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Le migliori città della California ti aspettano lungo la costa del Pacifico: da Los Angeles, cuore del cinema e dell’industria, a San Diego, porta meridionale verso il Messico, fino a San Francisco e San José. In questo articolo scoprirai storia, luoghi imperdibili e spunti per vivere ciascuna città in modo autentico.
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Questo articolo esplora le principali città della California, tra cui Los Angeles, San Diego, San Francisco, San José, Santa Barbara e Oakland. Dalla metropoli scintillante di Hollywood alle spiagge tranquille della costa meridionale, fino alla creatività urbana della Bay Area, scoprirai le mille anime della California: cinema, tecnologia, cultura, natura e lifestyle. Ogni sezione approfondisce la storia, le attrazioni e i quartieri più iconici, offrendo una panoramica completa ideale per chi pianifica un viaggio o studia la geografia urbana dello stato più affascinante della West Coast.
E' la "Città degli Angeli nello Stato della California, sull'oceano Pacifico. Attualmente è uno dei poli industriali più importanti del Paese. Tra le attività presenti vi sono lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi presenti nella regione, e una variegata serie di stabilimenti siderurgici, metalmeccanico, alimentari, tessili ed edili. La città è dotata di un porto commerciale. Molto importante anche il settore terziario: a Los Angeles hanno sede numerose banche, società finanziarie, uffici delle multinazionali più note. E' la culla dell'industria cinematografica: Hollywood è sede di moltissimi studi cinematografici e da più di cinquantanni è considerata la capitale del cinema americano. Importante anche l'attività turistica favorita dal clima mite e dalla vicinanza di spiagge famose come Long Beach, Santa Barbara, Malibu e Santa Monica.
Los Angeles è una delle metropoli americane che appassionano di più, perché unica nel suo genere. Nel 1927 Sid Grauman costruì il Mann's Chinese Theater, un sontuoso edificio stilisticamente ispirato ai templi cinesi in cui erano presentate le prime visioni durante gli anni d'oro di Hollywood. Davanti al suo ingresso star del calibro di Elizabeth Taylor, Humphrey Bogart e John Wayne hanno impresso nel cemento l'impronta della mano e del piede. Nel centro storico, il cosiddetto "El Pueblo de Los Angeles", caratterizzato da numerosi edifici in adobe del XIX secolo. La grandiosa stazione ferroviaria costruita nel 1939 nello stile di una missione spagnola si chiama Union Station e una volta vi facevano tappa treni leggendari come il Daylight Special o il City of Los Angeles. Lungo il Front Walk si susseguono bancarelle che vendono t-shirt e occhiali da sole. La miglior veduta panoramica su Los Angeles è quella che si ha dal Griffith Observatory.
Sunset Boulevard, un viale a due corsie fiancheggiato da palme, attraversa Bel Air e Beverly Hills creando un'oasi di lusso in cui si possono vedere, giardini in fiore e sontuose ville, quasi tutte con piscina privata e campo da tennis.
Nei costosi atelier di moda sulla vicina Rodeo Drive trionfano le creazioni dei più affermati stilisti italiani e francesi. Se siete fanatici dello shopping passeggiate tre strade più in là sulla Third Street Promenade, la zona pedonale fra Broadway e Wilshire Boulevard che offre accanto alle solite catene di negozi anche alcune boutique esclusive.
Ha un clima di tipo mediterraneo grazie ai monti San Gabriel che la circondano e la proteggono dai freddi e secchi venti provenienti da Nord. La polazione complessiva che risiede nell'area metropolitana (10.000.000 circa) fa della città il secondo centro per popolazione degli Stati Uniti.
Storia - Il 4 settembre del 1781, venne fondato El Pueblo de la Reina de Los Angeles da 44 coloni provenienti dalla Nuova Spagna, l'attuale Messico. I capofamiglia delle undici famiglie fondatrici formavano una corpo multirazziale, formato da ispanici, (Antonio Clemente Villavicencio e Jose Fernando Lara), neri, (Antonio Mesa e Luis Quintero), indiani (José Vanegas, Pablo Rodríguez, Basilio Rosas ed Alejandro Rosas), mulatti, (Manuel Camero e José Moreno), ed un meticcio, (José Antonio Navarrese). Nonostante la loro varia origine razziale, condividevano lingua, cultura e religione. Le prime elezioni a Los Angeles, ebbero luogo nel 1788, ed ellessero il primo sindaco José Vanegas, un indiano. Manuel Camero, un mulatto, e Felipe García furono eletti nel primo consiglio della città un anno dopo.
