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Messico


Dati generali

  • Fuso orario
  • Dalle sei alle otto ore in meno rispetto all'Italia.
  • Indirizzi internet
  • .mx
  • Ordinamento
  • Repubblica presidenziale.
  • Città principali
  • Città del Messico, Guadalajara, Monterrey, Puebla, Leon, Toluca, Torreon, Mérida.
  • Superficie
  • 1.967.183 km²
  • popolazione
  • 129.000.000 abitanti circa.
  • religioni
  • Cattolica.
  • densità
  • 65,5 ab./ km²
  • Lingua Ufficiale
  • Spagnolo
  • Prefisso telefonico Messico
  • +52
  • Documenti di viaggio
  • Passaporto con 6 mesi di validita residua dalla data di arrivo in Messico, senza visto per soggiorni fino a 180 giorni.
  • Valuta Messico
  • Peso messicano 1 euro = 23,45 MXN 11.2021

  • Monete e banconote in circolazione


Aspetto fisico

Il Messico è uno stato dell'America centrale, e confina con gli Stati Uniti, Guatemala, Belize. Le sue coste sono bagnate a est dal Mar dei Caraibi a Ovest dall'Oceano Pacifico. Il Messico è un grande paese, lungo da una estremità all'altra più di 3 000 chilometri, con una superficie, che è sei volte e mezzo quella dell'Italia. Non c'è nulla di strano, quindi, se il suo aspetto fisico è molto vario: nel Messico si trovano roventi deserti tropicali e gli enormi ghiacciai delle Sierre, foreste vergini impenetrabili e savane, pianure fertilissime e grandi paludi, coste torride, assolutamente deserte e spiagge marittime stupende, famose in tutto il mondo, come Acapulco. Poiché il Messico è un paese con un altezza medi molto elevata, è naturale che molte sue città dell'interno si trovino a una ragguardevole altitudine. La capitale si trova, a 2 277 metri. Ma Toluca, a poca distanza dalla capitale, si trova a 2 680 metri, Zacatecas a 2 500, Puebla a 2 155; ci sono poi molti villaggi che si trovano fra i 3 500 e i 4 000 metri. Nel territorio del Messico si possono distinguere varie zone morfologiche, gli altipiani centrali, che costituiscono il nucleo principale del paese, essi sono sormontati da enormi massicci montuosi. Nel mezzo, c'è la valle del Messico, cuore dello stato, dove si trova la capitale, Città di Messico . II poderoso allineamento di vulcani, che sta a sud dell'altipiano centrale e chiude quindi il Messico a meridione. Si tratta di uno dei massimi concentramenti di vulcani della Terra: circa 25 enormi vulcani, alcuni dei quali ancora attivi. I due maggiori, fra i più grandi del mondo, sono il Popocatépétl che raggiunge i 5 452 metri e l'Ixtaccihuatl (m 5 286). La Sierra Madre occidentale, che chiude l'altipiano centrale verso ovest, verso il Pacifico. Più che una vera e propria catena montuosa è un rilievo tozzo e massiccio, ricoperto da grandiose foreste. Raggiunge a sud i 4 000 metri. Essa scende molto rapidamente verso l'Oceano Pacifico, lasciando una fascia costiera piana, piuttosto arida e spopolata. La Sierra Madre orientale, che chiude l'altipiano centrale verso est, verso l'Atlantico (Golfo del Messico). Questo colossale bastione aumenta di altitudine man mano che si scende verso il sud. Nella sua parte meridionale infatti si trovano enormi vulcani, fra cui il Cofre de Perote (m 4 280) e il Citlaltépétl, che con i suoi 5 700 metri è la più alta montagna del Messico e uno dei più alti vulcani della Terra. Anche questa Sierra lascia una fascia costiera pianeggiante, con la costa bassa e piatta sul Golfo del Messico. Al nord, verso gli Stati Uniti, il territorio non è chiuso da catene montuose, ma da un ostacolo altrettanto difficile, anche se completamente diverso: il deserto. Qui c'è la Mesa del Norte, cioè l'altipiano del nord: il grande tavolato centrale scende verso il Rio Bravo, che segna il confine con gli Stati Uniti; e diviene una steppa desertica, aridissima. Una fascia larga non più di 80 chilometri, che i Messicani chiamano «Gran desierto », separa quasi interamente dal resto del Messico la penisola della California, lunga come l'Italia (km 1 100) e larga in media 120 chilometri. È una terra fuori dal mondo, montuosa, arida e poco abitata. Essa forma il Golfo della California nel quale sfocia il fiume Colorado. Fuori dalla grande conca del Messico, oltre l'istmo di Tehuantepéc, c'è la penisola dello Yucatan, la favolosa terra dei Maya. Si tratta di un tavolato roccioso, che è ricoperto a nord da steppe e boscaglie, a sud da grandiose foreste.


Idrografia

Con la sua strana conformazione, bassa al centro e rialzata ai bordi, il Messico non ha grandi fiumi. Il più lungo infatti si trova a nord, nella zona desertica, e non è propriamente messicano; si tratta del Rio Bravo che nasce nel Colorado (USA) e segna il confine fra i due Stati da Ciudad Juarez fino al mare, per una lunghezza di circa 1 500 chilometri. I fiumi propriamente messicani scendono o dalle Sierre oppure dall'altipiano centrale tagliando le catene costiere con profonde vallate. Il principale è il Rio Grande de Santiago che si getta nel Pacifico, come lo Yaqui, il Mezquital e il Balsas. Il Rio Pànuco si getta nel Golfo del Messico. Il Messico ha molti laghi, in parte craterici in parte formati dall'allargamento di fiumi. Il maggiore dei laghi messicani è quello di Chapala, nella Sierra Madre occidentale. Il lago più famoso è quello di Pàtzcuaro a 2 080 metri.


