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Sicilia


Dati generali

  • Capoluogo della Sicilia
  • Palermo
  • Capoluoghi di provincia
  • Agrigento (AG), Caltanissetta (CL), Catania (CT), Enna (EN), Messina (ME), Palermo (PA), Ragusa (RG), Siracusa (SR), Trapani (TP)
  • Altre città
  • Acireale - Bagheria - Cefalù - Gela - Marsala - Mazara del Vallo - Vittoria
  • Superficie
  • 25.708 km²
  • popolazione
  • 4.800.000 abitanti circa.
  • densità
  • 186,71 ab./ km²
  • Pil Regionale
  • 92.000 Mln €


Aspetto fisico

Morfologia della Sicilia: Panoramica Generale

Il territorio siciliano è prevalentemente costituito da alteterre, che rappresentano circa l'85,9% della superficie totale dell'isola. Tra queste si trovano rilievi montuosi, colline e altopiani che si alternano a pianure di origine alluvionale. La varietà morfologica è ulteriormente accentuata dalla presenza dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, e dall'Appennino Siculo, che si estende lungo la costa settentrionale.

Montagne e Rilievi Principali

Le montagne siciliane si concentrano soprattutto nella fascia settentrionale, formando tre catene principali:

  • Monti Peloritani: Situati nella parte nord-orientale dell'isola, i Peloritani sono costituiti da rocce cristalline e non superano i 1400 metri di altitudine.
  • Monti Nebrodi: Più a ovest, questa catena è caratterizzata da arenarie e rilievi dolci e arrotondati. La cima più alta è il Monte Soro, che raggiunge i 1847 metri.
  • Madonie: La sezione più elevata dell’Appennino Siculo è costituita da rocce calcaree, con manifestazioni di carsismo. La vetta più alta è il Pizzo Carbonara, che tocca i 1975 metri.

A ovest, oltre il fiume Torto, i rilievi diventano meno ordinati, con altipiani e colline aride che si innalzano isolatamente. Tra le cime più importanti ci sono la Rocca Busambra (1613 metri) e il Monte Cammarata (1579 metri).

Colline e Altipiani

Le colline occupano circa il 61,4% del territorio siciliano e sono spesso caratterizzate da altipiani profondamente incisi da frane e crepe. Tra le aree più significative si trovano:

  • Altopiano Solfifero: Situato nella metà meridionale dell’isola, questo territorio è composto da gessi e zolfo, con altitudini modeste.
  • Monti Erei: Collocati più a est, raggiungono quasi i 1000 metri e rappresentano uno dei rilievi più significativi della Sicilia centrale.
  • Monti Iblei: Situati nel sud-est, culminano nel Monte Lauro (985 metri) e offrono un paesaggio, contraddistinto da canyon e gole.

Pianure

Le pianure, pur occupando solo il 14,1% del territorio, sono fondamentali per l’agricoltura siciliana. Tra le più importanti troviamo:

  • Piana di Catania: Con i suoi 430 km², è la più estesa e fertile grazie ai depositi alluvionali del fiume Simeto e alla ricchezza del terreno lavico dell’Etna.
  • Conca d’Oro: Alle spalle di Palermo, questa pianura è famosa per i suoi agrumeti.
  • Pianure costiere: Lungo la costa meridionale e nel sud-est, queste aree sono caratterizzate da terreni alluvionali.

Le Coste della Sicilia: Un Paesaggio Variegato

La Sicilia, con i suoi 1500 chilometri di costa, offre una diversità di paesaggi costieri. Ogni versante dell’isola presenta caratteristiche uniche:

Costa Settentrionale

La costa settentrionale, che si affaccia sul Mar Tirreno, è prevalentemente alta e rocciosa. Presenta insenature e promontori suggestivi, come:

  • Golfi: Patti, Termini Imerese, Palermo e Castellammare.
  • Promontori: Capo Milazzo, Capo d’Orlando, Capo Gallo e Capo San Vito.

Costa Meridionale

Affacciata sul Mar Mediterraneo, la costa meridionale è generalmente bassa e sabbiosa. Le sue ampie spiagge e i paesaggi quasi africani si concentrano soprattutto attorno al Golfo di Gela.

Costa Orientale

La costa orientale è la più varia, alternando tratti di scogliera a spiagge sabbiose. Tra le caratteristiche principali:

  • Promontori: Capo Murro di Porco e Capo Santa Croce.
  • Golfi: Augusta e Catania, entrambi con porti strategici e di grande importanza economica.

Le Isole Circostanti

La Sicilia è circondata da numerose isole e arcipelaghi. Le principali sono:

  • Isole Eolie: Situate nel Tirreno, queste sette isole vulcaniche includono Lipari, Salina e Stromboli, noto per la sua attività vulcanica costante.
  • Ustica: Una piccola isola vulcanica a nord di Palermo.
  • Egadi: Situate a ovest, le principali sono Favignana, Levanzo e Marettimo.
  • Pantelleria: Situata tra la Sicilia e l’Africa, offre un paesaggio vulcanico unico.
  • Pelagie: Comprendono Lampedusa, Linosa e Lampione, con scenari quasi desertici.