Uno dei primi coloni, il mulatto Juan Francisco Reyes, fu sindaco tra 1793 e 1795. Proprietario del Ranch della Valle di San Fernando, negoziò coi francescani nel 1797 affinché si potesse costruire lì una missione. Tiburcio Tapla, divenne un'importante figura a Los Angeles a partire dal 1833, dopo essere stato eletto sindaco per tre volte, ed oltre ad essere giudice. Catalina Moreno, nipote del fondatore mulatto José Moreno, si sposò col generale Andrés Pico, della famosa famiglia Pico. Suo cognato Pio Pico fu l'ultimo governatore della California sotto il regime messicano. Il fratelli Pico avevano antenati indiani ed africani, ed alcuni discendenti del fondatore nero Luis Quintero vivono ancora a Los Angeles. Uno dei loro nipoti fu sindaco di Santa Barbara. Eugene Biscailuz, un bisnipote, fu sceriffo di Los Angeles. María Valdez, una nipote, aveva un ranch che oggi è conosciuto come Beverly Hills. Questi sono alcuni dei molti personaggi di varie origini che hanno dato importanti contributi per lo sviluppo di Los Angeles, una grande città cosmopolita che oggi è la seconda del paese.
Nel 1769, degli esploratori ispanici tracciarono una strada che era conosciuta come El Camino Real, tra San Diego e San Francisco, lungo il quale vennero fondate una serie di missioni. Guidati da padre Junipero Serra dal capitano Gaspar de Portola, e da padre Juan Crespi, la spedizione di circa 67 uomini arrivò nel sito oggi corrisponde al parco Elysian nella moderna Los Angeles, il 2 agosto. La spedizione lasciò il giorno seguente la zona, nel suo breve soggiorno li sorpresero tre terremoti. Nonostante tutto, Crespi vide le possibilità di fondare un grande insediamento in questo delizioso luogo sulle rive del fiume. Il nuovo governatore della California, Felipe de Neve, raccomandò al vicerè del Messico il sito suggerito da padre Crespi, il luogo ideale per la costruzione di una missione. Carlo III, Re di Spagna, prese in considerazione la raccomandazione ed incaricò il governatore de Neve della costruzione di un villaggio. De Neve prese molto seriamente l'incarico di costruire questo insediamento. Disegnò i piani per il paese, includendo una piazza, campi e prati. Fu la prima pianificazione della città prima dell'arrivo del primo colono nell'insediamento di Los Angeles. Nonostante gli ottimi argomenti che De Neve proponeva come denaro e terre, ci vollero mesi per attrarre nuovi coloni, tanto che dovette andare fino a Sonora per cercarli. Finalmente, un gruppo di undici uomini, undici donne e ventidue bambini arrivarono in gruppo alla Missione San Gabriel. Il 4 settembre del 1781 lasciarono la missione, accompagnati da De Neve, da soldati e sacerdoti della missione ed alcuni indiani, per andare fino al nuovo insediamento vicino al fiume.
Con un discorso del governatore De Neve, le preghiere e benedizioni dei padri missionari, tutto sotto la supervisione degli indiani Yang-Na, venne inaugurato Il Paese di Nuestra Senora la Reina de los Ángeles de Porciuncula (The Town of Our Lady the Queen of the Angeles of Porciuncula).
Il nuovo paese cresceva lentamente, e c'erano pochi divertimenti. Le case erano molto piccole, fatte abitualmente di mattoni con tetti piatti, finestre senza vetri e porte rozze di canna. Le strette viuzze diventavano quasi impraticabili quando pioveva. Nel 1790 Los Angeles aveva 28 case ed una popolazione di 139 persone. Nel 1800 la popolazione era di 315, distribuita in 70 famiglie. Questa città ispanica, né conosciuta né curata dagli Stati Uniti, era nata, si muoveva e cresceva al margine del resto del continente. Il primo colono yankee arrivò soltanto nel 1820.
Diventata un importante snodo ferroviario nella seconda parte del secolo XIX, è ceresciuta celermente dopo la scoperta di grandi giacimenti petroliferi e dopo lo sviluppo delle industrie agricola e cinematografica.
Cosa vedere - Musei, edifici, e luoghi turistici.
