Bari: cosa vedere tra storia, mare e tesori nascosti
Bari unisce arte romanica, vicoli sul mare e vita autentica. In questa guida trovi un itinerario chiaro – da Bari Vecchia al lungomare, dal Castello Normanno-Svevo ai musei – più una selezione di luoghi poco conosciuti e un percorso in mappa. Testi originali, informazioni aggiornate e ancore numerate per muoverti in un attimo.
Bari, cuore pulsante dell’Adriatico, mescola spiritualità romanica, mare e vita di quartiere. Dalla Basilica di San Nicola
e la Cattedrale di San Sabino ai bastioni e ai vicoli della città vecchia, ogni tappa racconta incontri tra Oriente e Occidente.
Il Castello Normanno-Svevo e il Lungomare Nazario Sauro disegnano il profilo monumentale della città, mentre piazze, teatri
e musei svelano un patrimonio vivo e contemporaneo. Tra focaccia, mercati del pesce e artigianato, Bari è un’esperienza
concreta e calorosa, da vivere a passo lento. Qui trovi un itinerario ordinato e i collegamenti rapidi alle sezioni
principali per pianificare la visita in modo semplice e preciso.
Nel menu a destra trovi le sezioni numerate (1–14) che portano direttamente alle tappe chiave: piazze e vie dello shopping,
basiliche, castello, lungomare, i principali musei e una selezione di luoghi segreti. In fondo, un itinerario di 3 giorni
con hotel e ristoranti consigliati.
1. Piazza Umberto I e il Palazzo dell’Ateneo
Piazza Umberto I è una delle prime tappe del nostro itinerario. Questa vasta piazza alberata è un’oasi verde nel cuore della città, dove i visitatori possono rilassarsi e ammirare il monumento equestre dedicato a Re Umberto I, opera dello scultore Filippo Cifariello. L’atmosfera è resa ancor più suggestiva dai giardini che circondano l’area.
Sulla sinistra della piazza sorge il Palazzo dell’Ateneo, sede dell’Università degli Studi di Bari. Questo edificio neoclassico, progettato dall’architetto Giovanni Castelli, ospita il Museo Archeologico Nazionale al suo interno.
2. Via Sparano e Corso Vittorio Emanuele
Da Piazza Umberto I, ci si imbatte in Via Sparano, la strada dello shopping di Bari. Con i suoi negozi eleganti e le boutique di lusso, è il luogo ideale per chi cerca un po’ di modernità in questa città storica. Alla fine di Via Sparano, si arriva a Corso Vittorio Emanuele, una lunga via che collega il cuore moderno di Bari alla Bari Vecchia. Questo corso è punteggiato da caffè, ristoranti e palazzi storici.
3. Basilica di San Nicola: Il Cuore Spirituale e Storico di Bari
Nel cuore della Bari Vecchia si erge la Basilica di San Nicola, uno dei più alti esempi di architettura romanica pugliese e un simbolo identitario per la città. Costruita tra il 1087 e il 1197 per custodire le reliquie del santo, è da secoli luogo di pellegrinaggio e punto di incontro tra il mondo cattolico e quello ortodosso. La sua storia si intreccia con le radici stesse di Bari, crocevia di genti e culture, e ancora oggi la basilica rappresenta un faro spirituale e culturale per l’intera Puglia.
3.1 Storia della Basilica
La costruzione della basilica iniziò nel 1087, dopo il trasferimento delle reliquie di San Nicola da Myra (nell’attuale Turchia) a Bari. L’impresa, promossa da marinai baresi, aveva un duplice scopo: garantire alla città un prestigioso santuario e affermarla come centro religioso di rilievo nel Mediterraneo. Nel 1089 Papa Urbano II consacrò la cripta dove le reliquie vennero solennemente collocate. Il cantiere, proseguito per oltre un secolo, diede vita a un edificio che fonde elementi romanici occidentali con influenze bizantine, testimoniando il dialogo culturale tra Oriente e Occidente che caratterizza Bari.
