una funicolare panoramica, è un luogo di grande fascino storico. Qui si trovano:
- Piazza Maggiore: Una delle più belle del Piemonte, incorniciata da antiche case e portici gotici.
- La Chiesa di San Francesco Saverio: Con il suo interno barocco, rappresenta un esempio di fasto decorativo.
- La Torre del Belvedere: Da questa torre panoramica si può ammirare un paesaggio che spazia dalle Alpi alla pianura.
Eventi e tradizioni
Mondovì è famosa per il suo Carnevale, con la figura simbolica del Moro, e per la produzione di ceramiche artistiche, che raccontano la tradizione artigianale della città.
5. Limone Piemonte: tra sport e natura
Un borgo montano autentico
Situato nella splendida Val Vermenagna, Limone Piemonte è un borgo che unisce tradizione e modernità. È noto per essere uno dei più antichi centri sciistici delle Alpi italiane, ma conserva ancora il fascino del suo passato.
Luoghi di interesse
- La Chiesa di San Pietro in Vincoli: Questa chiesa gotica è uno dei simboli storici del borgo. Al suo interno si trova un pulpito ligneo intagliato, risalente al XVII secolo.
- Il centro storico: Passeggiando tra le vie di Limone, si possono ammirare antiche case in pietra e assaporare prodotti tipici nelle botteghe locali.
Attività all’aperto
- Sport invernali: Limone è parte del comprensorio sciistico della Riserva Bianca, con oltre 80 km di piste perfette per sciatori e snowboarder.
- Trekking ed escursioni: In estate, il borgo è il punto di partenza per esplorare i sentieri delle Alpi Marittime. Un'escursione consigliata è quella verso il Colle di Tenda, con vista panoramica sulla valle.
Il Parco delle Alpi Marittime
A pochi chilometri da Limone, il Parco delle Alpi Marittime offre percorsi naturalistici immersi in una biodiversità unica.
6. Vinadio: tra fortificazioni e terme
Il Forte di Vinadio
Questo imponente sistema difensivo, costruito nel XIX secolo, offre un affascinante viaggio nella storia militare piemontese. Il forte ospita mostre ed eventi culturali.
Le Terme di Vinadio
Situate in un paesaggio alpino incontaminato, le terme offrono trattamenti con acque solforose note per le loro proprietà terapeutiche.
7. Savigliano: una città di eleganza
Piazza Santorre di Santarosa
Una delle piazze più belle del Piemonte, con portici medievali e la Torre del Comune.
Le chiese e i palazzi
- La Chiesa di Sant’Andrea, un capolavoro barocco.
- I Palazzi Taffini e Cravetta, con splendidi cortili rinascimentali.
8. Dronero e la Val Maira: tra storia, tradizioni e panorami mozzafiato
Dronero: la porta della Val Maira
Dronero è un antico borgo medievale situato allo sbocco della Val Maira. Grazie alla sua posizione strategica, è stato un importante centro commerciale e culturale fin dal Medioevo. Oggi conserva un’atmosfera autentica, con vicoli acciottolati, piazze suggestive e un mix di architetture che raccontano la sua storia.
Punti di interesse a Dronero
- Ponte del Diavolo: Costruito nel 1428, questo ponte a tre archi disuguali è il simbolo di Dronero. Secondo la leggenda, il ponte fu edificato con l’aiuto del diavolo, che avrebbe preteso in cambio l’anima del primo essere vivente che lo attraversava. Tuttavia, i cittadini ingannarono il diavolo facendo attraversare un cane. Oggi, il ponte offre un panorama suggestivo sul torrente Maira.
- Loggia del Mercato: Questa curiosa costruzione ottagonale risale al XVIII secolo ed era utilizzata per i mercati e le assemblee pubbliche. È un luogo ideale per una breve sosta durante la visita al centro storico.
- Chiese storiche: La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, con la sua facciata in stile barocco, e le altre piccole chiese del borgo meritano una visita per ammirare gli affreschi e i dettagli architettonici.
La Val Maira: un paradiso per escursionisti
La Val Maira è una delle valli più selvagge e incontaminate delle Alpi italiane. Conosciuta per i suoi borghi autentici e i panorami mozzafiato, è ideale per chi cerca un’esperienza a stretto contatto con la natura.
Attività consigliate in Val Maira
- Trekking: La valle offre numerosi sentieri, come il Percorso dei Percorsi Occitani, che collega i borghi storici attraverso antiche mulattiere. Un’escursione imperdibile è quella al Lago di Visaisa, un piccolo specchio d’acqua incastonato tra le montagne.
