You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.

Loading...


Diario di Viaggio Romania Bosnia e Croazia (2005)



1° Giorno: Partenza dall’Italia e attraversamento della Croazia

L’avventura comincia all’alba del 5 agosto. Io e il mio amico, motivati dalla necessità di rientrare prima degli altri per lavoro, ci mettiamo in viaggio in anticipo rispetto al resto del gruppo. Il piano è semplice: esplorare la Romania e terminare la vacanza sull’isola di Brac, in Croazia. Un itinerario ambizioso che ci condurrà attraverso paesaggi incantevoli e sfide impreviste.

Percorriamo l’autostrada A4, già familiare per altri viaggi, e raggiungiamo Trieste. Da lì, ci addentriamo nella Croazia, passando per Karlovac, Zagabria e Slavonski Brod. Il confine serbo si avvicina, e con esso il primo vero assaggio dell’avventura: la diversità culturale e paesaggistica che caratterizza questa regione.

2° Giorno: Belgrado sotto la pioggia

Dopo aver attraversato il confine serbo, arriviamo a Belgrado, accolti da una serata piovosa. La capitale serba, con la sua miscela unica di architettura storica e moderna, meriterebbe una visita più approfondita, ma siamo solo di passaggio. Una rapida esplorazione del centro, una cena veloce e via a dormire: l’indomani ci aspetta un lungo viaggio verso Bucarest.

3°-5° Giorno: La Romania e le sfide delle strade di BucarestPorte di Ferro

Siamo preoccupati per le condizioni delle strade rumene, ma quelle serbe, almeno quelle secondarie, non sono certo meglio, e per di più le indicazioni sono in cirillico, e ogni tanto sbagliamo strada. Dobbiamo seguire il corso del Danubio, che per circa 100 km fa da confine tra Serbia e Romania, fino alle Porte di Ferro, superiamo il confine, almeno le pratiche doganali in pochi anni sono cambiate, ed in poco tempo entriamo in Romania. Passiamo dalla cittadina romena di Dobreta-Turnu Severin, a malincuore, scopriamo che le condizioni delle strade non sono cambiate, ed ogni tanto ci si mette anche il tempo con violenti scrosci di pioggia. Purtroppo questa condizione ci accompagnerà per tutta la vacanza, e sarà per me la vacanza più piovosa che abbia mai fatto. Prima di raggiungere Bucarest, passiamo da Craiova, e da Pitesti. Qualche chilometro prima di arrivare a Bucarest si scatena un temporale così violento che sembra impossibile che possa scendere dal cielo tanta acqua, ci fermiamo sotto un cavalcavia aspettando che smetta, dopo 10 minuti riusciamo a ripartire, anche se il temporale non è cessato del tutto. Arriviamo a Bucarest che è gia notte, per fortuna non piove più, ed al primo hotel troviamo subito da dormire, andiamo a letto subito, il tratto di strada che abbiamo percorso oggi, è stato davvero difficile per le condizioni delle strade e del tempo, e siamo molto stanchi, domani vedremo cosa fare. Noi avremmo voluto arrivare a Costanza sul Mar Nero, ma dalle notizie che arrivano dall'est della Romania, ci scoraggiano, le piogge torrenziali hanno provocato inondazioni e gravi danni, e sono sconsigliati viaggi i quelle zone. I giorni a Bucarest sono scanditi dalla pioggia, ma ciò non ci impedisce di esplorare luoghi emblematici come:

  • Il Centro Storico di Lipscani, con i suoi vicoli acciottolati e locali alla moda.
  • L’Ateneo Romeno, tempio della musica classica.
  • Il Parco Herăstrău, un’oasi verde nel cuore della città.

La nostra idea iniziale di proseguire verso Costanza e il Mar Nero viene abbandonata a causa delle inondazioni segnalate nella regione. Allora decidiamo di proseguire il viaggio verso la Bosnia.