3.2 Architettura Esterna
L’esterno della Basilica di San Nicola riflette la sobria maestà del romanico pugliese. La facciata, scandita da tre portali, è fiancheggiata da due torri mai completate e sormontata da un protiro poggiante su figure di tori scolpiti. Le decorazioni scultoree raccontano episodi biblici e simboli di fede. Tra i dettagli più curiosi, la sfinge scolpita posta sopra il protiro: un raro simbolo paleocristiano che rappresenta Cristo vincitore sul male.
3.3 L’Interno della Basilica
All’interno, la basilica si apre in un ampio spazio a tre navate separate da pilastri e archi maestosi. I matronei, posti sopra le navate laterali, erano in origine riservati alle donne. L’insieme comunica un senso di equilibrio e sacralità, accentuato dai capolavori che arricchiscono la chiesa:
Ciborio (1139): baldacchino in marmo con colonne scolpite e architrave che raffigura San Nicola mentre incorona Ruggero II.
Cattedra del Priore: straordinaria opera marmorea dell’XI secolo con figure simboliche e motivi vegetali.
Mausoleo di Bona Sforza: custodisce le spoglie della duchessa di Bari e regina di Polonia, testimonianza del legame rinascimentale tra Bari e l’Europa.
Soffitto barocco: realizzato da Carlo Rosa nel XVII secolo, con splendidi pannelli dorati che narrano episodi della vita del santo.
3.4 La Cripta
La cripta, consacrata nel 1089, rappresenta il cuore spirituale del santuario. Vi sono custodite le reliquie di San Nicola, collocate sotto l’altare maggiore. L’ambiente, sorretto da colonne bizantine e preromaniche, si articola in nove navate che creano un’atmosfera mistica e raccolta. Nella parte sinistra si trova la cappella ortodossa, frequentata da pellegrini provenienti da Russia, Grecia e Balcani: un segno tangibile del ruolo ecumenico della basilica, ponte tra la cristianità occidentale e quella orientale.
3.5 Il Culto di San Nicola
San Nicola, vescovo di Myra, è venerato come protettore dei bambini, dei marinai e dei bisognosi. La sua figura ha ispirato la leggenda di Santa Claus e continua ad attrarre fedeli da tutto il mondo. Ogni anno, dal 7 al 9 maggio, Bari celebra la Festa di San Nicola, una delle ricorrenze più sentite del Mezzogiorno: processioni solenni, rievocazioni storiche dell’arrivo delle reliquie e spettacolari fuochi d’artificio trasformano la città in un palcoscenico di fede e tradizione.
La Basilica di San Nicola non è solo un monumento, ma un simbolo universale di accoglienza e dialogo tra culture. Visitandola si percepisce l’anima profonda di Bari, città devota e aperta al mondo, custode di un patrimonio che continua a unire Oriente e Occidente sotto lo sguardo benevolo del suo santo patrono.
4. Bari Vecchia e le sue Mura
La Bari Vecchia, racchiusa all’interno del promontorio tra il porto vecchio e quello nuovo, è il cuore antico della città. Le sue origini risalgono all’età protostorica, ma la struttura urbana visibile oggi deriva in gran parte dal periodo medievale. Un dedalo di vicoli lastricati, archi, cortili e piazzette si intreccia intorno ai due principali poli religiosi: la Basilica di San Nicola e la Cattedrale di San Sabino.
Camminando per questi stretti passaggi, si incontrano testimonianze architettoniche di epoche diverse — case-torri normanne, archi di passaggio, edicole votive e antichi palazzi nobiliari. Tra i luoghi più suggestivi si distinguono l’Arco della Meraviglia, un passaggio voltato che collega due antiche abitazioni medievali, e la Chiesa di San Gregorio, costruita intorno al 1015 in stile bizantino, tra le più antiche di Bari.
Il perimetro urbano è ancora oggi in parte delimitato dalle mura aragonesi e normanne, che difesero la città per secoli. I bastioni, come quello di Santa Scolastica e quello di San Antonio, offrono una vista spettacolare sul mare Adriatico e sul porto vecchio, punto di approdo dei pescatori e simbolo dell’anima marinara di Bari.
La passeggiata lungo le mura, soprattutto al tramonto, regala uno dei panorami più romantici e autentici del capoluogo pugliese: le luci dorate del sole che si riflettono sulle pietre calcaree raccontano la lunga storia di una città sospesa tra Oriente e Occidente.