- Borghi autentici: Da visitare il borgo di Elva, famoso per la sua Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta con un ciclo di affreschi del XV secolo, e Chiappera, un villaggio alpino circondato da vette imponenti.
- Ciaspolate invernali: In inverno, la Val Maira si trasforma in un paradiso per le ciaspolate, con percorsi che attraversano boschi innevati e paesaggi da fiaba.
9. Certosa di Pesio: pace e spiritualità
Immerso nella Valle Pesio, questo monastero offre un’atmosfera unica di pace e bellezza. Da vedere il chiostro monumentale e i resti medievali. Nei dintorni della certosa, sentieri segnalati conducono a cascate e boschi incontaminati.
10. Terme di Valdieri: benessere e natura nel cuore delle Alpi Marittime
Un luogo di relax e salute
Le Terme di Valdieri, situate a 1.370 metri di altitudine nel Parco Naturale delle Alpi Marittime, sono rinomate per le proprietà curative delle loro acque termali. Le sorgenti solforose bromo-iodiche, con temperature che variano tra i 30°C e i 69°C, sono utilizzate per trattamenti che alleviano reumatismi, disturbi della pelle, problemi ginecologici e respiratori.
Lo stabilimento termale
Lo stabilimento termale offre una vasta gamma di servizi:
- Bagni e piscine termali: Ideali per rilassarsi e godere dei benefici delle acque termali.
- Fanghi e massaggi: Trattamenti terapeutici e rigeneranti.
- Percorsi benessere: Pacchetti dedicati al relax e al recupero psicofisico.
Attività nei dintorni
Le terme di Valdieri non sono solo un luogo di cura, ma anche il punto di partenza per escursioni ed esperienze nella natura.
Escursioni consigliate
- Pian del Valasco: Un facile percorso conduce a questa ampia prateria alpina circondata da montagne. Qui si trova il Real Casa di Caccia, un antico rifugio reale trasformato in rifugio alpino.
- Lago delle Rovine: Questo suggestivo lago artificiale si trova a breve distanza dalle terme ed è ideale per una passeggiata panoramica.
- Cime alpine: Per gli escursionisti più esperti, il Monte Matto e il Monte Argentera, la vetta più alta delle Alpi Marittime, offrono sfide emozionanti.
Cosa vedere nella provincia di Novara: tra laghi, borghi storici e panorami mozzafiato
1. Arona: la perla del Lago Maggiore tra arte sacra e passeggiate sul lungolago
Arona: la perla del Lago Maggiore
Il San Carlone: la statua gigante di San Carlo Borromeo
Simbolo identitario di Arona, il San Carlone è una colossale statua dedicata a San Carlo Borromeo:
alta 35 metri complessivi (23,40 m la sola statua), è tra le più grandi al mondo visitabili all’interno.
Un percorso a scalette e passerelle porta fino ai punti di osservazione interni: guardare il lago “dagli occhi” della scultura è un’esperienza unica.
- Chiesa di San Carlo: custodisce reliquie e memorie del santo.
- Seminario di San Carlo (1643, progetto di Francesco Maria Richini): complesso storico di pregio a poca distanza.
Il centro storico e le chiese
Il centro di Arona conserva atmosfere eleganti tra vie acciottolate, portici e facciate signorili. Spiccano alcune chiese di grande interesse:
- Collegiata di Santa Maria: all’interno un pregevole polittico di Gaudenzio Ferrari e dipinti di Andrea Appiani e Il Morazzone.
- Chiesa della Madonna di Piazza: disegnata da Pellegrino Tibaldi, gioiello tardo-cinquecentesco
riconoscibile per la sua caratteristica duplice scalinata.
Passeggiate lungolago
Il lungolago di Arona è una promenade curata, perfetta per il relax tra giardini, caffè e piccoli approdi.
La vista spazia sul Lago Maggiore fino alla scenografica Rocca di Angera che domina la sponda opposta.
Al tramonto, riflessi e controluce regalano scorci fotografici tra i più suggestivi del bacino.
Consigli pratici per la visita – Arona & Lago Maggiore
Quando andare
Primavera (marzo–giugno) e inizio autunno (settembre–ottobre) per clima mite e cieli limpidi. Estate vivace con eventi sul lungolago; inverno tranquillo, ideale per musei e passeggiate brevi.
Come arrivare
In treno sulla linea Milano–Domodossola (fermata Arona). In auto A26 (uscita Arona/Sesto Calende). Imbarcaderi per navigazione pubblica sul Lago Maggiore.
