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Trentino-Alto Adige è una di quelle regioni che ti “costringe” a scegliere: laghi e borghi storici oppure Dolomiti e grandi panorami. La verità è che puoi fare entrambe le cose nello stesso viaggio. In questa guida trovi le località più interessanti, dalle perle della Valsugana (Pergine, Levico e Borgo) agli altipiani di Folgaria e Lavarone, passando per Rovereto e il Garda trentino. Poi si sale nel mondo dolomitico: Val di Fassa, Alpe di Siusi, Sassolungo e Marmolada, fino all’Alto Adige più iconico con Bolzano, Val di Funes, Bressanone, Brunico, Lago di Braies e Tre Cime di Lavaredo. In fondo trovi anche un itinerario pronto e consigli pratici per organizzare tempi e spostamenti.
Situata all'ingresso della Valsugana, Pergine Valsugana è un centro storico di grande interesse, che combina storia, cultura e paesaggi mozzafiato.
Via Maier è il cuore storico di Pergine. Questa antica strada è costeggiata da numerosi palazzi di epoca rinascimentale, testimonianza di un passato ricco e nobile. Nonostante il passare del tempo e alcuni segni di degrado, gli edifici conservano ancora dettagli architettonici di pregio: facciate decorate, portali in pietra lavorata e stemmi nobiliari che raccontano secoli di storia.
Arroccato su una collina rocciosa, il Castel Pergine è uno degli esempi più suggestivi di architettura medievale alpina.
Costruito nel XIII secolo, il castello combina elementi difensivi, come torri e bastioni, con un palazzo gotico di rappresentanza. La sua posizione dominante offre una vista panoramica sulla Valsugana e sul Lago di Caldonazzo.
Escursioni e Trekking: Sentieri panoramici partono dal castello e si snodano tra i boschi della Valsugana.
Passeggiate sul Lago di Caldonazzo: Ideale per rilassarsi sulle rive o praticare sport acquatici.
A pochi chilometri da Pergine si trova il Lago di Levico, un’oasi di tranquillità immersa nella natura. Protetto dalla catena collinosa di Tenna, il lago si estende in una valle stretta e pittoresca, circondata da dolci colline coperte di vigneti e frutteti.
Borgo Valsugana è un piccolo centro industriale e commerciale, famoso per le sue botteghe artigiane e il fascino dei suoi angoli storici. Il centro è attraversato dal fiume Brenta, che dona un'atmosfera romantica alla città.
Il centro storico di Borgo Valsugana è un incanto per chi ama le atmosfere antiche. Il punto più caratteristico è il Ponte Veneziano, che unisce le due sponde del fiume Brenta e richiama l’architettura dei ponti della Laguna di Venezia. Passeggiando lungo il corso principale si notano edifici eleganti con portici che ricordano i fondachi veneziani. Le facciate decorate e i balconi in ferro battuto rendono il centro una meta perfetta per una passeggiata.
Sulle alture che sovrastano Borgo Valsugana si trovano i ruderi del Castel Telvana, un’antica fortezza medievale.
Lavarone è una delle località più suggestive dell'altopiano omonimo, ideale per le vacanze in famiglia. Circondata da boschi e prati verdi, è un rifugio perfetto per chi cerca tranquillità e attività all’aria aperta.
Il lago di Lavarone è un piccolo gioiello naturale. Le sue acque cristalline riflettono il paesaggio circostante, creando un'atmosfera di pura serenità. Si possono fare passeggiate lungo il sentiero panoramico o dedicarsi alla pesca sportiva.
Forte Belvedere Gschwent è un'imponente testimonianza della Prima Guerra Mondiale, oggi museo che racconta la vita dei soldati al fronte. Le sue gallerie e postazioni di tiro offrono un’esperienza immersiva nella storia.
Lavarone offre una vasta rete di sentieri adatti a tutti. I percorsi attraversano boschi di conifere e pascoli alpini, con panorami mozzafiato sul vicino altopiano di Asiago.
Il periodo migliore per visitare è l'estate, ideale per escursioni e sport acquatici. I ristoranti tipici propongono specialità trentine come i canederli e la polenta.
Moena, incastonata in una splendida conca della Val di Fassa, è una delle località più eleganti e caratteristiche delle Dolomiti. Conosciuta come la “Fata delle Dolomiti”, unisce il fascino dei borghi alpini alla qualità dei servizi turistici, offrendo un ambiente ideale sia per chi cerca relax, sia per chi desidera un soggiorno attivo. La sua posizione strategica tra catene montuose spettacolari, pascoli verdi, boschi e comprensori sciistici di eccellenza la rende una meta perfetta in tutte le stagioni.
Il centro storico di Moena è un piccolo gioiello architettonico, caratterizzato da viuzze in pietra, edifici storici con balconi fioriti e facciate affrescate, espressione autentica della tradizione ladina. Piazza de Sotegrava rappresenta il cuore pulsante del paese: una zona pedonale animata da negozi di artigianato, pasticcerie storiche e locali dedicati ai prodotti tipici. Tra questi spicca il celebre Puzzone di Moena DOP, uno dei formaggi più rappresentativi del Trentino, dal sapore intenso e inconfondibile.
Moena è una destinazione che vive il territorio a 360°: in inverno è considerata la “porta d’ingresso” al grande comprensorio Ski Area Alpe Lusia – Tre Valli, con piste perfettamente preparate, strutture moderne e
collegamenti rapidi. Gli amanti dello sci di fondo trovano inoltre percorsi panoramici nella vicina Piana di Soraga e lungo il tracciato della Marcialonga.
In estate, Moena diventa un paradiso per escursionisti e bikers: sentieri che raggiungono
la Val di Fassa, il Lago di Soraga, le malghe panoramiche dell’Alpe Lusia e itinerari perfetti per famiglie
e sportivi. Non mancano percorsi gastronomici, attività naturali per bambini e tour guidati dedicati alla fauna alpina.
Le tradizioni ladine sono ancora oggi profondamente radicate nel tessuto sociale di Moena. La località è famosa per la “Festa della Fata delle Dolomiti”, un evento che celebra la leggenda che avvolge la nascita del nome della città, tra folklore, musica alpina e costumi tipici. Durante l’anno non mancano mercatini, rievocazioni storiche, sfilate e appuntamenti enogastronomici che valorizzano i sapori della Val di Fassa.
Folgaria è un altopiano soleggiato immerso in boschi e prati. È una meta turistica perfetta sia in estate che in inverno, grazie alla sua vasta offerta di attività all'aperto.
Durante l'inverno, Folgaria diventa una delle stazioni sciistiche più apprezzate del Trentino, con piste adatte a tutti i livelli. Gli sport praticabili includono sci alpino, snowboard, sci di fondo e ciaspolate.
La zona è costellata di forti militari risalenti alla Prima Guerra Mondiale. Forte Cherle, in particolare, offre una vista spettacolare sull'altopiano e un interessante percorso storico.
Folgaria è anche un paradiso per gli escursionisti e gli amanti della mountain bike. Sentieri ben segnalati conducono attraverso boschi, prati e antichi borghi alpini.
Il periodo migliore è l'inverno per gli sport sulla neve, mentre l'estate è perfetta per trekking e mountain bike. I rifugi alpini offrono piatti tipici come la carne salada e i formaggi di malga.
Rovereto è una delle città più interessanti del Trentino per chi ama arte, storia e cultura. Adagiata lungo l’Adige, nel cuore della Vallagarina, è un punto d’incontro tra mondo alpino e atmosfera più “mitteleuropea”, con un passato legato sia alla tradizione mercantile sia agli eventi della Prima Guerra Mondiale. Oggi unisce un centro storico elegante, musei di livello internazionale e un’offerta culturale continua durante tutto l’anno.
