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La Tanzania è uno stato dell'Africa centro orientale, e confina con: Kenia, Mozambico, Malawi, Zambia, Rep. dem. del Congo, Burundi, Ruanda, Uganda. Le sue coste sono bagnate dall'Oceano Indiano. Il territorio della Tanzania corrisponde a una sezione degli altopiani dell’Africa orientale (altezza media 1000 m). Questo vasto tavolato è interrotto da due profonde valli tettoniche: a ovest la Rift Valley, sul lato orientale una diramazione della stessa. Lungo i due sistemi di fosse si allineano rilievi montuosi (Livingstone, Kipengere, Makari) e si elevano, specie a nord est , imponenti edifici vulcanici: il monte Kilimangiaro (5895 m), massima vetta dell’Africa, il Meru (4565 m) e il Ngorongoro (3188 m), il cui cratere di 40 km di diametro è il maggiore della Terra. A nord l’altopiano digrada dolcemente verso le coste del lago Vittoria, il più vasto del continente, mentre a est dai rilievi della fossa tettonica scende ripido su una stretta fascia costiera, solo localmente delimitata da pianure alluvionali.
Il versante occidentale del paese termina bruscamente nella Rift Valley, occupata da laghi tettonici: il Malawi, a sud, e il Tanganica al centro. Altri bacini lacustri occupano le depressioni tettoniche, tutti però privi di emissario: il lago Rukwa, a sud ovest e i laghi Eyasi, Manyara e Natron a nord. I tre laghi maggiori hanno la particolarità di alimentare versanti idrografici differenti: dal Vittoria nasce il Nilo, tributario del Mediterraneo; dal Tanganica le acque scendono verso il bacino del Congo e con questo nell’oceano Atlantico; dal Malawi, infine, esce un affluente dello Zambesi, che si getta nell’oceano Indiano, verso il quale gravitano pure i fiumi, numerosi e ricchi di acque, che percorrono l’altopiano.
Il clima del paese, situato appena a sud dell’Equatore, varia notevolmente dalla regione costiera aU’interno. Tutta la fascia litoranea è caldissima, con temperature medie annue sui 25 gradi e punte vicino ai 30 nel mese più caldo (gennaio). In questo periodo l’umidità è fortissima (98%) e l’afa soffocante: le piogge sono infatti concentrate nel periodo da dicembre a febbraio, e assumono il carattere di violenti e improvvisi temporali. Solo la costa e la regione del Kilimangiaro registrano più di 1.000 mm di precipitazioni all’anno; all’interno essi si riducono su valori intorno ai 750 mm in corrispondenza delle rive meridionali del Lago Vittoria e della zona rivierasca deL Lago Niassa, mentre in quasi tutte le alteterre centrali si hanno 500 mm o meno, con una stagione secca di dieci mesi e una breve stagione umida molto incerta e discontinua.
Il manto vegetale della regione costiera è molto ricco: le mangrovie e le noci di cocco sulla linea litoranea hanno un’imponenza straordinaria, mentre tutta la pianura è ricca di una vegetazione di tipo monsonico ormai ampiamente modificata e coltivata dall’uomo. All’interno dominano il miombo, una forma di boscaglia spinosa, oppure la savana a parco, con straordinaria abbondanza di imponenti baobab, intervallata da ampie zone di savana erbosa molto magra, come la steppa dei Masai, a sud del Kilimangiaro.
La fauna, un tempo ricchissima, è stata oggetto di una caccia spietata durante la colonizzazione, ma oggi gli animali sono protetti in alcune grandi riserve, come quella di Selous, quella di Ruaha e quella, famosissima, di Serengeti, che comprende anche il cratere del Ngorongoro, dove si ha la maggior concentrazione di fauna selvatica esistente al mondo.