Muoversi
A piedi nel centro e sul lungolago. Per la statua del San Carlone breve trasferimento in auto/bus o camminata in leggera salita. Possibili tour in battello verso Angera e altri borghi rivieraschi.
Esperienze top
- Salita all’interno del San Carlone (verifica orari e accessi).
- Crociera breve in battello con sosta alla Rocca di Angera.
- Golden hour sul lungolago tra giardini e belvederi.
Fotografia & piccole attenzioni
Grandangolo per lungolago e scorci urbani, medio-tele per dettagli architettonici. In alta stagione prenota ingressi e ristoranti; scarpe comode per sanpietrini e lievi salite.
2. Orta San Giulio: il borgo incantato sul Lago d’Orta
Un borgo da cartolina
Orta San Giulio è uno dei borghi più belli d’Italia, situato su una penisola che si protende sul Lago d’Orta. Le sue stradine acciottolate, i balconi fioriti e le antiche ville creano un’atmosfera romantica e senza tempo.
Luoghi da visitare
- Palazzo della Comunità: Edificio del XVI secolo con una facciata affrescata che domina la suggestiva Piazza Motta, il cuore del borgo.
- Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta: Originaria del 1485, è famosa per la decorazione pittorica della cappella del transetto destro, uno splendido esempio di arte settecentesca piemontese.
L’Isola di San Giulio
A breve distanza dalla riva, l’Isola di San Giulio è una meta imperdibile. È famosa per la Basilica di San Giulio, con i suoi affreschi medievali e il ciborio romanico. L’isola è anche sede di un monastero di clausura.
Il Sacro Monte di Orta
A pochi passi dal borgo si trova il Sacro Monte di Orta, Patrimonio UNESCO. Questo complesso di cappelle immerse in un parco secolare è dedicato alla vita di San Francesco d’Assisi e offre una vista panoramica sul lago e sull’isola.
Esperienze uniche
- Giro in barca sul Lago d’Orta: Ideale per scoprire angoli nascosti e godere di viste spettacolari.
- Cultura e sapori: Orta è famosa per i suoi ristoranti che propongono piatti tradizionali come il risotto al pesce persico e i formaggi tipici delle valli circostanti.
3. Altre mete imperdibili nella provincia di Novara
Lago Maggiore e Rocca di Angera
Sebbene situata sulla sponda opposta del lago rispetto ad Arona, la Rocca di Angera è una tappa facilmente raggiungibile e merita una visita. Questo castello medievale ospita il Museo della Bambola e offre una vista mozzafiato sul lago.
Ghemme: terra di vini
Famosa per la produzione del pregiato Ghemme DOCG, questa cittadina vanta un ricetto medievale ben conservato e cantine storiche dove degustare i vini locali.
Cosa vedere nella provincia di Torino: storia, cultura e natura fuori dal capoluogo
Residenze Sabaude di Torino e dintorni: Stupinigi e Venaria Reale
1. Stupinigi: la residenza di caccia dei Savoia
La Palazzina di Caccia di Stupinigi
Progettata da Filippo Juvarra per Vittorio Amedeo II e inaugurata nel 1729, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è un capolavoro del barocco piemontese e parte del sistema delle Residenze Reali del Piemonte (UNESCO). Nata per la caccia, fu poi scenografico teatro di ricevimenti, nozze reali e
grandi feste di corte, con una pianta a croce di Sant’Andrea e ali simmetriche che abbracciano il parco storico.
Cosa vedere nella Palazzina
- Salone Centrale: vertice scenografico dell’insieme, con la celebre volta dei Valeriani (“Partenza di Diana per la caccia”) e
prospettive illusionistiche che moltiplicano luce e volumi.
- Appartamenti reali: Camera del Re con il Mito di Diana sul soffitto; Appartamento della Regina con arredi e dipinti del XVIII secolo.
- Museo di Arte e Ammobiliamento: arredi originali, arazzi, porcellane e oggetti d’uso che raccontano rituali e quotidianità della corte.
Il Parco di Stupinigi
La palazzina è avvolta da un parco storico e da antiche rotte di caccia, oggi ideale per passeggiate slow
tra viali alberati e radure: perfetto per abbinare arte e natura nella stessa visita.
2. Venaria Reale: la Versailles piemontese
La Reggia di Venaria
Progettata da Amedeo di Castellamonte nella seconda metà del XVII secolo, la Reggia di Venaria Reale è una delle residenze più monumentali dei Savoia. Restaurata e riaperta al pubblico,
ospita oggi mostre, percorsi permanenti e grandi eventi, configurandosi come polo culturale di respiro internazionale.