Il Castello di Rovereto, arroccato su un pendio roccioso che domina la città, è una fortezza d’impianto tardo-medievale, potenziata nei secoli successivi per scopi difensivi. Al suo interno ha sede il Museo Storico Italiano della Guerra, uno dei più importanti musei italiani dedicati ai conflitti tra Otto e Novecento, con particolare attenzione alla Grande Guerra. Le sale espositive raccontano la vita dei soldati e delle popolazioni civili attraverso armi, uniformi, fotografie, documenti e oggetti di uso quotidiano. La visita al castello è doppiamente interessante: per i contenuti del museo e per i panorami sulla città e sulla vallata.
Sulla collina di Miravalle si trova uno dei simboli più forti di Rovereto: la Campana dei Caduti “Maria Dolens”. Fusa originariamente con il bronzo dei cannoni delle nazioni coinvolte nella Prima Guerra Mondiale, è divenuta negli anni un potente monumento alla pace. Ogni sera, i rintocchi della campana ricordano i caduti di tutte le guerre e lanciano un messaggio di riconciliazione tra i popoli. Dal colle si ammira anche una suggestiva vista su Rovereto e sulla Vallagarina, ideale nelle ore del tramonto.
Il MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto è uno dei centri culturali più importanti del Nord Italia. Il complesso espositivo di Rovereto, progettato dagli architetti Mario Botta e Giulio Andreolli, si riconosce per la scenografica cupola di vetro e acciaio che copre la piazza centrale. All’interno si trovano collezioni e mostre temporanee che spaziano dal primo Novecento all’arte contemporanea, con opere di grandi maestri come Fortunato Depero (originario proprio di Rovereto), Lucio Fontana, Alberto Burri e molti altri. Il MART è collegato anche alla Casa d’Arte Futurista Depero, nel centro storico, che permette di approfondire il legame della città con il Futurismo.
Passeggiare nel centro storico di Rovereto significa muoversi tra palazzi signorili, portici, corti interne e vie lastricate che testimoniano il passato mercantile della città. Corso Bettini è l’asse principale della vita cittadina: lungo questa elegante passeggiata si affacciano il MART, edifici storici, caffè, librerie e boutique. Tra i luoghi da non perdere ci sono la Chiesa di San Marco, con interni arricchiti da decorazioni barocche, e il Teatro Zandonai, uno dei teatri storici più importanti del Trentino, che ospita spettacoli, concerti e rassegne culturali. I vicoli laterali, più raccolti e tranquilli, conducono a scorci suggestivi e angoli meno turistici ma molto caratteristici.
Rovereto è una meta interessante in tutte le stagioni: in autunno la vallata si colora grazie ai vigneti del Marzemino, in inverno si abbina facilmente con i mercatini natalizi del Trentino, mentre in primavera ed estate è piacevole da vivere a piedi o in bicicletta lungo le piste ciclabili della Vallagarina. La città è facilmente raggiungibile in treno e si presta bene anche come tappa intermedia tra Trento e il Lago di Garda. Per una pausa gastronomica, i ristoranti e le osterie del centro propongono piatti tipici come gli strangolapreti, il canederlo, lo speck e i formaggi trentini, da accompagnare con un calice di vino locale, in particolare il già citato Marzemino della zona.
Arco è una cittadina rinomata per il suo clima mite e per essere un’antica stazione di cura e riposo. Situata vicino al Lago di Garda, è famosa per i suoi giardini rigogliosi e il suo affascinante centro storico.
I giardini comunali di Arco sono un’oasi verde che sorprende per la ricca vegetazione mediterranea. Grazie al clima mite, crescono rigogliosi palme, oleandri, agrumi e agavi, creando un paesaggio esotico incorniciato dalle montagne trentine.
Il Castello di Arco domina il borgo dall’alto di una suggestiva bastionata rocciosa. Costruito nel XIII secolo, fu residenza dei Conti d’Arco ed è oggi uno dei simboli della città.
Cosa vedere nel castello:
Passeggiando per il centro storico di Arco, troverai stradine acciottolate, palazzi nobiliari e piazze pittoresche.
Luoghi di interesse:
Al centro del borgo sorge il maestoso Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, riconoscibile per gli affreschi che decorano la facciata e il muro merlato. Questo edificio storico fu la residenza estiva dei principi-vescovi di Trento e il centro amministrativo della comunità locale. Al suo interno è possibile ammirare una collezione d’arte che include mobili antichi, quadri e cimeli storici, oltre a reperti archeologici rinvenuti nella valle.
La Magnifica Comunità di Fiemme risale al Medioevo ed è ancora attiva oggi, gestendo un vasto patrimonio di foreste e pascoli. Questa antica istituzione amministrativa difese l’autonomia della valle contro i potenti feudatari, soprattutto contro i conti del Tirolo. Le sue origini medievali testimoniano un’organizzazione volta a tutelare gli interessi degli abitanti della valle e a gestire con attenzione alla sostenibilità boschi e risorse naturali.
Un luogo ricco di storia e simbolismo è il "Banco de la Resón", situato nel parco intorno alla Pieve di Cavalese. Questo singolare complesso architettonico era il luogo dove si riuniva l’assemblea generale della valle ogni 15 agosto per discutere le questioni amministrative più rilevanti. La struttura, composta da due muretti concentrici che fungono da sedili attorno a un tavolo rotondo in pietra, rappresenta un simbolo di democrazia diretta e autogoverno locale.
Passeggiando per il centro storico di Cavalese si scoprono angoli suggestivi e monumenti storici. Tra questi spiccano la Chiesa di San Vigilio, con decorazioni barocche e affreschi notevoli, e Via Bronzetti, il cuore commerciale della cittadina, con negozi e botteghe artigiane. I mercatini locali sono perfetti per scoprire prodotti tipici come formaggi, miele e oggetti in legno.
Cavalese è anche il punto di partenza ideale per escursioni nella natura incontaminata della Val di Fiemme. In estate, gli appassionati di trekking e passeggiate possono esplorare sentieri adatti a ogni livello di difficoltà, mentre in inverno l’area offre piste da sci di fondo e discesa. Per i ciclisti, ci sono numerosi percorsi immersi nel verde delle Dolomiti.
Predazzo è una vivace borgata situata in una conca circondata da pendici boscose. Grazie al suo clima mite e alla sua posizione, rappresenta una meta ideale per gli appassionati di escursionismo, geologia e storia.
Predazzo è famosa per il suo ricco patrimonio mineralogico. Durante l’era terziaria, le rocce dolomitiche entrarono in contatto con il magma, formando una varietà incredibile di minerali rari. Il Museo Geologico delle Dolomiti è il luogo perfetto per scoprire queste meraviglie naturali.
Chi ama la natura troverà in Predazzo numerosi sentieri escursionistici che attraversano boschi di abeti e larici. Le escursioni verso il Passo Rolle e la Val di Fiemme sono particolarmente suggestive, ideali per esplorare la bellezza incontaminata delle Dolomiti.
San Martino di Castrozza è, immersa nella maestosa cornice delle Pale di San Martino. Questo centro turistico è rinomato per gli sport invernali, le escursioni estive e i panorami.
Le Pale di San Martino rappresentano uno dei gruppi montuosi più vasti e suggestivi delle Dolomiti. Caratterizzate da cime frastagliate e guglie imponenti, queste montagne offrono una varietà infinita di percorsi escursionistici e vie ferrate.
L’altipiano centrale delle Pale, con il suo paesaggio lunare, è un’attrazione unica. L’area è dominata dalle cime della Vezzana e del Cimon della Pala, due delle vette più iconiche del gruppo. Il Cimon della Pala, con la sua forma slanciata ed elegante, è spesso definito il “Cervino delle Dolomiti” ed è uno spettacolo imperdibile, soprattutto al tramonto, quando le rocce si tingono di rosso fuoco.
Tra le escursioni più affascinanti, spiccano i percorsi verso la Val Canali, la Val di San Lucano e la Val di Gares. Ognuna di queste valli offre scenari mozzafiato.