Idrografia

L'idrografia della Sicilia si distingue per la prevalenza di corsi d'acqua a carattere torrentizio, caratterizzati da una portata estremamente irregolare legata esclusivamente alle precipitazioni stagionali. L’assenza di nevai e ghiacciai sui rilievi limita l'apporto idrico continuo, rendendo i fiumi siciliani spesso soggetti a secche nei periodi più caldi. Questo fenomeno è particolarmente evidente nei torrenti che scendono dalla catena appenninica verso il Mar Tirreno, i quali, data la vicinanza dei rilievi alla costa, sono generalmente brevi e poco significativi. Tra questi, la fiumara Torto è uno dei corsi d'acqua più rilevanti della zona.

I fiumi che sfociano nel Mar Ionio e nel Mediterraneo, invece, presentano una lunghezza maggiore e attraversano territori più estesi. Tra i tributari dello Ionio, l'Alcantara è particolarmente significativo: scorre lungo il versante settentrionale dell'Etna e sfocia nei pressi di Taormina. Ancor più importante è il Simeto, il principale fiume della costa orientale, che attraversa la fertile Piana di Catania, ricevendo le acque di affluenti provenienti dai Nebrodi e dai Monti Erei.

Nel Mediterraneo si riversano corsi d'acqua di maggiore lunghezza, come il Salso, il fiume più lungo della Sicilia, e il Platani, che delimita a ovest l'Altopiano Solfifero. Un altro importante corso d'acqua è il Belice, che si suddivide in due rami principali, il Sinistro e il Destro.

Infine, tra i corpi idrici naturali, spicca il lago di Pergusa, nei pressi di Enna, l’unico di rilevanza nella regione. Questo lago rappresenta un’importante risorsa naturale e paesaggistica, oltre a essere associato a miti e leggende dell'antichità.

Clima

Il clima della Sicilia è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde e asciutte, con significative variazioni regionali dovute alla posizione geografica, all’insularità e alla conformazione del territorio. Posta tra il 37°e il 39° parallelo influisce sul carattere prevalentemente caldo del clima, amplificato dalla presenza dello scirocco, il vento caldo proveniente dal deserto. Questo vento, caricandosi di umidità attraversando il Mediterraneo, porta temperature elevate e talvolta condizioni di afa, soprattutto lungo le coste.

Le zone costiere della Sicilia godono di una maggiore uniformità termica, con escursioni stagionali più contenute. Gli inverni sono temperati, mentre le estati possono essere molto calde ma mitigati dalla brezza marina. Al contrario, le aree interne dell’isola, soprattutto le zone montuose, registrano una maggiore variabilità climatica. Qui le estati sono torride e gli inverni decisamente più rigidi rispetto alle coste, con escursioni termiche giornaliere e annuali molto marcate.

Le precipitazioni in Sicilia sono distribuite in modo irregolare sia nel tempo che nello spazio. Gran parte delle piogge si concentra tra l’autunno e la primavera, lasciando lunghi periodi asciutti nei mesi estivi. La quantità media di precipitazioni varia: circa due terzi dell’isola riceve meno di 700 mm di pioggia all’anno, con alcune zone interne e meridionali particolarmente aride. Questa scarsità di pioggia, unita alle alte temperature estive, provoca una rapida evaporazione dell’acqua, contribuendo alla secchezza del terreno in molte aree.

Questa varietà climatica, influenzata da fattori geografici e atmosferici, crea un ambiente ideale per la coltivazione di prodotti tipici come gli agrumi, l’ulivo e la vite, rendendo la Sicilia una regione agricola di grande rilevanza.

Flora e fauna

La flora e la fauna della Sicilia riflettono le profonde trasformazioni che l’isola ha subito nel corso dei millenni, a causa dello sfruttamento agricolo e pastorale intensivo. L’originario manto boscoso, una volta ricco e variegato, è oggi quasi del tutto scomparso, lasciando spazio a paesaggi dominati dalla macchia mediterranea e da coltivazioni tipiche.

Lungo le coste, la vegetazione è rappresentata dalla macchia mediterranea, con specie caratteristiche come lentisco, mirto e corbezzolo, spesso accompagnati da olivastro e carrubo. Nelle aree più aride del litorale meridionale, si trovano paesaggi stepposi con la palma nana, unica specie autoctona di palma in Europa, e cespugli spinosi. Una particolarità unica della flora siciliana è la presenza del papiro lungo le rive del fiume Ciane vicino a Siracusa, una specie rara che cresce naturalmente solo in questa zona.

Le colture arboree mediterranee, come olivi, agrumi, mandorli, fichi e pistacchi, dominano il paesaggio nelle aree collinari. I rimboschimenti artificiali, spesso a base di eucalipti, completano il quadro vegetale nelle zone meno produttive. I rilievi montuosi, invece, conservano ancora alcuni esempi del manto forestale originario. Sui Nebrodi, crescono cerri e faggi, con la presenza eccezionale del tasso baccato. Le Madonie ospitano specie rare come l’abete siciliano, un endemismo unico e particolarmente adattato al caldo e alla siccità. Sull’Etna, nella fascia montana, si trovano pinete di pino laricio, con la foresta di Linguaglossa come esempio meglio conservato.

Per quanto riguarda la fauna, la Sicilia ospita una varietà di specie mediterranee adattate agli ambienti caldi e aridi, come uccelli rapaci, rettili e piccoli mammiferi. Tuttavia, molte specie originarie sono oggi a rischio o estinte, a causa della frammentazione degli habitat e della pressione umana.


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