Attrazioni principali
- Galleria Grande: circa 80 metri di pura teatralità barocca, con luce naturale, stucchi e giochi prospettici.
- Giardini Reali: dialogo tra geometrie all’italiana, suggestioni francesi, belvederi e fontane scenografiche.
- Cappella di Sant’Uberto: capolavoro di Juvarra dedicato al patrono dei cacciatori, con impianto ellittico e raffinati altari laterali.
Parco La Mandria
A pochi chilometri, il Parco Naturale La Mandria (circa 3.800 ettari) tutela boschi planiziali, radure e
antiche Cascine Reali. È ideale per escursioni a piedi e in bicicletta, birdwatching e visite alle architetture di servizio della corte.
Consigli pratici per la visita – Residenze Sabaude & Parchi di Torino
Quando andare
Primavera e inizio autunno per giardini al top e luce morbida; estate per aperture serali ed eventi; inverno per interni museali e mostre senza folla.
Biglietti & tempi
Prenota online nei weekend e nelle festività. Considera 2–3 ore per Stupinigi (palazzina + parco) e 3–4 ore per Venaria
(Reggia + Galleria Grande + Giardini). Per La Mandria aggiungi almeno 2 ore.
Come arrivare e muoversi
In auto: tangenziali di Torino con uscite dedicate per Stupinigi e Venaria. Con i mezzi: collegamenti urbani extraurbani GTT;
valuta combinazioni treno + bus da Torino Porta Susa/Porta Nuova. All’interno: molto a piedi; per La Mandria ottime piste ciclabili.
Dress code & fotografia
Scarpe comode per lunghi percorsi interni/giardini; in estate cappello e acqua. Nei saloni interni rispetta le regole foto/video e
l’uso del flash; in giardino grandangolo consigliato per la Galleria Grande e i parterre.
Esperienze extra
- Visite tematiche su Juvarra e l’arte del Settecento.
- Percorsi serali ed eventi nei giardini con giochi d’acqua e musica.
- Giro slow a La Mandria tra Cascine Reali e avvistamenti faunistici.
Piccole attenzioni
Verifica chiusure settimanali e orari stagionali; alcuni ambienti possono essere temporaneamente non accessibili per allestimenti o mostre.
In alta stagione considera slot mattutini per evitare code.
3. Chieri: il fascino gotico e la cucina piemontese
Un centro storico ricco di storia
Chieri, antica città medievale, vanta un ricco patrimonio architettonico:
- La Cattedrale di Santa Maria della Scala: Un capolavoro del gotico piemontese con un’imponente facciata e interni ricchi di dettagli artistici.
- La Chiesa di San Domenico: Celebre per il suo campanile trecentesco, uno dei più belli del Piemonte.
Tradizioni gastronomiche
Chieri è famosa per i suoi cardi gobbi, ingrediente principale della bagna cauda, uno dei piatti simbolo della cucina piemontese. Durante l’anno, il borgo ospita eventi gastronomici e sagre che celebrano i prodotti locali.
4. Bardonecchia: tra sport e relax in alta quota
Un paradiso per tutto l’anno
Bardonecchia, situata nella Val di Susa, è una delle località montane più rinomate del Piemonte. Perfetta sia per l’inverno che per l’estate, offre attività sportive e paesaggi da cartolina.
Inverno: sci e sport sulla neve
- Comprensorio sciistico: Oltre 100 km di piste per sci alpino e snowboard, con moderni impianti di risalita.
- Piste per sci di fondo: Tracciati immersi nelle pinete per gli amanti della tranquillità.
Estate: trekking e natura
- Sentieri escursionistici: Percorsi come quello che conduce al Colle della Scala regalano panorami mozzafiato.
- Mountain bike: Percorsi dedicati agli amanti delle due ruote attraversano boschi e vallate.
5. Susa: un viaggio nell’antica Roma
Un borgo storico
Susa è uno dei centri storici più affascinanti della provincia di Torino, con un passato che risale all’epoca romana.
Attrazioni principali
- Arco di Augusto: Costruito nell’8 a.C. in onore del re Cozio I, è uno dei monumenti romani meglio conservati del Piemonte.
- Porta Savoia: Parte delle mura cittadine romane, collega il borgo alla Cattedrale.
- La Cattedrale di San Giusto: Originaria dell’XI secolo, conserva elementi romanici e gotici.