Clima

Nel territorio del Messico si possono distinguere molte varietà di zone climatiche con caratteristiche assai specifiche. La pianura che si affaccia al golfo sull’istmo di Tehuantepec e per lo Stato di Tabasco si può parlare di clima equatoriale, con una temperatura media intorno ai 25 °C e piogge che superano i 2.500 mm annui; nel resto dell’istmo, dove la temperatura media scende di quattro gradi e le precipitazioni si mantengono tra i 1.500 e i 2.000 mm annui, con una lieve tendenza a concentrarsi durante l’inverno, il clima può essere definito invece subequatoriale. Zone a clima tropicale, con una temperatura media annua di 23-25 °C, ma con un’escursione stagionale sui 10 °C, sono il versante orientale della penisola dello Yucatán, la costa del Golfo del Messico tra Veracruz e Tampico e il tratto costiero che si affaccia sul Pacifico da Culiacàn ad Acapulco. Le precipitazioni variano da un minimo annuo di 600 mm sulle coste del Pacifico a un massimo di 1.500 mm su quelle atlantiche e si concentrano durante l’estate. Sempre Sull’Atlantico, ma fino al Rio Bravo, le piogge diminuiscono e la concentrazione estiva si fa più netta: si tratta già di un clima di tipo monsonico con grandi escursioni termiche annue. L’altopiano presenta variazioni climatiche connesse all’altitudine e alla distanza dalle catene montuose laterali. Nella zona settentrionale predomina il clima steppico, con precipitazioni tra i 250 e i 500 mm e temperature medie moderate, ma con un’escursione annua dai 17 ai 24 °C. Un clima analogo caratterizza la zona costiera del Pacifico che si affaccia al Golfo di California, mentre nella regione più interna dell’altopiano, in quella marginale di Sonora a ovest della Sierra Madre Occidentale e su quasi tutta la penisola californiana il clima diventa desertico, con escursioni diurne e annue accentuatissime, medie annue di 22 °C e precipitazioni inferiori ai 100 millimetri. Nelle zone ad altezza intermedia della Sierra Madre Occidentale, dove in estate la temperatura media è di 21 °C e in inverno di 8 °C, e le precipitazioni sono inferiori ai 500 mm, il clima è ancora quello dell’altopiano, mentre nelle zone più elevate si passa a un clima di montagna, con medie estive di 20 °C e precipitazioni più abbondanti. Ma la zona climatica più estesa e che interessa il cuore del Messico, sull’altopiano centrale a sud del Tropico del Cancro, nelle vallate meridionali e nella zona di Chiapas, è quella subtropicale d’altopiano, con temperature medie estive di 20 °C e invernali di 12 °C, modeste precipitazioni da 300 a 900 mm.


Flora e fauna

Il Messico è il paese più ricco del mondo di orchidee, di cactacee e di tipi di agave. Numerosissimi ovunque i fiori e nelle zone costiere abbondano i palmizi. Nelle zone più elevate si trova una vegetazione molto simile a quella alpina con oltre 70 tipi di querce, cipressi e conifere; nelle zone steppiche e desertiche cresce una vegetazione xerofila, mentre nelle giungle del Chiapas e del Tabasco sono assai rigogliosi gli alberi tropicali dal legno pregiato quali il sandalo, il mogano e l’ebano, circondati dalle epifite e dalle liane. Tra gli animali si possono, trovare ancora, il coyote nelle zone steppiche dell’altopiano, in via di estinzione sono alcuni carnivori come il giaguaro (ocelote), il mitzli o coguaro o puma che è considerato il leone messicano, il lupo messicano e l’orso nero delle zone boschive. Sempre alla fauna originaria del Messico appartengono anche il techichi o cane muto, l’apoja o cervo messicano, l’itzcuintli, chiamato impropriamente cane delle praterie, un roditore che vive in colonie, le cui tane formano vere città sotterranee. Diffuse sono le antilopi le volpi e i cinghiali. Numerosissime sono le specie di roditori, rappresentati soprattutto da scoiattoli, lepri e conigli. L’abbondanza di insetti è impressionante. Alle innumerevoli specie di mosche, formiche, scarafaggi e scarabei, quasi tutte nocive, si contrappongono splendide e svariatissime farfalle. Molto diffusi anche gli scorpioni. Tra i rettili spicca il boa, il velenoso crotalo o serpente a sonagli, i caimani nelle acque interne delle foreste meridionali. Molti i generi di tartarughe acquatiche che popolano la Bassa California. Gli anfibi annoverano alcune varietà giganti e numerosi sono i molluschi, soprattutto d’acqua dolce. Ricchissima di specie è la fauna avicola: ricordiamo il leggendario e coloratissimo quetzal con piumaggio verde rosso e blù, che fu l’uccello sacro dei maya. Abbondano, inoltre, pappagalli, avvoltoi, pellicani, cormorani, gallinacei; tipici sono anche il pavone delle Indie e il pato almizclado (una specie d’anatra). I mari sono ricchi di salmoni, pesci spada, orate, aringhe, sardine e anche di squali.



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