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Haiti si trova nella parte occidentale dell'isola Hispaniola, nel mar dei Caraibi In America centrale, a 80 km a sudest di Cuba e a poco più di un centinaio a ovest di Portorico e confina con la Repubblica Dominicana. La Cordigliera Centrale proveniente dal territorio dominicano si scinde in due parti che formano due penisole ubicate nel nord ovest e nel sud-ovest del paese. Tra le due entra il mar dei Caraibi e forma l'ampio golfo della Gonave, nel centro del quale sta l'isola omonima. Il territorio è diviso in due sezioni una settentrionale, a nord della valle dell’Artibonite, più monotona morfologicamente e non eccessivamente elevata, opposta ad una meridionale, che presenta un aspetto decisamente montuoso ed i cui rilievi superano spesso i 2000 m: massima vetta è il monte de la Selle (2680 m), alla radice della penisola che termina con l’elevato massiccio de la Hotte (monte Macaya, 2347 m). Questa penisola, detta del Tiburón, emerge da un mare alquanto profondo, con coste alte e poco articolate. Tra le catene parallele della Sierra de Monte Christi e della penisola del Tiburón, si inseriscono le pianure alluvionali: la valle del Cibao, percorsa dai due fiumi principali, lo Yaque del Norte e lo Yuna; la piana dell’Artibonite; il cosiddetto Cul-de-Sac, depressione occupata da una pianura e dal lago salato di Enriquillo. Nel complesso, le aree pianeggianti occupano appena un quinto della superficie del Paese. Fanno parte del territorio haitiano anche le isole de la Tortue al largo delle coste settentrionali, la già citata isola della Gonàve arida e stepposa e l’ìle-à-Vache a sud, contornata da banchi corallini.
L’idrografia è condizionata dall’orografia, i corsi d’acqua haitiani hanno uno sviluppo molto limitato e incidono le alture delle due penisole occidentali. Dei fiumi principali che scendono dalla Cordillera Central il più lungo è l’Artibonite (250 km) che nasce in territorio dominicano di cui segna per un buon tratto il confine; il suo corso è sovente interrotto da rapide e da cascate.
Il clima è tropicale, mitigato dagli alisei di nord-est, che soffiano costantemente, e dalla stessa altitudine. Le temperature sono alte ed uniformi sul litorale, ma scendono gradualmente verso i rilievi. Durante il breve inverno la temperatura media si mantiene sui 23 °C (gennaio e febbraio), mentre durante i mesi più caldi (luglio e agosto) il termometro oscilla tra i 28 °C e i 30 °C. Le zone costiere, che subiscono maggiormente l’influenza delle calde correnti marine, registrano temperature più elevate rispetto a quelle interne. Sui rilievi la temperatura si abbassa considerevolmente, specie durante la notte, ma raramente le medie annuali scendono al di sotto dei 10 °C. Le precipitazioni, sono abbondanti sulla costa settentrionale e nella penisola di Tiburon, dove si superano i 2.000 mm annuali. Invece, le pianure interne sono piuttosto asciutte poiché le montagne fermano agli alisei, e le precipitazioni non superano i 500 mm annuali. Sono frequenti le siccità, in queste zone dell'interno, come gli uragani.
L’originario mantello vegetale di Haiti, notevolmente alterato dal disboscamento operato dall’uomo, è condizionato sia dal l’altitudine sia dal clima. Di conseguenza la vegetazione comprende le forme della foresta equatoriale, quelle tipiche del bosco di pini caribici sulle pendici montuose. Le zone dove il clima è più secco, sono invece ricoperte di savane e boscaglie, con macchie di cespugli, erbe grasse e graminacee. Infine, fitte associazioni di mangrovie si sviluppano lungo la stretta fascia costiera del golfo della Gonàve, tra Port-au-Prince e Gonaives. La fauna è priva di grossi mammiferi e annovera moltissime specie di insetti, (zanzare, mosche, farfalle, formiche), nelle foreste e savane vivono molte specie di uccelli come la faraona diventata l’emblema dell’isola.