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Il Perù è un paese dell'America latina, e confina con: Ecuador, Colombia, Bolivia, Brasile, Cile. Le sue coste sono bagnate dall'Oceano Pacifico. Nel territorio peruviano si possono distinguere tre zone: una zona costiera, compresa tra il Pacifico e le Ande; una zona montuosa (la Cordigliera andina) e una vasta pianura situata ad Est delle Ande (la Amazzonia). Tra i primi contrafforti montagnosi e il mare si trova la sottile fascia costiera, larga in media 50 km, è solcata da una serie di brevi fiumi paralleli, a regime torrentizio. A parte le falde sotterranee, è l’unica acqua di cui dispone questo territorio dove le piogge sono, salvo a nord, praticamente inesistenti.
Subito al di là della Costa, si stende l'imponente Cordigliera andina. La regione andina è formata da tre catene: la Cordigliera Occidentale coperta da nevi perenni e ghiacciai e punteggiata da alte vette (Huascaran, m 6.768); la Cordigliera Centrale, compresa tra le valli di due fiumi che concorrono a formare inizialmente il Rio delle Amazzoni: il Maranon e l'Huallaga, la Cordigliera Orientale, la meno elevata delle tre, interrotta da valli in cui scorrono i rami sorgentiferi del Rio Ucayali, il quale pure concorre a formare il corso superiore del Rio delle Amazzoni. Nel Perù meridionale le catene andine si riducono a due e chiudono un altipiano, occupato in parte dal lago Titicaca, che appartiene per una metà abbondante al Perù e per il resto alla Bolivia. Nel Perù vi è una sola pianura, in compenso è vastissima, occupa infatti il 60 % dell'intero territorio peruviano, l'Amazzonia.
I fiumi del Perù che sfociano nel Pacifico hanno corso breve e torrentizio. Gli unici due di una certa lunghezza sono il Rio Santa (km 320) e il Rio Chira (km 300). Ben altra importanza e ben diverse caratteristiche, anche per la maggior ricchezza d’acqua, hanno i fiumi tributari dell’Atlantico, che scendono sui versanti orientali delle Ande.
Il Maranon, considerato il principale ramo sorgentifero del grande fiume amazzonico, ha origine dal lago Lauricocha, a nord di Cerro de Pasco, a 4000 m di altitudine. Entrato nella pianura amazzonica, si fa assai largo, lento e navigabile. I suoi principali affluenti di sinistra sono il Pastaza e il Tigre. Nell’estremità nord-orientale del territorio peruviano scorrono ancora il Napo e il Putumayo, grossi affluenti del Rio delle Amazzoni. Grosso affluente di destra del Maranon è il Huallaga. L’Ucayali risulta dalla confluenza dell’Apurimac e dell’Urubamba. L’Ucayali è lungo, dalle sorgenti dell’Apurimac, 1800 km: è quindi il più lungo dei fiumi peruviani che concorrono a formare il Rio delle Amazzoni.
L’idrografia del Perù è infine caratterizzata anche da numerosi laghi, il principale è il lago Titicaca, attraversato dal confine con la Bolivia. Esso ha una superficie di 8300 kmq ed è per estensione il primo lago sudamericano. Con una profondità massima di 212 m, È il più elevato tra i laghi del globo, essendo situato a 3800 m sul livello del mare.
Il clima del Perù è caratterizzato da aspetti assai differenti: le coste, del pacifico hanno un clima estremamente caldo, per questo sono quasi desertiche, mentre la fredda corrente di Humboldt determina la formazione di nebbie persistenti. Anche alle altitudini maggiori i versanti pacifici delle Ande le precipitazioni sono scarse e le temperature sono basse: da valori medi mensili compresi tra i 16° e i 23° di Lima si passa così ai 13°-16° annui di Arequipa (2.332 m), dove cadono poco più di 100 mm di piogge. Queste aumentano sensibilmente, anche a quote più elevate, sui versanti amazzonici delle Ande dove arrivano le influenze atlantiche: a Huancayo (3.350 m) si superano già i 750 mm annui con una lunga estate piovosa e fredda (le temperature medie mensili variano dai 10° ai 12°). Condizioni tipicamente equatoriali sono infine quelle dei bassipiani amazzonici con piogge continue in tutti i mesi dell’anno (anche oltre i 3.000 mm complessivi) e temperature costantemente elevate (con valori medi annui oscillanti tra i 23° e i 27°).
La vegetazione, straordinariamente ricca di specie e prevalentemente concentrata nella parte orientale del Paese, dove domina la foresta pluviale, ricca di essenze preziose, dal cedro al mogano, dall’ebano al palissandro all’albero della gomma. In questa regione cresce anche la chinchona, dalla cui corteccia si estrae il chinino. Sulla costa l’ambiente desertico ospita esigue formazioni di cactacee e un’effimera vegetazione di fiori ed epifite. Sulle Ande rara è la vegetazione arborea, mentre oltre i 4.000 m domina la steppa erbosa. Scarsa e particolare è la fauna nella zona costiera. Numerosi sono gli uccelli marini; vi si trovano pellicani, cormorani, procellarie. Sulle Ande vivono animali tipici del Sudamerica: il lama, il guanaco, la vigogna, l’alpaca, tipici camelidi. Fra i carnivori primeggiano il puma e l’orso nero. Si trovano anche il chinchilla e la viscacha. Sui picchi più alti si annida il condor. Nelle foreste dell'Amazonia vive una fauna ricchissima comprendente scimmie, tapiri, cervi, armadilli, pecari, cinghiali, puma e numerosi rettili e uccelli.