Museum of Contemporary Art, MOCA. Considerato una delle dieci migliori opere architettoniche degli Stati Uniti, il Museum of Contemporary Art, progettato dall'architetto giapponese Arata Isozaki, è formato da un intricato insieme di forme piramidali, cilindriche e cubiche. Espone una buona selezione di arte posteriore al 1940. Museum of Television and Radio. Questo museo recentemente inaugurato colma un vuoto nei musei di tutta Los Angeles, con esposizioni, proiezioni, letture e conferenze. Autry Museum of Western Heritage. Possiede una delle collezioni più grandi del mondo dedicata alla storia ed all'arte Western. Sunset Boulevard - La sua parte più animata e ricca di storia, Sunset Strip, è ora piena di ristoranti, alberghi di lusso e locali notturni. Un tempo ritrovo di giocatori d'azzardo e contrabbandieri, questa striscia lunga circa 2,5 km era dimora di celebri locali come il Ciro's e il Mocambo, dove secondo la leggenda Margarita Cansino conobbe il magnate Harry Cohen, che la ribattezzò Rita Hayworth. Mentre lo Strip resta il centro della vita notturna, la vecchia "Hollywood" ora in piena rinascita è il posto più alla moda, con tante discoteche, ristoranti e negozi, in particolare all'Hollywood & Highland Center. Hollywood Boulevard - Tra le più famose strade del mondo c'è sicuramente l'Hollywood Boulevard, ancora oggi sinonimo del mondo del cinema. Nonostante l'aspetto un po' trasandato assunto dal viale negli ultimi anni, gran parte dei suoi angoli più caratteristici conservano ancora il fascino di un tempo. Qui c'è l'unico marciapiede della città che viene pulito sei giorni alla settimana, la Walk of Fame, in cui sono incastonate più di 2500 stelle di marmo. A partire dal I960, le celebrità di cinema, radio, televisione, teatro e musica sono state immortalate in questo viale e in Vine Street. Union Station. Costruita dalle compagnie ferroviarie Southern Pacific, Union Pacific e Santa Fe, fu inaugurata nel 1939 e costò più di 11 milioni di dollari. Si tratta dell'ultima grande stazione dell'America. Più di un milione e mezzo di persone la visitò nei primi tre giorni. Fort Moore. Commemora la costruzione del forte durante la guerra messicano-americana nel 1847. Il materiale di costruzione si ottenne dalle montagne di San Gabriel, con un battaglione di volontari mormoni che fecero quasi tutto il lavoro. El Pueblo de Los Angeles Historic Park. Consiste in un grande spazio circondato dalle strade Alameda, Arcadia, Spring e Macy, ha molti monumenti storici, come: l'Avila Adobe, ranch costruito da Don Francisco Avila nel 1818, la residenza più antica della città, la Old Plaza, centro dell'attività nell'antico paese di Los Angeles, la Present Plaza, inaugurata nel 1815, la Chiesa della Vecchia Piazza, la chiesa più antica della città, fondata nel 1822, Olvera Street, una delle più antiche della città che ora funziona come mercato messicano, la Casa Pico, la Casa Sepulveda, costruita nel 1887 come casa di residenza e hotel, la Statua di Felipe de Neve, fondatore di Los angeles; la Statua di Carlo III, eretta nel 1976 per il 200° anniversario degli Stati Uniti, il Centro messicano di cultura e la Chiesa metodista.
Cathedral of Saint Vibiana. È la sede dell'arcidiocesi di Los Angeles. E' rimasta chiusa dal maggio del 1995 a causa dei danni durante il terremoto del 1994 di Northridge. È circondata da edifici abbandonati e, dato il suo stato, il suo futuro è incerto. I progetti della cattedrale di Los Angeles cominciarono nel 1859. Utilizzando alcune terre donate alla Chiesa da Amiel Cavalier, l'architetto Ezra Kysor progettò l'edificio. La cattedrale fu consacrata nel 1876; quattro anni dopo e con un investimento di 80.000 dollari, venne completata.
Il Municipio. Terminato nel 1927, è un miscuglio inusuale di stili architettonici. Uno dei suoi architetti, John Bakewell, disse che era un'interpretazione moderna del rinascimento italiano del secolo XVI. Casa de Adobe. È una ricostruzione di una residenza della California, completata alla fine della prima guerra mondiale. Dispone di due dozzine di stanze, e gli arredi sono originali, due delle tre camere da letto sono arredate con mobili utilizzati dalle famiglie Sepulveda e Pico.
I parchi divertimenti
Disneyland. E 'il più popolare e si estende per circa 30 ettari. Più antico e piccolo della sua copia in Florida, è diviso in sette parti, attraversate da una monorotaia: Main Street, Adventureland, Frontierlan, New Orleans, Fantasyland e Tomorrowland. Berry Knott´s Berry Park. È il parco divertimenti più antico di tutti. Evoca l'America semplice nel ricordo di Cordelia Knott che vendeva polli arrosto nel suo forno durante la Depressione. Marineland. È situato vicino alle scogliere del Pacifico, si possono ammirarsi balene, delfini, leoni marini.
Magic Mountain. Dispone di 75 attrazioni e vanta alcune delle montagne russe più grande e lunghe di tutto il mondo.
