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La Repubblica Centrafricana si trova (come dice il nome) nel centro del continente africano, e confina con: Ciad, Sudan, Sud Sudan, Rep.democratica del Congo, Rep. del Congo, Camerun.
La Repubblica Centrafricana, vasta poco più di due volte l'Italia, è uno dei pochi Stati africani privi del tutto di uno sbocco diretto sul mare. II territorio della Repubblica Centrafricana è un vasto penepiano esteso sulla grande dorsale che divide il bacino del Ciad da quello del Congo. La linea spartiacque tra i due bacini taglia grosso modo da ovest a est il territorio, all'altezza dell'8° parallelo; la dorsale divisoria risulta però molto appiattita e si presenta come un vasto altopiano, che si mantiene quasi costantemente su altezze tra i 600 e i 700 m. Solo sui lati orientale e occidentale si trovano alcune zone montuose più elevate: ad est, il massiccio dei Bongos (1400 m), rilievi divisori tra l'alto bacino orientale del Ciad e il bacino del Nilo; ad ovest, la sezione orientale dell'altopiano dell'Adamaoua. Gli orli dell'altopiano digradano progressivamente, a sud e a nord, verso le parti più depresse dei bacini fluviali dell'Oubangui e dello Chari e sono incisi da tutto un ventaglio di solchi vallivi, dai profili molto aperti, percorsi dagli affluenti dei due fiumi principali.
I principali corsi d'acqua sono l'Oubangui (Ubanghi) e il Chari che si gettano il primo nel Congo e il secondo nel lago Ciad. Di questi due bacini idrografici, il meridionale è il più esteso e anche il più ricco di acque. Tranne il Kadéi, nella parte sud-occidentale del Paese, tributario del Sanagha, che è un affluente del Congo, tutti gli altri fiumi che scendono verso sud riversano le loro acque nell'Oubangui. Quest'ultimo è navigabile a valle di Yakoma, e rappresenta la principale arteria di comunicazione del territorio centrafricano, con Brazzaville e Kinshasa, e, quindi, con la costa atlantica. Il versante settentrionale del Paese, invece, riversa le sue acque nello Chari e, in piccola misura, nel Logone, il suo maggior affluente. Lo Chari, anzi, nasce dalla fusione di numerosi corsi d'acqua che scendono dall'altopiano centrale e dal massiccio dei Bongos.
Il clima varia considerevolmente passando dalla sezione meridionale a quella settentrionale. A sud è di tipo savanico, con temperature medie molto elevate nella stagione delle piogge, che va da marzo alla fine di ottobre: in questo periodo le precipitazioni, che assumono carattere di violenti e improvvisi acquazzoni, superano i 2.000 mm, ingrossano i corsi d'acqua e rendono molto difficili le comunicazioni per via di terra. A nord invece, nel bacino dello Sciari e del Nilo, è di tipo saheliano, con precipitazioni che si riducono al di sotto dei 1.000 mm, distribuite durante una breve stagione piovosa estiva; i corsi d'acqua in questa parte del paese sono secchi per buona parte dell'anno, ma possono diventare molto pericolosi nella stagione delle piogge a causa delle piene improvvise.
La vegetazione, che a nord consiste in una savana cespugliosa, dove dominano baobab, acacie spinose e altri arbusti minori, si arricchisce sempre più scendendo verso il bacino dell'Ubanghi, dove assume prima le forme della savana a parco, poi quelle della savana arborata. Nell'angolo più meridionale, fra il Congo e il Camerati, compare infine la foresta pluviale, estremo lembo della grande foresta del bacino del Congo. La fauna presente è la più ricca di animali selvatici di tutta l'Africa: oltre all'elefante sono diffusi il leone, il leopardo, l'antilope, la gazzella e numerose varietà di scimmie. I parchi nazionali di André-Felix, di Bamingui-Bangoran e di Saint-Floris, oltre a tre grandi riserve, contribuiscono a preservare il patrimonio naturalistico.