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Madagascar Cosa vedere



1 - Il Parco Nazionale di Ranomafana

si erge come un gioiello naturale, una vasta estensione di 41.500 ettari di foresta pluviale che cattura l'essenza della biodiversità malgascia. Nel cuore di questa lussureggiante oasi, il parco ospita il lemure più raro, l'Hapalèmur dorato, scoperto solo nel 1986, insieme ad altre 11 affascinanti specie di lemuri.
Il periodo ottimale per esplorare questo santuario naturale va da aprile a ottobre, quando la fauna si anima e la foresta si rivela in tutta la sua bellezza. Gli amanti della natura possono godere di un'esperienza unica, avventurandosi tra sentieri pittoreschi per avvistare creature affascinanti e immergersi nella maestosità di un ecosistema intatto.
A soli 3 km di distanza, il villaggio di Ranomafana accoglie i visitatori con la sua autenticità e offre un rifugio accogliente in hotel e ristoranti locali. Qui, la cucina malgascia delizia i palati con specialità regionali, offrendo ai viaggiatori un assaggio autentico della cultura locale. Il Parco Nazionale di Ranomafana non è solo un rifugio per la fauna e la flora uniche di Madagascar, ma anche un ponte tra la natura e la cultura malgasce. Un viaggio attraverso questo paradiso verde è una finestra aperta su un mondo di meraviglie, dove la conservazione e la coesistenza tra uomo e natura si intrecciano in una sinfonia di biodiversità.

2 - Parco nazionale di Tsingy de Bemaraha (SITO UNESCO)

Unico nel suo genere, questo paradiso della natura, in cui si trovano specie animali e vegetali rare, custodisce particolari formazioni rocciose calcaree e foreste incontaminate, laghi e paludi di mangrovie. II limite occidentale della riserva segue la scarpata dell'altopiano attraverso il dirupo di Tsingy, a partire dal quale le terre scendono fino a raggiungere le coste di Belosur Tsibihina e Soahanima. Bemaraha vede ridursi gradualmente il carattere impervio procedendo da sud verso nord. Le zone centrali e settentrionali formano una successione di rilievi e fratture, inframmezzati da doline e campi carreggiati conosciuti popolarmente come lapiaz. L'estremità settentrionale della Riserva è segnata dal corso del fiume Mahapatsana. L'area meridionale della Riserva, la più caratteristica, è delimitata dal fiume Manambolo, di straordinaria bellezza il canyon formato dal fiume e la vasta area delle Tsingy guglie di pietra calcarea Alcune grotte e cavità nel settore del fiume Manambolo accolgono delle antiche tombe.Queste sepolture, dette anche "tombe vazimba", sono le più antiche dell'isola e appartengono alla cultura protomalgascia. Le foreste tropicali incontaminate, i laghi e le paludi di mangrovie del parco naturale costituiscono l'ambiente ottimale di pianterare, soprattutto di numerose specie di orchidee. La riserva di Bemaraha è particolarmente importante poiché è l'habitat dei lemuri che si trovano quasi esclusivamente in Madagascar. PARCO NATIONALE DE L’ISALO Le pianure erbose degli altipiani Hauts vicino Ranohira sono bruscamente interrotte da torreggianti massicci di arenaria scolpite dal vento e dall'acqua in gole e scogliere scoscese . E 'una delle regioni più spettacolari del paese, perfetta per le escursioni notturne. Il periodo migliore per visitare questo parco va da aprile a ottobre. Le guide ufficiali sono obbligatore per le visite al parco ed il costo varia a seconda del percorso che si sceglie. Tutti i percorsi iniziano e finiscono a Ranohira, e la loro durata varia da uno a sette giorni.

3 - Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia: il regno dell’Indri Indri

Situato a circa 140 chilometri a est di Antananarivo, il Parco Nazionale di Andasibe-Mantadia è una delle mete più accessibili ma anche tra le più emozionanti del Madagascar per gli amanti della natura. Composto da due aree principali — Andasibe (Analamazaotra) e Mantadia — il parco protegge una vasta porzione di foresta pluviale montana, l'habitat ideale per una ricchissima biodiversità.

Il protagonista assoluto è l’Indri Indri, il più grande dei lemuri esistenti. Questo primate è facilmente riconoscibile per il suo aspetto simile a un piccolo panda nero e bianco e per il suo richiamo potente e quasi mistico che risuona nelle vallate al mattino. Osservarlo in libertà, mentre salta da un albero all’altro, è un’esperienza indimenticabile.

Il parco ospita anche altre specie di lemuri (come il lemure dal ventre rosso e il sifaka di Diadema), oltre a camaleonti, gechi, rane coloratissime e oltre 100 specie di uccelli. I sentieri sono ben tracciati, con percorsi adatti anche ai camminatori meno esperti. Il parco è visitabile tutto l’anno, ma la stagione secca (aprile-novembre) è ideale per l’osservazione faunistica.