I quartieri più famosi di Los Angeles
Beverly Hills. Agli inizi di secolo erano solo alcune colline con mandrie e pozzi di petrolio, e non raggiunse la sua estensione massima fino all'arrivo dell'industria cinematografica. I primi ad insediarsi furono Douglas Fairbanks e Mary Pickford. Ha alcuni edifici stravaganti come la Spadina House, ispirata al racconto di Hansel e Gretel, o la Doheny Mansión, di stile tudor decadente, costruita da un magnate del petrolio. La parte commerciale di Beverly Hills ha unito Wilshire Boulevard con Rodeo Drive, un'arteria con i negozi più esclusivi del mondo. In Beverly Hills ci sono anche piccoli quartieri etnici e culturali, con gallerie d'arte. Westside. È un quartiere delle colline della parte ovest della città, ha una delle percentuali più alte di Rolls-Royce per persona. In questo quartiere si trova l'università pubblica di UCLA, la Frank Wright Gallery e lo Schoenberg Hall, dedicata alla memoria del compositore Arnold Schoenberg che insegnò lì negli anni 30 e 40. Santa Monica. Grazie alla sua fresca brezza marina, al clima mite e all'ambiente amichevole, Santa Monica è la perla della costa di Los Angeles fin dal 1890. Situata su un'alta scogliera giallastra che domina la Santa Monica Bay, è famosa per i suoi ristoranti, le aree commerciali e l'attivo ambiente artistico. Il territorio cittadino è costellato di parchi verdeggianti, dei quali nessuno bello quanto il Palisades Park, su un promontorio che domina l'oceano. Per 2,5 km lungo il bordo della scogliera, questo parco ben curato è un punto privilegiato per contemplare il tramonto. Per vivere fino in fondo la California bisogna camminare o correre per i sentieri del parco, con l'oceano sullo sfondo e le palme sopra la testa. Nella parte nord l'Inspiration Point offre una splendida vista sulla baia, da Malibu a Palos Verdes.
San Diego, la città più meridionale della California, sorge su una baia naturale protetta dall’oceano Pacifico e incorniciata da dolci colline e canyon. È un luogo dove la qualità della vita raggiunge livelli eccezionali: sole quasi tutto l’anno, spiagge spettacolari, quartieri a misura d’uomo e una combinazione armoniosa di cultura americana e influssi messicani.
La sua posizione — a pochi chilometri dal confine con Tijuana — le conferisce un’identità multiculturale vivace, che si riflette nella cucina, nei festival e nell’atmosfera accogliente che la caratterizza.
Fondata nel 1769 dagli spagnoli con la costruzione della Mission San Diego de Alcalá, la prima delle ventuno missioni californiane, la città divenne un avamposto strategico per l’espansione religiosa e coloniale. Il centro urbano moderno si sviluppò nel XIX secolo intorno all’attuale Old Town, un quartiere che conserva edifici storici in adobe e testimonianze del periodo messicano e dei primi insediamenti americani.
Nel Novecento, San Diego crebbe grazie alla Marina militare, alla cantieristica e all’aeronautica, assumendo un ruolo di rilievo nell’economia statale e nazionale.
Balboa Park: Il cuore verde e culturale della città. Il Balboa Park non è solo un parco, ma un complesso di musei, giardini e teatri immersi in un’area di oltre 490 ettari.
Tra i principali punti d’interesse:
San Diego Museum of Art, con capolavori di El Greco, Goya, Zurbarán e maestri italiani del Rinascimento.
Museum of Us (ex Museum of Man), dedicato all’antropologia e alle culture del mondo, ospitato in un edificio neocoloniale con una torre campanaria panoramica.
San Diego Natural History Museum, per gli appassionati di scienza e paleontologia.
I giardini botanici e il Botanical Building, una struttura in legno di sequoia tra le più grandi al mondo, circondata dal riflesso del Lily Pond.
Il parco è anche sede dello Zoo di San Diego, uno dei più famosi al mondo, con oltre 3.700 animali di 650 specie e habitat riprodotti fedelmente. Da non perdere il padiglione dei panda e l’area dei rettili tropicali.
SeaWorld San Diego
Affacciato sulla Mission Bay, il SeaWorld è un parco marino che unisce spettacoli con orche, delfini e leoni marini a percorsi educativi dedicati alla conservazione della fauna marina.
Negli ultimi anni ha potenziato l’aspetto naturalistico e scientifico, promuovendo programmi di salvataggio e riabilitazione degli animali.
Le attrazioni più amate includono:
Journey to Atlantis, montagna russa acquatica con cadute spettacolari.
Bayside Skyride, cabinovia panoramica sospesa sopra la baia.
Shark Encounter, tunnel sottomarino che permette di osservare squali e mante da vicino.
Ideale per famiglie, è una delle esperienze più rappresentative di San Diego.
San Diego vanta oltre 100 chilometri di costa, ognuno con un carattere unico:
La Jolla Cove: tra le più pittoresche, con scogliere e acque turchesi frequentate da leoni marini e sub. Nelle vicinanze si trova il Birch Aquarium, con vasche interattive e panorami mozzafiato sul Pacifico.
Pacific Beach e Mission Beach: giovani, vivaci, perfette per surf e vita notturna. Lungo la promenade si trovano bar, noleggi bici e il famoso Belmont Park, parco divertimenti storico con la rollercoaster Giant Dipper.
Coronado Beach: ampia e luminosa, di fronte al celebre Hotel del Coronado, icona vittoriana inaugurata nel 1888. È una delle spiagge più fotografate della California.
Sunset Cliffs Natural Park: a Point Loma, offre uno dei tramonti più emozionanti della West Coast, con sentieri panoramici sospesi sull’oceano.
