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La Namibia si trova nell'Africa sud occidentale, e confina con Angola, Botswana, Zambia, Sud Africa e Zimbabwe. Il territorio di Namibia è formato da un altopiano arido che si interrompe bruscamente nella sua parte occidentale per lasciare passo ad una pianura costiera la cui larghezza varia tra i 50 ed i 100 km, con due sole articolazioni di rilievo: la Baia della Balena (Walvisbaai) e la baia di Luderitz, dove si trovano gli unici due porti importanti. I confini interni sono segnati o da fiumi (a nord, verso l’Angola, il Cunene e il Cubango, e a sud l’Orange, che separa la Namibia dall’Africa del Sud) o da linee rette, corrispondenti a paralleli e meridiani. L’unica originalità del territorio è rappresentata dalla «Caprivi Strip», una lunga e stretta appendice che, nella parte settentrionale del paese, raggiunge la sponda destra dello Zambesi, incuneandosi come un dito fra i territori dello Zambia e del Botswana. Nel nord del paese c'è la maggiore altitudine, col monte Brandberg che raggiunge i 2.574 metri, in questa regione settentrionale si trova il bacino dell'Etosha Pan, un lago salato di portata intermittente il cui ambiente è stato dichiarato parco nazionale. A est, l'altopiano degrada dolcemente verso le pianure del deserto del Kalahari, dove si incontra la frontiera con la Botswana, mentre a ovest c'è il deserto di Namib che dà il nome al paese, ed a sud l'altopiano continia con alcune caratteristiche geologice proprie delle zone desertiche. Questa zona meridionale è conosciuta come namaland ("terra" dei nama).
L’idrografia namibiana è ristretta ai corsi d’acqua che delimitano a nord e a sud (Cunene e Okavango a nord, Orange a sud), il territorio, in quanto all’interno i fiumi sono asciutti per la maggior parte dell’anno, e l’unica riserva d’acqua importante è il grande stagno di Etosha, alimentato da un ventaglio di torrenti che convogliano in questo bacino le poche acque della fascia meridionale dell’Angola.
La Namibia, attraversata dal Tropico del Capricorno, presenta un clima prevalentemente arido. La Corrente del Benguela, con le sue acque fredde, limita l'evaporazione, mentre l'aliseo di sudest soffia parallelamente alla costa, ostacolando l'entrata dei venti umidi oceanici all'interno del territorio. Le precipitazioni, in generale, sono scarse e si concentrano tra novembre e marzo. Solo nella Caprivi Strip, si registrano circa 500 mm di pioggia all'anno. Questa distribuzione sparsa delle precipitazioni contribuisce alla formazione di paesaggi desertici e semidesertici nell'entroterra.
Gran parte del territorio è arido, con vaste distese di deserto che si estendono a perdita d'occhio. Il deserto costiero del Namib, ad esempio, è uno dei più antichi del mondo e ospita una vegetazione quasi del tutto assente, ad eccezione di alcune specie resistenti come le euforbie e le aloe. Nel deserto interno del Kalahari, la situazione è simile: la steppa arida e sassosa offre un habitat difficile per la maggior parte delle piante. Solo nella Caprivi Strip, una striscia di terra a nord-est del paese, si possono trovare formazioni vegetali più consistenti, di tipo savanico.
Nonostante la scarsità di vegetazione, la fauna della Namibia è ricca e diversificata. Nelle steppe interne e attorno allo stagno di Etosha, si possono ammirare grandi branchi di erbivori, come zebre, gnu, antilopi e giraffe. Questi animali sono la preda naturale dei grandi carnivori che abitano la regione, tra cui leoni, leopardi e ghepardi.