5. La Cattedrale di San Sabino
La Cattedrale di San Sabino, o Cattedrale Metropolitana di Bari, è uno dei massimi esempi del romanico pugliese e sorge non lontano dalla Basilica di San Nicola. L’edificio attuale fu eretto tra la fine dell’XI e il XII secolo sulle rovine della precedente cattedrale bizantina distrutta durante la conquista normanna del 1156.
L’esterno si distingue per la facciata sobria e maestosa, dominata da un grande rosone e da un frontone riccamente scolpito. Sul lato absidale si ammira una splendida finestra decorata con figure di elefanti e sfingi, elementi simbolici che rappresentano la forza e la sapienza divina. L’architettura del transetto e le file di archetti ciechi e colonnine binate creano un ritmo armonico tipico delle chiese romaniche della Puglia.
All’interno, la cattedrale presenta tre navate separate da pilastri e arcate; l’insieme trasmette un senso di equilibrio e spiritualità. Di particolare pregio è l’ambone marmoreo del XII secolo, finemente decorato con rilievi e motivi vegetali. Nella cripta, che conserva l’icona bizantina della Madonna di Costantinopoli, si percepisce l’eredità orientale della città e il legame con la tradizione bizantina.
La sagrestia custodisce veri tesori artistici: tra essi, il celebre Exultet, un rotolo liturgico miniato del X secolo scritto in beneventano e decorato con vivaci miniature, e un candelabro bronzeo rinascimentale. Un evento straordinario si verifica ogni anno il 21 giugno, durante il solstizio d’estate, quando un fascio di luce penetra dal rosone e illumina perfettamente la lastra marmorea al centro del pavimento: un fenomeno simbolico e astronomico che testimonia la sapienza costruttiva dei maestri medievali.
6. Il Castello Normanno-Svevo di Bari: Una Fortezza Carica di Storia
Situato ai margini della Bari Vecchia, il Castello Normanno-Svevo domina la città con la sua mole severa e affascinante. Simbolo del potere e della resilienza di Bari, questa imponente fortezza racchiude secoli di vicende, trasformazioni e leggende. Oggi è una delle principali attrazioni storiche della città e ospita mostre, eventi culturali e un museo permanente dedicato alla storia del territorio pugliese.
6.1 Origini e Storia
Le origini del castello risalgono al 1131, quando Ruggero II il Normanno lo fece edificare sui resti di una precedente fortificazione bizantino-romana. La sua posizione strategica, a ridosso del mare e vicino alle mura cittadine, lo rese un punto difensivo essenziale. :contentReference[oaicite:0]{index=0}
Nel XIII secolo, sotto il regno di Federico II di Svevia, la struttura venne ampliata e trasformata in una residenza fortificata, con innovazioni come il portale decorato e la loggia con capitelli scolpiti. :contentReference[oaicite:1]{index=1}
Nel XV–XVI secolo, Isabella d’Aragona e la figlia Bona Sforza ordinarono una cinta bastionata rinascimentale con pareti oblique, adeguando il complesso all’artiglieria; in età moderna fu anche prigione e caserma prima del restauro e dell’apertura al pubblico. :contentReference[oaicite:2]{index=2}
6.2 Architettura
Il Castello Normanno-Svevo fonde elementi normanni, svevi e rinascimentali. La pianta è trapezoidale con cortile interno, torri angolari e bastioni. La torre sud-est conserva caratteri originari; il fossato, in parte alimentato dal mare, fu riorganizzato in epoca aragonese. I bastioni obliqui rinascimentali disperdono l’impatto dell’artiglieria. :contentReference[oaicite:3]{index=3}
Di straordinaria finezza sono il Portale svevo con decorazioni geometriche e la loggia con capitelli figurati; il Salone del Trono con volte e bifore affaccia sul cortile interno. (Attribuzioni e fasi documentate dalle schede MiC e DR Musei Puglia). :contentReference[oaicite:4]{index=4}
6.3 L’Interno del Castello
Il percorso museale presenta reperti archeologici, sculture medievali, modelli della struttura e documenti sulla storia cittadina; ospita inoltre mostre temporanee. :contentReference[oaicite:5]{index=5}
6.4 Leggende e Curiosità
Tradizioni locali ricordano la visita di San Francesco d’Assisi con aneddoti devozionali, nonché voci di passaggi sotterranei verso il mare e racconti di apparizioni legati all’uso ottocentesco come prigione: elementi del folklore urbano che arricchiscono l’immaginario del castello.
