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Città del Piemonte: cosa vedere e itinerari


Il Piemonte svela città d’arte e paesaggi che cambiano a ogni curva: le risaie specchiate tra Novara e Vercelli, i lungolaghi di Verbania, le piazze porticate di Cuneo, i palazzi barocchi di Alessandria, le torri medievali di Asti e il cuore manifatturiero di Biella. In questa guida trovi i must-see di ogni città, percorsi rapidi, consigli pratici e un itinerario finale che collega tutte le tappe in un unico viaggio. Perfetta da consultare su smartphone, con menu rapido e ancore numerate per saltare subito alla sezione che ti interessa.

Torino >>>



1. Alessandria: Tra Storia, Arte e Modernità in Piemonte

Alessandria, situata nella pianura del Tanaro vicino alle colline del Monferrato, è una città che incanta. Fondata nel XII secolo, Alessandria è oggi un nodo strategico per l'industria, il commercio e l'agricoltura, oltre a essere una meta turistica tutta da scoprire.

Storia di Alessandria: Dalle Origini al Presente

La fondazione di Alessandria risale al 1168, quando venne chiamata Civitas Nova o Cesaria in onore di Papa Alessandro III. La città si distinse presto per la sua partecipazione alle lotte della Lega Lombarda contro l'imperatore Federico Barbarossa, che la assediò tra il 1174 e il 1175.
Nel corso dei secoli, Alessandria passò attraverso vari domini: fu un libero comune nel 1198, passò ai Visconti nel 1348, agli spagnoli nel 1537 e infine ai Savoia nel 1707. La sua posizione strategica la rese una piazzaforte militare di grande importanza.

La Modernità di Alessandria

Oggi Alessandria è un centro economico dinamico. La città eccelle nell'agricoltura, essendo un importante mercato per vini, legumi, cereali e prodotti di allevamento. Il settore industriale è altrettanto sviluppato, con aziende alimentari, meccaniche, chimiche, tessili e siderurgiche. È inoltre un nodo ferroviario e stradale cruciale per il Nord Italia.

Cosa Vedere ad Alessandria

Alessandria, elegante città del Piemonte meridionale, sorge in posizione strategica tra Torino, Milano e Genova, circondata dai campi e dalle colline del Monferrato. Fondata nel XII secolo come baluardo contro l’Impero, conserva un fascino discreto e raffinato: architetture barocche, vie eleganti, musei e un’imponente cittadella settecentesca.

Piazza della Libertà

Il cuore pulsante della città è un ampio spazio alberato dove vecchio e nuovo convivono. Si affacciano:

  • Palazzo Ghilini (Prefettura e Provincia) – Barocco del Settecento di Benedetto Alfieri, con sale interne fastose visitabili su richiesta.
  • Palazzo del Comune – Tardo settecentesco, celebre per l’orologio a tre quadranti.

La Cattedrale di San Pietro

Con campanile di 106 m, è tra i simboli di Alessandria. Da non perdere: il ritratto di Gagliaudo, eroe leggendario cittadino, e le statue dei Santi Patroni della Lega Lombarda nella cupola.

Chiesa di Santa Maria di Castello

La chiesa più antica della città: stratificazioni romanico-gotiche, affreschi rinascimentali e una suggestiva Deposizione in terracotta policroma del Cinquecento. I chiostri ospitano attività culturali.

Chiesa di Santa Maria del Carmine

Gioiello gotico a tre navate con facciata in cotto e interni solenni; il restauro ne ha restituito l’imponenza. Sede frequente di concerti.

La Cittadella di Alessandria

Una delle più grandi fortificazioni d’Europa (XVIII sec.), pianta stellare con bastioni e gallerie. Dalle mura, scorci sul Tanaro e sulla campagna. Ospita rievocazioni e mostre.

Musei e Cultura

  • Museo Civico e Gipsoteca Bistolfi – Arte sacra, archeologia e sculture di Leonardo Bistolfi.
  • Marengo Museum – La Battaglia di Marengo (1800) e l’epopea napoleonica.
  • Museo del Cappello Borsalino – Storia e stile dell’icona alessandrina dal 1857.

Passeggiate e Vita Urbana

Portici di Corso Roma, Lungo Tanaro con ciclopedonali e aree verdi; pasticcerie storiche e locali per assaggiare agnolotti al plin e bonet.

Le Colline del Monferrato

A pochi km, paesaggi UNESCO tra vigneti e borghi: Barbera, Dolcetto d’Ovada, Grignolino, cantine e agriturismi. Ottima estensione alla visita cittadina.

📍 Apri su Google Maps – Percorso “Alessandria in 1 giorno”

Consigli pratici per la visita

  • Quando andare: primavera (aprile-giugno) e inizio autunno (settembre-ottobre) per clima mite e vigne colorate; in inverno eventi museali e mostre.
  • Quanto tempo: 1 giorno per il centro e i musei principali; 2 giorni per includere Cittadella e prime colline del Monferrato.
  • Come muoversi: centro storico a piedi; per Cittadella e Lungo Tanaro comodo anche in bici. Auto utile per le cantine nei dintorni.
  • Dove mangiare: trattorie tipiche per plin, bollito e bunet; nei borghi del Monferrato cerca menù degustazione con calici al bicchiere.
  • Dove dormire: centro per comodità serale; agriturismi in collina per silenzio e panorama.
  • Esperienze chiave: salita ai bastioni della Cittadella; passeggiata al tramonto sul Tanaro; visita al Museo Borsalino; degustazione Barbera/Grignolino in cantina.
  • Con bambini: Lungo Tanaro e Cittadella (spazi ampi); scegli musei con laboratori didattici attivi.
  • Budget & pass: verifica biglietti cumulativi musei/cittadella e eventuali riduzioni weekend.