In inverno, San Martino di Castrozza diventa una delle destinazioni sciistiche più amate. Gli impianti di risalita permettono di accedere a numerose piste, adatte sia ai principianti che agli sciatori esperti. Inoltre, è possibile praticare lo sci alpinismo, le ciaspolate e l’arrampicata su ghiaccio.
San Martino di Castrozza è anche un centro di cultura e tradizione. I rifugi alpini offrono l’opportunità di assaporare la cucina tipica trentina, con piatti come i canederli, la polenta e lo strudel di mele. Eventi culturali e manifestazioni animano il paese durante tutto l’anno.
Madonna di Campiglio è una delle più prestigiose località turistiche delle Alpi italiane, rinomata per essere una stazione di soggiorno sia estivo che invernale. Incorniciata dalle Dolomiti di Brenta e dalla Presanella.
Uno dei luoghi più emblematici di Madonna di Campiglio è la sua chiesa, costruita nel 1895 e ristrutturata dopo un incendio. All'interno conserva un prezioso crocifisso gotico e un trittico d'altare in legno policromo che testimoniano l'importanza storica e artistica della zona.
Per gli amanti della natura, il Parco Naturale Adamello-Brenta è una tappa obbligata. Qui è possibile fare escursioni lungo sentieri panoramici che attraversano boschi di abeti e prati alpini, fino a raggiungere spettacolari laghi glaciali e vette dolomitiche. In inverno, Madonna di Campiglio si trasforma in un paradiso per sciatori con oltre 150 km di piste.
Tra le esperienze imperdibili c'è anche la salita al rifugio 5 Laghi, da cui si gode una vista spettacolare sulle montagne circostanti. Gli appassionati di storia e cultura possono esplorare i sentieri storici che raccontano vicende della Prima Guerra Mondiale, come i tracciati lungo il Passo del Grostè.
Cles è il capoluogo della Val di Non e un centro agricolo e industriale ricco di storia e cultura. Situato vicino al lago di Santa Giustina, questo paese affascina per il suo patrimonio artistico e architettonico.
La chiesa parrocchiale dell'Assunta è uno degli edifici più imponenti di Cles. Costruita nel XVI secolo per volontà del cardinale Bernardo Clesio, figura storica di rilievo, la chiesa domina una delle piazze principali della città. Il suo portale rinascimentale con lunetta affrescata e l’interno luminoso a navata unica sono un esempio pregevole di architettura sacra. Spicca inoltre il campanile, slanciato ed elegante, che completa la maestosa struttura.
Il Palazzo Assessoriale, oggi sede del municipio, è un altro simbolo di Cles. Costruito nel XV secolo e successivamente rimaneggiato, il palazzo presenta un portale gotico sormontato dallo stemma della famiglia Clesio. La facciata, decorata con bifore e affreschi del 1543 raffiguranti motivi mitologici, è un vero gioiello artistico. Alcune stanze interne conservano ancora soffitti lignei finemente intagliati.
Un'escursione nei dintorni porta al Castello di Cles, situato su una collina che domina il lago di Santa Giustina. Questo castello, antica dimora dei Clesio, offre un panorama mozzafiato sulla valle e rappresenta una delle mete più suggestive della zona. Gli amanti della natura possono esplorare i numerosi sentieri escursionistici che attraversano i meleti della Val di Non, famosi per la produzione di mele DOP.
Pinzolo, situato nella Val Rendena, è una rinomata località turistica estiva e invernale, perfetta per chi cerca relax, sport e arte. Il paese è immerso in una conca soleggiata, circondata dalle Dolomiti di Brenta e dai massicci dell’Adamello e della Presanella.
La Chiesa di San Vigilio è il monumento più celebre di Pinzolo. Situata poco fuori dal centro abitato, nei pressi del cimitero, questa chiesa custodisce uno degli affreschi più significativi del Rinascimento trentino: la “Danza Macabra” di Simone Baschenis, realizzata nel 1539. Questo affresco, composto da 40 figure accompagnate da versi in lingua popolare, è un capolavoro unico che raffigura il tema della morte come livellatrice sociale.
Pinzolo è anche il punto di partenza per escursioni memorabili. Tra i percorsi più suggestivi ci sono le escursioni verso le Cascate di Nardis, che scendono impetuose dalle montagne creando un paesaggio fiabesco. Durante l'inverno, l'area offre una vasta rete di piste da sci e impianti moderni che attirano sciatori e snowboarder.
Bolzano, capoluogo dell’Alto Adige, è una città elegante e dinamica situata in una vasta conca alla confluenza di Adige, Isarco e Talvera. Crocevia naturale tra mondo italiano e mondo germanico, rappresenta un punto d’incontro tra lingue, culture e tradizioni diverse, dando vita a un ambiente urbano unico nel panorama alpino. Le sue piazze vivaci, i vicoli medievali, i musei moderni e i numerosi palazzi storici raccontano una storia ricca e stratificata, frutto di secoli di scambi culturali e commerciali.
Uno dei simboli più iconici della città è il Duomo di Bolzano, dedicato a Santa Maria Assunta. L’edificio è un raffinato esempio di architettura gotica con influenze romaniche, completato tra XIII e XV secolo. Il suo celebre campanile gotico, capolavoro progettato dallo scultore svevo Hans Lutz nel 1514, si distingue per la struttura elegante e traforata. Nonostante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che danneggiarono ampie zone del centro urbano, il campanile restò in piedi, diventando simbolo di resistenza e rinascita.
All’interno del Duomo si possono ammirare splendidi affreschi trecenteschi di scuola giottesca, uno straordinario pulpito in pietra realizzato dallo stesso Lutz e la suggestiva Cappella delle Grazie, aggiunta nel XVIII secolo, arricchita da decorazioni barocche e un altare monumentale realizzato da maestranze italiane.
La Chiesa dei Domenicani, risalente alla fine del XIII secolo, è uno dei complessi religiosi più importanti di Bolzano. La struttura, insieme al chiostro annesso, è un esempio significativo di architettura gotica alpina, impreziosita da cappelle laterali e da cicli pittorici di straordinario valore.
La Cappella di San Giovanni, situata all’interno del complesso, conserva affreschi di scuola giottesca realizzati intorno al 1340 da pittori padovani. Queste opere, tra le più rilevanti dell’arte medievale altoatesina, testimoniano l’incontro tra cultura italiana e influenza germanica, dando vita a una produzione artistica locale originale e riconoscibile. Tra i dipinti più celebri, la Crocifissione attribuita a Federico Pacher, uno degli artisti più importanti dell’area alpina.
Il quartiere di Gries, situato a ovest del centro, unisce scorci panoramici, siti storici e testimonianze artistiche. Attraversando il Ponte Talvera si apre una vista spettacolare sul Catinaccio e sul Massiccio dello Sciliar, tra le montagne più iconiche delle Dolomiti.
Poco distante si trova il Monumento alla Vittoria, costruito nel 1928 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini, oggi accompagnato da un percorso museale che illustra la storia del Novecento bolzanino. Nel cuore di Gries sorge anche la splendida Chiesa Abbaziale dei Benedettini di Muri, uno dei più importanti esempi del barocco in Alto Adige. L’edificio, progettato da Giuseppe Sartori, custodisce affreschi del maestro Martin Knoller e un prezioso altare ligneo di Michael Pacher.
Da qui parte la suggestiva Passeggiata del Guncinà, un percorso panoramico molto amato dai residenti e dai turisti, che si snoda lungo pendii soleggiati e permette scorci magnifici sulla conca di Bolzano.
A breve distanza dal centro si trova lo scenografico Castel Roncolo (Schloss Runkelstein), costruito nel 1237 dalla famiglia Vanga su uno sperone roccioso che domina l’ingresso della Val Sarentina. Nel corso del XIX secolo fu restaurato per volontà dell’imperatore Francesco Giuseppe, che ne riconobbe l’importanza storica e artistica.