6.5 Come Visitare il Castello
Gli orari seguono il calendario della Direzione Regionale Musei Puglia e possono variare stagionalmente (indicativamente: fascia diurna continuata con ultimo ingresso circa 45′ prima della chiusura). Verifica sempre la pagina ufficiale “Tickets” della DR Musei Puglia prima della visita. :contentReference[oaicite:6]{index=6}
Biglietti e agevolazioni. È attiva l’iniziativa “Domenica al Museo” con ingresso gratuito ogni prima domenica del mese (salvo diversa programmazione espositiva). Per tariffe aggiornate e modalità d’acquisto consulta la biglietteria ufficiale. :contentReference[oaicite:7]{index=7}
Accessibilità. La fruizione è parzialmente accessibile grazie a interventi e percorsi dedicati; alcune aree storiche possono presentare limiti strutturali. Verifica eventuali aggiornamenti sui lavori di miglioramento dell’accessibilità pubblicati dalla DR Musei Puglia. :contentReference[oaicite:8]{index=8}
6.6 Consigli pratici per la visita
Periodo migliore: primavera e inizio autunno per clima mite e minore affluenza; in estate preferisci le prime ore del mattino.
Durata: conta 60–90 minuti per il percorso museale, più tempo per mostre temporanee e vedute sui bastioni.
Orari & biglietti: controlla sempre gli orari stagionali e l’ultimo ingresso (≈45′ prima) sulla pagina ufficiale; prima domenica del mese spesso gratuita.
Accessi & barriere: ingresso da Piazza Federico II di Svevia; percorsi interni in parte accessibili con rampe/ascensori, ma alcune sezioni storiche possono non esserlo.
Foto e dettagli: obiettivi grandangolari per il cortile e i bastioni; tele medio per capitelli e decorazioni del Portale svevo.
Esperienze extra: abbina la visita ai Giardini Isabella d’Aragona adiacenti e a una passeggiata nelle mura verso Santa Scolastica; Basilica di San Nicola e Cattedrale sono a pochi minuti a piedi.
7. Lungomare Nazario Sauro: La Perla del Mediterraneo
Il Lungomare Nazario Sauro è uno dei simboli più iconici di Bari e una delle passeggiate sul mare più suggestive d'Italia. Costruito negli anni ’20 durante l’epoca fascista, questo lungomare incarna l’eleganza e il fascino di una città che guarda al mare come sua essenza vitale. Con una lunghezza di oltre 1 km, è una tappa imperdibile per chiunque visiti Bari.
7.1 Storia e Architettura
Il lungomare fu progettato come parte di un ambizioso piano urbanistico per modernizzare la città e darle un’impronta monumentale. Il risultato è una passeggiata costeggiata da edifici storici di grande pregio, come il Palazzo della Provincia, in stile fascista, e altre strutture che combinano elementi neoclassici e liberty.
La balaustra in pietra che delimita la passeggiata è un elemento distintivo, con le sue curve armoniche che seguono il profilo del mare. Lungo il percorso, si trovano lampioni in ghisa che aggiungono un tocco di eleganza retrò, particolarmente affascinante di sera, quando la luce soffusa crea un’atmosfera romantica.
