You are using an outdated browser. For a faster, safer browsing experience, upgrade for free today.

Loading...


Gabon storia




Il Gabon, situato sulla costa occidentale dell'Africa centrale, è una nazione con una storia complessa che ha visto l'interazione di culture locali, colonizzazione europea e lotte per l'indipendenza. Dalle prime esplorazioni europee alla sua trasformazione in uno stato indipendente, il Gabon ha attraversato numerosi cambiamenti politici, sociali ed economici.

Le Origini Precoloniali e il Contatto con gli Europei

I Popoli Indigeni e le Prime Interazioni

Prima dell'arrivo degli europei, il territorio del Gabon era abitato da diversi gruppi etnici, tra cui i Fang, i Mpongwe e i Punu. Questi popoli avevano sviluppato società complesse, basate su agricoltura, pesca e commercio tra le diverse regioni. I Mpongwe, in particolare, erano noti per le loro capacità mercantili e il controllo delle rotte commerciali lungo i fiumi.

Il primo contatto con gli europei avvenne nel XV secolo, quando i navigatori portoghesi esplorarono la costa del Gabon. Questi primi contatti erano principalmente commerciali, con un'enfasi sul commercio di schiavi, avorio e altre risorse. Tuttavia, la penetrazione verso l'interno rimase limitata per secoli, con gli europei che stabilirono solo avamposti costieri.

La Colonizzazione Francese

L'Insediamento Francese e l'Abolizione della Schiavitù

La colonizzazione europea del Gabon iniziò sul serio solo nella seconda metà del XIX secolo, quando la Francia stabilì una presenza permanente nella regione. Nel 1843, i francesi fondarono un avamposto alla foce del fiume Ogooué con l'intento di applicare le nuove leggi antischiaviste approvate in Europa. Libreville, il cui nome significa "Città Libera", fu fondata nel 1849 come insediamento per gli schiavi liberati dalle navi francesi.

Da questo punto di partenza, la Francia iniziò a espandere il proprio controllo verso l'interno del Gabon. Preoccupati dalla possibilità che i belgi, sotto la guida di re Leopoldo II, potessero stabilire il controllo sul bacino del Congo, i francesi accelerarono la loro espansione. Nel 1875, l'esploratore Pietro Savorgnan di Brazzà partì dal Gabon e raggiunse il fiume Congo, fondando la città di Brazzaville, che divenne un importante centro amministrativo per l'Africa Equatoriale Francese.

La Creazione dell’Africa Equatoriale Francese

Alla fine del XIX secolo, la competizione tra le potenze europee per il controllo dell'Africa portò alla creazione di grandi imperi coloniali. Nel 1891, i territori sotto il controllo francese, tra cui il Gabon, furono riuniti in un'unica colonia chiamata Congo Francese. Successivamente, nel 1910, le colonie francesi dall'attuale Ciad al Congo furono raggruppate nell'Africa Equatoriale Francese, con Brazzaville come capitale federale.

Durante questo periodo, la Francia intraprese una serie di campagne militari per consolidare il proprio controllo sul Gabon, spesso incontrando resistenza da parte delle popolazioni locali. La delimitazione territoriale del Gabon rimase incerta per molti anni, con modifiche ai confini che continuarono fino al periodo dell'indipendenza.

Il Gabon Durante il Periodo Coloniale

Lo Sviluppo Economico e Sociale

Sotto il dominio francese, il Gabon vide lo sviluppo di un'economia basata sull'esportazione di risorse naturali, in particolare legname, gomma e minerali. I francesi introdussero nuove tecniche agricole e iniziarono a sfruttare le risorse minerarie, creando infrastrutture per facilitare il commercio e l'esportazione.

Tuttavia, lo sviluppo economico avvenne a spese delle popolazioni locali, che furono spesso costrette a lavorare in condizioni dure nelle piantagioni e nelle miniere. L'istruzione e i servizi sanitari rimasero limitati, e la maggior parte della popolazione locale non beneficiò direttamente della crescita economica.

Un evento significativo durante il periodo coloniale fu la fondazione del lebbrosario di Lambaréné nel 1913 da parte del medico alsaziano Albert Schweitzer. Questo ospedale divenne famoso a livello internazionale per l'opera umanitaria di Schweitzer, che ricevette il Premio Nobel per la Pace nel 1952 per il suo lavoro.