Attività consigliate:

Escursioni notturne per vedere animali attivi dopo il tramonto

Trekking nella zona più selvaggia di Mantadia

Visita ai villaggi locali e ai progetti di riforestazione comunitaria

4 - Altopiano centrale e risaie: paesaggi rurali e vita tradizionale

risaie altopiano centrale del madagascar

Cuore geografico e culturale del Madagascar, l’altopiano centrale si estende da Antananarivo fino a Fianarantsoa e oltre, offrendo un paesaggio collinare punteggiato da villaggi, risaie a terrazza e colline coltivate. Qui si trova il volto più autentico e quotidiano del paese, dove si respira l’anima agricola e spirituale dell’isola.

Le risaie a gradoni, visibili soprattutto nelle regioni intorno a Antsirabe, Ambositra e Ambatolampy, disegnano un mosaico verde e armonico che cambia tonalità a seconda delle stagioni. I villaggi in mattoni di laterite rossa, con tetti spioventi e staccionate di legno, sembrano usciti da un’altra epoca. In queste zone vivono principalmente i Merina e i Betsileo, due gruppi etnici legati profondamente alla coltivazione del riso e alle tradizioni ancestrali.

Il ritmo di vita è lento, scandito dalle attività agricole, dalle feste religiose e dai mercati locali. Visitare questi luoghi significa immergersi in una dimensione rurale dove il turismo è ancora raro, ma proprio per questo prezioso e genuino.

Attività consigliate:

Escursioni in bicicletta tra risaie e colline

Pernottamento in eco-lodge gestiti dalle comunità locali

Visita ai mercati tradizionali (Antsirabe è particolarmente animata)

Partecipazione a cerimonie tradizionali come il “famadihana” (rituale del ritorno dei morti)

5 - L’Avenue des Baobabs: un simbolo vivente dell’isola

Situata nei pressi di Morondava, sulla costa occidentale del Madagascar, l’Avenue des Baobabs è uno dei luoghi più iconici e fotografati del paese. Questa strada sterrata, lunga poco più di 250 metri, è fiancheggiata da una ventina di baobab Adansonia grandidieri, alberi colossali alti fino a 30 metri, con tronchi larghi fino a 11 metri di circonferenza.

I baobab sono alberi sacri per molte culture malgasce e hanno un ciclo di vita che può superare i 800-1000 anni. La loro forma inconfondibile, con tronchi gonfi e rami simili a radici, ha ispirato leggende e racconti popolari: si dice che siano alberi piantati al contrario dagli dèi.

L’atmosfera all’alba e al tramonto è surreale: la luce calda avvolge i tronchi e crea ombre teatrali che attraggono fotografi da tutto il mondo. L’avenue è anche un luogo ideale per incontri con la popolazione Sakalava, che vive nei villaggi circostanti e custodisce tradizioni orali e spirituali legate agli alberi.

Attività consigliate:

Passeggiate fotografiche all’alba o al tramonto

Visita alla “Baobab Innamorati”, due alberi intrecciati da una leggenda romantica

Escursione combinata con la Riserva di Kirindy, habitat del fossa e di molti lemuri notturni

6 - Parco Nazionale dell’Isalo: canyon, oasi e misteri del sud

Nel sud del Madagascar, tra le città di Ihosy e Toliara, si estende il maestoso Parco Nazionale dell’Isalo, un ambiente arido e spettacolare, spesso paragonato ai canyon americani o agli altopiani del deserto australiano. I paesaggi sono dominati da rocce di arenaria scolpite dal vento, gole profonde, caverne misteriose e piscine naturali nascoste tra le palme.

Isalo è un luogo sacro per il popolo Bara, che utilizza ancora oggi alcune delle grotte del parco come siti funerari. L’atmosfera è carica di spiritualità e mistero. Tra una camminata e l’altra, si scoprono archi naturali, canyon ombrosi e panorami sconfinati che si tingono d’oro al tramonto.

Il parco è anche ricco di fauna endemica, inclusi i lemuri catta (i più noti con la coda ad anelli bianchi e neri), camaleonti, rane e oltre 80 specie di uccelli. I trekking sono di varia difficoltà, da passeggiate brevi fino a escursioni di un’intera giornata.