6. Sestriere: la capitale degli sport invernali
Un’icona alpina
Sestriere, a 2.035 metri di altitudine, è una delle stazioni sciistiche più alte d’Europa e una destinazione celebre per gli sport invernali.
Cosa fare a Sestriere
- Sci alpino e snowboard: Parte del comprensorio della Via Lattea, offre oltre 400 km di piste che collegano Sestriere a località come Sauze d’Oulx e Claviere.
- Eventi sportivi: Sestriere ospita gare internazionali di sci, tra cui la Coppa del Mondo.
Estate a Sestriere
- Golf in alta quota: Il campo da golf a 18 buche più alto d’Europa.
- Trekking e arrampicata: Sentieri come quello del Monte Fraiteve offrono panorami spettacolari.
Cosa vedere nella provincia di Verbania: tra laghi, borghi storici e paesaggi incantevoli
Domodossola e Stresa: borghi alpini e charme sul Lago Maggiore
1. Domodossola: la capitale della Val d’Ossola
Piazza del Mercato e il centro storico
Cuore scenografico di Domodossola, la Piazza del Mercato conserva portici quattrocenteschi,
case con loggette e balconate lignee: un salotto alpino dove si respira l’atmosfera medievale del borgo.
Le viuzze lastricate che si irradiano dalla piazza custodiscono botteghe storiche, piccole osterie e scorci su cortili interni.
Monumenti e musei
- Torre del Vescovo: possente testimonianza medievale del complesso dei Vescovi conti di Novara.
- Palazzo Silva: elegante residenza rinascimentale-barocca; oggi museo con collezioni dalla Fondazione Galletti, reperti etno-antropologici e oggetti d’arte anche extraeuropei.
- Museo Galletti: dietro il Municipio; espone cimeli storici tra cui l’ultima diligenza del Passo del Sempione
e una raccolta di minerali dell’Ossola.
Monte Calvario
A sud dell’abitato, il Monte Calvario è luogo di spiritualità e natura: la Via Crucis, fiancheggiata da cappelle,
conduce alla sommità con edifici religiosi e la Casa Madre dell’Istituto della Carità fondato da Antonio Rosmini.
Il complesso fa parte del sistema dei Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia (UNESCO), con panorami che abbracciano la valle.
2. Stresa: eleganza e panorami sul Lago Maggiore
Il fascino del borgo
Stresa è tra le località più celebri del Lago Maggiore: lungolago romantico, alberghi storici,
giardini curati e vista privilegiata sulle Isole Borromee. Perfetta per passeggiate tra palme e aiuole fiorite,
caffè d’epoca e piccoli approdi.
Attrazioni principali
- Villa Pallavicino: grande parco con giardino botanico e area faunistica, ideale per famiglie e amanti della natura.
- Parrocchiale di Sant’Ambrogio: chiesa settecentesca di Giuseppe Zanoia che domina il centro storico.
- Palazzo dei Congressi: sede di rassegne culturali ed eventi internazionali.
- Isole Borromee (escursione in battello): Isola Bella con palazzo e giardini terrazzati, Isola Madre con parco botanico, Isola dei Pescatori con vicoli pittoreschi.
Passeggiate lungolago
La promenade offre scorci sul Golfo Borromeo e, di fronte, la silhouette della Rocca di Angera.
La golden hour regala controluce spettacolari tra pontili, barche e profili montuosi.
Consigli pratici per la visita – Val d’Ossola & Lago Maggiore
Quando andare
Primavera e inizio autunno per clima mite e cieli limpidi; estate per vita di lago e fioriture; inverno per atmosfere quiete nei borghi e musei senza folla.
Come arrivare
Domodossola: linea ferroviaria internazionale del Sempione (Milano–Domodossola–Briga); in auto SS33/A26. Stresa: treni sulla linea Milano–Domodossola (fermata Stresa); in auto A26 uscita Carpugnino/Stresa.
Navigazione pubblica per collegamenti lacustri.
Muoversi
Centri storici a piedi; per le Isole Borromee battelli dai pontili di Stresa.
Per Monte Calvario prevedere salita su sentiero (scarpe comode). Parcheggi perimetrali consigliati nei weekend.
Esperienze top
- Salita al Monte Calvario lungo la Via Crucis e visita al complesso rosminiano.
- Crociera breve nel Golfo Borromeo con soste a Isola Bella, Madre e dei Pescatori.
- Tramonto sul lungolago di Stresa con vista sulla Rocca di Angera.
Fotografia & piccole attenzioni
Grandangolo per piazze e lungolago, medio-tele per dettagli architettonici e scene sul lago. In alta stagione prenota
ingressi e battelli; in montagna meteo variabile: porta strati e acqua.