Gli interni del castello sono celebri per i cicli di affreschi quattrocenteschi, considerati tra i più ampi e meglio conservati dell’Europa medievale dedicati alla vita profana. Scene cavalleresche, poemi epici, raffigurazioni di dame e cavalieri e numerosi dettagli della vita cortese animano sale come quella dedicata alle celebri “triadi” di re e cavalieri mitici. Particolarmente affascinante è anche la Casa Estiva, dove l’uso predominante di tonalità verdi crea un ambiente singolare e ricco di suggestione, unico nel suo genere.
Carezza al Lago è una delle località più affascinanti delle Dolomiti, incastonata tra le maestose pareti del Latemar e del Catinaccio. La zona, immersa in fitte foreste di abeti e larici, mantiene un’atmosfera autentica e silenziosa, lontana dai ritmi del turismo di massa. La combinazione di paesaggio alpino, leggenda e bellezza naturale rende questo luogo una meta imperdibile sia per gli amanti della fotografia sia per gli escursionisti.
Il simbolo indiscusso della località è il Lago di Carezza, celebre in tutto il mondo per le sue acque cristalline dalle tonalità smeraldo e turchese, che riflettono le torri dolomitiche del Latemar come in una tavolozza d’artista. Il lago è alimentato da sorgenti sotterranee e il suo livello varia naturalmente durante l’anno: il momento più spettacolare è tra maggio e giugno, quando l’acqua raggiunge il massimo livello e crea un riflesso quasi perfetto della montagna.
Una delle leggende più suggestive narra della ninfa Ondina, che viveva nelle acque del lago incantando chiunque vi si specchiasse. Il mago della foresta, innamorato di lei, tentò di rapirla trasformandosi in arcobaleno; Ondina, spaventata, si inabissò per sempre e il mago, in preda alla rabbia, spezzò l’arcobaleno e lo lanciò nel lago, donandogli così le sue sfumature cangianti. Una storia semplice ma fortemente radicata nell’immaginario locale, che contribuisce al fascino del luogo.
Il periodo migliore per ammirare il lago in tutto il suo splendore è la tarda primavera, quando il livello dell’acqua è al suo massimo e gli abeti sembrano sfiorare la superficie. In estate il colore del lago rimane magnifico, anche se il livello può leggermente abbassarsi. In inverno, invece, l’area si trasforma in un paesaggio incantato, con il lago che ghiaccia parzialmente e il Latemar che domina un silenzioso scenario innevato.
Il tramonto è uno dei momenti più magici: le pareti dolomitiche del Latemar si tingono di tonalità roseo-aranciate, creando un’atmosfera quasi surreale.
Carezza al Lago è il punto di partenza ideale per chi ama esplorare la natura dolomitica. Il giro del lago è una passeggiata breve ma emozionante, adatta a tutti e perfetta per godere di diverse prospettive sullo specchio d’acqua.
Gli escursionisti più esperti possono proseguire lungo i percorsi che conducono verso il Catinaccio o ai piedi delle guglie del Latemar, attraverso boschi secolari, ponticelli e punti panoramici che regalano viste uniche sulla conca di Carezza. In ogni stagione, i sentieri offrono contesti diversi, dai prati fioriti estivi ai tappeti di aghi dorati dell’autunno.
L’Alpe di Siusi è una vasta distesa di prati alpini che si estende ai piedi dei maestosi massicci del Sassolungo, del Sella e dello Sciliar. Con i suoi morbidi pendii e le baite, questo altopiano regala un’esperienza unica a contatto con la natura.
Il paesaggio è un susseguirsi di prati fioriti, boschi di larici e rifugi dove assaporare la cucina tipica altoatesina. In estate, l’Alpe di Siusi si trasforma in un paradiso per gli escursionisti, grazie a una rete di sentieri che attraversano prati pieni di fiori selvatici. Le passeggiate conducono a punti panoramici da cui ammirare il profilo imponente del Sassolungo e del gruppo dello Sciliar.
Gli appassionati di trekking possono affrontare percorsi più impegnativi, come il sentiero che conduce alla Punta d’Oro o al Rifugio Molignon. Chi cerca esperienze più rilassanti può esplorare le dolci colline circostanti.
L’inverno trasforma l’Alpe di Siusi in una destinazione ideale per gli sport invernali. Le piste da sci, attirano sciatori di ogni livello, mentre i percorsi per ciaspolate e sci di fondo permettono di immergersi nella natura innevata in totale tranquillità.
Ortisei è il centro principale della Val Gardena e una delle mete turistiche più rinomate delle Dolomiti. Circondata da una conca ai piedi del Sassolungo e del Gruppo del Sella, Ortisei è famosa per la sua bellezza paesaggistica, il clima mite e le eccellenti strutture turistiche.
Il paese è noto soprattutto per la sua tradizione artigianale nella lavorazione del legno. Passeggiando per le sue stradine caratteristiche, si incontrano botteghe che espongono sculture lignee di straordinaria maestria, frutto di una tradizione secolare tramandata di generazione in generazione.
Per chi ama la cultura e la storia, una visita al “Museum de Gherdëina” è imperdibile. Situato nella storica “Cesa di Ladìns”, il museo offre un’ampia raccolta di opere d’arte, cimeli storici e collezioni di minerali e fossili della zona. Di particolare interesse sono i reperti dell’Età del Bronzo rinvenuti sul Col de Flam, che raccontano le origini antiche di questa valle.
Ortisei è anche il punto di partenza ideale per esplorare le vette circostanti. Gli impianti di risalita moderni collegano il paese alle aree sciistiche e ai sentieri escursionistici della Val Gardena.
Il Gruppo del Sassolungo è uno dei massicci più celebri e riconoscibili delle Dolomiti, grazie alla sua silhouette inconfondibile che svetta tra la Val Gardena e l’altopiano dell’Alpe di Siusi. La sua vetta principale, il Sassolungo (3.170 m), domina l’orizzonte con un profilo verticale che affascina escursionisti, fotografi e alpinisti da oltre un secolo. L’intero gruppo montuoso è composto da torri, creste e bastioni rocciosi che regalano scenari spettacolari in ogni stagione.
Dall’Alpe di Siusi, una delle terrazze panoramiche più suggestive dell’arco alpino, il Gruppo del Sassolungo appare in tutta la sua imponenza, proiettando ombre maestose sui prati e sui boschi sottostanti. La sua posizione strategica lo rende un punto di riferimento naturale per chiunque esplori le Dolomiti sud-orientali, offrendo panorami che cambiano continuamente con la luce del giorno e con le stagioni.
Gli amanti dell’escursionismo trovano nel Sassolungo un vero paradiso, grazie a una rete di sentieri ben mantenuti e perfettamente segnalati. Tra i percorsi più belli c’è la traversata della Forcella del Sassolungo, un itinerario che permette di entrare nel cuore del gruppo montuoso e ammirare da vicino le pareti verticali e i canaloni scolpiti nella roccia dolomitica.
Un luogo iconico è il Vallone del Sassolungo, un anfiteatro naturale circondato da torri gigantesche, dove sorge il Rifugio Vicenza (2.253 m). Questo rifugio, punto di incontro tra escursionisti e alpinisti, è il punto di partenza ideale per ascensioni impegnative o per panoramiche escursioni circolari che abbracciano i passi dolomitici circostanti, come il Passo Sella.
Il Sassolungo è anche una delle mete più amate dagli alpinisti esperti, che trovano qui pareti leggendarie e vie di roccia storiche. Le sue torri — tra cui il Sasso Piatto, la Punta Grohmann e la Punta Cinque Dita — offrono itinerari di arrampicata che variano dal livello intermedio fino alle difficoltà più elevate. La storia dell’alpinismo dolomitico è fortemente legata a questo gruppo, teatro di imprese memorabili sin dalla fine dell’Ottocento.
