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L'Oman, uno dei paesi più antichi della penisola arabica, ha una storia che si estende per millenni. Dalle dominazioni straniere al raggiungimento dell'indipendenza, l'Oman ha visto un continuo cambiamento politico e culturale che lo ha portato a diventare uno stato moderno, pur mantenendo intatti molti aspetti delle sue antiche tradizioni.
Le prime tracce della storia documentata dell'Oman risalgono al V-VI secolo d.C., quando il paese cadde sotto il controllo dell'Impero Persiano dei Sasanidi. Gli antichi persiani stabilirono la loro autorità principalmente lungo le coste, mentre le regioni interne del paese rimasero relativamente isolate.
Un altro punto di svolta nella storia dell'Oman fu l'arrivo dei portoghesi nel 1507. La crescente potenza navale del Portogallo nel XVI secolo portò a una rapida espansione nel Golfo Persico e nell'Oceano Indiano, e l'Oman, grazie alla sua posizione strategica, non fece eccezione. I portoghesi occuparono importanti porti costieri, come Muscat, per controllare le rotte commerciali verso l'India e l'Asia. Tuttavia, il loro dominio non si estese mai all'entroterra, e la popolazione araba locale resistette, riuscendo a cacciare gli occupanti nel 1648.
Dopo aver riconquistato il controllo del proprio territorio, l'Oman entrò in un periodo di espansione e prosperità. A partire dalla seconda metà del XVII secolo, sotto la guida di capi locali ambiziosi, il paese sviluppò una flotta navale potente e iniziò a costruire un impero marittimo. Questo periodo è conosciuto come la rinascita omanita. Le navi omanite solcarono le acque dell'Oceano Indiano e del Mar Rosso, espandendo l'influenza del paese su città costiere come Mogadiscio, Mombasa e, soprattutto, Zanzibar.
L'acquisizione di Zanzibar e di altri territori africani trasformò l'Oman in una potenza coloniale di notevole importanza. L'economia omanita fiorì grazie al commercio di spezie, avorio e schiavi, rendendo Muscat e altre città costiere veri e propri centri commerciali internazionali.
La morte di Saìd ibn Sultan nel 1856 segnò la fine dell'apogeo dell'impero omanita. Dopo la sua morte, i suoi territori furono divisi tra i due figli: uno ereditò l'Oman, mentre l'altro prese il controllo di Zanzibar e degli altri possedimenti africani. Questa divisione sancì l'indebolimento del potere omanita, e Zanzibar divenne una sultanato indipendente che mantenne solo legami nominali con Muscat.
In seguito alla divisione, l'influenza britannica in Oman divenne sempre più marcata. Sebbene formalmente indipendente, l'Oman entrò in una sorta di protettorato non ufficiale, con l'Inghilterra che esercitava un controllo significativo sulle politiche estere e sulla sicurezza del paese.
Il cambiamento più significativo nella storia recente dell'Oman è avvenuto con la scoperta dei giacimenti petroliferi nel 1949. Questo evento segnò l'inizio di una nuova era per il paese, che fino a quel momento era rimasto relativamente isolato e arretrato. Lo sfruttamento del petrolio, sebbene inizialmente lento, ha permesso all'Oman di avviare un processo di modernizzazione.
Il vero punto di svolta avvenne nel 1970, quando un colpo di stato interno depose il sultano Said ibn Taimur, noto per il suo governo repressivo e antiquato. Il colpo di stato fu guidato dal figlio del sultano, Qabus ibn Said, che si insediò come nuovo sovrano. Qabus, un leader progressista e illuminato, avviò una serie di riforme volte a modernizzare il paese. Sotto il suo governo, l'Oman vide una rapida crescita economica, grazie all'incremento delle esportazioni di petrolio, e una significativa espansione delle infrastrutture, inclusi nuovi ospedali, scuole e strade.
Qabus ibn Said è spesso ricordato come il leader che ha portato l'Oman nel XXI secolo. Nonostante il paese fosse una monarchia assoluta priva di una costituzione formale, il sultano promosse numerose riforme sociali ed economiche. Ha migliorato le relazioni diplomatiche con i vicini arabi e ha consolidato il ruolo dell'Oman come mediatore regionale nei conflitti del Medio Oriente.
Uno dei primi successi di Qabus fu la sconfitta del Fronte Popolare per la Liberazione dell'Oman e del Golfo Arabo (FPLOGA), un movimento di guerriglia marxista che minacciava la stabilità del paese. Dopo la pacificazione interna, il sultano si concentrò sulla diversificazione economica, tentando di ridurre la dipendenza del paese dal petrolio e sviluppando settori come il turismo e l'agricoltura.
Negli anni 2000, l'Oman ha adottato una politica estera neutrale e indipendente, mantenendo buone relazioni con l'Occidente e i paesi del Golfo. Durante la guerra in Iraq (2003-2006), l'Oman ha fornito supporto logistico alle forze statunitensi e britanniche.