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Il Ruanda è uno stato dell'Africa centrale, e confina con: Burundi, Tanzania, Uganda, Repubblica democratica del Congo. Il territorio è composto da una serie di altopiani, che bordano a est un tratto della Rift Valley, occupata dal lago Kivu. Il Ruanda è uno degli stati più piccoli e più isolati dell’Africa. Il suo territorio, si allarga sulle alte terre che orlano la grande fossa tettonica dei laghi, dalla sponda orientale del Lago Kivu ai limiti del rilievo prima della grande depressione del Lago Vittoria. L’allineamento generale è dato dall’aspra dorsale che l’attraversa da nord a sud proprio al limite del solco vallivo, mentre a nord del Lago Kivu si sviluppa il sistema vulcanico dei Monti Virunga, dove si innalza il Karisimbi (4.507 m), massima vetta del paese. Verso est le catene digradano in un altopiano tormentato da fenditure e da avvallamenti irregolari e, più a oriente ancora, verso il bacino del Lago Vittoria, si abbassano fino a una quota media di 1.400 mt. in ondulazioni collinari intervallate da alcune depressioni che ospitano bacini lacustri minori e paludi.
Parte della rete idrografica scarica verso ovest, nel bacino del Congo, parte a est, nel Kagera (ramo sorgentifero del Nilo).
Il Ruanda è situato vicino all'Equatore, il che classifica il suo clima come equatoriale. Questo si traduce in temperature generalmente calde durante tutto l'anno. L'altitudine delle regioni del Ruanda contribuisce a mitigare il caldo, e quindi le temperature medie sono mantenute a livelli più piacevoli. Le temperature medie non superano mai i 26 °C. Questo rende il clima relativamente mite e piacevole per gli insediamenti umani. Il Ruanda ha due stagioni delle piogge principali durante la primavera e l'autunno. Questi periodi portano a precipitazioni abbondanti, che sono vitali per l'agricoltura e la sostenibilità ambientale. La piovosità annua è di circa 1.000 mm .
La vegetazione originaria, principalmente costituita da foreste, è stata notevolmente ridotta a causa dell'azione umana. La deforestazione è stata causata principalmente dall'espansione delle aree agricole e dalla conversione delle foreste in savane e terreni coltivati. A causa della deforestazione, molte aree che erano in passato ricoperte da foreste sono ora caratterizzate da savane aperte e terreni destinati all'agricoltura. La necessità di terreni coltivabili per sostenere la popolazione ha contribuito a questo cambiamento nell'uso del suolo. Le foreste rimaste si trovano principalmente a nord del paese, alle pendici dei monti Virunga. Queste aree conservano una biodiversità significativa. La fauna selvatica, che un tempo era abbondante in tutto il paese, è ora limitata principalmente a parchi nazionali specifici. Il Parco Nazionale dei Monti Virunga, situato tra il Lago Kivu e il Lago Bulera, è una delle aree in cui la fauna selvatica è ancora presente. Anche il Parco Nazionale del Kagera, nella zona orientale vicino al Lago Thema, è un'area di conservazione importante.