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Sudafrica


Dati generali

  • Fuso orario
  • Un ora in più dell'Italia
  • Indirizzi internet
  • .za
  • Ordinamento
  • Repubblica parlamentare.
  • Città principali
  • Pretoria, Città del capo, Port Elizabeth, Kimberley, Johannesburg, Durban.
  • Superficie
  • 1.221.037 km²
  • popolazione
  • 58.700.000 abitanti circa.
  • religioni
  • Animista, cattolica, protestante.
  • densità
  • 48,07 ab./ km²
  • Lingua Ufficiale Sudafrica
  • Inglese.
  • Prefisso telefonico Sudafrica
  • +27
  • Documenti di viaggio
  • Passaporto elettronico con validità residua di almeno 30 giorni dalla partenza dal Sudafrica visto non richiesto per permanenze inferiori ai 90 giorni.
  • Valuta Sudafrica
  • Rand sudafricano 1 euro = 17,35 zar 04.2021

  • Monete e banconote in circolazione


Aspetto fisico

Il Sud Africa è situato all'estremo sud del continente africano, e confina con il Lesotho, eSwatini, Mozambico, Botswana, Zimbabwe, Namibia. le sue coste sono bagnate a est dall'Oceano indiano e a ovest dall'Oceano Atlantico. Il territorio per buona parte è costituito da una serie di altipiani a struttura tabulare, prolungamento verso sud di quelli dell’Africa centro-meridionale. Questi tavolati, interrotti saltuariamente da alture più elevate, sono inclinati da est verso ovest, cioè in direzione del vasto bacino depressionario del Kalahari, e in base all’altitudine individuano tre aree ben distinte: l’Alto Veld, corrispondente alla sezione meridionale del Transvaal e all’Orange, con un’altezza media compresa fra i 1.800 e i 2.200 m, il Medio Veld, con un’altezza fra i 600 e i 1.200 m, che rappresenta l’allungamento verso sudovest della parte più depressa del Veld; infine una serie allungata di dossi, individuati col nome di Witwatersrand, che nell’Alto Veld dividono il bacino idrografico del Limpopo da quello del Vaal. Il bordo più elevato della regione che li comprende raggiunge le massime elevazioni in corrispondenza del territorio dello Stato del Lesotho e del Natal, dove il Thabana Ntlenyana arriva a 3.482 m; da questa cresta si scende verso la costa orientale con una ripida serie di scarpate, la cosiddetta Grande Scarpata, che sovrasta, isolandola, la fascia litoranea, molto stretta perché l’ultimo gradino dei rilievi interni incombe quasi immediatamente sulla costa: soltanto a nord compare una pianura più vasta, i Makatini Flats l’unica vera pianura dell’Africa del Sud direttamente raccordata alla grande piana costiera del Mozambico meridionale. Nella sezione settentrionale la Grande Scarpata, prende il nome di Drakensberg (Monti dei Draghi) e si allunga dalla valle del Limpopo al Lesotho, orlata verso nord e verso est da una seconda scarpata più depressa (Soutpansberg, Lebomboberg). A sud del Lesotho, essa diventa meno netta e, con una serie di rialzi allineati da est a ovest e successivamente, nel Roggeveldberge. ripiegati bruscamente verso nord, delimita a sud-est e a sud tutta la regione del medio Veld, separandola dai rilievi, della regione del Capo.
In questa sezione meridionale ha un’architettura più complessa per la presenza di un corrugamento a pieghe del periodo carbonifero formato dal Gran Karroo, a sua volta separato dal Piccolo Karroo, ad esso parallelo, da altre dorsali montuose; più a sud ancora, dove si trova Città del Capo col Capo di Buona Speranza e Capo Agulhas (la punta più meridionale dell’Africa), si innalza un’ultima serie di rilievi, allineati da sudest a nordovest, che incombono sulla costa.


Idrografia

La rete idrografica è segnata da due fiumi principali, l’Orange e il Limpopo, e una serie di fiumi minori che dai rilievi meridionali scendono bruscamente verso il mare. Il fiume più importante è l’Orange, lungo 2.080 km e con un bacino vastissimo, corrispondente a buona parte del Grande Veld e a quasi tutto il Medio Veld. Nasce nel Lesotho sui Drakensberg, e, con un corso interrotto da molte rapide, dopo aver ricevuto le acque del Vaal, il maggiore dei suoi affluenti, e quelle assai più scarse del Molopo, il fiume che lambisce la regione desertica del Kalahari, si dirige decisamente a ovest, facendo da confine fra l’Africa del Sud e la Namibia, e raggiunge l’Atlantico in una regione quasi del tutto desertica. Il suo regime è irregolare, alternando a lunghi periodi di magra piene improvvise, che possono provocare rovinose inondazioni. Dei fiumi tributari dell’Oceano Indiano è degno di rilievo il Limpopo, che aggira i Drakensberg, segnando a lungo il confine con Botswana e Zimbabwe, e va a sfociare in territorio mozambicano.