Canazei è uno dei centri più celebri della Val di Fassa e una delle località alpine più affascinanti dell’intero arco dolomitico. Situata in una verde vallata circondata da alcune delle vette più iconiche delle Dolomiti — il Sassolungo, il Gruppo del Sella e la Marmolada — offre panorami mozzafiato e un’atmosfera tipicamente ladina.
Durante la stagione estiva Canazei è una base ideale per escursioni, trekking e passeggiate panoramiche. I sentieri che partono dal paese o dai vicini passi dolomitici (Pordoi, Sella, Fedaia) attraversano prati fioriti, boschi freschi e balconate naturali da cui si ammirano alcune delle cime più amate dagli appassionati di montagna. Tra le mete più frequentate figurano il Viel del Pan, il Lago Fedaia e l’altopiano del Sella, raggiungibile con la funivia del Col dei Rossi.
In inverno Canazei si trasforma in un vero paradiso per sciatori e snowboarder grazie alla sua posizione strategica all’interno del vastissimo circuito del Dolomiti Superski. Gli impianti di risalita collegano il paese ai comprensori del Belvedere, del Pordoi e del Sella Ronda, permettendo di sciare su decine di piste perfettamente preparate e di raggiungere con gli sci ai piedi località come Corvara, Selva di Val Gardena e Arabba. L’ampia scelta di piste, snowpark e servizi di qualità fa di Canazei una destinazione di riferimento per gli sport invernali di alto livello.
Accanto alle attività outdoor, il paese conserva una forte identità culturale ladina, evidente nelle feste tradizionali, nell’architettura dei masi e nella gastronomia locale. Canazei riesce così a unire natura, sport e tradizione, offrendo un’esperienza completa in ogni stagione.
Corvara è una delle mete più eleganti delle Dolomiti, celebre per il suo fascino raffinato e la vasta offerta turistica. Situata ai piedi del Sassongher, Corvara è un punto di partenza ideale per escursioni estive e per il famoso circuito sciistico della Sellaronda.
In estate, si può percorrere sentieri che conducono a rifugi e punti panoramici straordinari. In inverno, Corvara si trasforma in un centro di sport invernali, con piste e moderni impianti di risalita.
La Sellaronda è un’esperienza sciistica unica che consente di compiere il giro completo del massiccio del Sella attraverso un percorso circolare di piste e impianti di risalita. Questa avventura permette di attraversare quattro passi dolomitici: Passo Pordoi, Passo Sella, Passo Gardena e Passo Campolongo.
La Sellaronda si può percorrere sia in senso orario che antiorario e offre agli sciatori un’esperienza indimenticabile, con panorami e discese emozionanti. Anche gli escursionisti estivi possono seguire itinerari che ripercorrono le piste, godendo della bellezza incontaminata delle montagne.
Con i suoi 3342 metri, la Marmolada è la cima più alta delle Dolomiti ed è conosciuta come la “Regina delle Dolomiti”. Il suo imponente ghiacciaio, che ricopre gran parte del versante nord, è uno spettacolo di rara bellezza. A sud, la montagna precipita con una parete verticale alta 800 metri.
La Marmolada non è solo una destinazione naturale straordinaria, ma anche un luogo di grande significato storico. Durante la Prima Guerra Mondiale, fu teatro di aspri combattimenti tra le truppe italiane e austriache. Le vestigia di quel periodo sono ancora visibili: tunnel, gallerie e resti di fortificazioni emergono lentamente dal ghiacciaio.
In estate, gli appassionati di montagna possono raggiungere la cima attraverso diversi sentieri escursionistici e vie ferrate. In inverno, il ghiacciaio offre uno dei migliori comprensori sciistici d’alta quota delle Dolomiti.
Bressanone è una città millenaria e uno dei centri culturali più prestigiosi dell’Alto Adige. Fondata oltre mille anni fa come sede vescovile e posta nella suggestiva conca della Media Val Isarco, è circondata da vigneti, frutteti e montagne che contribuiscono a un paesaggio armonioso e ricco di fascino. Il suo centro storico, perfettamente conservato, è un intreccio di arte sacra, architettura alpina e testimonianze del potere ecclesiastico che per secoli ha guidato la vita cittadina.
Il Duomo di Bressanone è il monumento religioso più importante della città. L’attuale edificio barocco sorge sulle fondamenta di una precedente chiesa romanica del XIII secolo, della quale conserva ancora alcune tracce. È immediatamente riconoscibile per i suoi due alti campanili gemelli, simbolo architettonico della città e punto di riferimento per tutto il centro storico.
Interni Maestosi. L’interno del Duomo è un trionfo del barocco alpino: le volte sono ornate dagli splendidi affreschi del pittore tirolese Paul Troger (1750), considerati tra i più alti esempi di pittura sacra del Settecento nell’area austro-italiana. Il maestoso altare maggiore, in marmo policromo e finemente intarsiato, completa l’impatto scenografico della basilica.
Chiostro del Duomo. Accanto alla cattedrale si trova il celebre chiostro, un capolavoro di architettura gotica con un ciclo di affreschi compreso tra il Trecento e il Cinquecento. Le sue pareti raccontano scene bibliche e momenti di vita religiosa, offrendo una panoramica straordinaria sull’evoluzione dell’arte medievale e rinascimentale in Alto Adige.
A pochi passi dal Duomo sorge il Palazzo Vescovile, oggi sede del Museo Diocesano, uno dei più importanti dell’intera regione. Oltre ai dipinti e alle sculture sacre, il museo ospita il preziosissimo Tesoro del Duomo, che include il raro piviale di San Alburno, realizzato in seta bizantina. Costruito nel XVII secolo in stile tardo-rinascimentale, il palazzo è celebre anche per il suo cortile ornato da statue dei membri della Casa d’Austria scolpite da Hans Reichle.
Il centro storico di Bressanone è un racconto vivente dei secoli passati. Le vie dei Portici Maggiori e dei Portici Minori rappresentano il cuore cittadino, con edifici nobiliari, archi medievali e facciate del XVI e XVII secolo che si affacciano su una delle zone pedonali più eleganti dell’Alto Adige.
Una passeggiata lungo queste vie permette di scoprire botteghe tradizionali, librerie storiche, cortili nascosti e scorci fotogenici. Dal Ponte Aquila si apre uno dei panorami più suggestivi della città, con le torri del Duomo che emergono tra i tetti antichi. Proseguendo oltre si raggiungono i Giardini Pubblici, un’oasi verde che offre un piacevole contrasto con l’intensità artistica del centro.
La Val di Funes è una delle vallate più incontaminate e suggestive dell’Alto Adige, incastonata ai piedi delle celebri Odle, tra le vette più iconiche del massiccio dolomitico. Il paesaggio, dominato da prati verdissimi, masi tradizionali e boschi silenziosi, è un invito al relax e alla contemplazione della natura più autentica.
La splendida Chiesa di Santa Maddalena è il simbolo indiscusso della valle. Situata su un’altura, regala uno dei panorami più famosi delle Dolomiti: il profilo aguzzo delle Odle alle sue spalle crea un contrasto perfetto tra architettura alpina e natura maestosa. È considerata uno dei luoghi più fotografati dell’intero arco alpino.
La Val di Funes è un paradiso per gli escursionisti di ogni livello, grazie a una vasta rete di sentieri ben segnalati che conducono a masi, alpeggi e punti panoramici spettacolari.
• Sentiero delle Odle – Un percorso panoramico imperdibile che attraversa alpeggi e balconate naturali con viste mozzafiato sulle cime dolomitiche. Ideale per chi cerca un’escursione di difficoltà moderata ma altamente scenografica.
• Malga Zannes – Situata alla testata della valle, è uno dei principali punti di partenza per escursioni verso il Parco Naturale Puez-Odle. Da qui si diramano percorsi adatti sia alle famiglie sia a escursionisti esperti.
