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Città del Guatemala, capitale del Guatemala, sorge imponente nella Valle della Ermita, ad un'altezza di 1.493 metri sul livello del mare. Con circa 3.200.000 abitanti, è la città più popolosa dell'America Centrale e un centro pulsante di cultura, commercio e affari. La sua storia è segnata da una serie di eventi sismici che ne hanno plasmato l'aspetto attuale. Gran parte degli edifici coloniali sono stati distrutti dai terremoti, lasciando spazio a un'architettura moderna. La città si divide in due zone principali: la parte meridionale, caratterizzata da ampi quartieri residenziali moderni, e la parte centro-settentrionale, dove si concentrano i quartieri storici e le bidonvilles. Città del Guatemala gode di un clima subtropicale temperato, con una temperatura media annua di 18°C. Le precipitazioni sono distribuite durante tutto l'anno, con un picco nel mese di giugno (270 mm) e un minimo a febbraio.
Seppur priva di un complesso monumentale che la caratterizzi in modo inequivocabile, Città del Guatemala conquista il visitatore con il suo fascino discreto e la sua anima vivace. L'architettura coloniale, sopravvissuta ai numerosi terremoti che hanno scosso la città, si intreccia con edifici moderni creando un panorama urbano ricco di contrasti. Il cuore pulsante della città è la Plaza Mayor, (chiamata anche Parque Central) circondata da alcuni dei monumenti più importanti, tra cui la Cattedrale Metropolitana e il Palazzo Nazionale. Passeggiando per le strette vie del centro storico, ci si imbatte in suggestive chiese barocche, antichi conventi e pittoreschi mercati tradizionali, come il Mercado Central, dove si possono scoprire i sapori e i profumi autentici del Guatemala.
Sorge imponente nel centro storico di Città del Guatemala, il Palacio Nacional de la Cultura, un capolavoro architettonico che racconta la storia e l'identità del paese. Nato come sede del potere presidenziale durante il governo del generale Jorge Ubico, oggi il palazzo è un museo che custodisce tesori artistici e apre le sue porte ai visitatori per un viaggio affascinante nel cuore del Guatemala. Costruito tra il 1936 e il 1943, il Palacio Nacional de la Cultura rappresenta uno degli esempi più significativi dell'architettura eclettica in Guatemala. La sua imponente facciata, in pietra calcarea e marmo verde, si ispira a diversi stili, dal neoclassico al rinascimentale, fino al moresco.
Nel cuore pulsante di Città del Guatemala, di fronte a Parque Central, si erge maestosa la Cattedrale Metropolitana, una testimonianza tangibile del ricco passato coloniale della città. Costruita tra il 1782 e il 1815, la cattedrale ha sfidato i capricci del tempo, resistendo a una serie di devastanti terremoti che hanno scosso la regione.
La Cattedrale Metropolitana di Città del Guatemala rappresenta un eccellente esempio di arte coloniale guatemalteca, caratterizzata dal suo stile neoclassico. La sua imponente facciata, in pietra bianca, è impreziosita da eleganti colonne e da un frontone triangolare che incornicia l'ingresso principale. All'interno, l'ampia navata centrale, conduce lo sguardo verso l'altare maggiore, intagliato in legno e impreziosito da elaborate decorazioni.
Oltre alla sua bellezza architettonica, la Cattedrale Metropolitana custodisce un tesoro di opere d'arte che testimoniano la maestria degli artisti guatemaltechi del XVII e XVIII secolo. Numerose pale d'altare e dipinti di pregio adornano le pareti della cattedrale, raffigurando scene bibliche e figure di santi.
Il Museo Nazionale di Archeologia ed Etnologia rappresenta una delle istituzioni culturali più importanti di Guatemala City. Ospita la più grande collezione del paese di manufatti antichi della civiltà Maya, tra cui spiccano numerose sculture e stele provenienti da siti archeologici famosi come Tikal, Uaxactun e Piedras Negras. Queste opere d'arte, risalenti al periodo classico, offrono ai visitatori un'immersione profonda nella storia e nell'arte Maya. La sezione etnologica del museo aggiunge ulteriore valore alla visita, esponendo costumi tradizionali, maschere e riproduzioni di abitazioni delle popolazioni indigene del Guatemala. Questa parte del museo permette di apprezzare la diversità culturale del paese e di comprendere meglio le pratiche e le tradizioni dei suoi popoli.
Situato appena fuori dalla città, il Museo Miraflores offre un'esperienza unica, collegando direttamente i visitatori con il sito archeologico di Kaminaljuyú. Al piano inferiore, il museo espone oggetti rinvenuti durante gli scavi del sito, permettendo di esplorare la vita quotidiana delle antiche civiltà che hanno abitato la regione. Al piano superiore, l'attenzione si sposta sui tessuti e gli abiti indigeni, meticolosamente separati per regione, offrendo una panoramica sull'incredibile varietà di stili e tecniche tessili provenienti da tutto il Guatemala. Questa sezione evidenzia l'importanza del tessile come forma d'arte e come espressione culturale profondamente radicata nelle tradizioni locali.