Economia e Innovazione

Alessandria è un importante centro agricolo grazie alla fertile pianura del Tanaro. La città è rinomata per la produzione di vini di qualità e per il mercato di ortaggi, cereali e legumi.
L'industria spazia dal tessile all'alimentare, con eccellenze nei settori chimico, siderurgico e meccanico. Inoltre, Alessandria si distingue per la produzione artigianale di cappelli.

2. Asti: Storia, Arte e Vino nel Cuore del Piemonte



Asti, capoluogo di provincia nel cuore del Piemonte, è una città che intreccia la ricchezza del suo passato con la vitalità del presente. Famosa per i suoi vini pregiati e i suoi tesori medievali, Asti si estende nella valle del Tanaro, circondata dalle colline del Monferrato, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Storia di Asti: Dalle Origini Romane al Presente

Asti nasce come Hasta Pompeia, insediamento romano fondato nel II secolo a.C. Dopo la caduta dell’Impero Romano, divenne ducato longobardo e in seguito un libero comune. Nel Medioevo, la città era uno dei più importanti centri bancari d’Europa, grazie alla prosperità dei suoi mercanti e banchieri.

Passata sotto il dominio dei marchesi di Monferrato e poi al Ducato di Savoia nel 1575, Asti seguì le sorti del Piemonte fino all’Unità d’Italia. Questa lunga storia è ancora oggi visibile nei suoi monumenti, torri e palazzi.

Asti Oggi: Tradizione e Innovazione

Asti è un centro agricolo e commerciale di primaria importanza. La città è celebre per i suoi vini, tra cui l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti, che sono conosciuti in tutto il mondo. Accanto alla vocazione enologica, si affermano anche industrie tessili e manifatturiere, che mantengono viva l’economia locale.

Cosa Vedere ad Asti: I Tesori della Città

Asti, capoluogo del Monferrato astigiano, è una città dall’anima medievale e dal gusto raffinato, patria di vini celebri come Asti Spumante, Moscato d’Asti e Barbera d’Asti. Tra torri svettanti, cattedrali in cotto, portici eleganti e palazzi barocchi, il centro storico si scopre a piedi, seguendo il filo di Corso Alfieri e delle antiche contrade del Palio.

Piazza Alfieri

Cuore pulsante della città, la piazza trapezoidale è cinta da portici eleganti che conservano l’atmosfera del “vecchio Piemonte”. È il salotto di Asti per passeggiate, shopping e soste nei caffè storici; durante l’anno ospita eventi e manifestazioni, con scorci scenografici perfetti per fotografia urbana.

Il Duomo di Asti (Santa Maria Assunta)

Massimo monumento cittadino e tra le più grandi cattedrali gotiche del Piemonte. L’esterno in cotto, con facciata cuspidata e contrasti cromatici, introduce a un interno dove la struttura gotica dialoga con ricche decorazioni barocche.

  • Esterni: facciata in cotto con slanci verticali e portale strombato; campanile che disegna lo skyline.
  • Interni: tele rinascimentali e settecentesche, bassorilievi medievali, Pietà in terracotta (1502) di intensa espressività devozionale.

Torre Troyana

Simbolo dell’Asti medievale (XIII sec.), svetta per 38 metri: è la torre meglio conservata tra le antiche “cento torri”. Dalla sommità, panorama a 360° sui tetti in cotto, il Duomo e le prime ondulazioni collinari.

Palazzo Alfieri

La settecentesca residenza natale di Vittorio Alfieri, progettata da Benedetto Alfieri (zio del poeta), ospita un percorso museale che racconta vita e opere del drammaturgo, con ambienti nobili recuperati e allestimenti immersivi.

La Cinta Muraria e il “Recinto dei Nobili”

A sud di Corso Alfieri si leggono ancora tratti della cinta medievale con torri, caseforti e palazzi signorili: un tessuto urbano che testimonia la potenza delle famiglie gentilizie e la vitalità commerciale tra Medioevo e Rinascimento.

Chiesa e Battistero di San Pietro

Complesso romanico tra i più antichi della città.

  • Battistero (XII sec.) – pianta ottagonale, fascino essenziale e perfetta armonia delle proporzioni.
  • Chiesa – esterni in cotto (XV sec.), interno con altare trecentesco.
  • Museo Archeologico – nel chiostro, reperti romani e medievali che illustrano la continuità insediativa.

Palazzo di Bellino

Elegante architettura barocca: ospita il Museo del Risorgimento e la Pinacoteca Civica, con cimeli storici, pittura piemontese e arti applicate che raccontano l’evoluzione civile ed economica di Asti tra Otto e Novecento.

Torre Romana e Chiesa di Santa Caterina

La Torre, di fondazione augustea e sopraelevata in età medievale, è un raro documento di persistenza monumentale. La chiesa di Santa Caterina, con elegante impianto barocco e cupola slanciata, aggiunge una nota scenografica al profilo urbano.

Collegiata di San Secondo & Palio

Nel cuore del centro svetta la Collegiata dedicata al santo patrono: interno luminoso e devozione cittadina. Intorno si respira l’atmosfera delle contrade del Palio, la storica corsa che anima la città con sfilate in costume, drappi e tamburi.

Cantine storiche, sotterranei & vini

Asti è porta naturale di Langhe-Roero-Monferrato (UNESCO): tour in cantina, cattedrali sotterranee, enoteche con Moscato d’Asti, Asti Spumante, Barbera d’Asti, fino al Nizza DOCG poco oltre i confini comunali. Ottima idea completare la visita con degustazioni e percorsi tematici.