Considerata la “culla della California”, Old Town conserva il fascino del primo insediamento spagnolo. Le strade lastricate, i negozi di artigianato e i ristoranti messicani autentici rendono la visita un tuffo nel passato. Il Old Town San Diego State Historic Park comprende edifici in adobe del XIX secolo, musei, il Whaley House Museum (una delle case più “infestate” d’America) e spettacoli folkloristici che ricreano la vita coloniale. Il quartiere è animato durante il Día de los Muertos e il Cinco de Mayo, con sfilate e danze tradizionali.
All’estremità della penisola che chiude la baia a ovest, Point Loma è una delle aree panoramiche più spettacolari di San Diego.
Il Cabrillo National Monument commemora lo sbarco, nel 1542, dell’esploratore portoghese Juan Rodríguez Cabrillo, il primo europeo a toccare la costa occidentale degli Stati Uniti.
Dal faro storico di Old Point Loma Lighthouse si domina tutta la baia, con vista su Coronado, Downtown e (nei giorni limpidi) fino alla costa messicana.
I sentieri del Tidepool Trail permettono di ammirare formazioni rocciose, piscine naturali e fauna marina durante la bassa marea.
Il centro moderno di San Diego, o Downtown, è un mix di grattacieli, teatri, musei e locali trendy. Il cuore pulsante è il Gaslamp Quarter, quartiere storico restaurato in stile vittoriano, oggi pieno di ristoranti, rooftop bar, club e teatri. Qui si svolge ogni anno il celebre Comic-Con International, evento di fama mondiale dedicato ai fumetti e alla cultura pop, che richiama centinaia di migliaia di visitatori.
Tra i luoghi simbolo:
Petco Park, lo stadio dei San Diego Padres (baseball).
USS Midway Museum, museo allestito su una vera portaerei ancorata nel porto, visitabile con percorsi interni, ponti di comando e velivoli storici.
Seaport Village, zona commerciale sul mare con moli, caffè e artisti di strada.
Per chi ama l’avventura, nei dintorni si trovano: Torrey Pines State Natural Reserve, con sentieri panoramici tra scogliere e pini rari. Anza-Borrego Desert State Park, più all’interno, con canyon, fioriture desertiche e cieli stellati straordinari. Julian, piccolo villaggio montano famoso per le sue torte di mele, perfetto per una gita autunnale.
San Diego è una città di confine e lo si percepisce nella cucina e nell’energia cosmopolita.
I taco fish di La Jolla, i mercati di Little Italy, i brunch vista oceano e la birra artigianale (la città vanta oltre 150 birrifici) rendono la scena gastronomica una delle più interessanti della California.
Festival come il San Diego Bay Wine + Food Festival, la Fleet Week (dedicata alla marina militare) e i Summer Concerts by the Bay arricchiscono il calendario annuale.
Un urbanesimo un po' pazzo, con strade che prendono d'assalto le colline in linea retta invece che girare attorno come di solito avviene. Un paesaggio urbano fatto di conche e di dossi con piccoli giardini di rose intorno a case pastello, di residenze con scalinate e colonne molto originali, di finestre a centine, rotonde od ovali, ricavate nelle facciate in legno. Dovunque punti di osservazione spettacolari su Sausalito, sul ponte, sui nuovi edifici che circondano il secondo più grande quartiere cinese d'America, dalla geometria impeccabile. Le grosse auto dondolano, si avventurano con la prudenza dei gatti su salite con pendenza del 20%, spariscono negli abissi di asfalto per ricomparire sulla cresta vicina. Il tram, che invece è solidamente agganciato al suo cavo sotterraneo, scende sferragliando verso il porto.
San Francisco è il centro commerciale e culturale della Bay Area (Zona della Baia), una regione metropolitana circondata dalle città di San José, a sud, Oakland, Berkeley e Concord, a est, e San Rafael, Nappa e Sonoma, a nord. Questa regione, chiamata Bay Area, conta sul quinto mercato metropolitano più grande del paese. Le industrie principali della città sono quelle dei servizi, includendo turismo, servizi imprenditoriali e legali, finanza, assicurazioni e servizi immobiliari. San Francisco è un importante centro internazionale per il commercio e porta del commercio con le rive del Pacifico, come con Messico ed America Latina. L'economia della Bay Area e di San Francisco è tra le più ricche dello stato.
La comunità è stata fondata nel 1776, anno in cui gli spagnoli costruirono una fortezza a guardia dell'ingresso della baia di San Francisco. Poco dopo, nello stesso anno, venne costruita la Missione San Francisco de Asis (ora Mission Dolores). Nel 1830 si innizio la costruzione di un terzo insediamento nel settore nord-est della città chiamato Yerba Buena.
Gli Stati Uniti strapparono Yerba Buena al Messico nel 1846, che poi venne ribattezzata col nome di San Francisco nel 1847. Nel 1848 fu trovato l'oro in California, vicino a Sacramento, e la conseguente ondata di cercatori non tardò a trasformare San Francisco in una fiorente comunità che acquisì il rango di città nel 1850.
