Loading...
Firenze è una delle città più influenti della storia europea, protagonista di un percorso che attraversa civiltà antiche, Medioevo, Rinascimento e Italia moderna. Fondata come colonia romana nel 59 a.C., divenne nel Medioevo una potente città comunale e uno dei maggiori centri finanziari del continente. Con la dinastia dei Medici raggiunse il suo massimo splendore, trasformandosi nella culla del Rinascimento e attirando artisti come Michelangelo, Leonardo e Botticelli. Capitale d’Italia tra il 1865 e il 1871, Firenze ha vissuto anche profonde tragedie, come l’alluvione del 1966, superate grazie a una straordinaria rinascita culturale. Ripercorrere la storia di Firenze significa osservare la nascita della civiltà moderna.
La storia di Firenze ha inizio in epoca etrusca e si consolida nel 59 a.C. con la fondazione romana di Florentia. Dopo le invasioni barbariche e il dominio longobardo e franco, dall’XI secolo diventa un potente Comune medievale fondato sui traffici commerciali e sull’attività bancaria. Tra XIII e XIV secolo la città si impone come uno dei maggiori centri economici d’Europa, nonostante i conflitti tra guelfi e ghibellini. Nel 1434 l’ascesa dei Medici apre la stagione rinascimentale: sotto Cosimo e Lorenzo il Magnifico, Firenze diventa capitale culturale d’Occidente grazie a geni come Michelangelo, Leonardo e Botticelli. Trasformata in Ducato e poi Granducato nel XVI secolo, passa nel 1737 agli Asburgo-Lorena. Nel 1865 diventa capitale del Regno d’Italia fino al 1871. Colpita dall’alluvione del 1966, Firenze risorge grazie a una straordinaria mobilitazione internazionale, riaffermando il proprio ruolo di simbolo universale di arte e cultura.
Le origini di Firenze risalgono a circa il 1000 a.C., quando alcune tribù italiche si stabilirono lungo le rive dell’Arno, vicino alla confluenza con il fiume Mugnone. La posizione strategica, che permetteva di attraversare facilmente il fiume, favorì lo sviluppo del primo insediamento.
Intorno al VI secolo a.C., la città entrò nell'orbita della potente civiltà etrusca. Gli Etruschi costruirono un insediamento fortificato sulla collina di Fiesole, dominando la valle sottostante. Tuttavia, la successiva espansione romana avrebbe trasformato radicalmente il territorio.
Nel 59 a.C., durante il consolato di Giulio Cesare, fu fondata la colonia romana di Florentia. Il nome significava "fiorente" e rifletteva il desiderio di prosperità per la nuova città. La città fu costruita secondo il classico schema urbanistico romano: un reticolo di strade che convergeva su due assi principali, il Cardo Maximus e il Decumanus Maximus.
Al centro della città fu eretto il Forum, oggi identificabile con Piazza della Repubblica. Furono costruiti anche un teatro, terme e un anfiteatro. La città prosperò come centro commerciale grazie alla sua posizione lungo la Via Cassia, che collegava Roma al Nord Italia.
Con la caduta dell’Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C., Firenze attraversò un periodo turbolento segnato dalle invasioni barbariche. Fu occupata dai Goti e successivamente dai Bizantini, ma nel 568 d.C. cadde sotto il dominio dei Longobardi, che ne fecero un importante centro amministrativo.
Durante questo periodo, Firenze divenne parte del Ducato di Tuscia, con capitale a Lucca. La città rimase relativamente secondaria fino all'avvento dei Franchi nel IX secolo, quando Carlo Magno incorporò la regione nel Sacro Romano Impero.
Intorno al 1100, Firenze divenne un Comune libero, guidato da un governo cittadino autonomo. Fu un'epoca di straordinaria espansione economica e demografica.
La città si arricchì grazie al commercio, alla lavorazione della lana e alla produzione di tessuti di alta qualità, che resero Firenze uno dei principali centri economici e finanziari d'Europa. Famiglie potenti come i Medici e i Bardi acquisirono influenza, mentre nascevano le prime banche moderne.
Tuttavia, il progresso fu accompagnato da violenti conflitti interni tra le fazioni politiche dei Guelfi (sostenitori del Papa) e dei Ghibellini (sostenitori dell’Imperatore). Firenze rimase prevalentemente guelfa dopo la famosa battaglia di Montaperti del 1260.
Il 1434 segna l'ascesa della famiglia Medici, che governò Firenze per quasi tre secoli. Sotto Cosimo de' Medici, la città divenne il centro culturale e artistico del Rinascimento. Seguì Lorenzo il Magnifico, che trasformò Firenze in una potenza politica e artistica senza rivali.
Durante questo periodo, la città fu la culla del Rinascimento, grazie all'opera di geni come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Botticelli e Machiavelli. Le grandi opere architettoniche, come il Duomo di Santa Maria del Fiore con la cupola di Brunelleschi, Palazzo Pitti e gli Uffizi, furono costruite in questo periodo.
Dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, Firenze attraversò un periodo di crisi politica e religiosa, culminato con la predicazione del frate domenicano Girolamo Savonarola, che instaurò una teocrazia tra il 1494 e il 1498, prima di essere giustiziato.
Nel 1532, Firenze divenne un Ducato con Alessandro de’ Medici e successivamente un Granducato sotto Cosimo I de’ Medici nel 1569, consolidando il potere della famiglia fino all'estinzione della dinastia nel 1737.
Con la fine della dinastia medicea, il Granducato di Toscana passò agli Asburgo-Lorena, con Francesco Stefano di Lorena e sua moglie Maria Teresa d'Austria. Sotto il loro governo, la Toscana conobbe un'epoca di riforme economiche, sociali e amministrative.
Uno dei sovrani più illuminati fu Pietro Leopoldo, che abolì la pena di morte e modernizzò l’amministrazione pubblica. Firenze rimase un importante centro culturale, pur perdendo la sua posizione di potenza politica dominante.
Con il Risorgimento italiano, la Toscana fu annessa al Regno di Sardegna nel 1860, entrando successivamente nel Regno d'Italia. Firenze fu designata capitale d'Italia dal 1865 al 1871, durante i lavori per l'annessione di Roma.
Questo periodo portò a una trasformazione urbanistica radicale. Furono demolite le antiche mura medievali e costruiti ampi viali e piazze, tra cui Piazza della Repubblica, ispirata ai boulevard parigini. Tuttavia, nel 1871, la capitale fu trasferita a Roma.
Nel XX secolo, Firenze giocò un ruolo chiave nell'antifascismo e nella Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo il conflitto, la città affrontò la difficile ricostruzione dei suoi ponti e monumenti distrutti dai bombardamenti nazisti.
Il 4 novembre 1966, Firenze fu colpita dalla devastante alluvione dell’Arno, che sommerso interi quartieri e provocò gravissimi danni al patrimonio artistico. La reazione internazionale fu straordinaria: volontari da tutto il mondo, noti come gli "Angeli del fango", accorsero per salvare opere d’arte e libri antichi.