Percorsi urbani consigliati

  • Asse monumentale: Stazione → Corso Alfieri → Piazza Alfieri → Torre Troyana → Duomo.
  • Anello delle torri: Torre Troyana, Torre Comentina, case-torri lungo le antiche contrade.
  • Arte & musei: Palazzo Alfieri → Palazzo di Bellino → San Pietro con Battistero e Museo Archeologico.
📍 Apri su Google Maps – Percorso “Asti in 1 giorno”

Consigli pratici per la visita

  • Quando andare: primavera e inizio autunno per clima mite e vigne colorate; periodo del Palio per atmosfera unica (arrivare con anticipo, alta affluenza).
  • Durata: 1 giorno per highlights (Piazza Alfieri, Troyana, Duomo); 2 giorni per musei, San Pietro e degustazioni.
  • Come muoversi: centro storico a piedi; bici comoda per estendere agli assi periferici e alle prime colline.
  • Dove mangiare: osterie e trattorie con agnolotti, carne cruda all’albese, finanziera; dessert con zabaione e pasticceria secca piemontese.
  • Vini & degustazioni: prenota tour in cantina; scegli enoteche che propongono flight comparativi (Moscato vs Asti metodo classico).
  • Con bambini: salite in torre (valutare gradini), laboratori didattici ai musei; gelaterie e portici comodi per pause.
  • Budget: verifica biglietti cumulativi (torri+musei); alcune chiese sono a offerta libera.
  • Foto top: skyline dal campanile della Troyana; facciata del Duomo al tramonto; portici di Piazza Alfieri in controluce.

3. Biella: Storia, Arte e Tradizione Tessile ai Piedi delle Prealpi

Biella, situata ai piedi delle Prealpi biellesi, è una città del Piemonte che coniuga storia, natura e industria. Conosciuta come la capitale italiana della lana, Biella è un centro che affascina per il suo patrimonio artistico, i paesaggi suggestivi e l'eccellenza produttiva.

Storia di Biella: Dalle Origini Celtiche ai Giorni Nostri

Le origini di Biella risalgono all'epoca celtica, quando era conosciuta come Bugella. Durante il Medioevo, nel 1235, divenne un libero comune per poi passare sotto il dominio dei Visconti nel 1353 e successivamente dei Savoia nel 1379.
Nel corso dei secoli, Biella si affermò come importante centro commerciale e industriale, specializzandosi nella lavorazione della lana, un settore che ha dato alla città fama internazionale.

Biella Oggi: Industria e Innovazione

Biella è oggi un importante polo industriale, primo in Italia per la produzione di lana di alta qualità. Oltre al tessile, la città ospita industrie nel settore del cotone, della maglieria, della meccanica e della pelle.
L'artigianato e l'innovazione si intrecciano in un territorio che valorizza le tradizioni, pur guardando al futuro con attenzione alla sostenibilità e all’eccellenza.

Cosa Vedere a Biella: Monumenti e Attrazioni

Biella, porta delle Prealpi piemontesi e capitale storica del tessile laniero, unisce arte sacra, centri medievali e natura in pochi chilometri. Il suo profilo urbano si sviluppa tra la città bassa e l’altura di Biella Piazzo, collegate anche da funicolare, con affacci spettacolari sulle valli e sui santuari montani.

Il Battistero di Biella

Accanto al Duomo, il Battistero (IX–X sec.) è uno dei monumenti più antichi della città: architettura romanica sobria, pianta a base quadrata e tracce di affreschi interni che raccontano il primo medioevo locale. Un gioiello di pietra che conserva la memoria del primo nucleo urbano.

Il Duomo di Biella (Santo Stefano)

Edificato nel XV secolo e rimaneggiato dopo il 1772, il Duomo è un compendio di stili. Spicca il campanile romanico (X sec.), elegante e severo. Dentro, la struttura tardogotica dialoga con decorazioni barocche: tele rinascimentali e settecentesche, cappelle ornate e una narrazione figurativa che accompagna il visitatore tra devozione e storia.

Chiesa di San Sebastiano

Capolavoro rinascimentale, noto per i dipinti e per il coro ligneo in noce, intagliato da Gerolamo Mellis da Vespolate (1546): un ricamo nel legno che testimonia la raffinatezza figurativa del Cinquecento piemontese.

Biella Piazzo

La città alta conserva intatta l’atmosfera medievale: strade acciottolate, caseforti, palazzi signorili e viste ampie sulle Prealpi. È la passeggiata più suggestiva per leggere l’impianto storico tra portali in pietra e cortili nascosti. Consiglio: raggiungila con la funicolare, scenografica e comoda.

Palazzi e Architettura Storica

  • Palazzo Scaglia (XV sec.) – sobrietà medievale e facciate di carattere.
  • Palazzo della Cisterna (XVI sec.) – eleganza rinascimentale con dettagli decorativi misurati.
  • Palazzo Ferrero Lamarmora (XVIII sec.) – oggi sede di mostre ed eventi culturali, vivace hub di iniziative.

Santuario e Chiostro di San Gerolamo

Appena fuori dal centro, sul colle omonimo, sorge la chiesa (XVI sec.) con affreschi e un chiostro raccolto: un’oasi di quiete tra arte e spiritualità.

Museo Internazionale di Fotografia Alpina “Vittorio Sella”

Sempre sul Colle di San Gerolamo, il museo celebra l’opera del grande fotografo-alpinista: lastre, stampe e documentazioni di spedizioni in tutto il mondo, un patrimonio che unisce tecnica, avventura e storia dell’alpinismo.

Santuario di Oropa

A pochi chilometri, uno dei complessi mariani più importanti d’Europa, immerso in un anfiteatro naturale. Basilica antica e nuova, Sacro Monte patrimonio UNESCO, sentieri e devozione secolare: tappa fondamentale per comprendere l’identità biellese.

Riserva Naturale del Parco della Burcina

Giardino paesaggistico ottocentesco celebre per la fioritura delle rododendri (fine primavera) e per i viali panoramici tra alberi monumentali: perfetto per fotografia e relax.