Cresciuto come punto di approdo e di approvvigionamento, divenne ben presto un centro amministrativo e culturale, cosmopolita. Nel 1869, la ferrovia transcontinentale raggiunse la zona, e nel 1900 San Francisco contava già più di 340.000 abitanti. Il 18 aprile 1906, un forte terremoto colpì la città, provocando un incendio che durò tre giorni e distrusse la maggior parte del centro e gran parte della zona residenziale. Nonostante questo, la città fu ricostruita in poco tempo. La città è stata gravemente danneggiata da un altro terremoto nel 1989, dal quale si è ripresa rapidamente. Durante la seconda guerra mondiale, San Francisco era un importante centro cantieristico navale e nel 1945, alla fine della guerra, nella città ebbe luogo la conferenza internazionale che diede vita all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Tra 1960 e il 1970 furono costruiti molti grandi edifici della città, e vennero rivitalizate alcune zone residenziali. Alla fine degli anni Cinquanta, San Francisco fu la culla del movimento letterario della Beat Generation.
Cosa vedere - Il Golden Gate Bridge è lungo 11 km (accessi compresi). Una volta passata la febbre dell'oro californiana, il Fisherman's Wharf diventò l'attracco preferito dalle barche da pesca, mentre oggi ospita un centro commerciale. Attualmente i quartieri di tendenza a San Francisco sono Cow Hollow e South of Market. La Chinatown locale, tra Broadway, Bush, Kearny e Stockton Street, è la seconda comunità cinese più grande degli USA, dopo quella di New York. Union Square - Ornata di palme, si trova nel cuore d el quartiere commerciale più importante della città e offre numerosi grandi magazzini di alto livello. Le chiese, i circoli e la sinagoga del quartiere furono rimpiazzati da negozi e uffici. Tra i principali grandi magazzini della zona si contano Macy's, Saks e Gump's. Vi si trovano anche numerose librerie antiquarie e piccole boutique.
Alcatraz in spagnolo significa "pellicano", in omaggio ai primi abitanti di questa isola rocciosa e scoscesa. Dal 1934 al 1963 fu penitenziario federale di massima sicurezza. Ribattezzato "The Rock" dai carcerati, ospitò in media ogni anno 264 dei più famigerati criminali del paese, trasferiti qui per cattiva condotta durante la permanenza in altre prigioni degli Stati Uniti. Oggi Alcatraz fa parte della Golden Gate National Recreation Area. Museo della Città di San Francisco - Inaugurato nel 1991, gli obiettivi del museo sono l'acquisizione, la raccolta, organizzazione, conservazione ed esposizione di materiali relativi alla storia della città e dei suoi dintorni, nonché la condivisione di informazioni storiche sui fatti e miti del passato. E 'anche un centro di ricerca per i visitatori, scolaresche e studenti. Museum of Modern Art - Questo museo è uno dei principali motivi della fama di San Francisco come centro mondiale dell'arte moderna. I 4600 mq del museo contengono più di 17.000 opere d'arte, con programmi interessanti e mostre provenienti da tutto il mondo.
Golden Gate Railroad Museum - È un'organizzazione no-profit dedicata alla conservazione di materiale ferroviario, merci e passeggeri, e di dare un'interpretazione della storia delle ferrovie locali. Young Museum - La collezione permanente comprende arte americana dal XVII al XX secolo e opere provenienti da circa 30 paesi. Vengono anche allestite frequenti mostre temporanee. All'esterno ci sono un giardino adorno di statue e terrazze e un altro giardino per i bambini.
San José, situata nella Silicon Valley, è spesso meno celebrata nel mainstream rispetto a San Francisco o Los Angeles, ma rappresenta un fulcro fondamentale del panorama tecnologico californiano e non solo.
Fondata in epoca coloniale spagnola come El Pueblo de San José de Guadalupe nel 1777, in origine era una comunità agricola che serviva come centro di supporto per le missioni e i ranch circostanti. Nei decenni, la città rimase relativamente piccola e rurale fino alla metà del XX secolo. Con l’ascesa dell’industria tecnologica nelle vicinanze della Bay Area, San José si trasformò rapidamente, divenendo uno dei centri più influenti del mondo in ambito informatico, elettronico e di innovazione.
San José è spesso definita come uno dei motori della tecnologia mondiale. Molte grandi aziende tech, startup e centri di ricerca hanno sede nell’area o nei dintorni. La vicinanza agli altri poli della Bay Area (San Francisco, Palo Alto, Mountain View) rende San José strategica nella rete dell’innovazione. Il settore dei servizi avanzati, la progettazione hardware/software, la robotica e l’ingegneria sono attività chiave.
San José si è sviluppata con un mix di quartieri residenziali, parchi urbani e centri commerciali, cercando di offrire un equilibrio tra vita cittadina e spazi verdi. Il Guadalupe River Park e il Japanese Friendship Garden sono esempi di aree verdi urbane curate. Il centro cittadino (Downtown San José) ha visto una recente rigenerazione con edifici moderni, musei, spazi per eventi e ristoranti. Il sistema di trasporto include linee di autobus, il treno leggero VTA (Valley Transportation Authority) e collegamenti ferroviari regionali verso la Bay Area.
