Articoli Moldavia
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Un tempo parte della Dacia romana, questa regione fu influenzata da numerose invasioni a causa della sua posizione geografica. Goti, Unni, Slavi, Avari, Bulgari, Magiari e Tatari hanno tutti lasciato il loro segno. Nel 1359, Bogdan I, sottraendosi all’autorità ungherese, fondò un principato autonomo moldavo. Stefano III il Grande, tra il 1457 e il 1504, guidò la regione verso un periodo di grande prosperità. Tuttavia, l'area oscillò tra il vassallaggio ungherese e quello ottomano, con un'imposizione decisiva da parte di quest'ultimo che condusse alla decadenza della regione.
Nel XVI secolo, la Moldavia (tradizionalmente nota come Bessarabia) cadde sotto il dominio ottomano, una presenza che durò fino all'intervento russo. Dopo un conflitto nel 1812, la Russia ottenne la cessione della Bessarabia, situata a est del fiume Prut, dall'impero ottomano. Questa zona, abitata inizialmente da Romeni, fu soggetta a un'intensa colonizzazione russa. Il XIX secolo vide la Moldavia passare per un breve periodo sotto l’Austria, prima di essere riconquistata dai russi. Tuttavia, le rivoluzioni del 1905 e del 1917 alimentarono movimenti separatisti in Bessarabia, che culminarono nella proclamazione della Repubblica Democratica Moldava nel 1917 e nella sua successiva unione con la Romania.
Il XX secolo fu segnato da turbolenze e cambiamenti. Nel 1924, per sostenere le rivendicazioni russe sulla regione, fu fondata la repubblica socialista sovietica autonoma moldava. La Seconda Guerra Mondiale vide il patto tedesco-sovietico Ribbentrop-Molotov e l’annessione della Bessarabia all’URSS nel 1940. La Moldavia fu soggetta a un periodo di russificazione sotto il dominio sovietico, ma nel 1991 si proclamò indipendente e si unì alla Comunità degli Stati Indipendenti (CSI). L'indipendenza portò nuove sfide, con tensioni interne e pressioni sia dalla Romania che dalla Russia.
La regione della Transnistria, dove risiedeva una notevole popolazione di origine russa, ha visto movimenti separatisti fin dall'inizio dell'indipendenza della Moldavia. I conflitti nella regione, come quello a Dubossary nel 1991, hanno sottolineato le difficoltà nella gestione delle minoranze etniche e nella transizione politica del paese. Nonostante accordi e concessioni per mantenere la pace, la Transnistria ha organizzato nel 2006 un referendum sull'indipendenza, la cui esito non è stato riconosciuto internazionalmente.
Oggi, la Moldavia si trova ancora in una posizione complessa, con una economia dipendente dalla Russia e pressioni sia da Mosca che da Bucarest. La presenza di truppe russe in Transnistria continua a complicare il processo di transizione e di modernizzazione del paese. La storia moldava, caratterizzata da vassallaggi e dominazioni straniere, riflette la lotta di un piccolo stato per mantenere la propria identità e sovranità in un contesto geopolitico difficile.