Lungo Cervo & distretti del tessile

La passeggiata lungo il Torrente Cervo accompagna opifici storici, ponti e filatoi: un museo a cielo aperto della civiltà laniera. Nei dintorni, outlet e spacci aziendali dei lanifici storici per esperienze di shopping di qualità.

Nei dintorni: Ricetto di Candelo

Borgo fortificato medievale tra i meglio conservati in Italia: cellule abitative, cantine, androni e corti che raccontano economia, difesa e comunità rurale.

Percorsi urbani consigliati

  • Asse monumentale: Battistero → Duomo → San Sebastiano → salita a Piazzo.
  • Anello cultura & paesaggio: Piazzo → palazzi storici → Colle di San Gerolamo (Museo Sella).
  • Natura & devozione: città bassa → Oropa → brevi trekking verso il lago del Mucrone (per esperti).
📍 Apri su Google Maps – Percorso “Biella in 1 giorno”

Consigli pratici per la visita

  • Quando andare: primavera e inizio autunno per clima e colori; fine maggio–giugno top per i rododendri alla Burcina; inverno suggestivo a Oropa con neve.
  • Durata: 1 giorno per centro, Piazzo e San Sebastiano; 2 giorni per Oropa, Burcina e Museo Sella.
  • Come muoversi: centro a piedi; funicolare per Piazzo; auto/bus per Oropa e Burcina. Scarpe con buona suola (accottolati e salite).
  • Dove mangiare: trattorie con polenta concia, salam 'd l’ula, formaggi d’alpe; dolci con miele di montagna. Ottime enoteche per Nebbiolo delle valli biellesi.
  • Shopping: tour nei lanifici e spacci aziendali (capi in lana/cashmere); artigianato del territorio.
  • Con bambini: Burcina (sentieri facili), funicolare come esperienza; al Santuario di Oropa scegli percorsi brevi.
  • Foto top: belvedere di Piazzo al tramonto; chiostro di San Gerolamo; scorci industriali lungo il Cervo; facciata del Duomo.
  • Budget & pass: verifica eventuali biglietti cumulativi/mostre a Palazzo Ferrero Lamarmora e riduzioni famiglie.

Biella e il Tessile: Capitale della Lana

Biella è famosa a livello globale per la produzione di lana di alta qualità. Aziende storiche e marchi di lusso hanno sede qui, portando avanti una tradizione secolare.

  • Lanifici Storici: La città ospita lanifici che producono tessuti pregiati per la moda di tutto il mondo.
  • Cittadellarte Fondazione Pistoletto: Questo spazio culturale combina arte e innovazione, promuovendo la sostenibilità nell’industria tessile.

Biella e i Dintorni: Escursioni e Natura

  • Prealpi Biellesi: Ideali per escursioni e attività all'aria aperta.
  • Oasi Zegna: Un parco naturale con sentieri panoramici, ideale per passeggiate e gite.
  • Santuario di Oropa: Uno dei luoghi di culto mariano più importanti del Piemonte, situato in una posizione suggestiva tra le montagne.

4. Cuneo: Storia, Arte e Tradizione

Cuneo, capoluogo dell’omonima provincia piemontese, è situata su un altopiano a forma di cuneo (da cui deriva il nome), la città si sviluppa tra le valli del Gesso e della Stura di Demonte.

Storia di Cuneo: Dalle Origini alla Resistenza

Cuneo fu fondata alla fine del XII secolo come libero comune. La sua posizione strategica attirò presto l’interesse delle grandi potenze dell’epoca: nel 1250 si sottomise agli Angiò, ma fu la dinastia sabauda a lasciare il segno più duraturo, fortificando la città nel corso dei secoli.

La città fu spesso teatro di assedi e battaglie a causa della sua importanza strategica. Durante l’occupazione francese agli inizi dell’Ottocento, divenne il capoluogo del Dipartimento della Stura. Più recentemente, durante la Seconda Guerra Mondiale, Cuneo si distinse come uno dei principali centri della Resistenza partigiana in Italia, un ruolo che ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva.

Cuneo Oggi: Economia e Tradizioni

Cuneo è un importante centro agricolo e commerciale, con un’economia basata principalmente sulla produzione e il commercio di prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento. La città è anche un polo industriale con settori ben sviluppati come quello metalmeccanico, dell’arredamento, della moda e degli pneumatici.

Il turismo, in passato prevalentemente di transito, sta crescendo grazie alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale e naturale della città.

Cosa Vedere a Cuneo: I Tesori della Città

Cuneo, tra pianura e Alpi Marittime, nasce come città-fortezza su un cuneo di terra tra i fiumi Gesso e Stura. Oggi unisce l’eleganza dei portici piemontesi, un centro storico medievale leggibile e un formidabile accesso a valli e parchi naturali. Il percorso ideale si snoda tra piazze monumentali, chiese barocche e gotiche, musei civici e un esteso parco fluviale.

Piazza Galimberti: Il Cuore di Cuneo

Grande salotto urbano con portici uniformi e prospettive regolari, separa la città vecchia dall’espansione ottocentesca. È il punto di partenza perfetto per orientarsi: a nord il reticolo medievale, a sud Corso Nizza con negozi e caffè storici.

Via Roma: un tuffo nel passato medievale

L’antico asse fortificato conserva portici bassi, case medievali e cantine sotterranee: camminare qui significa leggere l’impronta difensiva della città. Oggi la via è viva di botteghe, locali e piccole gallerie.

Il Duomo di Cuneo (Santa Maria del Bosco)

Edificato nel XV secolo e riplasmato in età neoclassica, presenta interni luminosi con intagli lignei e una pala d’altare attribuita ad Andrea Pozzo. Il contrasto tra impianto tardo-gotico e gusto sette-ottocentesco ne fa un unicum nel panorama piemontese.

