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Veneto


Dati generali

  • Capoluogo del Veneto
  • Venezia
  • Capoluoghi di provincia
  • Belluno (BL), Padova (PD), Rovigo (RO), Treviso (TV), Venezia (VE), Verona (VR), Vicenza (VI).
  • Altre città
  • Bassano del Grappa - Chioggia - Conegliano - Jesolo - Montebelluna - Portogruaro - San Donà di Piave - Schio - Vittorio Veneto
  • Superficie
  • 18.379 km²
  • popolazione
  • 4.900.000 abitanti circa.
  • densità
  • 266,6 ab./ km²
  • Pil Regionale
  • 162.500 Mln €


Aspetto fisico

Il Veneto è una regione unica in Italia per la sua varietà fisica e paesaggistica. In questo territorio relativamente compatto si incontrano tutte le principali forme del paesaggio italiano: dalle maestose cime alpine alle dolci colline, dalle pianure ai suggestivi delta fluviali. La straordinaria diversità naturale rende il Veneto una vera e propria “miniatura” dell’Italia.

Le Alpi e le Dolomiti: Il Cuore Montuoso del Veneto

La parte settentrionale del Veneto è dominata dalle Alpi e dalle Dolomiti, che costituiscono uno degli elementi più spettacolari del territorio. Qui, le Alpi Carniche segnano il confine con l’Austria, ospitando cime come il Monte Peralba (2.693 metri). Più a sud, si entra nel magico mondo delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Nel Veneto si trovano alcuni dei gruppi dolomitici più famosi, come:

  • Antelao (3.263 metri), conosciuto come “il Re delle Dolomiti”.
  • Tofane (3.243 metri), che dominano il panorama di Cortina d’Ampezzo.
  • Cristallo (3.216 metri) e il suggestivo Civetta (3.218 metri), icone del paesaggio montano.

Le Prealpi Venete

Scendendo dalle Alpi, il paesaggio si trasforma nelle Prealpi Venete. Tra le loro cime si trovano luoghi di grande significato naturale e culturale. Il Monte Baldo (2.218 metri), situato a est del Lago di Garda, i Monti Lessini e l’Altopiano di Asiago.

L’Altopiano di Asiago, è stato teatro di aspre battaglie durante la Prima Guerra Mondiale. Qui, nomi come Cima Dodici e Ortigara risuonano ancora nella storia d’Italia.

Le Colline Subalpine: Gioielli di Origine Glaciale e Vulcanica

Spostandosi verso sud, il paesaggio si addolcisce nelle colline subalpine, molte delle quali sono testimonianze geologiche di epoche antiche.

Colli Berici

I Colli Berici si trovano ai margini delle Prealpi, vicino a Vicenza. Questi rilievi, che raggiungono un’altezza massima di 444 metri, sono ciò che resta di antichi vulcani ormai estinti.

Colli Euganei

Più isolati e distintivi sono i Colli Euganei, che emergono dalla pianura come coni vulcanici regolari. Il Monte Venda, con i suoi 602 metri, è la vetta più alta. Queste colline, oltre alla bellezza naturale, sono famose per le sorgenti termali di Abano, Montegrotto e Battaglia.

La Pianura Veneta: Un’Opera della Natura e dei Fiumi

Il Veneto si caratterizza per la sua vasta pianura, che si estende a sud delle Prealpi. Questa è suddivisa in due aree principali:

Alta Pianura

L’alta pianura veneta, costituita da suoli ghiaiosi e permeabili, è il risultato del deposito di materiali trasportati dai fiumi alpini. Questa zona è ricca di acque sotterranee, che riemergono lungo la “linea delle risorgive”. Alcuni fiumi, come il Meduna e la Livenza, hanno origine proprio da queste risorgive.

Bassa Pianura

A sud si trova la bassa pianura, caratterizzata da suoli argillosi e quasi impermeabili. Questa parte del territorio è particolarmente fertile e ospita ampie aree agricole. Tuttavia, la vicinanza al mare e la natura del terreno rendono alcune zone vulnerabili al fenomeno della subsidenza, con parti del territorio che si trovano addirittura sotto il livello del mare.

Il Delta del Po: Un Capolavoro della Natura in Evoluzione

Il delta del Po rappresenta uno degli ambienti più affascinanti e dinamici del Veneto. Questa area, che si estende per circa 550 chilometri quadrati, è la parte più giovane del territorio italiano, formata dai depositi alluvionali trasportati dal fiume Po. Ogni anno il delta avanza nel mare di circa 70 metri, aggiungendo nuove terre al paesaggio.

Le Lagune e la Costa: Tra Mare e Terra

Infine, il Veneto vanta una lunga costa affacciata sull’Adriatico, caratterizzata da lagune, lidi sabbiosi e isole. La laguna di Venezia è l’esempio più noto.

Idrografia

L'idrografia del Veneto è caratterizzata da una rete fluviale diversificata, con corsi d'acqua che attraversano il territorio plasmandolo in modo significativo. Sebbene non vi siano grandi fiumi interamente veneti, il sistema idrico della regione è ricco di fiumi, risorgive e laghi, che insieme definiscono l'identità geografica e ambientale di questa terra.