3. Baveno: granito rosa e bellezze lacustri
Il borgo e il lungolago
Baveno è conosciuta per le sue cave di granito rosa, ma anche per il suo affascinante lungolago e le ville storiche. È il luogo ideale per chi cerca tranquillità e splendidi panorami sul Golfo Borromeo.
Attrazioni principali
- Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso: Una chiesa romanica con un suggestivo battistero affiancato da un campanile.
- Villa Fedora: Una storica dimora affacciata sul lago, circondata da un parco perfetto per una passeggiata.
4. Isola Madre e il fascino delle Isole Borromee
Il giardino botanico dell’Isola Madre
L’Isola Madre, la più grande delle Isole Borromee, è famosa per il suo giardino botanico che ospita piante rare, alberi esotici e una fauna sorprendente, tra cui pavoni e pappagalli in libertà. Visitate l’isola nel pomeriggio per godere della magica luce del tramonto che si riflette sul lago. La vista verso la riva del Lago Maggiore in queste ore è semplicemente incantevole.
L’Isolino di San Giovanni
Vicino all’Isola Madre, l’Isolino di San Giovanni è famoso per essere stato la residenza preferita del maestro Arturo Toscanini. Sebbene non visitabile, il passaggio in barca offre una vista unica su questo angolo di paradiso.
5. Cannobio: il borgo tra lago e montagne
Un centro storico suggestivo
Situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, Cannobio è una località che unisce bellezze naturali e storia. Il suo lungolago, ornato da portici e case antiche, è il luogo perfetto per una passeggiata.
Attrazioni principali
- Santuario della Pietà: Questo edificio rinascimentale custodisce l’immagine miracolosa della Pietà e una pala di Gaudenzio Ferrari, raffigurante la Salita al Calvario.
- Valle Cannobina: Un’oasi naturale che si estende alle spalle del borgo, ideale per trekking e escursioni.
6. Cosa fare nella provincia di Verbania
Esperienze sul Lago Maggiore
- Escursioni in barca: Esplorate il lago con gite in barca alle Isole Borromee e lungo la costa piemontese.
- Sport acquatici: Cannobio e Baveno offrono possibilità di praticare windsurf, kayak e paddleboard.
Trekking e natura
- Monte Rosa e Val d’Ossola: Percorsi per tutti i livelli, con viste mozzafiato sulle Alpi e sulle valli circostanti.
- Oasi naturale di Fondotoce: Un’area protetta vicino a Verbania, ideale per passeggiare nella natura.
Cosa vedere nella provincia di Vercelli: natura, arte e tradizioni alpine
Varallo e Alagna Valsesia: arte sacra e natura ai piedi del Monte Rosa
1. Varallo: il cuore della Valsesia
Un borgo ricco di storia e arte
Varallo, capoluogo della Valsesia, sorge in un anfiteatro di boschi e montagne.
È un borgo dove arte, fede e natura si fondono in un equilibrio raro. Le sue vie acciottolate conducono a chiese, musei e palazzi che custodiscono secoli di storia e un patrimonio artistico straordinario.
Attrazioni principali
- Chiesa della Madonna delle Grazie: interamente affrescata da Gaudenzio Ferrari con la monumentale parete della Passione di Cristo, un capolavoro del Rinascimento piemontese.
- Museo Calderini: celebre per la collezione di coleotteri più completa d’Europa, oltre a reperti naturalistici e archeologici.
- Pinacoteca di Varallo: ospita opere di Gaudenzio Ferrari, Tanzio da Varallo, Roger van der Weyden e Salvator Rosa; tappa d’obbligo per gli amanti dell’arte.
Il Sacro Monte di Varallo
Inserito nel Patrimonio UNESCO, il Sacro Monte di Varallo fu fondato dal Beato Bernardino Caimi nel XV secolo.
Si compone di 45 cappelle con affreschi e statue a grandezza naturale che illustrano episodi della vita di Cristo, culminando nella Basilica dell’Assunta.
Il percorso, immerso nella natura, offre al tempo stesso spiritualità, arte e vedute alpine.
2. Alagna Valsesia: ai piedi del Monte Rosa
Un villaggio alpino ricco di tradizioni
Incastonata tra le cime del Monte Rosa, Alagna Valsesia è un borgo autentico dove sopravvive la cultura walser,
comunità di origine germanica che nel Medioevo colonizzò le alte valli del Piemonte. Il legno e la pietra dominano l’architettura delle case tradizionali, con balconi fioriti e tetti a scandole.