La Questione dei Confini e l’Integrazione nell’Africa Equatoriale Francese

La delimitazione territoriale del Gabon fu un tema controverso durante il periodo coloniale. Nel 1911, una parte del Gabon fu ceduta dalla Francia alla Germania e annessa al Camerun. I confini con il Congo Francese subirono ulteriori modifiche nel corso degli anni, influenzati da interessi economici e organizzativi.

Nonostante queste difficoltà, il Gabon rimase un membro chiave dell'Africa Equatoriale Francese, un gruppo di colonie francesi che includeva anche il Congo, il Ciad e l'Ubangi-Shari (l'attuale Repubblica Centrafricana). Questa unione amministrativa durò fino alla fine della seconda guerra mondiale, quando iniziò a emergere una crescente pressione per l'autonomia e l'indipendenza.

Il Cammino verso l'Indipendenza

Il Dopoguerra e le Prime Riforme

Dopo la seconda guerra mondiale, le colonie africane iniziarono a chiedere maggiori diritti e autonomia. Nel 1946, il Gabon divenne membro dell'Unione Francese, una nuova organizzazione che prometteva maggiori libertà politiche per le colonie, pur mantenendo un legame stretto con la Francia. Durante questo periodo, i gabonesi contestarono la dipendenza amministrativa da Brazzaville, chiedendo una maggiore autonomia per gestire i propri affari interni.

Nel 1958, in seguito a un referendum, il Gabon accettò di entrare nella Comunità Francese, un nuovo sistema che garantiva maggiore autonomia amministrativa pur rimanendo sotto la sovranità francese. Questo passaggio segnò un importante passo avanti verso l'indipendenza, che fu infine raggiunta il 17 agosto 1960.

L'Indipendenza e i Primi Anni di Governo

Il Gabon ottenne l'indipendenza dalla Francia il 17 agosto 1960, con Léon M'Ba come primo presidente. M'Ba era un leader autoritario che mantenne stretti legami con la Francia, che continuò a influenzare pesantemente gli affari interni del Gabon. Grazie al supporto francese, M'Ba riuscì a mantenere il potere nonostante la crescente opposizione interna.

La morte di M'Ba nel 1967 portò all'elezione di Albert-Bernard Bongo come presidente. Bongo, anch'egli sostenuto dalla Francia, cercò di stabilizzare il paese attraverso un processo di riconciliazione nazionale. Durante il suo mandato, il Gabon iniziò a beneficiare della scoperta di riserve petrolifere al largo della costa, che portarono a un miglioramento significativo della situazione economica.

Il Gabon Moderno: Verso una Democrazia Limitata

Il Regime di Bongo e il Partito Unico

Il governo di Bongo, iniziato nel 1967, fu caratterizzato da un forte accentramento del potere. Nel 1968, Bongo fondò il Partito Democratico Gabonese (PDG), che divenne l'unico partito politico legale nel paese. Questa "democrazia limitata" permise una certa stabilità, ma a costo della libertà politica e della partecipazione democratica.

Nonostante le critiche, Bongo riuscì a mantenere il controllo grazie alla gestione oculata delle risorse petrolifere e alla stretta cooperazione con la Francia, che continuò a giocare un ruolo importante nell'economia del Gabon. Il presidente Bongo fu rieletto più volte, consolidando il suo potere per decenni.

Le Riforme degli Anni '90 e il Pluripartitismo

Alla fine degli anni '80 e all'inizio degli anni '90, il Gabon fu scosso da proteste e richieste di riforme politiche. Le manifestazioni, alimentate da una crescente insoddisfazione per il regime monopartitico e da una crisi economica, portarono a scontri violenti e a una grave instabilità politica.

Nel 1990, sotto la pressione delle proteste e con l'intervento della Francia, Bongo fu costretto a introdurre riforme democratiche, tra cui l'istituzione del pluripartitismo. Sebbene queste riforme abbiano aperto la strada a una maggiore partecipazione politica, il sistema rimase dominato dal PDG e da Bongo, che continuò a mantenere un controllo significativo sulle istituzioni del paese.


Pubblicità