Chiesa di San Francesco

Tra i migliori esempi di gotico in Piemonte: facciata cuspidata con rosone e navate ampie. Oggi è utilizzata come auditorium, mantenendo però il fascino della grande architettura mendicante medievale.

Chiesa di San Sebastiano

Impianto rinascimentale, interni ricchi di affreschi e arredi lignei di pregio. Una sosta che racconta la finezza artistica del Cinquecento cuneese.

Chiesa di Sant’Ambrogio

Considerata la più bella della città: un barocco armonioso di cupole e absidi, opera di Francesco Gallo, protagonista dell’architettura piemontese del Settecento.

Chiesa di Santa Croce

Gioiello barocco con facciata concava e interno ellittico ornato di stucchi e pitture. Da notare la cattedra gotica in abside e una preziosa tela del Moncalvo.

Palazzi e Musei

  • Palazzo Audifreddi & Museo Civico – Arti, storia e folclore del territorio: un’introduzione completa alla cultura cuneese.
  • Casa Barberi di Branzola – Esempio gotico con ornamentazioni di pregio.
  • Municipio – Con torre medievale, è tra i riferimenti civici più riconoscibili.

Parco Fluviale Gesso e Stura

Rete di piste ciclabili e sentieri lungo i fiumi: aree picnic, birdwatching e punti panoramici, ideale per famiglie e sportivi. Un “polmone verde” che entra in città.

Le Valli del Cuneese

Gesso, Stura, Grana, Maira, Varaita, Vermenagna, Pesio: valli ricche di borghi, percorsi escursionistici e cultura occitana. In quota, fortificazioni, laghi alpini e cascate; a fondovalle, arte romanica e sapori tradizionali.

Riserva Naturale dei Ciciu del Villar

Curiose formazioni rocciose a “fungo” generate dall’erosione: un paesaggio unico a breve distanza dalla città, perfetto per fotografia e didattica naturalistica.

Dintorni di grande interesse

  • Parco Naturale delle Alpi Marittime – Giganti di roccia, stambecchi e sentieri storici.
  • Certosa di Pesio – Abbazia certosina immersa nei boschi, spiritualità e natura.
  • Forte di Vinadio – Architettura militare ottocentesca spettacolare in Valle Stura.

Eventi e Tradizioni

  • Fiera del Marrone – Vetrina autunnale della castagna e dei prodotti tipici.
  • Fiera di San Sereno – Celebra tradizioni agricole e artigianali della provincia.

Percorsi urbani consigliati

  • “Cuneo classica” (mezza giornata): Piazza Galimberti → Via Roma → Duomo → San Francesco → Sant’Ambrogio.
  • “Arte & musei” (1 giorno): Palazzo Audifreddi/Museo Civico → Santa Croce → San Sebastiano → Municipio → passeggiata al Parco Fluviale.
  • “Cuneo & natura” (2 giorni): Centro storico + Ciciu del Villar → valli (Gesso/Stura) o Alpi Marittime.
📍 Apri su Google Maps – Percorso “Cuneo in 1 giorno”

Consigli pratici per la visita

  • Quando andare: primavera e inizio autunno per clima e colori; in autunno Fiera del Marrone e foliage; d’estate ideale per le valli (escursioni).
  • Durata: 1 giorno per highlights cittadini; 2–3 giorni per inserire parco fluviale, Ciciu e una valle.
  • Come muoversi: centro a piedi sotto i portici; bici per parco fluviale; auto/bus per valli e riserve.
  • Con bambini: Parco Gesso-Stura (aree gioco e piste); Ciciu come “parco geologico” a cielo aperto.
  • Dove mangiare: trattorie con tajarin, gnocchi al Castelmagno, raviolas, selvaggina; dolci con marron glacé e nocciola.
  • Shopping tipico: formaggi d’alpe (Castelmagno/raschera), salumi, mieli, castagne; botteghe sotto i portici di Via Roma/Corso Nizza.
  • Foto top: prospettiva porticata di Piazza Galimberti; controluce in Via Roma; passerelle e rive al Parco Fluviale; “funghi” rocciosi ai Ciciu.
  • Info utili: verifica aperture di chiese/auditorium (eventi); alcune visite guidate prevedono prenotazione.

5. Novara: Storia, Arte e Industria nel Piemonte



Novara, capoluogo dell’omonima provincia piemontese, è situata nella fertile pianura tra i fiumi Ticino e Sesia, Novara rappresenta un importante nodo di comunicazione e un centro economico e industriale di grande rilievo.

Storia di Novara: Dall’Antichità al Risorgimento

Origini Antiche e Dominazione Romana

Le origini di Novara risalgono probabilmente a popolazioni liguri, seguite dalla dominazione gallica. Fu sotto i Romani che Novara, allora chiamata Novaria, conobbe il suo primo sviluppo urbanistico, diventando un importante centro lungo le vie di comunicazione. I Romani arricchirono la città di opere pubbliche e infrastrutture che ancora oggi caratterizzano il centro storico.

Medioevo e Rinascimento

Dopo le invasioni barbariche, Novara passò sotto il dominio longobardo e successivamente carolingio, diventando un libero comune intorno al XII secolo. La città entrò poi nella sfera di influenza milanese, subendo l’alternarsi di signorie come i Visconti e gli Sforza.

Dalla Decadenza alla Rinascita Sabauda

Dopo un periodo di decadenza sotto il dominio spagnolo, Novara passò definitivamente ai Savoia nel XVIII secolo con la Pace di Vienna del 1738. La città divenne teatro della celebre battaglia del 1849, durante la quale l’esercito piemontese fu sconfitto dagli austriaci guidati dal generale Radetzky. Questo evento segnò profondamente la storia del Risorgimento italiano.