Tra i fiumi principali spicca il Piave, che nasce dal Monte Peralba, nelle Alpi Carniche, e attraversa il Veneto per 220 chilometri. Altri importanti fiumi includono l'Adige, uno dei maggiori corsi d'acqua italiani, che scorre nel Veneto dopo aver attraversato il Trentino, e il Brenta, che si unisce al Bacchiglione poco prima di raggiungere il mare. Nella parte orientale del Veneto troviamo la Livenza, un fiume di risorgiva che scorre fino a sboccare presso Caorle, e il Tagliamento, che segna il confine orientale con il Friuli Venezia Giulia.

La presenza del Lago di Garda, condiviso con Lombardia e Trentino, arricchisce ulteriormente l'idrografia regionale. Sebbene il Veneto abbia pochi laghi interamente compresi nel suo territorio, essi spiccano per la loro bellezza. Tra questi, il Lago di Santa Croce, a sud di Belluno, è il più esteso, mentre i laghi dolomitici di Misurina, Auronzo, Alleghe e Pieve di Cadore offrono scenari mozzafiato, incastonati tra le montagne.

Le risorgive, particolarmente abbondanti nella pianura veneta, completano il quadro idrografico. Questi fenomeni naturali, dove l’acqua riaffiora dal sottosuolo, danno origine a corsi d'acqua come il Sile.

Clima

Il clima del Veneto è diversificato e influenzato da diversi fattori, tra cui il rilievo, la distanza dal mare e le correnti atmosferiche. La regione è caratterizzata da un clima subcontinentale umido, che si traduce in inverni freddi ed estati calde, con marcate escursioni termiche annuali. Tuttavia, le condizioni climatiche possono variare notevolmente tra le diverse aree, con un’ampia gamma di microclimi.

Le zone montane delle Alpi e delle Prealpi presentano un clima tipicamente alpino, con inverni rigidi e abbondanti nevicate. Qui le temperature scendono spesso sotto lo zero. Al contrario, lungo le rive del Lago di Garda si trovano vere e proprie oasi climatiche, con influenze mediterranee che favoriscono inverni più miti e una vegetazione caratteristica.

La pianura veneta, estendendosi fino alla costa adriatica, risente dell’azione mitigatrice del mare, sebbene l’Adriatico settentrionale eserciti un’influenza meno incisiva rispetto ad altri bacini. Tuttavia, le correnti fredde provenienti dai Balcani accentuano la rigidità degli inverni, specialmente nella zona padana. La nebbia è un fenomeno frequente nelle aree basse, come il Polesine e il basso Veronese, anche se meno persistente rispetto alla vicina Lombardia.

Le precipitazioni si concentrano nelle stagioni intermedie, in particolare in autunno, quando le piogge possono raggiungere livelli significativi, superando i 2000 mm annui sulle Prealpi. Le colline e le zone subalpine, come i Colli Euganei, beneficiano di un clima temperato, che si rivela particolarmente favorevole per la viticoltura e altre coltivazioni.

Flora e fauna

La flora e la fauna del Veneto riflettono la diversità ambientale della regione, che spazia dalle montagne alpine alle pianure, dalle colline alle lagune costiere. Nonostante i danni provocati dall’attività umana, molti ecosistemi conservano ancora una ricca varietà di specie vegetali e animali, che contribuiscono alla bellezza e al valore naturale del territorio.

Le Dolomiti e le Alpi Carniche sono ricoperte da fitte foreste di conifere, come abete bianco, larice e pino silvestre, che dominano il paesaggio fino a circa 2100 metri di altitudine. Nei versanti più bassi delle montagne, tra gli 800 e i 1000 metri, prosperano querce, castagni e faggi, che possono raggiungere i 1500 metri nei luoghi più umidi. Scendendo verso le colline, la vegetazione assume caratteristiche mediterranee, soprattutto lungo il Lago di Garda e nei Colli Euganei, dove crescono olivi, lecci e talvolta aranci. In pianura, invece, il paesaggio è dominato da coltivazioni agricole e filari di pioppi, segno distintivo dell’ambiente rurale veneto.

Le zone lagunari e costiere, nonostante le trasformazioni umane, ospitano una flora specifica, con canneti di phragmites, tamerici e distese di salicornia e statice, tipiche delle aree salmastre. Questi habitat sostengono una fauna diversificata, particolarmente ricca di volatili acquatici come aironi, anatre e folaghe, oltre a numerose specie di pesci.

In montagna, il Veneto ospita mammiferi tipici delle Alpi, come camosci e caprioli, che vivono nei boschi e nelle praterie di alta quota. Nelle zone lagunari, un tempo regno della lontra, si sta osservando un graduale ritorno di questo mammifero, che rappresenta un segnale positivo per la biodiversità regionale. La fauna veneta continua a testimoniare l’importanza della conservazione degli ecosistemi naturali, nonostante le pressioni antropiche.


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