Il Museo Popol Vuh è un altro gioiello culturale di Guatemala City, famoso per la sua ricca collezione di artefatti preispanici. Visitando questo museo, si possono ammirare urne funerarie, maschere di legno intagliato e tessuti tradizionali, ciascuno raccontando una storia unica del passato pre-coloniale del paese. In aggiunta, il museo presenta dipinti coloniali e manufatti in legno che offrono uno sguardo sulla fusione culturale che si è verificata durante e dopo la conquista spagnola. Non meno importante è la presenza di una copia del Codice di Dresda, uno dei pochi libri dipinti dei Maya sopravvissuti fino ai nostri giorni, e una sezione dedicata specificamente all'arte Maya, che contribuisce a completare la narrazione della ricca storia e dell'eredità del popolo Maya.
Il Museo Nazionale di Arte Moderna di Guatemala City è un imprescindibile punto di riferimento per gli appassionati d'arte. Questo museo celebra l'arte guatemalteca del XX secolo attraverso una collezione esemplare che include opere di alcuni dei più influenti artisti guatemaltechi. Tra questi, spiccano Carlos Mérida, noto per il suo stile che fonde influenze europee e americane con temi indigeni; Carlos Valente, famoso per le sue rappresentazioni vibranti della cultura e della natura del Guatemala; e Humberto Gavarito, che è riconosciuto per il suo contributo all'arte figurativa e al paesaggismo. Queste opere offrono una panoramica completa delle tendenze artistiche nel Guatemala del XX secolo e rappresentano un'occasione unica per comprendere l'evoluzione della cultura visiva del paese.
A soli 4 km a ovest del centro di Guatemala City si trova il Parco Archeologico Kaminaljuyú, un sito di inestimabile valore storico e archeologico. Kaminaljuyú è uno dei siti più importanti per la comprensione delle prime città della regione Maya. Questo parco archeologico conserva i resti di una civiltà che è stata una delle più influenti nell'area mesoamericana. Sfortunatamente, gran parte dell'antica città di Kaminaljuyú è stata sepolta sotto l'espansione urbana incontrollata, rendendo il parco odierno solo una piccola rappresentazione di quella che era una volta una vasta e fiorente metropoli. Nonostante questo, il parco offre agli visitatori l'opportunità di vedere da vicino alcuni dei resti più significativi, tra cui strutture residenziali, piattaforme cerimoniali e monticelli funerari, che testimoniano l'avanzato grado di sviluppo raggiunto dalla civiltà Maya in questo sito.
Sede di due università (la più antica è quella di San Carlos, fondate sul finire del XVII secolo), svolge un ruolo di primaria importanza anche in campo culturale. É il maggior insediamento urbano del Centro-America, il settore industriale, fortemente sviluppato, conta impianti alimentari, tessili, dell’abbigliamento, calzaturieri, meccanici, chimico-farmaceutici, del cemento, cartari e per la lavorazione del tabacco. Servita dalla grande autostrada panamericana che collega gli Stati Uniti alla Colombia e importante nodo ferroviario unito ai porti di Puerto Barrios sul Mar delle Antille e di San José e Champerico sul Pacifico.
Guatemala City, la capitale dell'omonimo paese, ha una storia affascinante e complessa, segnata da fondazioni, distruzioni e trasferimenti. Originariamente fondata nel 1524 da Pedro de Alvarado, un conquistatore spagnolo, e da Hernán Cortés, il primo insediamento avvenne presso Iximché, capitale del regno dei Cackchiqueles, situata a 92 km a nord dell'attuale capitale, nel dipartimento di Chimaltenango. Questo sito fu però abbandonato rapidamente a causa di tensioni con la popolazione indigena locale.
Nel 1527, la città fu spostata nella valle di Almolonga, rinominata come la Muy Noble y Leal Ciudad de Santiago de los Caballeros de Guatemala, ora conosciuta come Città Vecchia. Purtroppo, nel 1541, l'eruzione del vulcano Agua distrusse quasi completamente la città, che fu successivamente ricostruita nella Valle di Panchoy nel 1543, luogo oggi noto come Antigua Guatemala. Questa città divenne un centro culturale e accademico importante, ospitando la prima università centroamericana, l'Università di San Carlos del Guatemala.
Dopo la distruzione di Santiago de los Caballeros a causa dei terremoti di Santa Marta nel 1775, fu necessario cercare un nuovo sito per la capitale. La valle de la Ermita fu scelta come nuova collocazione e la città fu fondata ufficialmente il 29 dicembre 1775, per decreto di Carlo III di Spagna, e venne chiamata Nuova Guatemala dell'Assunzione. Questa nuova città inglobò vari villaggi circostanti e divenne il cuore amministrativo e politico del paese.
Il XX secolo non fu meno turbolento per Guatemala City. Il terremoto del 1917-18 causò distruzioni massive, ma la città fu ricostruita adottando stili moderni, pur mantenendo elementi dello stile coloniale. Purtroppo, nel 1976, un altro devastante terremoto colpì la città, causando gravi danni e mostrando ancora una volta la resilienza dei suoi abitanti nel ricostruire e ripristinare la loro capitale.
La città è pericolosa, per l'alto indice di criminalità, evitare sopratutto la parte centrale (zona 1, ma comunque tutte le zone sono a rischio), in particolare nelle ore serali e notturne.
PREFISSO TELEFONICO CITTA' DEL GUATEMALA
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