Clima

Il clima è caratterizzato da una spiccata asimmetria in relazione all’intensità delle precipitazioni e può essere raggruppato in quattro tipi diversi. Quello più diffuso, che interessa la maggior parte del paese e, in particolare, la regione degli altipiani interni, è il clima subtropicale.
Tutto il territorio che si estende dalla valle del Limpopo al bordo meridionale della Grande Scarpata è tendenzialmente semiarido, con precipitazioni in genere inferiori agli 800 mm e diminuiscono in direzione della costa atlantica. La stagione delle piogge è quella dell’estate australe, perché durante l’inverno l’area continentale dell’Africa del Sud è interessata dalla presenza dell’anticiclone tropicale, che determina alte pressioni su tutta la parte meridionale del continente: d’estate il ritiro dell’anticiclone permette all’aliseo di sudest di superare la Grande Scarpata e di apportare masse d’aria umida anche sugli altipiani. La temperatura raggiunge valori medi elevati solo nella valle del Limpopo: sugli altipiani essa viene mitigata dall’altezza anche in prossimità del Tropico, per cui a Johannesburg, a 1.752 m, la temperatura media del mese più caldo (gennaio) è di 20 °C, contro i 10 del mese più freddo, con valori inferiori a quelli che si registrano a Città del Capo, posta a una latitudine molto più meridionale.
Il clima tropicale umido è proprio della regione compresa fra la costa dell’Oceano Indiano, interessata dalla corrente calda del Mozambico, e il ciglio della Grande Scarpata, che, formando una barriera per l’aliseo di sudest divide nettamente questa regione dagli altipiani interni. La piovosità della fascia costiera compresa tra il confine col Mozambico e Port Elizabeth è molto alta: vi si registrano da 800 a 1.500 mm di pioggia all’anno, mentre sul versante della Grande Scarpata più esposto all’aliseo i valori annui superano i 1.500 mm.
Le piogge sono prevalentemente estive, quando l’anticiclone oceanico delle Mascarene riesce a spingere la sua influenza fino all’interno della massa continentale; d’inverno, deviando l’anticiclone continentale tropicale le correnti d’aria umide, solo qualche lembo della fascia costiera riesce ad avere precipitazioni. Le temperature medie sono più elevate che nella regione interna, l’escursione termica viene ridotta per l’influenza della massa oceanica: a Durban la media del mese più caldo è di 24 °C, mentre quella del mese più freddo è di 17.
Nella regione del Capo domina un clima di tipo temperato con piogge invernali molto simile a quello mediterraneo; la parte più meridionale del continente, infatti, è interessata dal fronte freddo polare, che durante l’inverno australe si sposta sensibilmente verso il Tropico, apportando precipitazioni su tutta l’area compresa fra la costa meridionale e il Piccolo Karroo; durante l’estate, invece, il fronte freddo si ritira, e anche questa parte dell’Africa del Sud viene dominata dalla massa calda e secca dell’anticiclone tropicale. A Città del Capo le precipitazioni superano di poco i 600 mm annui e la temperatura media del mese di gennaio è di 22 °C contro i 13 del mese più freddo.
La costa atlantica, lambita dalla corrente fredda del Benguela, che impedendo l’evaporazione riduce notevolmente l’umidità di tutta la regione, presenta infine un clima desertico: i venti prevalenti soffiano in direzione parallela alla costa, pertanto la scarsa umidità che si forma nell’atmosfera non viene mai scaricata all’interno del continente; a Port Nolloth, non lontano dalla foce del fiume Orange, le precipitazioni annue hanno valori bassissimi, di 60 mm, con temperature medie anch’esse basse a causa della corrente fredda: la media del mese più caldo è di soli 15 °C, mentre quella del mese più freddo è di 12. È evidente il contrasto con la costa orientale, contrasto che si traduce in una netta differenziazione di paesaggi fra le due regioni costiere, per cui alla stessa latitudine si hanno sull’Oceano Indiano aree densamente popolate e urbanizzate, mentre Sull’Oceano Atlantico si affaccia una delle regioni più deserte e meno urbanizzate del Sud Africa.


Flora e fauna

Tutta la regione degli altipiani interni è coperta da formazioni di tipo savanico con forme a parco nelle aree più umide, oppure a prateria nelle sezioni più elevate, mentre in direzione ovest con l’approssimarsi dell’area desertica del Kalahari, si trasformano dapprima in steppa cespugliosa e poi in una magra steppa di graminacee. La vegetazione dell’area costiera orientale è invece assai più ricca e assume forme che ricordano la foresta monsonica con fitte boscaglie di caducifoglie e foreste a galleria lungo i fiumi. Nella regione del Capo prevale la macchia sempreverde, con alberi ed arbusti di tipo xerofilo, ma all’interno compaiono anche formazioni steppiche con arbusti spinosi. Nella zona costiera occidentale il suolo ospita o una magra steppa erbosa, con sporadiche formazioni cespugliose, oppure una vegetazione di cactacee e altre piante fortemente xerofile, proprie dei deserti australi.
La fauna era molto ricca e molto varia, con tutte le specie dei grandi erbivori africani e dei felini nelle aree savaniche e molte specie di gazzelle e antilopi nelle steppe. Oggi l’intenso popolamento ha fortemente ridotto il patrimonio faunistico, che è rappresentato da insetti, uccelli o mammiferi minori; conserva tutta la sua originale varietà nei parchi nazionali, fra cui si distingue il Kruger National Park, nella catena dei Monti Lebombo, nella parte nordorientale del paese, al confine col Mozambico.



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