Luoghi imperdibili all’interno del parco:

Piscina Naturale: una fresca oasi alimentata da un ruscello cristallino

Canyon des Singes: habitat di lemuri e punto panoramico spettacolare

La Fenêtre de l’Isalo: una formazione rocciosa a forma di finestra, perfetta per il tramonto

Canyon des Rats: meno frequentato, più selvaggio e ricco di biodiversità

Attività consigliate:

Trekking con guida locale per scoprire le leggende sacre del parco

Bagni rigeneranti nelle piscine naturali

Osservazione della fauna endemica e del paesaggio desertico

7- Costa occidentale: villaggi di pescatori e spiagge isolate

villaggio pescatori costa occidentale del madagascar

La costa occidentale del Madagascar è una regione remota, spesso trascurata nei circuiti turistici più battuti, ma proprio per questo conserva un fascino intatto. Qui la sabbia è bianca e finissima, le acque turchesi, le giornate lente e scandite solo dal ritmo del mare e dalle attività quotidiane dei Vezo, il popolo nomade del mare.

I Vezo non sono solo pescatori: sono marinai, costruttori di piroghe e navigatori esperti. Le loro vite sono legate indissolubilmente all’oceano: tutto si svolge in funzione delle maree, della pesca e della spiritualità legata al mare. Dormire in un villaggio Vezo o partecipare a un’escursione in piroga a vela è una delle esperienze culturali più autentiche che si possano vivere sull’isola.
Le località più suggestive:

Belo-sur-Mer: raggiungibile da Morondava con un percorso impegnativo, è un villaggio di pescatori immerso nelle mangrovie, noto per la costruzione di imbarcazioni in legno. È anche vicino alla Riserva di Kirindy-Mitea, un’area protetta con duna costiera, foresta spinosa e saline naturali.

Andavadoaka: oasi marina con acque cristalline e barriere coralline perfette per lo snorkeling. È al centro di progetti di conservazione marina promossi da ONG come Blue Ventures, che cooperano con le comunità locali.

Salary Bay: una baia idilliaca e poco sviluppata, raggiungibile solo via 4x4. Qui si trovano alcuni dei fondali marini più incontaminati del Madagascar, abitati da tartarughe, murene, pesci pappagallo e banchi di delfini.

Esperienze imperdibili:

Escursioni in piroghe a vela tradizionali con pescatori locali

Snorkeling e immersioni nei reef più sani del canale di Mozambico

Visite alle saline naturali e alle lagune con fenicotteri rosa

Partecipazione ai riti locali Vezo (come la benedizione delle barche)

Nota logistica: molte aree della costa occidentale sono difficili da raggiungere. Si consiglia di affidarsi a tour operator locali esperti o di prevedere giorni extra per eventuali imprevisti su piste sabbiose e fangose.

8 - Lago Alaotra: tra fauna acquatica e comunità locali

Il Lago Alaotra è il più grande lago del Madagascar, con una superficie variabile tra i 900 e i 1.200 km² a seconda delle stagioni. Si trova nella regione orientale di Alaotra-Mangoro, non lontano dalla città agricola di Ambatondrazaka, ed è uno dei bacini ecologicamente più importanti dell’intero paese.

L’intero ecosistema lacustre ospita una fauna endemica rarissima, come il lemure del Lago Alaotra (Hapalemur alaotrensis), detto anche lemure di bambù, un primate semiacquatico che vive tra canneti e papiri. Questo lemure non si trova in nessun’altra parte del mondo e la sua sopravvivenza è minacciata dalla distruzione dell’habitat e dalla pesca indiscriminata.

Ma il lago è anche il cuore economico della regione, abitata dagli Sihanaka, popolazione legata alla coltivazione del riso e alla pesca artigianale. Qui l'acqua non è solo risorsa: è cultura, spiritualità, sopravvivenza.
Cosa vedere e fare al Lago Alaotra:

Birdwatching: l’area ospita oltre 120 specie di uccelli, tra cui anatre, aironi, marabù, ibis, svassi e alcune specie endemiche in pericolo, come l’ibis sacro malgascio.

Escursioni in piroga tradizionale: perfette per esplorare silenziosamente i canneti e osservare la fauna senza disturbarla.

Trekking nei villaggi rurali: per conoscere le tecniche di coltivazione e i riti agricoli legati alla piantagione e al raccolto del riso.

Curiosità:

Il lemure del Lago Alaotra è uno dei pochi lemuri che non salta ma cammina tra i rami dei papiri.

In passato il lago era più vasto, ma la deforestazione e la pressione agricola ne hanno ridotto drasticamente le dimensioni.

 Consigli utili: per un soggiorno autentico, cerca progetti gestiti da ONG o cooperative locali (come Madagascar Wildlife Conservation o Alaotra Ecotourism Network).