7.2 Cosa Fare
Il Lungomare Nazario Sauro non è solo un luogo di passaggio, ma un’esperienza da vivere pienamente. La vista sul mare Adriatico è mozzafiato in qualsiasi momento della giornata, ma raggiunge il suo apice al tramonto, quando il cielo si tinge di colori caldi. Lungo il lungomare si trovano numerosi chioschi e caffè dove è possibile gustare un buon caffè, un gelato artigianale o uno spuntino a base di prodotti locali. È anche il luogo ideale per provare una focaccia barese, magari accompagnata da una birra fresca. Il lungomare è frequentato sia dai turisti che dai baresi. Durante il fine settimana, famiglie, giovani e anziani si riversano qui per passeggiare, chiacchierare o semplicemente rilassarsi. È un ottimo posto per immergersi nella quotidianità della città. Gli amanti dello sport apprezzeranno il lungomare per jogging, ciclismo o persino pattinaggio. La pista ciclabile che costeggia la passeggiata è ben curata e offre un percorso panoramico perfetto per chi vuole combinare attività fisica e relax.
7.3 Attrazioni nei Pressi del Lungomare
Oltre alla passeggiata stessa, il Lungomare Nazario Sauro si collega ad alcune delle principali attrazioni di Bari: A pochi passi dal lungomare, lo storico Teatro Margherita, costruito su palafitte direttamente sull’acqua, è un esempio unico di architettura e oggi ospita eventi culturali e mostre d’arte contemporanea. Il vicino porto vecchio è uno dei luoghi più caratteristici della città. Qui si possono ammirare i tradizionali gozzi, le barchette colorate dei pescatori, e spesso assistere alla vendita del pesce fresco direttamente dalle barche. Sebbene il lungomare stesso non abbia accessi diretti al mare, nelle vicinanze si trovano piccole spiagge urbane, come la celebre Pane e Pomodoro.
Musei di Bari
Archeologia barese – Museo Santa Scolastica
8. Museo Archeologico Nazionale di Santa Scolastica
Il Museo Archeologico Nazionale di Santa Scolastica è il principale centro museale di Bari dedicato alla storia antica della Puglia.
Collocato all’interno dell’antico monastero benedettino di Santa Scolastica, affacciato sul mare e incastonato tra le mura aragonesi, unisce la solennità dell’architettura medievale alla modernità di spazi espositivi completamente rinnovati.
È gestito dalla Direzione Regionale Musei Puglia e rappresenta un punto di riferimento per chi desidera comprendere le origini e l’evoluzione culturale del territorio barese.
Un museo nel cuore della storia
Il complesso monastico, risalente all’età medievale, è stato restaurato e aperto al pubblico nella sua veste attuale nel 2018.
Le sue sale conservano le collezioni provenienti dal precedente Museo Provinciale Archeologico, fondato nel XIX secolo e trasferito qui dopo un lungo lavoro di catalogazione e restauro.
L’esposizione si snoda in ambienti che conservano tracce di epoca bizantina e normanna, offrendo al visitatore un affascinante viaggio nel tempo.
Cosa ammirare
Sezione preistorica: utensili in pietra, ceramiche e oggetti rituali provenienti da Torre a Mare, Gravina e Bitonto, che testimoniano le prime comunità agricole del territorio.
Sezione peuceta e classica: vasi decorati, corredi funerari e manufatti metallici appartenenti alla civiltà dei Peucezi, popolo preromano dell’area barese.
Collezione numismatica: monete antiche in oro, argento e bronzo, alcune delle quali coniate nella stessa Bari durante l’età ellenistica e romana.
Sculture e reperti funerari: statue in marmo e terracotta, elmi e corazze apule che rivelano il gusto e la raffinatezza delle officine locali.
Statuetta di Apollo: piccolo bronzetto del V secolo a.C., considerato il simbolo del museo per la purezza delle forme e la qualità dell’esecuzione.
Accanto alla collezione permanente, il museo ospita periodicamente mostre temporanee, attività didattiche e laboratori di restauro che avvicinano il pubblico al lavoro degli archeologi e alla conoscenza diretta dei reperti.
Informazioni per la visita
Sede: Via Venezia 73, Bari Vecchia – Complesso di Santa Scolastica
Gestione: Direzione Regionale Musei Puglia (Ministero della Cultura)
Orari: consultare il sito ufficiale per giorni e orari aggiornati, che possono variare in base a stagione ed eventi.
Ingresso: il museo aderisce spesso all’iniziativa “Domenica al Museo” con ingresso gratuito la prima domenica del mese; verificare sul sito MiC.
