You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.

Loading...

Ancona: cosa vedere, itinerario di 3 giorni e consigli pratici


Ancona, città portuale delle Marche affacciata sull’Adriatico, unisce eleganza, storia e paesaggi mozzafiato. Dai monumenti di Vanvitelli alla Cattedrale di San Ciriaco, dalle piazze barocche alle vedute del Conero, offre un itinerario tra arte, mare e spiritualità. Scopri cosa vedere, fare e vivere in questa affascinante città marchigiana.

Ancona — box espandibile: riassunto & menu rapido

1. Porta Pia e la Mole Vanvitelliana: capolavori di Luigi Vanvitelli ad Ancona

Porta Pia: l’ingresso monumentale di Ancona

Porta Pia rappresenta uno degli accessi storici più affascinanti di Ancona e uno dei simboli più eleganti del suo patrimonio architettonico. Fu progettata nel 1787 da Luigi Vanvitelli, celebre autore della Reggia di Caserta e maestro del neoclassicismo italiano. La porta fu eretta per celebrare l’arrivo di Papa Pio VI (da cui il nome “Pia”) e segnava l’ingresso principale alla città per chi giungeva da nord o dal porto.

La struttura, in pietra bianca d’Istria, si distingue per la sobrietà e l’eleganza delle forme: un arco centrale a tutto sesto incorniciato da colonne scanalate e sormontato da un timpano triangolare, secondo i canoni del neoclassicismo vanvitelliano. Le decorazioni, misurate e armoniose, esaltano la monumentalità dell’ingresso senza appesantirlo, creando un perfetto equilibrio tra funzionalità militare e bellezza formale.

Nel corso dei secoli, Porta Pia ha mantenuto intatta la sua funzione di soglia simbolica tra il porto e la città: da qui entravano mercanti, viaggiatori e marinai. Oggi è un luogo di passeggio e contemplazione, con una vista privilegiata sul porto dorico e sul centro storico. Al calar della sera, l’illuminazione ne esalta le geometrie, rendendola uno degli scorci più suggestivi di Ancona.

La Mole Vanvitelliana: da lazzaretto a polo culturale

A brevissima distanza da Porta Pia si erge la Mole Vanvitelliana, un’imponente costruzione pentagonale circondata dall’acqua e collegata alla terraferma da un ponte. Edificata nel XVIII secolo su progetto di Luigi Vanvitelli, la Mole nacque come lazzaretto sanitario, destinato a isolare merci e persone provenienti da porti lontani per prevenire epidemie.

La forma pentagonale rispondeva a esigenze di controllo e funzionalità, garantendo visibilità su ogni lato. Al centro si trova un luminoso cortile con un tempietto dedicato a San Rocco, protettore contro la peste. Con il passare del tempo, la Mole perse la sua funzione originaria per diventare magazzino doganale e poi centro culturale. Oggi ospita eventi, festival e il rinomato Museo Omero, unico in Italia per la sua collezione tattile accessibile ai non vedenti.

La Mole Vanvitelliana è oggi un simbolo di rinascita urbana e culturale: i suoi spazi accolgono mostre, concerti e iniziative internazionali che animano la vita anconetana. Al tramonto, la luce del mare Adriatico riflette sulle mura vanvitelliane, offrendo un panorama unico e suggestivo.

Un dialogo tra mare, architettura e storia

Porta Pia e la Mole Vanvitelliana incarnano due espressioni complementari del genio di Vanvitelli: l’una celebra l’accoglienza monumentale della città, l’altra la sua vocazione marittima e funzionale. Entrambe testimoniano il profondo legame tra Ancona e il suo mare, tra arte, commercio e spiritualità.

Visitare questi luoghi significa compiere un viaggio nella storia architettonica e civile di Ancona, scoprendo come la città abbia saputo unire eleganza, ingegno e modernità. Passeggiare tra Porta Pia e la Mole è come attraversare secoli di vita urbana, dove ogni pietra racconta un frammento della memoria marchigiana e il mare continua a fare da sfondo alla sua identità più autentica.