Cosa vedere ad Alagna
- Chiesa Parrocchiale: risalente al XVI secolo, con portale gotico e interni barocchi.
- Casa Museo Walser: testimonianza viva della vita contadina alpina, con arredi e strumenti originali.
- Casa Steiner: antico edificio che conserva tracce di un castello medievale, simbolo della lunga storia locale.
Escursioni e attività all’aperto
Alagna è il cuore pulsante dell’alpinismo valsesiano: punto di partenza per itinerari che raggiungono rifugi e ghiacciai,
tra cui il celebre Percorso dell’Alta Via. In inverno, fa parte del comprensorio Monterosa Ski, offrendo piste panoramiche e fuori pista
di fama internazionale. In estate è meta prediletta per trekking, mountain bike e arrampicate.
Consigli pratici per la visita – Valsesia & Monte Rosa
Periodo migliore
Primavera e inizio autunno: clima mite, musei aperti, natura rigogliosa. Estate: perfetta per trekking e cultura alpina. Inverno: ideale per sci e ciaspolate, specialmente ad Alagna.
Equipaggiamento
Scarpe da trekking, bastoncini, giacca antivento e strati termici.
In quota il meteo cambia rapidamente: portare acqua e copricapo.
Per il Sacro Monte scarpe comode e bottiglietta d’acqua.
Come arrivare e muoversi
Varallo: raggiungibile in auto (SS299) o bus da Novara/Vercelli. Alagna: 35 km oltre Varallo, accesso dalla stessa SS299 lungo la Valsesia.
Entrambi i borghi ideali da visitare a piedi; parcheggi in aree esterne.
Esperienze top
- Visita al Sacro Monte di Varallo con percorso meditativo tra cappelle e affreschi.
- Tour guidato della Casa Museo Walser e del borgo di Alagna.
- Trekking panoramico verso il Rifugio Pastore o il Belvedere del Monte Rosa.
- Giornata di sci o freeride nel Monterosa Ski.
Curiosità locale
Le popolazioni walser di Alagna parlavano un antico dialetto tedesco, il titsch.
Ogni estate, rievocazioni e feste popolari celebrano ancora oggi la loro eredità culturale.
A Varallo, il Gaudenzio Ferrari Festival rende omaggio al grande pittore rinascimentale.
3. Borgosesia e dintorni: arte e natura
Un centro storico vivace
Borgosesia è la città più grande della Valsesia, con un centro storico ricco di fascino:
- La Chiesa di San Bartolomeo: Una struttura seicentesca con interni barocchi e opere d’arte di pregio.
- Villa Becchi: Circondata da un parco, ospita eventi culturali e mostre.
Val Mastallone
A pochi chilometri da Borgosesia, la Val Mastallone offre scenari naturali incontaminati, con sentieri che conducono a cascate, borghi antichi e piscine naturali perfette per il relax.
4. Rassa e il fascino dei borghi alpini
Un piccolo gioiello della Valsesia
Rassa è un borgo incantevole, situato nella Val Sermenza, una delle vallate laterali della Valsesia. Questo villaggio conserva ancora l’atmosfera autentica di un tempo, con case in pietra e legno e strade acciottolate.
Cosa fare a Rassa
- Escursioni: Sentieri che conducono a luoghi suggestivi come l'Alpe Sorbella e il Monte Bo.
Itinerario consigliato in Piemonte
7 giorni — equilibrio tra città d’arte, colline UNESCO e laghi
- Giorno 1 — Torino & Venaria Reale (poco guida, 20–30 min tra siti)
- Mattina: Centro di Torino a piedi (Piazza Castello → Via Po → Mole vista esterna).
- Pomeriggio: Reggia di Venaria (Galleria Grande + Giardini, 3–4 h). Variante meteo: mostre interne.
- Sera: rientro a Torino; cena tipica (agnolotti del plin, vitello tonnato).
- Giorno 2 — Stupinigi & Parco La Mandria (Torino → Stupinigi 25 min; Stupinigi → La Mandria 35 min)
- Mattina: Palazzina di Caccia di Stupinigi (Salone Centrale + Appartamenti, 2–3 h).
- Pomeriggio: Parco La Mandria in bici o a piedi (architetture reali, radure, birdwatching).
- Transfer serale: verso Langhe/Alba (1 h 20 min). Pernotta in collina.
- Giorno 3 — Langhe: Alba & colline (anelli locali 10–25 min)
- Mattina: Centro storico di Alba (Duomo, torri, Santa Maddalena). Caffè e pasticceria langarola.