Novara Oggi: Economia e Innovazione

Novara è un importante centro economico con un tessuto produttivo diversificato. Le principali attività industriali includono la metallurgia, la metalmeccanica, l’elettromeccanica, la chimica, l’abbigliamento e i prodotti alimentari. La città è anche sede di aziende leader nei settori della grafica e dell’editoria.

L’agricoltura gioca un ruolo cruciale, con una produzione che spazia dal riso alle coltivazioni cerealicole e vitivinicole, rendendo Novara una delle principali protagoniste dell’agroindustria italiana.

Cosa Vedere a Novara: Arte, Cultura e Architettura

Novara, tra il Ticino e le risaie, è un elegante connubio di arte, fede e ingegno. La città si sviluppa armoniosamente tra le architetture di Alessandro Antonelli e i complessi medievali del Broletto, offrendo al visitatore un viaggio nel tempo tra pietra, mattoni e cupole vertiginose.

Piazza Martiri della Libertà

Cuore monumentale di Novara, dominato dal monumento a Vittorio Emanuele II. Il Castello Sforzesco con il Rocchetto e il Palazzo della Borsa Merci raccontano la storia militare e commerciale della città.

Basilica di San Gaudenzio e Cupola Antonelliana

Capolavoro d’ingegneria e fede: la basilica (1577–1690) ospita opere di Gaudenzio Ferrari e Tanzio da Varallo, mentre la cupola di Antonelli, alta 121 metri, è una delle più alte al mondo in muratura.

Duomo e Battistero

Il Duomo (XIX sec.) si erge sui resti romanici della primitiva cattedrale; accanto, il Battistero paleocristiano (V-VI sec.), tra i più antichi del Piemonte, conserva affreschi di rara intensità.

Il Broletto

Cuore civico medievale con Arengo, Palazzo del Podestà e Palazzetto dei Paratici. Oggi ospita il Museo Civico e la Galleria d’Arte Moderna con opere di Antonello da Messina, Gaudenzio Ferrari, Fattori e Fornara.

Chiese e Palazzi Storici

  • San Marco – Affreschi del Moncalvo e tele di Crespi.
  • San Nazaro della Costa – Sul Colle della Vittoria, con facciata romanica e affreschi pluristratificati.
  • Palazzo Faraggiana – Museo di Storia Naturale “Ugo Ferrandi”, con collezioni etnografiche e zoologiche.

Centro Storico

L’impianto romano sopravvive negli assi di Corso Cavour, Corso Mazzini, Corso Italia e Corso Cavallotti, che convergono all’Angolo delle Ore. Tra portici e piazze, si respira un’atmosfera rilassata e nobile.

Natura e Dintorni

  • Parco dei Bambini – Ampio spazio verde centrale, perfetto per famiglie.
  • Le Risaie del Novarese – Distese d’acqua che riflettono il cielo: lo spettacolo dell’allagamento primaverile è unico.
📍 Apri su Google Maps – Percorso “Novara in 1 giorno”

Consigli pratici per la visita

  • Quando andare: primavera e inizio autunno; tra aprile e maggio lo spettacolo delle risaie allagate.
  • Durata: 1 giorno per i monumenti principali; 2 giorni per musei e campagne.
  • Come muoversi: centro a piedi; bici per le risaie; auto utile per i dintorni rurali.
  • Dove mangiare: risotti novaresi, gorgonzola, paniscia e dolci al riso; trattorie e caffè storici sotto i portici.
  • Foto top: cupola di San Gaudenzio da Via Fratelli Rosselli; cortile del Broletto; riflessi delle risaie al tramonto.
  • Con bambini: Parco dei Bambini, cortili del Broletto, tour breve con sosta gelato.
  • Shopping tipico: riso, gorgonzola, biscotti locali; botteghe tra Corso Italia e Cavour.
  • Info utili: Broletto aperto anche la sera in estate; Battistero visitabile con orari limitati.

6. Verbania: La Perla del Lago Maggiore tra Natura, Storia e Cultura



Verbania, situata sulle sponde del Lago Maggiore, è una delle destinazioni più affascinanti del Piemonte. Nata dalla fusione degli antichi comuni di Intra, Pallanza e relative frazioni, questa città combina storia, arte e natura con un'atmosfera rilassante e accogliente. Verbania è conosciuta per il suo clima mite, la sua vocazione turistica e le sue straordinarie attrazioni, tra cui spiccano i famosi Giardini di Villa Taranto.

In questo articolo approfondiremo la storia, l’economia e i principali punti di interesse di Verbania, offrendo una panoramica dettagliata di questa città lacustre.

Storia di Verbania: Dalle Origini Medievali all’Unione dei Comuni

Le Origini di Pallanza

Fondata forse nel XI secolo, Pallanza divenne feudo dei ghibellini conti di Biandrate nel XIII secolo. Passò sotto il controllo di Novara nel 1259 e fu successivamente conquistata dai Visconti nel 1393, mantenendo una certa autonomia. Restò parte del Ducato di Milano fino al 1743, quando entrò nei domini dei Savoia.

Intra: Feudo e Centro Manifatturiero

Intra fu un importante feudo dei conti di Castello dal 1152 e passò sotto Novara agli inizi del XIII secolo. Nonostante una ribellione significativa, rimase legata a Pallanza e si affermò nel tempo come un centro manifatturiero di rilievo, specializzato nella produzione artigianale e industriale.

La Nascita di Verbania

Nel 1939, Intra e Pallanza furono unite sotto un unico comune, dando origine alla città di Verbania.