La valle è punteggiata da piccoli villaggi che conservano intatta la loro identità alpina.
• San Pietro – Il capoluogo della valle, caratterizzato da una suggestiva chiesa gotica con interni affrescati e un’atmosfera tranquilla.
• Santa Maddalena – Famosa per le sue baite rustiche, i prati ondulati e la vicinanza ai sentieri più panoramici. È il luogo ideale per chi cerca un soggiorno immerso nella natura dolomitica.
La Val di Funes è una destinazione perfetta per chi desidera pace, natura e paesaggi spettacolari, lontano dal turismo di massa ma vicino ad alcune delle vette più affascinanti delle Dolomiti.
La Media Val Badia è uno dei territori più autentici delle Dolomiti, un luogo in cui la cultura ladina è ancora oggi profondamente viva. I suoi villaggi, incastonati tra prati, boschi e imponenti gruppi montuosi, custodiscono tradizioni secolari, architetture tipiche e una qualità della vita legata al ritmo della natura. È una meta ideale sia per chi cerca relax e autenticità, sia per chi ama escursioni, trekking e sport invernali di alto livello.
Il paese di San Martino in Badia è un tranquillo e caratteristico centro ladino circondato da boschi e masi tradizionali. Poco sopra il villaggio sorge il suggestivo Castello di Tor, una struttura medievale restaurata che oggi ospita il Museum Ladin, il più importante museo dedicato al popolo ladino e alla sua storia millenaria.
Il museo offre un percorso completo sulla cultura, la lingua, l’artigianato, l’economia alpina e le antiche leggende ladine. Le sale espositive raccontano il profondo legame tra la popolazione e il territorio dolomitico, con un approccio moderno e interattivo che lo rende adatto anche alle famiglie.
Longiarù è uno dei borghi più affascinanti della Media Val Badia, noto per i suoi antichi mulini in legno perfettamente conservati. Il famoso Sentiero dei Mulini (Val di Morins) accompagna i visitatori attraverso prati alpini, ruscelli e boschi ombrosi, offrendo uno spaccato autentico della vita rurale di un tempo.
Il percorso attraversa un ambiente naturale incontaminato e permette di osservare da vicino le tipiche architetture agricole ladine, testimonianza di un passato profondamente legato alla lavorazione dei cereali e all’autosufficienza dei masi montani.
Il comune di La Valle (La Val), riconosciuto come primo “Paese Escursionistico” dell’Alto Adige, è famoso per l’atmosfera rurale e per le sue case rustiche immerse in ampi pascoli verdi. I sentieri che si snodano intorno al paese sono particolarmente amati dagli escursionisti, con percorsi adatti a ogni livello di esperienza.
Tra i più suggestivi ci sono i percorsi verso i masi Viles, antichi insediamenti rurali ancora perfettamente conservati, e i sentieri panoramici che si affacciano sul Sass de Crusc e sul gruppo del Pütia. Un territorio che rappresenta l’essenza stessa del paesaggio alpino ladino: armonia, tradizione e natura incontaminata.
La Val Pusteria è una delle vallate più estese e affascinanti dell’Alto Adige, un territorio che alterna ambienti naturali incontaminati e piccoli centri ricchi di storia. La parte più bassa della valle, nota come Bassa Val Pusteria, si sviluppa lungo il corso del Rienza e segue la Strada Statale n. 49, che si dirama dalla strada del Brennero nei pressi di Bressanone. È una zona tranquilla e panoramica, ideale per chi desidera scoprire il volto autentico della valle prima di raggiungere le località più conosciute dell’alta Pusteria.
A soli 10 km da Bressanone, Rio di Pusteria (774 m s.l.m.) rappresenta il vero e proprio portale d’accesso alla Val Pusteria. Piccola e accogliente, è una località apprezzata per la sua atmosfera serena e per la posizione strategica: da qui parte la funivia per Maranza, che conduce al soleggiato altopiano situato a 1.414 metri, punto panoramico privilegiato sulla valle.
La storia del borgo rivive nella Chiusa di Rio, un’antica fortificazione che in epoca medievale controllava i traffici e l’accesso alla valle. Questo complesso difensivo è uno dei più significativi esempi di architettura militare della regione. Poco distante si erge il maestoso Castello di Rodengo, situato su uno sperone roccioso a dominio del paesaggio: il castello custodisce affreschi rinascimentali, sale storiche e una delle più antiche rappresentazioni illustrate del ciclo del Tristano.
Proseguendo lungo la valle, si incontrano una serie di borghi pittoreschi che conservano intatta la loro identità alpina. Circondati da prati, boschi e campi coltivati, questi centri abitati rappresentano la dimensione più autentica e tranquilla della Val Pusteria.
• Vandoies – Un paese immerso nel verde, ideale per passeggiate e scoperte naturalistiche.
• San Sigismondo e Chienes – Località perfette per una sosta rilassante, con piccole chiese, masi tradizionali e un paesaggio agricolo ancora intatto.
• Casteldarne e San Lorenzo – Due centri storici ricchi di carattere, dove antiche case, cortili e palazzi raccontano secoli di vita comunitaria. L’atmosfera è accogliente e tipicamente altoatesina, con un forte senso di appartenenza alle tradizioni locali.
Questi villaggi offrono una combinazione unica di natura, storia e cultura locale, lontano dai flussi turistici più intensi. Sono luoghi perfetti per scoprire la quotidianità altoatesina e godere della tranquillità della montagna.
Brunico (Bruneck) è la città principale della Val Pusteria e uno dei centri più vivaci dell’Alto Adige. Situata in una vasta conca verde attraversata dal Rienza, unisce in modo armonioso storia, cultura e natura. Il suo centro storico, ben conservato, è perfetto per chi cerca una vacanza che combini passeggiate tra palazzi antichi, musei, shopping e facili escursioni nei dintorni.
La città fu fondata nel XIII secolo dal vescovo di Bressanone Bruno, dal quale deriva il nome stesso di Brunico. Ancora oggi conserva tratti delle antiche mura medievali e un centro storico raccolto, che ruota attorno alla scenografica Via Centrale (Stadtgasse), fiancheggiata da edifici con facciate colorate, bovindi e decorazioni tipiche dell’architettura alpina.
Dominando dall’alto l’abitato, il Castello di Brunico sorge su un poggio verde che offre una splendida vista sulla città e sulla valle. Costruito per volontà del vescovo Bruno, è uno dei simboli del centro pusterese e oggi ospita uno dei musei del circuito MMM – Messner Mountain Museum, dedicato alla cultura delle popolazioni di montagna nel mondo.
Tra gli edifici religiosi di maggior rilievo spiccano la Chiesa Parrocchiale, che custodisce un importante Crocifisso ligneo quattrocentesco tradizionalmente collegato alla scuola di Michael Pacher, e la Chiesa delle Orsoline, famosa per i suoi altorilievi lignei del XV secolo, preziose testimonianze dell’arte sacra alpina del tardo Medioevo.
Brunico è anche una città dall’anima contemporanea: lungo Via Centrale si alternano negozi di abbigliamento, botteghe artigiane, librerie, caffè e pasticcerie storiche. È il luogo ideale per una passeggiata tra vetrine e portici, magari intervallata da una sosta in uno dei numerosi locali che propongono specialità altoatesine.
I mercati locali e gli eventi stagionali valorizzano i prodotti del territorio: formaggi di malga, speck, salumi affumicati, pane di segale e dolci tradizionali. Durante l’anno, la città ospita rassegne culturali, manifestazioni sportive e iniziative legate alla montagna, che la rendono vivace in tutte le stagioni.
La Val di Braies, situata tra Monguelfo e Villabassa, è uno dei gioielli assoluti delle Dolomiti. La strada che risale dolcemente la valle conduce attraverso un paesaggio alpino fatto di prati, boschi e masi isolati, preparando gradualmente il visitatore allo spettacolo naturale che lo attende al suo apice: il celebre Lago di Braies. L’atmosfera tranquilla e autentica della valle, unita alla maestosità delle sue montagne, la rende perfetta per chi cerca natura, silenzio ed emozioni genuine.