Accessibilità: percorsi principali accessibili a tutti i visitatori; alcune aree storiche possono presentare limitazioni strutturali.
Periodo ideale: primavera e autunno, quando le temperature sono miti e il centro storico è meno affollato.
Durata media: circa 60–90 minuti per visitare tutte le sale e i chiostri.
Accesso: raggiungibile a piedi dal centro storico o dal lungomare, con parcheggi nelle vicinanze di Piazza Massari e Corso Vittorio Emanuele II.
Esperienze extra: combina la visita con una passeggiata lungo le Mura di Santa Scolastica e con la vicina Basilica di San Nicola.
Servizi: bookshop, visite guidate su prenotazione e spazi dedicati alle attività didattiche.
9. Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto
Situata sul lungomare Nazario Sauro, la Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto è il principale museo d’arte di Bari. È dedicata all’arte pugliese e meridionale, ma comprende anche opere di grandi maestri veneziani e napoletani.
Cosa Ammirare:
Dipinti Veneziani e Rinascimentali: opere di Tintoretto, Paolo Veronese e Jacopo Palma il Giovane.
Arte Sacra: icone e polittici del '400 e '500 realizzati per le chiese pugliesi.
Sculture in Legno e Pietra: esempi di arte medievale e gotica, con una particolare attenzione alle tradizioni locali.
Arte Moderna: una sezione dedicata ad artisti pugliesi contemporanei, che esplorano temi legati al territorio.
La Pinacoteca offre un'esperienza immersiva grazie all’organizzazione di mostre temporanee, laboratori artistici e visite guidate tematiche.
10. Museo Civico di Bari
Il Museo Civico di Bari, situato nel cuore della Bari Vecchia, racconta la storia della città attraverso un'ampia varietà di reperti storici, fotografie e documenti.
Cosa Ammirare:
Sezione Medievale: esposizioni che illustrano la vita a Bari durante il periodo normanno-svevo.
Storia Moderna: una raccolta di oggetti e documenti che testimoniano l'evoluzione della città tra il XIX e il XX secolo.
Mostre Temporanee: dedicate a temi specifici, come la vita sul lungomare o le tradizioni popolari.
Il museo si trova in un edificio storico e rappresenta una perfetta sintesi tra il passato e il presente della città.
Sezione museale – patrimonio nicolaiano
11. Museo della Basilica di San Nicola
Il Museo della Basilica di San Nicola, noto anche come Museo Nicolaiano, è un piccolo ma prezioso scrigno d’arte e di storia situato accanto alla basilica romanica, nel complesso monastico che un tempo ospitava i Domenicani. Nonostante le dimensioni contenute, il museo custodisce un patrimonio di grande valore storico, artistico e religioso, offrendo una prospettiva privilegiata sulla storia del culto di San Nicola e sull’evoluzione architettonica e liturgica del santuario.
Origini e Struttura del Museo
Il museo è stato istituito nel 1980 per volontà dei frati domenicani che da secoli custodiscono la basilica. L’obiettivo era quello di raccogliere e valorizzare i tesori artistici e documentari appartenenti al patrimonio della chiesa, molti dei quali provenienti da donazioni, restauri o recuperi successivi ai saccheggi ottocenteschi.
Gli ambienti del museo si trovano nell’ala sinistra del chiostro domenicano, restaurata con criteri di conservazione rispettosi della struttura medievale.
Cosa Ammirare
All’interno del museo si snoda un percorso tematico che accompagna il visitatore dalle origini del culto nicolaiano al suo ruolo nella cristianità orientale e occidentale.
Manoscritti medievali e codici liturgici: tra i pezzi più rari si trovano antiche pergamene, antifonari e documenti che raccontano la diffusione del culto di San Nicola tra XI e XIII secolo. Alcuni manoscritti provengono dallo scriptorium del monastero, attivo sin dal Medioevo.
Reliquiari e oggetti sacri: esposti in eleganti vetrine, si ammirano croci processionali, calici, ostensori, pissidi e reliquiari in oro e argento cesellato, realizzati da orafi pugliesi e napoletani tra il XIV e il XVIII secolo. Tra i più importanti figura il reliquiario della Manna di San Nicola, contenente l’ampolla del prezioso liquido che si forma ogni anno nella cripta.