Verbania Oggi: Economia e Stile di Vita

Industria e Floricoltura

Intra è il cuore economico della città, con industrie attive nei settori dolciario, cartario, alimentare e metalmeccanico. La floricoltura e l’orticoltura sono attività importanti, grazie al clima favorevole e alla ricchezza del territorio.

Turismo e Soggiorno

Pallanza, con il suo elegante lungolago e le sue ville storiche, è una meta ambita per il turismo. L’ottima attrezzatura ricettiva, che comprende hotel, bed & breakfast e ristoranti di alta qualità, la rende un luogo perfetto per soggiorni rilassanti.

Cosa Vedere a Verbania: Luoghi Imperdibili

Verbania, “giardino del Lago Maggiore”, unisce natura, eleganza e cultura. I quartieri di Pallanza, Intra e Suna offrono un mosaico di ville, musei e panorami unici, con collegamenti via battello verso le Isole Borromee e i giardini più belli d’Europa.

Villa Taranto e i Giardini Botanici

Capolavoro creato nel 1931 dal capitano scozzese Neil McEacharn. Estesi su 20 ettari con 7 km di viali, ospitano migliaia di specie esotiche e rare: dalla Nigella sativa palestinese alla Victoria regia amazzonica, fino alla minuscola Royal purple. Visitabili da marzo a ottobre, attirano oltre 100.000 visitatori l’anno.

Museo del Paesaggio

Nel Palazzo Dugnani di Pallanza, custodisce collezioni d’arte (Ferrari, Ranzoni), una Gipsoteca Troubetzkoy e un Museo Lapidario. Il percorso racconta l’anima artistica del Lago Maggiore e i suoi protagonisti.

Chiesa di San Vittore (Intra)

Costruita nel XVIII secolo, è riconoscibile per il pronao neoclassico e l’affresco cinquecentesco della Madonna di Loreto. L’interno alterna barocco e neoclassico in armonia sobria.

La Madonna di Campagna

Chiesa del XVI secolo con cupola ottagonale e affreschi attribuiti a Bernardino Lanino e alla scuola lombarda. Punto di riferimento spirituale e artistico della città.

La Ruga e Piazza Pedroni

Tra Pallanza e Intra, la Ruga è una strada pedonale porticata che conserva il fascino di un borgo lacustre antico. Piazza Pedroni, invece, è il cuore della vita quotidiana, circondata da case porticate e botteghe storiche.

Lungolago di Pallanza

Scenografico e romantico, offre viste mozzafiato sulle Isole Borromee e sulle montagne lombarde. Caffè, giardini e scorci fotografici rendono il lungolago il luogo simbolo di Verbania.

Isole Borromee

A pochi minuti di battello: Isola Bella (palazzo e giardini barocchi), Isola Madre (giardino botanico subtropicale) e Isola dei Pescatori (borgo autentico e ristoranti sul lago).

Suna e la Val Grande

Suna, borgo raccolto e pittoresco, offre tramonti incantevoli e piccole spiagge. Da qui si raggiunge il Parco Nazionale della Val Grande, la più vasta area wilderness italiana, con percorsi escursionistici e panorami spettacolari.

📍 Apri su Google Maps – Percorso “Verbania in 1 giorno”

Consigli pratici per la visita

  • Quando andare: primavera e inizio autunno; perfetto in aprile-maggio per le fioriture di Villa Taranto e clima mite.
  • Durata: 1 giorno per centro e giardini; 2 giorni per isole e Val Grande.
  • Come muoversi: a piedi e in battello; auto utile solo per escursioni naturali. Ottimi collegamenti tra Pallanza e Intra.
  • Biglietti combinati: disponibili pass giornalieri per battelli e ingressi a Villa Taranto e isole.
  • Con bambini: aree gioco sul lungolago e giardini botanici con percorsi semplici.
  • Dove mangiare: trattorie vista lago con pesce persico, risotti e trota; sull’Isola dei Pescatori ottimi ristoranti tipici.
  • Foto top: tramonto da Suna, viali fioriti di Villa Taranto, vista sulle Isole Borromee.
  • Nota utile: prenotare battelli e ingressi nei weekend; portare cappello, crema solare e acqua per visite ai giardini.

7. Vercelli: Storia, Arte e Tradizione nel Cuore delle Risaie Piemontesi

Vercelli, situata nella fertile pianura padana sulla sponda destra del fiume Sesia, è conosciuta come la capitale europea del riso, Vercelli è un centro agricolo e industriale di primaria importanza. La città, che vanta monumenti storici di grande valore, è anche un punto di riferimento per gli amanti dell’arte e della storia.

Storia di Vercelli: Dalle Origini Celtiche al Dominio Sabaudo

Le Origini di Vercelli

Fondata dai Celti, l’antica Vercellae divenne municipio romano, crescendo rapidamente in importanza grazie alla sua posizione strategica. Durante l’epoca romana, la città si arricchì di opere pubbliche e divenne un centro culturale e commerciale di rilievo.

Dal Medioevo al Rinascimento

Vercelli fu un importante vescovado, ma conobbe anche periodi di occupazione, prima da parte dei Goti e degli Unni di Attila, e successivamente dai Longobardi e dai Franchi. Nel XII secolo si costituì come libero comune e nel 1197 fu tra le prime città europee ad abolire la servitù della gleba.

Nel 1228, Vercelli fondò la prima università della regione, un evento che testimonia il suo ruolo di centro culturale. Dopo essere stata sotto il dominio dei Visconti nel XIV secolo, passò ai Savoia nel 1427, diventando parte integrante del Ducato di Savoia.

Dall’Ottocento a Oggi

Occupata dai francesi nel 1798 e brevemente capoluogo del Dipartimento della Sesia, Vercelli tornò ai Savoia dopo il Congresso di Vienna. Oggi, la città è un centro dinamico che conserva con orgoglio il suo patrimonio storico.