- Pomeriggio: degustazione in cantina + belvedere (Barolo/Barbaresco). Prenota con anticipo.
- Tramonto: belvederi tra La Morra e Barbaresco. Cena: tajarin, brasato, selezione formaggi.
- Variante meteo: musei/cantine storiche; tour tartufo in stagione.
- Giorno 4 — Saluzzo & trasferimento ai laghi (Alba → Saluzzo 50 min; Saluzzo → Stresa 2 h 15 min)
- Mattina: Saluzzo medievale (Cattedrale, Casa Cavassa, San Giovanni, Castiglia).
- Pomeriggio: trasferimento al Lago Maggiore (Stresa). Passeggiata lungolago.
- Sera: pernotta a Stresa o Baveno; cena vista Golfo Borromeo.
- Giorno 5 — Stresa & Isole Borromee (navigazione, no guida)
- Mattina: Isola Bella (Palazzo + giardini terrazzati). Biglietto cumulativo consigliato.
- Pomeriggio: Isola Madre (giardino botanico) + Isola dei Pescatori.
- Tramonto: rientro a Stresa; aperitivo sul lungolago.
- Variante family: Parco di Villa Pallavicino (fauna + botanica).
- Giorno 6 — Arona & Lago d’Orta (Stresa → Arona 35 min; Arona → Orta 35–40 min)
- Mattina: Arona (San Carlone visitabile, centro storico, Collegiata, Madonna di Piazza).
- Pomeriggio: Orta San Giulio (Piazza Motta, Isola di San Giulio in barca, Sacro Monte).
- Sera: pernotta a Orta/Arona o sposta la base verso Valsesia (1 h circa) per il giorno 7.
- Giorno 7 — Valsesia: Varallo & Alagna (Orta → Varallo 55–65 min; Varallo → Alagna 50 min)
- Mattina: Varallo (Madonna delle Grazie di Gaudenzio, Pinacoteca, Sacro Monte UNESCO).
- Pomeriggio: Alagna Valsesia (Casa Museo Walser; passeggiata verso Rifugio Pastore o Belvedere).
- Rientro o estensione: notte in Valsesia oppure prosegui verso Casale Monferrato (1 h 40 min).
Estensione a 10 giorni — terme, arte e colline del Monferrato
- Giorno 8 — Casale Monferrato (Varallo/Alagna → Casale 1 h 40–2 h)
- Duomo di Sant’Evasio, Santa Caterina, San Domenico; palazzi storici; Museo Civico & Gipsoteca Bistolfi.
- Sera tra portici e osterie tipiche.
- Giorno 9 — Acqui Terme (Casale → Acqui 1 h 5 min)
- Bollente (75°C), Duomo, Pieve di San Pietro, ponte romano, SPA/terme nel pomeriggio.
- Serata slow tra vicoli e degustazioni.
- Giorno 10 — Novi Ligure & rientro (Acqui → Novi 35–40 min)
- Centro storico, Collegiata di S. Maria Maggiore, Maddalena, Museo dei Campionissimi.
- Rientro finale verso Torino/Milano/Genova (1–1,5 h circa).
Alternativa 5 giorni — il meglio senza rinunce
- G1: Torino città + Venaria.
- G2: Stupinigi + trasferimento Alba.
- G3: Alba & Langhe → trasferimento Stresa.
- G4: Isole Borromee + Arona (tramonto lungolago).
- G5: Orta San Giulio + Varallo (Sacro Monte) → rientro.
Logistica, tempi & consigli
- Auto: preferibile per collegare colline e laghi; parcheggi perimetrali nei centri storici.
- Tempi di visita: Venaria 3–4 h; Stupinigi 2–3 h; Isole Borromee 5–6 h; Sacri Monti 2–3 h.
- Prenotazioni: cantine Langhe e ingressi isole in alta stagione; SPA ad Acqui nei weekend.
- Meteo: piano B museale (residenze sabaude, gallerie, cantine) in caso di pioggia.
- Guida responsabile: se fai degustazioni, valuta driver dedicato.
Mappa Giorni 1–4 Mappa Giorni 5–10
Stagionalità & varianti
- Primavera: rododendri Panoramica Zegna/Burcina; laghi in fiore; colline verdi.
- Autunno: vendemmia e tartufo (prenota tutto); foliage in Valsesia/Biellese.
- Inverno: musei e residenze; sci a Limone/Sestriere (eventuale swap Giorno 7).
- Estate: laghi e serate in collina; escursioni mattina presto, pause nelle ore calde.