Tessuti e paramenti liturgici: il museo conserva una collezione di ricami e vesti sacre, tra cui pianete e dalmatiche riccamente decorate con fili d’oro e motivi bizantini, testimonianza dei rapporti tra Bari e Costantinopoli.
Sculture e frammenti architettonici: provenienti dalla basilica e da edifici religiosi limitrofi, documentano gli interventi costruttivi medievali e rinascimentali.
Modelli architettonici: un plastico in scala della basilica e sezioni in 3D illustrate mostrano le varie fasi di costruzione dell’edificio, dalle fondamenta romaniche fino ai restauri ottocenteschi.
Un Ponte tra Oriente e Occidente
Uno degli aspetti più suggestivi del museo è il suo carattere ecumenico: molte opere provengono da paesi ortodossi e cattolici che venerano San Nicola, sottolineando il ruolo di Bari come ponte spirituale tra l’Europa occidentale e l’Oriente cristiano.
Alcuni reperti provengono da Myra (oggi Demre, in Turchia) e da monasteri greci e russi, segno della devozione universale verso il santo.
Informazioni per la Visita
Il Museo della Basilica di San Nicola è aperto tutto l’anno, con orari che generalmente seguono quelli della basilica: 9:00–13:00 e 16:00–19:00 (variabili in base alla stagione e alle celebrazioni).
L’ingresso è gratuito o a offerta libera, salvo eventi o mostre speciali.
Il museo è accessibile ai visitatori con mobilità ridotta e dispone di pannelli informativi in più lingue (italiano, inglese, russo e greco).
Informazioni utili per la visita
Indirizzo: Largo Abate Elia 13, 70122 Bari (adiacente alla Basilica di San Nicola).
Gestione: Fondazione Biblioteca San Nicola dei Domenicani.
Periodo ideale: tutto l’anno; preferibili mattine primaverili e invernali per minore affluenza.
Durata media della visita: circa 30–45 minuti.
Accessibilità: struttura interamente al piano terra con rampe e spazi adatti anche a visitatori con disabilità motorie.
Bari segreta: 5 luoghi poco conosciuti da scoprire
Oltre alle celebri basiliche e al lungomare, Bari custodisce angoli meno noti che raccontano un volto autentico e sorprendente della città.
Dai sotterranei romani ai chiostri silenziosi, fino a giardini storici e laboratori d’arte, questi luoghi rappresentano la parte più intima e affascinante del capoluogo pugliese.
1. Ipogeo di San Marco dei Veneziani
Nascosto nel cuore della città vecchia, sotto l’omonima chiesa, l’Ipogeo di San Marco dei Veneziani è uno dei siti archeologici meno conosciuti di Bari.
Scoperto durante restauri, conserva resti di edifici bizantini e sepolture medievali. Le volte in pietra e gli affreschi frammentari evocano una devozione antica.
Le visite sono possibili in date dedicate o tramite tour organizzati.
2. Chiostro di Santa Chiara
A pochi passi dalla Cattedrale, il Chiostro di Santa Chiara offre un raro esempio di architettura gotica pugliese.
Un tempo parte di un convento francescano femminile, oggi accoglie eventi culturali, concerti e mostre. Gli archi ogivali e il pozzo centrale creano un’atmosfera di pace inaspettata.
3. Chiesa di Vallisa
Tra Piazza del Ferrarese e il porto antico si trova la Chiesa di Vallisa, edificio dell’XI secolo tra i più antichi di Bari.
Con navate semplici e abside orientata verso Gerusalemme, rappresenta un esempio purissimo di romanico pugliese.
Oggi ospita rassegne musicali e mostre curate da associazioni culturali locali.
4. Giardino di Villa Romanazzi Carducci
Il giardino di Villa Romanazzi Carducci, a breve distanza dal centro, unisce eleganza e storia.
Questo parco ottocentesco, con statue, fontane e alberi monumentali, racconta la Bari borghese di fine secolo.
È visitabile durante eventi pubblici e offre uno dei migliori esempi di giardino storico urbano della città.