9 - Riserva di Lokobe: il Madagascar primordiale

La Riserva Naturale Integrale di Lokobe è una vera capsula del tempo: uno dei pochi luoghi dove sopravvive la foresta primaria originaria di Nosy Be, un ecosistema simile a quello che copriva tutto il Madagascar milioni di anni fa. Questa piccola ma preziosissima area protetta (circa 740 ettari) si trova nella parte sud-orientale dell’isola di Nosy Be. Qui vivono decine di specie endemiche, molte delle quali non si trovano in nessun’altra parte del pianeta. Tra i protagonisti ci sono:

Il lemure nero di Nosy Be (Eulemur macaco): il maschio è completamente nero, la femmina ha un aspetto bicolore con il muso bianco.

Il Brookesia minima: uno dei camaleonti più piccoli del mondo, lungo meno di 3 cm.

Il boa di Sanzinia, serpente non velenoso che si mimetizza tra le liane.

Rane trasparenti, gechi dalla coda foglia e numerosi uccelli tropicali.

Come si accede:

L’accesso è possibile solo via mare, partendo in piroga dal villaggio di Ambatozavavy. Dopo circa 30 minuti di navigazione tranquilla, si approda al villaggio tradizionale di Ampasipohy, dove iniziano i sentieri di trekking nella foresta.

Cosa aspettarsi:

Silenzio assoluto: niente motori, niente folla, solo il rumore degli insetti e il canto degli uccelli. Foresta fittissima, dove ogni centimetro di terreno e ramo ospita forme di vita affascinanti. Incontri ravvicinati con lemuri curiosi e docili, abituati alla presenza delle guide. Un'esperienza immersiva e didattica, grazie alle guide locali che raccontano leggende, proprietà delle piante medicinali e rituali ancestrali.

Consiglio da viaggiatore: porta scarpe da trekking impermeabili, repellente per insetti e acqua. L’umidità è elevata e il terreno può essere fangoso anche in stagione secca.

10 - La Collina Reale di Ambohimanga

situata a circa 24 chilometri dalla capitale Antananarivo, è un sito UNESCO di immenso valore storico e culturale per il Madagascar. Iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale nel 2001, questa antica città reale rappresenta un luogo di memoria e di identità per il popolo malgascio. La storia di Ambohimanga risale al XV secolo, ma il suo periodo di massimo splendore coincise con il regno di Andriantsimitoviaminandriana nel XVIII secolo. Fu sotto questo sovrano che la città venne fortificata e ampliata, diventando il centro politico e religioso del regno.
All'interno del sito si possono ammirare diverse vestigia di questo periodo glorioso, tra cui:

Le tombe reali: ospitano le spoglie di diversi sovrani e sovrane del Madagascar.
Il Rova (palazzo reale): un complesso di edifici in legno e pietra, un tempo residenza dei reali, oggi adibito a museo.
La piscina reale: un bacino d'acqua artificiale con un significato religioso e rituale.
La cittadella del palazzo: costruita in legno di palissandro, è ancora oggi utilizzata per il culto degli antenati e altre cerimonie tradizionali.
Oltre al suo valore storico e architettonico, Ambohimanga è un luogo di grande importanza per l'identità culturale del Madagascar. La città rappresenta la memoria del regno precoloniale e della resistenza contro l'oppressione straniera. Il rituale del culto degli antenati, che si svolge ancora oggi nella cittadella, è un elemento fondamentale della cultura malgascia e permette di mantenere vivo il legame con le generazioni passate.

11 - Nosy Be

Nosy Be, la perla tropicale del Madagascar, incanta i visitatori con la sua fusione di comfort turistici e bellezze naturali incontaminate. Benché acclamata come la regione turistica meglio attrezzata del paese, l'isola conserva intatto il fascino della sua magnifica natura. Di origine vulcanica, Nosy Be regala panorami mozzafiato che vanno oltre le spiagge sabbiose e le piantagioni pittoresche di canna da zucchero, chiodi di garofano e alberi di ylang-ylang. Nelle profondità del sud-est, la riserva naturale di Lokobe svela un'autentica foresta vergine, un santuario per la biodiversità di Nosy Be. Lontano dal frastuono delle zone più frequentate, questo angolo incontaminato offre un rifugio per una straordinaria varietà di flora e fauna endemiche. I sentieri attraverso la foresta immergono i visitatori in un mondo di piante esotiche, uccelli rari e lemuri curiosi, regalando un'esperienza di immersione nella natura selvaggia. Nosy Be rappresenta un equilibrio perfetto tra il lusso del turismo e la preservazione della sua bellezza naturale. Quest'isola vulcanica incanta non solo per le sue spiagge idilliache, ma anche per la sua anima selvaggia, incarnata dalla riserva di Lokobe. Un viaggio a Nosy Be è una promessa di scoperte, sia sulle spiagge soleggiate che nei recessi incontaminati della sua lussureggiante vegetazione.

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