2. Piazza della Repubblica e il Teatro delle Muse

Piazza della Repubblica è uno dei luoghi più rappresentativi di Ancona, una terrazza scenografica che si affaccia sul mare. Questa piazza è il cuore pulsante della vita cittadina e un punto di passaggio obbligato per chi visita il centro storico. La sua posizione strategica, tra il mare e le vie principali della città, la rende un luogo di ritrovo e relax, con caffè e locali che ne animano i dintorni.

A dominare la piazza si erge il Teatro delle Muse, un capolavoro del neoclassicismo ricostruito nel XIX secolo dopo i danneggiamenti subiti nel tempo. La facciata del teatro si distingue per la sua sobrietà ed eleganza, con colonne ioniche che richiamano le antiche tradizioni greco-romane. L’interno, raffinato e decorato con stucchi e affreschi, ospita una sala con acustica eccellente, perfetta per concerti, opere liriche e spettacoli teatrali.


3. Loggia dei Mercanti

La Loggia dei Mercanti è uno degli edifici più iconici di Ancona, un capolavoro gotico-veneziano realizzato nel XV secolo dall’architetto Giorgio da Sebenico. Questo luogo testimonia l’importanza economica e commerciale della città durante il Medioevo, quando Ancona era un porto cruciale nel Mediterraneo. Situata lungo via della Loggia, la sua facciata è un tripudio di eleganza e dettagli decorativi: le sculture e i rilievi raffigurano simboli e scene legate ai commerci e alla prosperità dell’epoca.

L’edificio era il punto di incontro per i mercanti della città, che qui stipulavano contratti e scambiavano merci provenienti da ogni angolo del Mediterraneo. La Loggia rappresentava non solo un centro economico, ma anche un simbolo di prestigio per Ancona, che si affermava come una delle città marittime più importanti d’Italia. Oggi, la Loggia dei Mercanti rimane uno straordinario esempio del passato glorioso della città e un’attrazione imperdibile.

4. Passetto e Scalinata Monumentale: dove Ancona scende al mare

Variante Ancona · Rosso porpora & blu di guado · Layout mobile-first (2 colonne su desktop)

La Scalinata Monumentale

Il Passetto è una delle aree più affascinanti di Ancona, un luogo dove la città si incontra con il mare in un contesto di straordinaria bellezza naturale. Il punto di accesso più iconico è la Scalinata Monumentale, una maestosa scala in marmo costruita negli anni Trenta del Novecento. Con il suo design monumentale, arricchito da colonne e bassorilievi, la scalinata collega il centro cittadino con il litorale sottostante.

L’ampiezza dei gradoni, i terrazzamenti e le quinte architettoniche creano un percorso scenografico che è insieme belvedere urbano e discesa verso il mare. La prospettiva è magnifica al tramonto: la luce radente mette in risalto la pietra e apre lo sguardo sul profilo dell’Adriatico.

Le grotte del Passetto: lavoro, identità e paesaggio

Al termine della discesa si raggiungono le caratteristiche grotte del Passetto, un tempo utilizzate come rifugi e depositi dai pescatori e oggi trasformate in spazi pittoreschi che si affacciano direttamente sul mare.

Le porte colorate, gli attrezzi marittimi e le piccole banchine disegnano un paesaggio umano autentico, dove la relazione storica tra Ancona e la pesca è ancora percepibile. Nelle giornate limpide, l’acqua cristallina e il ritmo delle onde restituiscono tutta la forza di questo tratto di costa.

Un dialogo continuo tra mare e città

Il Passetto è un “palcoscenico naturale” dove si intrecciano architettura, natura e vita quotidiana: la monumentalità della scalinata incontra l’essenzialità degli approdi e delle grotte, in un equilibrio che racconta l’anima marinara di Ancona.

