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Valle d'Aosta


Dati generali

  • Capoluogo della Valle d'Aosta
  • Aosta
  • Capoluoghi di provincia
  • Aosta (AO)
  • Altre città
  • Châtillon - Saint-Vincent - Sarre
  • Superficie
  • 3.264 km²
  • popolazione
  • 126.000 abitanti circa.
  • densità
  • 38 ab./ km²
  • Pil Regionale
  • 4.500 Mln €


Aspetto fisico

La Valle d’Aosta rappresenta uno dei territori montuosi più complessi d’Italia. La regione è caratterizzata da molti rilievi, vallate profonde e torrenti impetuosi, che ne definiscono il paesaggio unico.

La Vallata Principale: La Dora Baltea e il Cuore della Valle d’Aosta

Il fulcro geografico della regione è la grande vallata percorsa dalla Dora Baltea, il principale corso d’acqua della Valle d’Aosta. Questa vallata si estende longitudinalmente e rappresenta l’asse centrale attorno al quale si sviluppano le vallate secondarie. La Dora Baltea, alimentata da numerosi affluenti montani, ha modellato nel tempo un profondo solco vallivo che costituisce una delle principali vie di comunicazione e di insediamento della regione.

La morfologia della vallata principale è il risultato di complessi processi geologici e glaciali. Durante l’ultima glaciazione, i ghiacciai hanno scavato la valle, dando origine a un profilo a U tipico delle valli glaciali. Questo profilo si alterna a tratti più stretti e profondi, dove la Dora Baltea scorre tra alte pareti rocciose.

Le Vallate Minori: Una Rete di Valli e Torrenti

Oltre alla vallata principale, la Valle d’Aosta comprende ben 13 vallate minori, ciascuna con caratteristiche morfologiche uniche. Queste valli secondarie sono solcate da torrenti che contribuiscono a modellare il territorio e ad alimentare la Dora Baltea.

  • Valle di Cogne: Situata nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, è famosa per le sue praterie alpine e per il torrente Grand Eyvia, che ha scavato profonde gole lungo il suo corso.

  • Valle di Rhême: Conosciuta per la sua bellezza selvaggia, questa valle è caratterizzata da un paesaggio prevalentemente glaciale, con pendii ripidi e rocce modellate dall’erosione.

  • Valle di La Thuile: Dominata dal Monte Bianco, presenta un ambiente montano segnato da estesi pascolii.

  • Valle di Champorcher: Questa valle si distingue per le sue formazioni rocciose frastagliate e per i numerosi laghetti alpini.

  • Valsavarenche: Una delle valli più incontaminate della regione, è dominata dalla presenza del Gran Paradiso e da morfologie tipicamente glaciali.

  • Valgrisenche: Circondata da alte cime, questa valle è famosa per i suoi laghi artificiali e per i ghiacciai che ancora modellano il paesaggio.

  • Val Veny: Situata ai piedi del Monte Bianco, è caratterizzata da un ambiente aspro e selvaggio, con morene glaciali e ghiacciai.

  • Valtournenche: Ai piedi del Cervino, presenta un paesaggio di rara bellezza, con prati alpini, pareti rocciose e ghiacciai.

  • Val Ferret: Dominata dal massiccio del Monte Bianco, offre un panorama spettacolare di ghiacciai e torrenti.

  • Valle del Gran San Bernardo: Una valle storica che collega l’Italia alla Svizzera, caratterizzata da ampi pascoli e da una morfologia dolcemente ondulata.

  • Valle d’Ayas: Situata tra il Monte Rosa e il Cervino, è una valle ricca di foreste e laghi alpini.

  • Valle di Gressoney: Conosciuta per la presenza della comunità Walser, è caratterizzata da un paesaggio montano dominato dal Monte Rosa.

  • Valpelline: Una valle meno conosciuta ma altrettanto affascinante, con un ambiente selvaggio e remoto, dominato da ghiacciai e pascoli alpini.

La Corona di Montagne: Le Vette Più Alte d’Europa

A circondare la Valle d’Aosta si erge una corona di montagne tra le più alte d’Europa, che contribuiscono in modo significativo alla morfologia della regione. Le Alpi Pennine e le Alpi Graie sono le due principali catene montuose che delimitano la valle.

Nelle Alpi Pennine, situate a nord, si trovano alcune delle vette più iconiche:

  • Monte Rosa (4634 m): Questo massiccio presenta una morfologia complessa, con numerosi ghiacciai che si estendono fino alle vallate sottostanti.

  • Cervino (4478 m): Con la sua caratteristica forma piramidale, è una delle montagne più riconoscibili al mondo.

Nelle Alpi Graie, situate a sud-ovest, spiccano:

  • Monte Bianco (4810 m): La vetta più alta d’Europa, con una morfologia dominata da ghiacciai e creste affilate.

  • Gran Paradiso (4061 m): Una montagna di origine granitica, circondata da un ambiente glaciale ben conservato.

Le montagne della Valle d’Aosta sono interrotte da una serie di valichi, che hanno giocato un ruolo cruciale nella storia e nella morfologia della regione. Tra i più importanti vi sono:

  • Piccolo San Bernardo: Questo valico collega l’Italia con la Francia, attraversando un paesaggio montano dolce e ondulato.

  • Gran San Bernardo: Situato al confine con la Svizzera, è caratterizzato da un ambiente aspro, con rocce affioranti e laghetti glaciali.

I Ghiacciai: Modellatori del Paesaggio

La morfologia della Valle d’Aosta è fortemente influenzata dalla presenza di ghiacciai, che rappresentano uno degli elementi più distintivi del territorio. Durante le glaciazioni quaternarie, i ghiacciai hanno ricoperto gran parte della regione, scavando vallate e modellando il paesaggio con forme caratteristiche come circhi glaciali, morene e valloni sospesi.