Vercelli Oggi: Economia e Tradizioni

Il Riso: L’Oro Bianco di Vercelli

La campagna circostante Vercelli è dominata dalle risaie, che rappresentano il cuore dell’economia locale. La città è il più importante mercato europeo del riso e ospita numerose aziende agricole specializzate nella sua produzione, lavorazione e commercializzazione.

Industria e Innovazione

Oltre all’agricoltura, Vercelli ha sviluppato un tessuto industriale diversificato. Sono particolarmente rilevanti i settori legati all’agricoltura (macchine agricole, fertilizzanti), il tessile (fibre artificiali, lanifici, maglifici) e l’abbigliamento. La città è anche un nodo cruciale per le comunicazioni stradali e ferroviarie, che ne amplificano il ruolo commerciale.

Cosa Vedere a Vercelli: Tesori di Storia e Arte

Vercelli, antica città del riso e della cultura, custodisce un patrimonio artistico straordinario tra chiese gotiche, musei e piazze rinascimentali. Culla della spiritualità cistercense e nodo commerciale fin dal Medioevo, offre al visitatore un itinerario tra arte sacra, architettura e paesaggi unici di pianura e acqua.

Basilica di Sant’Andrea

Capolavoro del gotico cistercense italiano (inizi XIII secolo), unisce linee romaniche e verticalità gotica.

  • Esterni: facciata con tre portali e torri campanarie ornate da bifore romaniche.
  • Chiostro: archi a tutto sesto e capitelli decorati, luogo di pace e armonia.
  • Campanile: aggiunto nel XV secolo, completa la silhouette in perfetto equilibrio stilistico.

Duomo di Sant’Eusebio

Sorge su una chiesa paleocristiana del IV secolo. Il progetto attuale, voluto da Pellegrino Pellegrini (XVI sec.), fu rielaborato nel Settecento.

  • Cappella di Sant’Eusebio e Cappella di Amedeo IX di Savoia di straordinario valore devozionale.
  • Tesoro del Duomo: codici miniati e documenti di inestimabile valore storico.

Museo Borgogna

Il Museo Civico Francesco Borgogna è uno dei più prestigiosi del Piemonte.

  • Opere: Tiziano, Gaudenzio Ferrari, Sodoma, Spanzotti.
  • Scuole: pittura fiamminga, francese e vercellese in un allestimento moderno e didattico.

Piazza Cavour e Centro Storico

Il cuore medievale della città, incorniciato da palazzi porticati e caffè storici. Da qui si diramano vie ricche di torri, chiostri e cortili rinascimentali, perfette per passeggiate lente tra architettura e vita quotidiana.

Museo Leone

Allestito nel cinquecentesco Palazzo Langosco, il museo racconta la storia di Vercelli attraverso collezioni preromane, medievali e ottocentesche. Da non perdere la sala delle stampe dei tipografi di Trino e le porcellane storiche.

Chiesa di San Cristoforo

Autentico scrigno rinascimentale, conserva affreschi di Gaudenzio Ferrari – tra cui la celebre Madonna del Melarancio – e un ciclo pittorico di intensità straordinaria.

Chiesa di San Paolo

Ospita la venerata Madonna delle Grazie, capolavoro di Bernardino Lanino, allievo di Gaudenzio Ferrari e grande interprete del Cinquecento piemontese.

Le Risaie e il Parco Naturale delle Lame del Sesia

Attorno alla città si estendono chilometri di risaie che, in primavera, si trasformano in specchi d’acqua riflettendo il cielo. Il Parco delle Lame del Sesia offre sentieri, birdwatching e viste straordinarie sulla pianura e sulle Alpi.

📍 Apri su Google Maps – Percorso “Vercelli in 1 giorno”

Consigli pratici per la visita

  • Quando andare: primavera e inizio autunno per le risaie allagate e il clima mite; autunno per eventi enogastronomici.
  • Durata: 1 giorno per i principali monumenti; 2 giorni per musei e escursioni nel Parco del Sesia.
  • Come muoversi: centro a piedi; bici ideale per esplorare la campagna e i percorsi naturalistici.
  • Dove mangiare: trattorie con panissa vercellese, risotti DOC e dolci al riso; ottimi vini locali (Gattinara, Ghemme).
  • Con bambini: passeggiate lungo il Sesia, parchi e percorsi facili tra le risaie.
  • Shopping tipico: riso superfino, prodotti artigianali, miele e ceramiche locali.
  • Foto top: basilica di Sant’Andrea al tramonto, chiostro, riflessi delle risaie e cupola del Duomo.
  • Info utili: ingressi gratuiti o ridotti con Vercelli Pass; visite guidate ai musei su prenotazione.

Itinerario “Città del Piemonte” (3–5 giorni)

Giorno 1 – Alessandria → Asti: Cittadella, Piazza della Libertà, Museo Borsalino; pomeriggio ad Asti tra Piazza Alfieri, Torre Troyana e Duomo. Degustazione serale in enoteca.

Giorno 2 – Biella: Battistero, Duomo, San Sebastiano, salita a Piazzo; pomeriggio slow a Burcina o visita al Santuario di Oropa (se la stagione lo consente).

Giorno 3 – Cuneo: Piazza Galimberti, Via Roma, Duomo; green break al Parco Fluviale Gesso-Stura. Facoltativo: Ciciu del Villar o Certosa di Pesio.

Giorno 4 – Novara → Vercelli: Cupola di San Gaudenzio, Broletto e Battistero; trasferimento a Vercelli per Sant’Andrea, Piazza Cavour e Museo Borgogna.

Giorno 5 – Verbania (estensione lago): Villa Taranto, lungolago di Pallanza, imbarco per Isole Borromee; tramonto a Suna.

📍 Apri su Google Maps – Percorso “Città del Piemonte”

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