Che si scelga una passeggiata lenta o una sosta sulle terrazze, l’esperienza è quella di un affaccio privilegiato sull’Adriatico, con scorci fotografici che cambiano con le stagioni e con la luce.

5. Chiesa di Santa Maria della Piazza

La Chiesa di Santa Maria della Piazza è uno dei gioielli più preziosi di Ancona. Situata nel cuore del centro storico, è un esempio straordinario di architettura romanica. La sua facciata, risalente al XIII secolo, è decorata con un raffinato rivestimento marmoreo, impreziosito da ordini di loggette cieche e un portale scolpito che cattura immediatamente l’attenzione per la sua maestria. L’interno, austero e raccolto, conserva un’atmosfera mistica e ospita resti di mosaici paleocristiani visibili attraverso una parte del pavimento trasparente. Questi mosaici, risalenti a un’antica basilica sottostante, raccontano la lunga storia religiosa di questo luogo.

6. L’Arco di Traiano e Piazza del Plebiscito: simboli storici e civici di Ancona

Variante Ancona · Rosso porpora & blu di guado · Layout mobile-first (2 colonne su desktop)

L’Arco di Traiano: porta d’onore del porto romano

All’interno del porto, l’Arco di Traiano si erge in tutta la sua imponenza. Costruito nel 115 d.C. in onore dell’imperatore Traiano, è considerato uno degli archi romani più eleganti giunti fino a noi. La sua posizione strategica, in prossimità degli approdi, celebrava l’ampliamento del porto e l’importanza commerciale di Ancona in età imperiale.

L’arco, snello e armonico, unisce rigore classico e funzione celebrativa. Le proporzioni e le decorazioni sono calibrate per dialogare con il mare e con le banchine, creando un segno di riconoscibilità per chi entrava in città via acqua. Il sito è oggi uno dei punti più amati per passeggiare e leggere la stratificazione storica del porto dorico.

Il fascino dell’arco si coglie nelle diverse ore del giorno: la luce radente del mattino esalta volumi e ombre, mentre al tramonto la pietra si tinge di tonalità calde con l’Adriatico sullo sfondo. La vista sul bacino portuale lo rende tra i luoghi più fotografati di Ancona.

Piazza del Plebiscito e Chiesa di San Domenico: cuore civile e barocco della città

Piazza del Plebiscito, per gli anconetani “Piazza del Papa”, è una delle piazze più antiche e suggestive di Ancona. Circondata da edifici storici come il Palazzo del Governo, la piazza offre una cornice perfetta per eventi culturali e sociali. Al centro svetta il monumento a Clemente XII, il papa che potenziò il porto e consolidò il ruolo strategico e commerciale della città.

A dominare la piazza è la Chiesa di San Domenico, magnifico esempio di architettura barocca. L’edificio si erge su una scalinata scenografica che ne esalta la maestosità, mentre all’interno custodisce opere di grande valore come la Crocifissione di Tiziano e dipinti di Carlo Maratta. La navata unica e le decorazioni barocche contribuiscono a creare un’atmosfera solenne e suggestiva.

Tra palazzi storici, prospettive scenografiche e un costante fermento culturale, la piazza rappresenta il cuore civico e simbolico di Ancona. Di giorno è luogo ideale per ammirare i dettagli architettonici; la sera si trasforma in un elegante salotto urbano animato da eventi, incontri e musica dal vivo.

7. Palazzo degli Anziani e Piazza Stracca

Il Palazzo degli Anziani, situato in Piazza Stracca, è uno dei più antichi edifici di Ancona. Costruito nel 1270, rappresentava il centro del potere amministrativo della città medievale. La facciata, imponente e austera, rispecchia l’importanza politica del palazzo, che oggi ospita la Pinacoteca Comunale. Al suo interno sono esposte opere di artisti di fama come Tiziano, Lorenzo Lotto e Carlo Crivelli, che raccontano la ricchezza culturale delle Marche.