Oggi, i ghiacciai sono principalmente concentrati attorno alle vette più alte, come il Monte Bianco, il Monte Rosa e il Gran Paradiso. Questi ghiacciai alimentano numerosi torrenti e contribuiscono alla formazione di laghi alpini, che punteggiano il territorio.

Idrografia

La Valle d’Aosta è una regione caratterizzata da un sistema idrografico articolato, dominato dalla Dora Baltea, che costituisce il principale corso d’acqua. Questo fiume ha origine dalle acque di fusione dei ghiacciai del Monte Bianco, precisamente a Entreves, presso Courmayeur, dove si uniscono la Dora di Veny e la Dora di Ferret. Proseguendo lungo il suo corso, attraversa la valle principale e riceve un sistema di affluenti che contribuiscono a modellare il paesaggio e a garantire una ricca disponibilità idrica.

Tra gli affluenti più rilevanti vi sono, da destra, la Dora di Verney, la Dora della Valgrisenche, la Dora di Rhèmes, il Savara e il Grand Eyvia, ognuno dei quali drena le rispettive vallate minori. A valle di Aosta, la Dora Baltea accoglie da sinistra il torrente Buthier, che scende dalla Valpelline, e più avanti, nei pressi di Châtillon, il torrente Marmore, che drena la Valtournenche. Proseguendo verso sud-est, il fiume riceve il Lys a Pont-Saint-Martin, prima di lasciare la regione e confluire nella pianura padana.

Nonostante la ricchezza di ghiacciai, la Valle d’Aosta non presenta grandi laghi naturali. Tuttavia, i numerosi laghetti alpini, formatisi per lo più in conche glaciali. Tra i laghi artificiali spiccano i bacini idroelettrici, come quello di Beauregard in Valgrisenche, il più ampio della regione, che testimoniano l’importanza della risorsa idrica per la produzione di energia.

Il sistema idrografico della Valle d’Aosta, profondamente legato ai suoi ghiacciai e alle precipitazioni, rappresenta un elemento essenziale non solo per il paesaggio, ma anche per l’economia e l’ecosistema della regione.

Clima

Il clima della Valle d’Aosta è profondamente influenzato dalla sua conformazione alpina e varia significativamente con l’altitudine. Nel fondovalle, si riscontrano caratteristiche tipicamente continentali, con forti escursioni termiche: le estati possono essere calde, con temperature che raggiungono i 30 °C, mentre gli inverni sono freddi. Salendo di quota, il clima cambia gradualmente. Tra i 1000 e i 1800 metri, le temperature medie scendono a circa 4-5 °C, con un periodo di innevamento che si protrae per circa 200 giorni all’anno.

Oltre i 2000 metri, le condizioni diventano più rigide: il gelo è presente per circa 300 giorni l’anno, le foreste lasciano spazio a praterie alpine e rocce, e sopra i 3000 metri domina il gelo perenne, con la presenza di ghiacciai.

L’esposizione gioca un ruolo cruciale nel determinare i microclimi locali. I versanti esposti a sud beneficiano di una maggiore insolazione e sono meno soggetti al ristagno dell’aria fredda, che invece interessa frequentemente il fondovalle. La piovosità varia anch'essa con l'altitudine, dai 500-600 mm annui del fondovalle ai valori superiori ai 1500 mm nelle aree più elevate.

Flora e fauna

La Valle d’Aosta è una regione dalla straordinaria ricchezza ecologica, dove flora e fauna si intrecciano per creare un patrimonio naturale unico. In tempi remoti, l'intera valle era coperta da foreste maestose, dominate da querce, roveri e roverelle nelle aree più basse. Tuttavia, la millenaria opera di disboscamento e l’incremento delle attività umane hanno profondamente trasformato il paesaggio. Nel fondovalle, le foreste originarie sono state sostituite da insediamenti urbani, infrastrutture e aree agricole, riducendo drasticamente la copertura vegetale.

Salendo di quota, il paesaggio naturale diventa più incontaminato. Tra i 1500 e i 1800 metri si trovano ampie distese di boschi di conifere, con abeti, larici e pini cembri che offrono rifugio a numerose specie animali. Questi boschi rappresentano un elemento cruciale per la biodiversità della regione, fornendo habitat sicuri e protezione contro l'erosione del suolo.

La Valle d’Aosta ospita inoltre il Parco Nazionale del Gran Paradiso, istituito nel 1922, che si estende su una superficie di circa 72.000 ettari. Questo parco è un rifugio per una varietà di habitat che vanno dalle aree mediterranee del fondovalle agli ambienti glaciali e artici delle cime più alte. La flora è straordinariamente ricca, con oltre 1.200 specie censite, tra cui stelle alpine, rododendri, genziane e numerose piante rare adattate alle dure condizioni alpine.

La fauna del Gran Paradiso è altrettanto impressionante. Tra gli animali più emblematici vi è lo stambecco, simbolo del parco, salvato dall’estinzione proprio grazie a quest’area protetta. I camosci popolano le praterie alpine, mentre marmotte e lepri bianche sono frequenti nelle aree più elevate. Tra i predatori, si trovano ermellini, tassi e rapaci come l’aquila reale, che domina i cieli alpini. L’ecosistema del parco è completato da una miriade di piccoli mammiferi, anfibi, rettili e insetti, che contribuiscono a un equilibrio ecologico delicato ma vitale.

Nonostante le pressioni antropiche, le alte quote della Valle d’Aosta restano un baluardo di natura incontaminata. Gli sforzi di conservazione, come quelli del Parco Nazionale del Gran Paradiso, sono essenziali per garantire la protezione di questo patrimonio unico, che rappresenta non solo un valore ecologico, ma anche culturale ed economico per la regione.


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