You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.

Loading...


Storia delle carte geografiche

« UN T dentro ad un O mostra il disegno come in tre parti fu diviso il mondo - e la superiore è il maggior regno, - che quasi piglia la metà del tondo, - ASIA chiamata; il gambo ritto è segno - carta geografica medioevaleche parte il terzo nome dal secondo: - AFRICA, dico da EUROPA; il mare - Mediterraneo tra esse in mezzo appare ».
Ecco una carta geografica medioevale; la graziosa didascalia in versi è di un autore fiorentino del 400. Osservandola non è possibile non restare meravigliati di una rappresentazione così approssimativa e schematica della nostra Terra. Gli unici elementi esatti da essa indicati sono la posizione rispettiva dei tre continenti (Asia a est dell'Europa e Africa a sud; notare che in tale carta l'oriente è posto in alto) e l'attribuzione all'Asia di una superfìcie maggiore delle altre due parti. Tutto il resto è pura immaginazione.


Osserviamo ora questa carta eseguita in un'epoca molto più antica della precedente.cartina antica
Si tratta della carta compilata da Anassimandro da Mileto: rappresenta l'immagine che si aveva della Terra sei secoli prima di Cristo. La Terra appare come un gran disco.
Lungo il margine corre l'Oceano, che era ritenuto invalicabile; al centro stanno le terre abitate, fra le quali, attraverso le colonne d'Ercole (l'odierno stretto di Gibilterra), si addentra il Mare Mediterraneo.
In questa carta, come possiamo vedere, sia la posizione dei continenti, sia ì contorni delle coste sono molto più simili a quelli reali che in quella compilata 1200 anni dopo; anche le indicazioni dei golf., delle isole, delle penisole e dei fiumi sono molto più numerose e rispondenti al vero.

LA PIU' ANTICA CARTA STRADALE

Allo spirito pratico dei Romani poco importava della teoria geocentrica e delle altre questioni tolemaiche, che non potevano essere di immediata utilità. Essi pensarono invece che sarebbe stato utilissimo disporre, per organizzare razionalmente le comunicazioni nell'Impero, di una carta stradale completa delle indicazioni delle distanze. Compilarono perciò una grande carta, lunga m 6,28 ma, per comodità di trasporto, alta soltanto cm 34. Date però le strane dimensioni, non tennero conto della conformazione e delle proporzioni delle terre, che presero tutte una forma molto allungata. Ma, quel che importava, sulla carta erano tracciate in rosso tutte le strade strategiche dell'Impero. Si trattava insomma di una vera carta stradale come quelle usate oggi.

LE CARTE «A FUMETTI» DELL'ETÀ MEDIOEVALEcartina medioevale

Intanto, dopo la caduta di Roma, non esistette più, per lungo tempo, una grande potenza militare interessata a intraprendere conquiste in terre lontane ; inoltre, mancando una amministrazione civile efficiente, viaggiare divenne pericoloso e faticoso a causa del brigantaggio e dello stato di abbandono in cui erano lasciate le strade. Nessun mercante osava più avventurarsi fuori dai luoghi ben conosciuti, né per cercare merci nuove, né per rivenderle. I viaggi si fecero rarissimi, le cognizioni geografiche sulla rotondità della Terra e sulla forma dei continenti, già note agli uomini antichi, furono dimenticate. Per diversi secoli le carte geografiche furono più una raccolta di elementi fantastici che un documento di cose reali ; nelle carte comparivano immagini tratte da miti greci e da leggende di santi, disegni di città, di castelli e di santuari ; i mari apparivano popolati di mostri. Lunghe didascalie davano poi indicazioni sulla popolazione e sui luoghi.

LE MERAVIGLIOSE CARTE ITALIANEcartina italiana

Solo dopo l'anno 1300 cominciò ad apparire un nuovo tipo di carta geografica o, meglio, di « carta nautica », poiché era destinata a servire esclusivamente ai naviganti. Il merito fu principalmente dei navigatori delle repubbliche marinare italiane, i quali, man mano che, per estendere il raggio dei loro commerci, raggiungevano porti più lontani, esploravano le coste e ne disegnavano scrupolosamente i contorni; queste carte, che erano chiamate « portolani », recavano indicati esclusivamente i nomi delle città costiere.

LE FELICI CONSEGUENZE DI UN ERRORE

Le cose stavano a questo punto quand'ecco, nel 1413, tornare alla ribalta la grande opera di Tolomeo : le sue antiche carte furono scoperte a Costantinopoli e subito introdotte in Occidente. Proprio alcuni decenni dopo, avvenne l'invenzione della stampa : le carte geografiche tolemaiche, più complete ed esatte di quelle recenti, vennero riprodotte in moltissimi esemplari. Ma, fra altre inesattezze, le carte di Tolomeo contenevano un errore che ebbe importanti conseguenze ; il grande geografo antico nel tracciare le sue carte aveva assunto quale misura della circonferenza terrestre una cifra troppo bassa. Un suo illustre predecessore, Eratostene, aveva bensì eseguito questa misurazione, trovando un risultato prossimo al vero... ma Tolomeo dovette ritenere quel numero troppo alto. La Terra risultò così nelle sue carte più piccola che in realtà : la costa orientale dell'Asia risultava non molto lontana dalla Spagna. Era una sciocchezza non tentare di raggiungerla per questa via! Ed ecco Colombo salpare dalla Spagna diretto a occidente, fiducioso di approdare sulle coste dell'Asia. Nelle sue carte non c'era posto per un altro continente.

LE SOLUZIONI DI UN PROBLEMA... INSOLUBILEcartina moderna

Dopo Colombo, Magellano recò una nuova, tangibile conferma della rotondità della Terra, compiendo la sua prima circumnavigazione.
Da quel momento la cartografia fu impegnata a risolvere un unico grave problema : quale fosse il modo migliore di rappresentare su un piano la superficie sferica della Terra. Una soluzione perfetta è evidentemente impossibile : le forme o le estensioni dei continenti, nelle regioni polari o in quelle equatoriali, risultano inevitabilmente alterate. Decine e decine di soluzioni diverse furono elaborate in quattro secoli di studi cartografici.
La carta che incontrò maggiormente il favore dei naviganti fu quella compilata dal fiammingo Gherardo Kremer, detto Mercatore; questa carta consente di tracciare mediante una semplice linea retta la rotta che una nave deve seguire per raggiungere un determinato punto della Terra, tenendo una direzione costante rispetto all'ago della bussola.