Di fronte al Palazzo degli Anziani si trova la Chiesa del Gesù, progettata da Luigi Vanvitelli. La sua facciata neoclassica e l’interno semplice ma elegante completano il fascino di Piazza Stracca, uno spazio che unisce storia, arte e architettura.

8. Museo Archeologico Nazionale delle Marche: un viaggio nella storia

Variante Ancona · Rosso porpora & blu di guado · Layout mobile-first (2 colonne su desktop)

9.1 Palazzo Ferretti: l’involucro di un tesoro

Ospitato nel prestigioso Palazzo Ferretti, elegante edificio rinascimentale del Cinquecento, il museo unisce valore storico e bellezza architettonica. Le decorazioni affrescate e gli ambienti proporzionati aggiungono fascino alla visita, trasformando ogni sala in un contesto espositivo di grande suggestione.

9.2 La civiltà dei Piceni

Cuore identitario del percorso è la sezione dedicata ai Piceni, popolo italico che abitò le Marche prima della romanizzazione. Tra corredi funerari, monili, armi e vasellame, emergono stili di vita e ritualità. Spiccano bronzi e ceramiche greche, prova dei contatti commerciali con il Mediterraneo, che rivelano una rete di scambi ampia e vivace.

9.3 L’epoca romana: arte, città e quotidianità

La collezione romana presenta mosaici, statue e iscrizioni che illustrano organizzazione sociale e vita quotidiana dell’antica Ancona. Tra i pezzi di spicco, una statua di Ercole e una ricca collezione di monete raccontano devozioni, committenze e l’economia cittadina in età imperiale.

9.4 Un viaggio imperdibile

Situato nel cuore del centro storico, il Museo Archeologico Nazionale delle Marche è tappa fondamentale per comprendere le radici della regione: un itinerario che copre dalla preistoria all’età romana, unendo reperti unici e un contesto architettonico d’eccezione.

9. Cattedrale di San Ciriaco

La Cattedrale di San Ciriaco è uno dei simboli più rappresentativi di Ancona e un capolavoro di architettura bizantino-romanica. Situata sulla sommità del Colle Guasco, domina la città e offre una vista spettacolare sul porto e sulla costa adriatica. La cattedrale, dedicata al santo patrono di Ancona, fu costruita tra il X e il XIII secolo sulle fondamenta di un antico tempio dedicato a Venere Euplea.

La facciata è decorata con un elegante protiro sorretto da colonne, fiancheggiate da due leoni scolpiti. L’interno, a pianta a croce greca, colpisce per la sua semplicità e la spiritualità che emana. È arricchito da dettagli architettonici unici, come i capitelli scolpiti e la cripta, che conserva reliquie antiche.



10. Fontana del Calamo e Corso Garibaldi

La Fontana del Calamo, conosciuta anche come la "Fontana delle Tredici Cannelle", è una delle attrazioni più particolari di Ancona. Risalente al XVI secolo e attribuita a Pellegrino Tibaldi, questa fontana rinascimentale è adornata da tredici mascheroni in bronzo, da cui sgorga acqua. Ogni mascherone ha un’espressione diversa, bere dalla fontana porta fortuna.

A pochi passi dalla fontana si snoda il Corso Garibaldi, una delle vie principali e più vivaci di Ancona. Qui si alternano boutique, caffè e ristoranti, rendendo il corso un luogo ideale per una passeggiata, lo shopping o una pausa rilassante. La strada rappresenta il volto moderno della città, dove tradizione e contemporaneità si fondono in un’atmosfera accogliente.


🗓️ 3 giorni ad Ancona

Cosa vedere in tre giorni ad Ancona

Ancona, capoluogo delle Marche, è una città affascinante che unisce storia, cultura e paesaggi mozzafiato. In tre giorni è possibile scoprire le sue principali attrazioni, immergersi nella sua atmosfera e gustare le specialità locali. Ecco un itinerario dettagliato per sfruttare al meglio la tua visita.

