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Tirana, la capitale dell'Albania, si trova nel centro del paese, a circa 110 metri di altitudine. La città è strategicamente posizionata dove le colline dell'Albania centrale si fondono con la pianura costiera, ai piedi del monte Dajti. Con circa 900.000 abitanti, Tirana non solo è la città più grande dell'Albania, ma rappresenta anche il fulcro dell'attività economica e culturale del paese.
Uno dei pilastri educativi di Tirana è l'Università Statale dell'Albania, fondata nel 1957, che testimonia l'importanza della città come centro di formazione e ricerca. Dal secondo dopoguerra, Tirana ha conosciuto un significativo sviluppo, principalmente a causa di un aumento esponenziale della popolazione. Questa crescita ha portato a notevoli cambiamenti nella struttura e nell'estetica della città.
Dal punto di vista urbanistico, la nuova Tirana, la cui espansione ha avuto inizio nel 1920 con un contributo significativo dell'Italia, si distingue per le sue strade larghe, rettilinee e per gli alti palazzi. Il cuore della città moderna è la piazza Skanderbeg, da cui si irradiano le principali arterie urbane. Al contrario, la parte vecchia conserva un fascino orientale, con le sue moschee, un bazar tradizionale e case circondate da giardini, testimoniando la ricca storia e la diversità culturale di Tirana.
Il clima di Tirana è tipicamente mediterraneo ma con una certa influenza continentale. La temperatura media annuale è di circa 16 ºC, con le temperature più basse in gennaio, intorno agli 8,5 ºC, e le più alte in luglio, con una media di 23 ºC. Questo clima contribuisce a rendere Tirana una città piacevole e vivibile durante tutto l'anno.
Tirana, la capitale dell'Albania, fu fondata all'inizio del XVII secolo sotto la dominazione turca dal generale Suleimán. Originariamente battezzata come Teheran per commemorare una vittoria turca in Persia, il suo nome si è trasformato nel tempo nell'attuale denominazione. Per due secoli, Tirana rimase un modesto borgo ai margini dell'Impero Ottomano, con una popolazione che agli inizi del XX secolo non superava i 15.000 abitanti.
Nel tardo XVIII secolo, Tirana divenne un importante centro per le famiglie nobili del nord dell'Albania. Fu anche scelta come località di villeggiatura estiva dai consoli stranieri, grazie alle sue favorevoli condizioni climatiche rispetto a Durazzo.
Durante la Prima Guerra Mondiale, la città fu occupata dalle truppe austriache. Tirana fu proclamata capitale dell'Albania nel 1920, decisione presa dai notabili albanesi che rappresentavano le famiglie più influenti del paese.
Il vero sviluppo di Tirana iniziò con il regno di Zog I, tra il 1928 e il 1939, quando la città iniziò a espandersi sia territorialmente che demograficamente. Fu poi occupata dalle truppe italiane fino al 1943, periodo durante il quale gli italiani contribuirono alla costruzione di nuovi quartieri. Tirana fu liberata dalle truppe alleate nel 1944.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il 14 gennaio 1946, l'Albania divenne una Repubblica Popolare Comunista, con Tirana come capitale. La città conobbe un significativo sviluppo economico e industriale, grazie anche all'aiuto di tecnici provenienti dalla Cina e dall'Unione Sovietica. Dalla fine della guerra, Tirana ha raddoppiato la sua popolazione, attirando albanesi da tutto il paese grazie alle numerose opportunità di lavoro.
L'antica Tirana, seppur ridotta a poche zone, conserva tuttora il fascino del suo carattere orientale. Quest'area storica si distingue per le sue strade strette e l'architettura che ricorda le influenze islamiche della città. Tra gli edifici più emblematici si trovano le moschee e il vecchio bazar, un luogo unico dove si intrecciano tratti di architettura islamica modesta e le più moderne botteghe. Questi elementi rappresentano un importante legame con il passato di Tirana, offrendo ai visitatori uno sguardo sulla ricca storia culturale della città.
