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Panama è uno stato dell’America centrale e confina con: Colombia e Costa rica, le sue coste sono bagnate dal Mar dei Caraibi a nord, e dall'Oceano Pacifico a sud. Una striscia di terra lunga 725 km che unisce l'America Settentrionale all'America Meridionale e che ha la forma di una grande S coricata, è il territorio dello stato di Panama. La parte settentrionale è prevalentemente montuoso, ed è dominata dalla lunga catena di Veraguas, che con la Serranía de Tabasarà costituisce un unico fascio montuoso (Cordillera Central) in cui fanno spicco antichi vulcani, tra essi il solitario Baru (3475 m), che è la principale vetta del paese. La cordigliera centrale è separata dalla penisola di Azuero da un bassopiano, sulla penisola si erge il massiccio di Canajagua. Oltre la penisola di Azuero, la Cordillera Central si abbassa progressivamente verso nord-est, digradando rapidamente verso le anguste fasce costiere dei due versanti oceanici; a nord la fascia costiera è molto più stretta che sul golfo di Panamá. La zona del Canale è la parte più depressa dell’istmo panamense e divide la Cordillera Central dalla Cordillera de San Blas. I rilievi della parte orientale fanno parte della Cordillera de San Blas e dal suo prolungamento, la Serranía del Darién. Queste catene non sono molto elevate, e le loro vette rimangono in genere al di sotto dei 1000 m; soltanto all’estremità orientale la Serranía del Darién, più aspra della prima, tocca i 1875 m presso il confine colombiano. Del Panamá orientale fa parte anche l’arcipelago delle Perle, nel golfo di Panamá, composto da 144 isolotti e 39 isole maggiori. Il litorale del Pacifico è piuttosto frastagliato, quello settentrionale più uniforme.
Numerosi i corsi d’acqua, di lunghezza limitata. Il fiume più lungo del Panamá è il Tuira (circa 200 km), che nasce nell’alto Darién, presso il confine colombiano, ma il più importante è Il fiume Chagres, è formato dalla confluenza di due fiumi a Dos Bocas. Con la costruzione di una diga a Gatun, è stato creato dalle acque di questo fiume il lago di Gatun, che domina oggi il percorso del canale.
Clima caldo-umido, di tipo equatoriale, (26-27 °C di media annua), con una stagione delle piogge che si interrompe soltanto tra gennaio e aprile. Le precipitazioni sono intense soprattutto sul versante costiero dei Caraibi, dove si registrano anche 3.500 mm annui contro i 2.000 del versante pacifico. Più temperato alle alte quote, dove si riscontra la tipica successione di fasce climatiche distribuite secondo l’altezza: tierras calientes, con temperature tutto l’anno superiori ai 18 °C, fino a 600-700 m d’altezza, tierras templadas, tra i 700 e i 1500 m, con temperature medie fra i 15 e i 18 °C; e, infine, tierras frías, oltre i 1500 m, con temperature medie inferiori ai 15 °C, che comprendono però soltanto il 3% della superficie territoriale.
La natura vulcanica di gran parte dei terreni e questo regime climatico fanno di Panama un ambiente ideale per la foresta equatoriale. Essa è caratterizzata da essenze sempreverdi accompagnate da un sottobosco ricchissimo. Savane di tipo asciutto occupano le pianure del versante Pacifico ad ovest del Canale. Nelle zone più aride regna il matorral, sterpaglia tropicale con prevalenza di cactacee, erbe grasse e spinose. Sui rilievi al di sopra dei 700 m prevalgono boschi cedui e secchi. La fascia costiera dei due versanti, è dominata da palmizi che, gradatamente, lasciano il posto alle mangrovie, particolarmente abbondanti su quasi tutto il versante caribico. La fauna comprende formichieri, armadilli, tapiri, piccole tigri e scimmie.