Tech Museum of Innovation: museo interattivo dedicato alla tecnologia, scienza e innovazione, adatto a tutte le età.
Children’s Discovery Museum: spazio educativo per famiglie e bambini.
Winchester Mystery House: villa misteriosa con corridoi labirintici e architetture eccentriche, costruita dalla vedova di un magnate delle armi.
San José Museum of Art: collezioni di arte moderna e contemporanea, con particolare attenzione agli artisti locali della Bay Area.
Presenza di università e centri di ricerca che alimentano il tessuto intellettuale e professionale.
Il rapido sviluppo tech ha portato a problemi di costo della vita elevato, pressioni sul sistema abitativo, traffico e necessità di infrastrutture moderne. San José deve continuamente investire in mobilità sostenibile, infrastrutture digitali, gestione ambientale e inclusione sociale per supportare una crescita equilibrata.
Santa Barbara è la “Riviera” della costa californiana: eleganza mediterranea, montagne che si tuffano nell’oceano e un centro storico armonioso in stile Spanish Colonial Revival. Adagiata lungo un tratto di litorale orientato a sud (un’anomalia per la West Coast che regala tramonti morbidissimi), la città conquista con architetture bianche, tetti in coppi rossi, portici, cortili fioriti e jacaranda che colorano le strade a primavera. È una meta perfetta per chi cerca mare, arte, buon vino e una qualità della vita tra le più alte delle città della California.
Il territorio era abitato dai Chumash molto prima dell’arrivo europeo. Nel 1786 i frati francescani fondarono la Mission Santa Barbara, “Regina delle Missioni”, cuore spirituale e simbolico della città, tuttora visitabile con il suo chiostro, i giardini e il piccolo museo. Nell’Ottocento e primo Novecento, Santa Barbara divenne rifugio di artisti, intellettuali e ricchi villeggianti attratti dal clima mite e dalla luce tersa del Pacifico. Dopo il terremoto del 1925, la ricostruzione scelse consapevolmente lo stile ispanico-mediterraneo, consegnando alla città quell’unità estetica che oggi la rende inconfondibile.
State Street è la spina dorsale: pedonale in vari tratti, ricca di boutique, caffè, spazi culturali e gallerie. D’estate vibra di musica e mercatini; d’inverno è scenografica con le luminarie.
The Funk Zone (tra State Street e il mare) è il distretto creativo: murales, micro-cantine con urban tasting rooms, birrifici artigianali, ristorantini a km zero.
Stearns Wharf è il molo storico che si protende sull’oceano: ristoranti di pesce, piccoli negozi, un acquario didattico e viste a 360° sulla costa e sulle Santa Ynez Mountains.
Mission Santa Barbara e Mission Rose Garden: la missione è un’icona; davanti, un prato panoramico perfetto per un picnic tra profumi di rose e profili montani.
County Courthouse: il Palazzo di Giustizia in stile moresco-coloniale, con affreschi, piastrelle smaltate e la torre El Mirador, il miglior belvedere urbano.
Beaches: East Beach (sportiva, ampia), Leadbetter (famiglie e surf soft), Butterfly Beach (al tramonto, elegante, davanti a Montecito).
Alle spalle della città, i canyon boscati salgono verso trail panoramici (ad es. Inspiration Point). A meno di un’ora d’auto, la Santa Ynez Valley è un paradiso del vino: piccoli borghi (Los Olivos, Solvang), cantine boutique, pinot noir e syrah di carattere. Dal porto partono escursioni verso il Channel Islands National Park (Anacapa, Santa Cruz): snorkeling, kayak nelle grotte marine, fauna unica (volpe delle Channel), scogliere a picco.
Il Santa Barbara Museum of Art, il MOXI (museo interattivo di scienza e innovazione) e i teatri storici (come l’Arlington) animano la scena culturale. A fine inverno si tiene il Santa Barbara International Film Festival, che attrae pubblico e star, richiamando l’eredità cinematografica della California del Sud. La cucina è un’altra cifra identitaria: seafood, prodotti delle fattorie locali, farmers’ markets vivacissimi, contaminazioni messicane e mediterranee.
L’economia locale mescola turismo di qualità, agroalimentare e vitivinicolo, istruzione e ricerca. Poco a nord, a Goleta, sorge UC Santa Barbara (UCSB), motore accademico e scientifico che porta innovazione e comunità internazionale. La città investe in mobilità dolce (piste ciclabili, passeggiate costiere), energie rinnovabili e resilienza: qui i temi ambientali sono centrali, anche perché l’area convive con i rischi di incendi e colate detritiche legate alla morfologia ripida e al clima mediterraneo.