Il quartiere di Blloku, situato nel cuore di Tirana, la capitale dell'Albania, ha una storia affascinante e unica. Un tempo area esclusiva e inaccessibile riservata ai membri di alto rango del partito comunista albanese, Blloku ha subito una trasformazione radicale dopo la caduta del regime comunista nei primi anni '90. Da enclave segreta e isolata, Blloku si è trasformato nel quartiere più alla moda e vivace di Tirana.
Oggi, Blloku è il simbolo della rinascita e del dinamismo di Tirana. Con le sue strade vivaci, piene di bar, ristoranti, caffè e negozi alla moda, il quartiere pulsa di energia sia di giorno che di notte. È diventato un punto di riferimento per la vita notturna.
L'architettura di Blloku è un mix eclettico di stili: dalle vecchie case comuniste a edifici moderni e contemporanei. Questo contrasto architettonico riflette il passaggio dell'Albania da un regime chiuso e totalitario a una società aperta e progressista. Passeggiando per Blloku, si può ancora percepire il senso di esclusività del passato, ma adesso le porte sono aperte a tutti, simboleggiando un nuovo capitolo di apertura e libertà.
I ristoranti di Blloku offrono un'ampia varietà di cucine, dalla tradizionale albanese a proposte internazionali, rendendo il quartiere un vero e proprio paradiso per gli amanti del cibo. I negozi e le boutique rispecchiano l'ultimo grido della moda e del design, attirando una clientela giovane e cosmopolita.
Piazza Scanderbeg, situata nel centro di Tirana, è più di un semplice spazio urbano: è il cuore pulsante della capitale albanese. Questa piazza, dedicata all'eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg, è un simbolo della storia e dell'orgoglio albanese. Dominante nella parte meridionale della piazza si trova l'imponente statua equestre di Scanderbeg, un'importante figura storica per l'Albania. Questa statua non è solo un'opera d'arte ma rappresenta anche il coraggio e la resistenza del popolo albanese nei confronti delle invasioni e delle dominazioni straniere. Scanderbeg è celebrato come un eroe nazionale per la sua resistenza contro l'Impero Ottomano nel XV secolo. Un altro punto di riferimento importante di Piazza Scanderbeg è la Torre dell'Orologio, costruita nel 1811. Questa torre, che combina elementi architettonici ottomani e albanesi, è diventata nel tempo uno dei simboli più riconoscibili di Tirana.
La Moschea di Ethem Bey è una delle gemme architettoniche e simboliche di Tirana. Costruita nel XVII secolo, non solo rappresenta una delle poche testimonianze sopravvissute del passato storico della città, ma è anche un segno tangibile della resistenza culturale e religiosa di Tirana. La moschea, situata vicino alla piazza Scanderbeg, è famosa per la sua cupola magnificamente decorata. L'architettura e le decorazioni interne combinano elementi tradizionali islamici con influenze locali, creando un insieme armonico e visivamente affascinante. Le decorazioni della cupola e le pareti rivelano storie e simbolismi che rispecchiano l'arte e la cultura dell'Islam nei Balcani. Durante la seconda guerra mondiale, in mezzo ai conflitti e alla distruzione, la moschea sfuggì miracolosamente alla rovina. Anche negli anni della campagna di ateismo dello stato albanese, quando molte strutture religiose furono distrutte o convertite in altri usi, la Moschea di Ethem Bey sopravvisse, in gran parte grazie alla sua straordinaria bellezza e importanza culturale.
BunkArt 1, uno dei due musei situati in ex bunker nucleari a Tirana, offre ai visitatori una prospettiva unica sulla storia recente dell'Albania. Costruito durante il regime comunista, questo bunker era inizialmente destinato a proteggere l'élite politica in caso di attacco nucleare. Oggi, trasformato in un museo, BunkArt 1 si dedica alla narrazione della storia della dittatura comunista in Albania. Attraverso le sue esposizioni, i visitatori possono esplorare i corridoi e le sale che una volta erano destinati a garantire la sicurezza dei leader comunisti, mentre ora raccontano storie di oppressione, sorveglianza e resistenza.