Prima di raggiungere il lago, vale la pena soffermarsi nei due centri principali della Val di Braies:
• Ferrara (1.215 m s.l.m.) – Un tranquillo borgo immerso nel verde, punto di partenza ideale per passeggiate leggere e per scoprire la vita tradizionale della valle.
• San Vito (Braies di Dentro, 1.547 m s.l.m.) – Situato in posizione più elevata, è circondato da fitte foreste e dalle imponenti pareti dolomitiche. Qui il paesaggio diventa più selvaggio e suggestivo, anticipando l’ambiente montano che caratterizza il lago.
Il Lago di Braies (1.495 m s.l.m.) è considerato uno dei luoghi più iconici dell’intero arco alpino. Il suo specchio d’acqua turchese, circondato da fitti boschi e dalle imponenti pareti del Sass de Porta e del massiccio della Croda del Becco, crea un quadro naturale unico e perfettamente armonioso. L’atmosfera del lago cambia con la luce: al mattino è placido e riflettente, al pomeriggio assume sfumature più profonde; al tramonto si tinge di tonalità dorate che trasformano il paesaggio in un dipinto vivente.
La sua notorietà non è casuale: oltre alla bellezza paesaggistica, Braies è diventato uno dei simboli più fotografati delle Dolomiti grazie alle sue acque cristalline e al celebre molo delle barche, una delle immagini più iconiche dell’arco alpino.
Dobbiaco, situata all'incrocio tra la Val Pusteria e la Valle di Alemagna, è una rinomata stazione turistica sia estiva che invernale. Circondata da paesaggi mozzafiato, è una porta d'accesso ideale per esplorare le Dolomiti di Sesto e il Parco Naturale Tre Cime.
Lago di Dobbiaco. Questo pittoresco lago alpino, facilmente raggiungibile dal centro, è uno dei luoghi più iconici della regione. Centro Visite del Parco Naturale Tre Cime. Qui è possibile conoscere la fauna, la flora e la geologia del parco attraverso mostre interattive e percorsi tematici. Dobbiaco Vecchia A un chilometro dal centro, Dobbiaco Vecchia conserva l'atmosfera di un tranquillo borgo alpino, con antiche case tradizionali e la suggestiva chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
Dobbiaco offre un'ampia scelta di attività sportive, come trekking, mountain bike, sci di fondo e ciaspolate. La celebre pista ciclabile della Drava parte proprio da qui e si estende fino a Lienz, in Austria.
Merano è una delle città più affascinanti dell’Alto Adige, celebre per il suo clima mite, le eleganti terme e un’architettura che combina armoniosamente elementi alpini e atmosfere mediterranee. Situata alla confluenza del Passirio con l’Adige, è circondata da vigneti, frutteti e giardini lussureggianti che contribuiscono a un ambiente unico nel suo genere. Merano è una destinazione ideale per chi cerca cultura, benessere e natura.
Edificata tra XIV e XV secolo, questa splendida chiesa gotica è uno dei simboli della città. Al suo interno sono conservate le pale d'altare di Martin Knoller, importante pittore del Settecento, mentre sulla facciata spicca il grande affresco di San Cristoforo, figura tipica dell’iconografia alpina.
Situato nel cuore della città, è un elegante edificio del XV secolo che fu residenza dei Conti del Tirolo. Oggi ospita un museo che ricrea ambienti medievali, con arredi, strumenti e oggetti d'epoca che raccontano la quotidianità del tempo.
Il museo più antico dell’Alto Adige custodisce collezioni legate alla storia naturale, al folklore locale e all’arte sacra. Interessante la sezione etnografica, che documenta tradizioni, costumi e lavorazioni artigiane del passato.
Una delle passeggiate panoramiche più celebri dell’intero arco alpino. Il percorso, progettato dal medico e botanico Franz Tappeiner, attraversa una vegetazione mediterranea fatta di palme, cedri, lecci e piante esotiche, offrendo una visuale spettacolare sulla città e sulle montagne che la circondano.
Elegante complesso termale progettato dall’architetto Matteo Thun, propone piscine interne ed esterne, saune, percorsi benessere e trattamenti a base di prodotti locali come mele, uva e pino mugo. Un punto di riferimento per chi cerca relax e rigenerazione.
Tra i parchi botanici più belli d’Italia, ospitano oltre 80 ambienti botanici distribuiti in terrazze panoramiche, laghetti, serre e percorsi tematici. Qui soggiornò anche l'imperatrice Sissi d’Austria, la cui presenza è ricordata da un museo dedicato.
Durante il periodo natalizio, Merano si illumina con uno dei mercatini più suggestivi dell’Alto Adige, dove si possono acquistare prodotti artigianali, decorazioni e specialità gastronomiche locali.
Storico edificio in stile liberty che ospita rappresentazioni teatrali, concerti ed eventi culturali. È un punto di riferimento per la vita artistica della città.
I dintorni della città offrono numerosi itinerari che attraversano boschi, vigneti e panorami alpini. Da non perdere le passeggiate lungo il Sentiero di Sissi e i percorsi del Waalweg, antichi canali di irrigazione trasformati in sentieri panoramici.
Merano è circondata da rinomati vigneti, dove si producono vini come Gewürztraminer, Lagrein e Schiava. Molte cantine offrono degustazioni guidate e tour tra i filari.
La cucina meranese combina tradizioni alpine e influenze mediterranee. I ristoranti locali servono piatti come canederli, zuppa d’orzo, speck e dolci a base di mele, ma anche preparazioni più leggere tipiche della cucina italiana.
In inverno Merano è una base perfetta per sciare nella vicina area di Merano 2000, con piste adatte a tutti i livelli, sentieri per ciaspole, baite panoramiche e attività per famiglie.
La Bassa Val Venosta si estende da Tel fino a Oris, attraversando un territorio caratterizzato da un altopiano ampio e particolarmente soleggiato. La valle, qui più aperta rispetto agli scenari alpini dell’alta Venosta, presenta un contrasto affascinante tra il versante meridionale, dominato da boschi di conifere, e quello settentrionale, più brullo e scosceso, intervallato da masi isolati e terrazzamenti antichi. Questa zona custodisce un ambiente montano unico, dove la natura e la storia convivono in perfetta armonia.
Le valli laterali, spesso più strette e selvagge, si aprono su gole profonde, torrenti impetuosi e paesaggi alpestri poco antropizzati. I boschi e i pendii della valle offrono infinite possibilità per escursioni a piedi o in bicicletta: dai percorsi rilassanti lungo il fondovalle alle salite impegnative verso i rifugi alpini e i belvedere panoramici, perfetti per osservare dall’alto il mosaico di frutteti e pascoli della Venosta.
La Bassa Val Venosta è costellata da castelli medievali, alcuni dei quali perfettamente conservati e visitabili. Queste fortificazioni, spesso situate su speroni rocciosi, testimoniano l’importanza strategica della valle nei secoli passati. Un tempo controllavano le vie di comunicazione e proteggevano i territori agricoli, mentre oggi offrono un affascinante sguardo sulla storia locale, tra leggende, cavalieri e antiche casate nobiliari.
Oltre ai castelli, la valle ospita numerosi borghi storici che conservano architetture tradizionali, vicoli stretti e chiese romaniche o gotiche. Camminare tra questi paesi significa immergersi in una realtà rurale ancora molto autentica, dove l’influenza del mondo alpino è evidente nelle case in pietra, nei masi secolari e nelle cappelle montane che punteggiano il paesaggio.