Arrivarci è semplice con l’US-101 o in treno (Pacific Surfliner). Dormire vicino a State Street o alla spiaggia permette di muoversi a piedi o in bici; un’auto è utile per esplorare la valle del vino. In alta stagione conviene prenotare con anticipo: Santa Barbara è piccola, richiesta e – sì – un po’ esclusiva. Ma regala un’eleganza e un benessere che poche città della California sanno offrire con tanta naturalezza.
Oakland è la porta est della Baia di San Francisco e uno dei centri urbani più dinamici e sottovalutati della California. Con un porto tra i più importanti della costa pacifica, quartieri creativi, una cucina multietnica e una storia cruciale nei movimenti sociali, Oakland offre un volto autentico e vibrante rispetto alle rotte più turistiche della Bay Area. È una città di diversità culturale, logistica strategica e arte di strada, dove il profilo dei container convive con parchi collinari di sequoie.
Nata come hub ferroviario e industriale legato alla fine della Transcontinental Railroad, Oakland esplose nel Novecento con cantieristica e logistica portuale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città fu un pilastro produttivo; nel dopoguerra si trasformò in laboratorio sociale e politico: qui nacque (1966) il Black Panther Party, destinato a influenzare la storia dei diritti civili negli USA. Oggi Oakland è un mosaico di culture, lingue e storie, riflesso fedele della California metropolitana.
Jack London Square: waterfront pedonale con ristoranti, mercati, banchine e traghetti; omaggia lo scrittore Jack London, cresciuto qui. Punto di partenza ideale per conoscere la città e per giri in kayak o in bici lungo l’estuario.
Lake Merritt: un lago salmastro urbano con sentiero ad anello, giardini, Rotary Nature Center e il suggestivo Pergola. All’imbrunire le lanterne ad arco disegnano un collier di luci sul perimetro dell’acqua.
Uptown & Downtown: cuore dello spettacolo con teatri storici come il Fox Theater (marquee iconica) e il Paramount in stile Art Déco; murales ovunque, locali di musica live, bar e gallerie.
Temescal e Rockridge: ex zone operaie diventate hotspot gastronomici e di shopping indipendente; botteghe di artigiani, torrefazioni, cucina fusion e mercatini.
Fruitvale: fortissima identità latina; panaderías, taquerías e colori del Día de Muertos.
Oakland Museum of California (OMCA): museo multidisciplinare su arte, storia e natura dello Stato, perfetto per comprendere l’anima californiana al di là dei cliché.
Redwood Regional Park (collinari): boschi di sequoie costiere, trail ombrosi, vista sulla baia nelle giornate terse; a portata di ride-share dal centro.
La cucina di Oakland è specchio della sua diversità: dal soul food ai dim sum, dalle taquerías alle cucine dell’Africa occidentale, fino a ristoranti contemporanei che lavorano con contadini locali della East Bay. L’arte pubblica è protagonista: murales monumentali raccontano identità, lotte e orgoglio di quartiere. Molte gallerie sostengono artisti emergenti e comunità; i First Fridays (art walk) animano strade e cortili con performance e stand creativi.
Il Port of Oakland è tra i principali snodi container della West Coast: logistica, magazzini, catene del freddo e intermodalità. Al contempo, la città beneficia dell’effetto spillover dell’innovazione della Bay Area: coworking, startup, design, green tech e manifattura leggera trovano spazi più accessibili che nella vicina San Francisco.
Muoversi è semplice: la rete BART collega l’aeroporto (OAK), il centro, Berkeley, San Francisco e il resto della Bay Area; ferry per San Francisco da Jack London; AC Transit per bus capillari. In bici, molte corsie dedicate; a piedi, i distretti centrali sono vivaci e compatti.
Come altre grandi città della California, Oakland affronta sfide su costo degli alloggi, sicurezza e equità territoriale. Il dibattito civico è intenso, con iniziative per housing accessibile, rigenerazione di spazi industriali, sostegno alle arti e politiche verdi. La comunità locale, storicamente attiva, resta il motore della trasformazione: festival, cooperative, orti urbani e progetti sociali puntano a un modello di sviluppo inclusivo.
Base consigliata: Uptown o Jack London Square, comodi per trasporti e serate. Itinerario urbano: mattina a Lake Merritt, pranzo di street food a Temescal, pomeriggio OMCA + passeggiata a Jack London e tramonto sul waterfront; sera tra Fox/Paramount e locali live. Se resti due giorni, dedica il secondo alle colline di redwood o a una pedalata lungo il Bay Trail con vista sullo skyline.
Se sogni di esplorare la California da nord a sud, ecco un itinerario perfetto per scoprire le sue città più affascinanti, combinando cultura, natura, innovazione e relax. In un solo viaggio potrai attraversare metropoli iconiche, spiagge leggendarie, quartieri storici e panorami da sogno.
👉 Consiglio finale: percorri la leggendaria Highway 1 per collegare molte di queste città: da San Francisco fino a San Diego, tra scogliere, baie e panorami mozzafiato sull’Oceano Pacifico. È uno dei viaggi su strada più spettacolari del mondo e la sintesi perfetta dello spirito californiano.