6°-8° Giorno: Da Bucarest a Sarajevo, tra Serbia e Bosnia

Ritorniamo dalla Romania in Serbia percorrendo la stessa strada dell'andata, passiamo da Belgrado, che è ancora giorno, e decidiamo di proseguire vorremmo ripassare da Sarajevo, per salutare le persone che abbiamo conosciuto l'anno prima. Sarajevo e lontana da Belgrado, e non riusciamo ad arrivarci prima che faccia buio, non vogliamo viaggiare in Bosnia di notte, perchè può essere abbastanza pericoloso, ma trovare da dormire in questa zona della Serbia , si rivela molto difficile, in ogni hotel o pensione dove chiediamo, ci dicono che è tutto completo, capiamo dalle faccie della gente che non siamo graditi, questa è zona dove pochi anni fa c'è stata la guerra, ed il rancore delle persone nei riguardi degli stranieri specialmente quelli delle nazioni che hanno partecipato anche in maniera marginale come l'Italia, non si è ancora sopito.

Per forza di cose dobbiamo proseguire, transitare sul territorio bosniaco di notte ci spaventa, ma non abbiamo altra scelta, ma proprio sul confine troviamo un motel chiediamo, e per fortuna ci dicono che c'è posto. Mangiamo qualche cosa e subito a dormire, abbiamo viaggiato tutto il giorno e siamo molto stanchi. Ripartiamo il giorno seguente per Sarajevo, il tratto di strada che dobbiamo percorrere per la capitale bosniaca, è sulle montagne, e la strada è abbastanza tortuosa, in compenso ci sono paesaggi di una bellezza incomparabile, e sembra impossibile che su queste montagne cosi belle ci sia stato tanto odio.

Diamo un passaggio ad un autostoppista che deve andare a Sarajevo, per fortuna parla un poco di inglese, e riusciamo a capirci a vicenda. Arrivati in città ci consiglia un bell'hotel nel centro, resteremo qui due notti. Il giorno seguente passiamo a salutare le persone che abbiamo conosciuto l'anno prima, e nel pomeriggio andiamo in un parco molto bello della periferia dove la gente di Sarajevo ci trascorre il tempo libero. Alla sera cena nel centro storico, e domani partenza per Brac dove speriamo di trovare un pò di sole e relax.

9°-14° Giorno: L’isola di Brac e la magia del Corno d’OroBol

Da Sarajevo facciamo la stessa strada che abbiamo fatto anche un anno fà, passando per Mostar, dobbiamo arrivare a Spalato per prendere il traghetto che ci porterà sull'isola. Sbarcati dal traghetto ci resta da fare solo qualche chilometro per arrivare finalmente a Bol. I nostri amici, che sono qui da qualche giorno, hanno trovato una stanza nel centro di Bol, resteremo qui per una settimana, che sarà anche qui abbastanza piovosa. Il paesino di Bol si rivela davvero incantevole, ci sono molti ristorani dove si mangia molto bene ad un prezzo ragionevole, e alcuni locali notturni sempre molto affollati di gente. Molto bella anche la passeggiata che dal paese porta alla spiaggia di Zlatni Rat (Corno d'Oro), simbolo della Croazia balneare.

15° Giorno: Il rientro improvviso

Proprio quando la vacanza sembra entrare nel vivo, una telefonata cambia tutto. Mio fratello mi informa che nostro padre è stato ricoverato d’urgenza. Decido di rientrare immediatamente, lasciando Bol con un misto di preoccupazione e malinconia. Fortunatamente, si tratta di un falso allarme, ma l’esperienza mi ricorda quanto sia importante la famiglia, anche in mezzo alle avventure più emozionanti.

Riflessioni finali

Il viaggio in Romania e Croazia è stato un mix di scoperte e sfide. Dai paesaggi epici delle Porte di Ferro al fascino intramontabile di Sarajevo, fino alle acque limpide di Brac, ogni tappa ci ha regalato qualcosa di unico. Certo, il maltempo ha complicato i nostri piani, ma ha anche reso ogni momento vissuto ancora più intenso e memorabile.


Dati viaggio Romania e Croazia
  • Periodo del Viaggio
    Agosto 2005
  • Durata 15 giorni
  • Viaggio Auto seat Ibiza
  • Principali centri visitati
    Bucarest (Romania)
    Isola di Brac (Croazia)
    Sarajevo (Bosnia)
  • Cartina del percorso
Pubblicità