5. Teatro Margherita e Museo d’Arte Contemporanea
Edificato su palafitte nel 1914, il Teatro Margherita è un capolavoro liberty unico in Italia.
Oggi ospita il Museo d’Arte Contemporanea di Bari, con esposizioni e installazioni multimediali.
Dalla sua terrazza si gode una vista spettacolare sul porto e sul lungomare, simbolo del dialogo fra passato e modernità.
Consigli pratici
Periodo ideale: primavera e autunno, quando i siti organizzano visite guidate e aperture straordinarie.
Durata consigliata: circa mezza giornata per esplorarli tutti con calma.
Accessibilità: buona per la maggior parte; l’ipogeo presenta scale, mentre il Teatro Margherita è completamente accessibile.
Esperienze extra: combina la visita con una passeggiata tra i vicoli di Bari Vecchia e una sosta gastronomica sul lungomare.
Cosa Vedere in Tre Giorni a Bari: Guida Completa con Hotel e Ristoranti
Bari è una città che offre una perfetta combinazione di storia, cultura e tradizione, il tutto arricchito dalla calorosa accoglienza pugliese. Con tre giorni a disposizione, puoi esplorare le sue principali attrazioni, gustare la cucina locale e immergerti nell’atmosfera autentica della città. Ecco un itinerario dettagliato per sfruttare al meglio la tua visita, includendo suggerimenti per un hotel e ristoranti con un buon rapporto qualità-prezzo.
Primo Giorno: Esplora Bari Vecchia e il Lungomare
La prima giornata è dedicata alla scoperta della Bari Vecchia, il cuore storico della città. Inizia con una visita alla Basilica di San Nicola, capolavoro del romanico pugliese. Ammira la facciata austera e gli interni ricchi di storia, inclusa la cripta che custodisce le reliquie del santo. Prosegui verso la vicina Cattedrale di San Sabino, con la sua suggestiva cripta bizantina e l’iconico campanile.
Da qui, passeggia tra i vicoli della città vecchia, fermandoti a vedere l’Arco della Meraviglia e la Chiesa di San Gregorio, per poi dirigerti verso il Castello Normanno-Svevo, una fortezza medievale che ospita mostre permanenti.
Nel pomeriggio, goditi una passeggiata sul Lungomare Nazario Sauro, con una vista mozzafiato sull’Adriatico. Il tramonto è il momento ideale per catturare la magia di questo luogo.
Hotel consigliato: Hotel Boston, a pochi passi dal centro storico.
Secondo Giorno: Bari Moderna e i Musei
Dedica il secondo giorno a esplorare la parte più moderna di Bari. Inizia con una passeggiata lungo Via Sparano, la via dello shopping, e fermati in Piazza Umberto I per ammirare il giardino alberato e il monumento a Re Umberto I.
Visita il Museo Archeologico Nazionale, ospitato nel Palazzo dell’Ateneo, per scoprire reperti che raccontano la storia della Puglia dalla preistoria all’epoca romana. Prosegui verso la Pinacoteca Metropolitana Corrado Giaquinto, situata sul lungomare, dove potrai ammirare opere di artisti pugliesi, veneziani e napoletani.
Nel pomeriggio, rilassati con una passeggiata nel Teatro Margherita, una struttura unica costruita su palafitte sul mare. Oggi ospita mostre temporanee di arte contemporanea.
Cena: Prova La Uascezze, un ristorante tipico che offre un’esperienza autentica a prezzi convenienti.
Terzo Giorno: Escursioni e Dintorni
L’ultimo giorno può essere dedicato ai dintorni di Bari, con brevi escursioni che ti permettono di scoprire la bellezza della Puglia. Visita Bitetto, un borgo medievale famoso per la sua Cattedrale romanica e le viuzze pittoresche, o Modugno, con i suoi eleganti palazzi rinascimentali e il centro storico ricco di fascino.
Se preferisci restare in città, esplora il porto vecchio e osserva i pescatori locali che vendono il pesce appena pescato, o rilassati sulla spiaggia urbana di Pane e Pomodoro, ideale per un bagno rinfrescante prima della partenza.
Pranzo: Termina il tuo viaggio al Ristorante Terranima, situato nel centro di Bari.