BunkArt 2, il fratello più giovane di BunkArt 1, assume un ruolo diverso. Anche questo un ex bunker nucleare, BunkArt 2 è stato trasformato in uno spazio espositivo dedicato all'arte contemporanea. Il contrasto tra la sua funzione originale e l'uso attuale come galleria d'arte crea un dialogo unico tra passato e presente. Gli spazi un tempo freddi e asettici ora ospitano opere d'arte contemporanee, esibizioni e installazioni che esplorano vari temi e questioni sociali, culturali e politiche.
Il Museo Storico Nazionale, situato nel cuore di Tirana, è non solo il più grande museo dell'Albania, ma anche uno dei più importanti. Rappresenta una tappa essenziale per chiunque sia interessato a comprendere la storia e la cultura di questa nazione. Coprendo un arco temporale che va dalla preistoria ai giorni nostri, il museo offre ai visitatori un'esauriente panoramica delle varie epoche storiche albanesi.
La collezione del museo è straordinariamente vasta e variegata, offrendo uno sguardo dettagliato sulla storia albanese. Le esibizioni coprono periodi che vanno dalla preistoria, attraversando l'era dell'Impero Romano e Bizantino, fino alle lotte per l'indipendenza, il regime comunista, e il periodo post-comunista. Ogni sala del museo è dedicata a un'epoca specifica, permettendo ai visitatori di immergersi completamente in ogni periodo storico.
Preistoria: Il museo inizia il suo viaggio dalla preistoria, con reperti che illustrano le prime culture che si insediarono sul territorio albanese.
Antichità: La sezione dedicata all'antichità presenta una ricca collezione di oggetti provenienti dai siti archeologici di Apollonia, Butrinto e Durazzo, testimonianze della fiorente civiltà greca e romana in Albania.
Medioevo: Il Medioevo è illustrato attraverso armi, armature, gioielli e manoscritti che raccontano l'epoca bizantina, la dominazione veneziana e l'ascesa del regno albanese sotto Skanderbeg.
Periodo Ottomano: La sezione ottomana presenta manufatti che illustrano i 500 anni di dominio turco in Albania, tra cui abiti, ceramiche, armi e miniature.
Indipendenza e XX secolo: Il museo si conclude con la sezione dedicata all'indipendenza dell'Albania nel 1912, al regime comunista e al periodo post-comunista, fino ai giorni nostri.
L'ingresso del Museo Storico Nazionale è famoso per il suo mosaico monumentale che decora la facciata, rappresentante varie fasi della storia albanese. Questo mosaico è un'opera d'arte in sé e attira l'attenzione dei visitatori ancor prima di entrare nel museo.
Oggi Tirana è diventata il fulcro, insieme a Durazzo, della politica economica e dell’attività industriale e commerciale dell’intero paese. La città ha sviluppato una buona rete di scambi commerciali e funzioni industriali legate alla tradizionale produzione di tappeti e seterie, e ai settori alimentare, chimico, calzaturiero, meccanico, del vetro e della porcellana.
ZONE DA EVITARE E ZONE SICURE A TIRANA
L' area urbana della capitale è da considerare relativamente sicura, è tuttavia consigliato evitare le zone periferiche nelle ore notturne.
PREFISSO TELEFONICO DI TIRANA
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MAPPA
Indirizzi utili
ambasciata italiana a Tirana
Rr.Papa Gjon Pali II, 2 - 1010 Tirana
Tel. 00355 42 75900 / 910
WEB
Ambasciata albanese in Italia
via Asmara, 5
00199 Roma
tel. 0039 06 86224110
WEB
Numeri utili
Pronto soccorso: 127 attivo solo a Tirana.
Polizia: 129 (pronto intervento), attivo soltanto
nei centri urbani più grandi.