I paesi della Bassa Val Venosta, ancora poco toccati dal turismo di massa, rappresentano una delle attrattive più genuine della valle. Ogni borgo conserva il fascino alpino più autentico: piazze raccolte, fontane storiche, chiese che risalgono al Medioevo e un forte legame con le tradizioni agricole. È in questi luoghi che si può scoprire la vita quotidiana della Venosta, tra cultura locale, gastronomia tipica e un ritmo di vita lento e accogliente.
La Bassa Val Venosta è quindi una meta perfetta per chi desidera esplorare paesaggi naturali vari e borghi ricchi di storia, immersi in un’atmosfera autentica che riflette l’anima più vera dell’Alto Adige.
Nell’ultimo tratto della Val Venosta, superata Silandro, il paesaggio cambia progressivamente: dalle vaste coltivazioni di meleti tipiche della media valle, si passa a un ambiente decisamente più alpino, fatto di prati verdissimi, boschi fitti e borghi sospesi tra storia e natura. L’Alta Val Venosta è un territorio autentico, dove le tradizioni montane convivono con alcuni dei panorami più suggestivi dell’intero Alto Adige.
Glorenza (Glurns) è una vera gemma dell’Alto Adige e una delle città più piccole d’Europa. Ciò che la rende unica è la sua cinta muraria perfettamente conservata, un gioiello architettonico che abbraccia il centro storico come un anello medievale intatto.
Passeggiare tra le stradine acciottolate, i portici bassi e le case con facciate rinascimentali significa compiere un viaggio indietro nel tempo, quando Glorenza era un importante snodo lungo le rotte del commercio alpino. Le porte turrite, le torri di guardia e le mura merlate narrano di un passato ricco di storia e prestigio.
L’Alta Val Venosta è un paradiso per escursionisti e amanti della natura. Reti di sentieri segnati attraversano boschi, alpeggi e pascoli, offrendo viste straordinarie sulle vette del gruppo dell’Ortles, il massiccio più alto dell’Alto Adige.
Tra le mete più suggestive spiccano:
Entrambi i laghi offrono panorami spettacolari, riflessi alpini e percorsi facilmente accessibili per famiglie e fotografi.
I villaggi dell’Alta Val Venosta conservano intatto il fascino delle comunità alpine. Sluderno, Malles e Resia sono scrigni di storia, con chiese romaniche, castelli secolari e testimonianze dell’architettura contadina più autentica.
Le tradizioni locali sono profondamente radicate: feste religiose, eventi legati al ciclo agricolo, processioni storiche e celebrazioni stagionali animano la valle durante tutto l’anno, offrendo al visitatore un contatto diretto con la cultura del territorio.
Situata nel cuore delle Alpi e circondata dalle valli di Ridanna e di Vizze, Vipiteno è una delle città più affascinanti dell’Alto Adige. Il suo centro medievale perfettamente conservato, l’architettura dal sapore nordico e la ricchezza culturale ne fanno una meta ideale per chi desidera unire storia, natura ed esperienze autentiche. Il clima mite e le numerose possibilità di escursioni contribuiscono a rendere questa cittadina una destinazione ideale in tutte le stagioni.
Il cuore di Vipiteno si sviluppa lungo una scenografica strada principale che attraversa il centro storico da nord a sud. A dominare l’intero assetto urbano è l’imponente Torre delle Dodici, costruita nel XV secolo, un’alta struttura con orologio e campana che un tempo fungeva da torre civica e punto di riferimento per i mercanti che transitavano lungo l’antica strada del Brennero.
Le case che fiancheggiano la via centrale sono caratterizzate da merlature, bovindi, frontoni a gradoni e insegne in ferro battuto finemente lavorate. Questi dettagli architettonici testimoniano il benessere raggiunto dalla città grazie allo sviluppo dell’industria mineraria nella Val Ridanna, una delle aree di estrazione più importanti del Tirolo storico.
• Via Città Vecchia e Via Città Nuova – Le due arterie principali della città, divise proprio dalla Torre. Via Città Nuova venne ricostruita dopo il grande incendio del 1443, assumendo l’aspetto elegante e uniforme che ancora oggi la caratterizza.
• Municipio Gotico – Situato in Via Città Nuova, è uno dei più raffinati esempi di architettura tardo-gotica dell’Alto Adige. Con le sue torricelle, i merli e il suggestivo atrio interno, conserva una piccola ma preziosa collezione di opere d’arte legate alla storia cittadina.
• Museo Multscher – Dedicato allo scultore tedesco Hans Multscher di Ulma, custodisce quattro tavole e alcune statue dell’antico altare maggiore della chiesa parrocchiale di Vipiteno. Le opere, risalenti al XV secolo, rappresentano un capolavoro della scultura gotica germanica.
• Chiesa dello Spirito Santo – Una delle chiese più suggestive della città, famosa per il ciclo di affreschi del maestro Giovanni da Brunico (XV secolo), considerato uno dei complessi pittorici tardogotici più importanti dell’area tirolese.
Vipiteno, con il suo perfetto equilibrio tra eleganza medievale e atmosfera alpina, è una destinazione ideale per chi ama scoprire borghi storici, musei e paesaggi di montagna senza rinunciare alla tranquillità.
Le Tre Cime di Lavaredo sono uno dei paesaggi più celebri e riconoscibili delle Dolomiti, dichiarate Patrimonio Mondiale UNESCO. Le loro imponenti torri di roccia, che si innalzano verticali sopra l’altopiano circostante, rappresentano il sogno di ogni appassionato di montagna, escursionista e fotografo. La loro silhouette, in particolare quella osservabile dalla Forcella Lavaredo, è diventata un simbolo internazionale dell’arco dolomitico.
Le Tre Cime si distinguono per la loro verticalità impressionante, che contrasta con la morfologia più dolce dei pascoli e dei pianori circostanti. Le pareti nord sono caratterizzate da strapiombi vertiginosi e forme scolpite dal tempo, mentre il lato sud appare più accessibile e luminoso. La vista dalla Forcella Lavaredo è una delle più iconiche al mondo: un anfiteatro naturale dove la luce dell’alba o del tramonto trasforma la roccia in un caleidoscopio di sfumature rosate tipiche dell’enrosadira.
Cima Piccolissima – La più minuta del gruppo, resa celebre dalla fessura Preuss, una linea nera e sottile che rappresenta una sfida tecnica per gli alpinisti più esperti.
Cima Piccola – Dalla forma frastagliata e spettacolare, ricorda un tronco pietrificato modellato dalla forza del vento e dalle ere glaciali.
Cima Grande e Cima Ovest – Le due maggiori, autentici colossi di roccia con pareti alte quasi 600 metri, teatro di alcune delle imprese più celebri dell’alpinismo dolomitico, scalate storiche e vie classiche frequentate da tutto il mondo.
L’area delle Tre Cime di Lavaredo offre un’ampia gamma di attività, dai percorsi accessibili a tutti fino ai tracciati riservati agli escursionisti più allenati.
Le Tre Cime di Lavaredo non sono solo un capolavoro naturale: durante la Prima Guerra Mondiale furono teatro di scontri tra l’esercito italiano e quello austro-ungarico. Ancora oggi, lungo i sentieri e vicino alle forcelle, è possibile trovare resti di trincee, postazioni militari e gallerie scavate nella roccia, testimonianza della dura vita dei soldati tra queste montagne.
Questo itinerario è pensato per essere realistico: alterna giornate “facili” (borghi e laghi) a giornate più scenografiche (Dolomiti e passi), evitando di trasformare la vacanza in una maratona di auto. Se hai meno tempo, taglia una valle (Venosta oppure Fassa/Gardena) e il viaggio diventa subito più comodo.
Ho impostato un percorso “sensato” con tappe principali (puoi aggiungere/levare waypoints in base al tuo tempo).
Apri il percorso su Google MapsNota pratica: in alta stagione alcune strade dolomitiche e l’area di Braies possono avere regolamentazioni/afflussi elevati. Se puoi, gioca d’anticipo (alba o mattino presto) e ti godi tutto molto meglio.