Giorno 1: Il cuore storico di Ancona

Mattina
  • Cattedrale di San Ciriaco: Inizia la tua visita con una passeggiata verso uno dei simboli di Ancona, situata sul Colle Guasco. Questa splendida cattedrale romanico-gotica offre una vista spettacolare sul mare Adriatico.
  • Arco di Traiano: Scendi verso il porto antico per ammirare questa imponente opera romana, costruita nel II secolo d.C.
Pranzo
  • Ristorante consigliato: Osteria del Pozzo. Un locale rustico e accogliente che propone piatti tradizionali marchigiani come i vincisgrassi o il brodetto di pesce. Prezzi accessibili e porzioni generose.
Pomeriggio
  • Museo Archeologico Nazionale delle Marche: Scopri la ricca storia della regione, dai reperti preistorici ai tesori romani.
  • Piazza del Plebiscito: Conosciuta come "Piazza del Papa", è uno dei luoghi più vivaci della città, perfetta per una pausa in uno dei caffè all’aperto.
Sera
  • Passeggiata sul lungomare Vanvitelli per goderti il tramonto.

Giorno 2: Arte e natura

Mattina
  • Pinacoteca Civica Podesti: Un museo che ospita opere d'arte di grande valore, tra cui quelle di Lorenzo Lotto.
  • Chiesa di Santa Maria della Piazza: Un gioiello medievale con una facciata riccamente decorata.
Pranzo
  • Ristorante consigliato: La Moretta. Specializzato in cucina di mare, è famoso per il suo brodetto e i piatti a base di pesce fresco. Ottimo rapporto qualità-prezzo.
Pomeriggio
  • Parco del Cardeto: Un'area verde ideale per rilassarsi, con scorci sul mare e interessanti siti storici come il cimitero ebraico e la Lanterna.
  • Visita alla Mole Vanvitelliana, un’imponente struttura pentagonale che ospita mostre ed eventi culturali.
Sera
  • Cena in uno dei locali del Porto Antico, famoso per la sua atmosfera suggestiva.

Giorno 3: Escursioni e relax

Mattina
  • Conero e Portonovo: Dedica la mattinata alla scoperta delle bellezze naturali della Riviera del Conero. Portonovo, con le sue spiagge di ghiaia bianca e il mare cristallino, è un luogo imperdibile. Non dimenticare di visitare la chiesetta romanica di Santa Maria di Portonovo.
Pranzo
  • Ristorante consigliato: Ristorante Emilia (Portonovo). Offre piatti di pesce locale a prezzi competitivi.
Pomeriggio
  • Rientra ad Ancona per un’ultima passeggiata tra i negozi del centro storico o una visita al Mercato delle Erbe, ideale per acquistare prodotti tipici.

Dove alloggiare

Per il tuo soggiorno, ti consigliamo l’Hotel della Vittoria. Situato a pochi passi dal centro storico, offre camere confortevoli, personale cordiale e prezzi competitivi.

🧭 Consigli pratici per il weekend ad Ancona

  • Periodo migliore: primavera e inizio autunno, quando clima e luce sono ideali per visitare il centro e la Riviera del Conero.
  • Come muoversi: a piedi nel centro storico; bus o taxi per la zona del Passetto e Portonovo.
  • Dove mangiare: cucina di pesce sul porto, piatti tipici come brodetto e vincisgrassi nelle trattorie del centro.
  • Dove dormire: hotel nel centro storico o B&B panoramici sul Conero.
  • Esperienze imperdibili: tramonto dal Passetto, visita alla Mole Vanvitelliana, passeggiata serale in Piazza del Papa.
  • Shopping locale: artigianato, ceramiche e prodotti enogastronomici nel Mercato delle Erbe e nei negozi storici.
Pubblicità