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Lo stato di eSwatini (prima del 2018 chiamato Swaziland) si trova nell'Africa del sud, e confina con: Sud Africa, e Mozambico il territorio non ha sbocchi al mare. Il territorio dello stato occupa parte del versante orientale dei monti Drakensberg, e può dividersi in tre zone in funzione dell'altitudine: l'Alto Veld a occidente, tra 900 e 1.800 m; il medio Veld, a est del primo, tra i 600 ed i 900 m ed il basso Veld a oriente, dove non si superano i 600 m. ma la parte più orientale del Basso Veld si eleva di nuovo, per la presenza della sezione meridionale della catena dei Monti Lebombo, una serie di alteterre ondulate che segna il confine fra l’eSwatini e il Mozambico. Così nel suo insieme il territorio appare come una grande conca allungata da nord a sud, compresa fra i rilievi della Grande Scarpata e quelli, meno netti e poco elevati, dei Monti Lebombo.
Il fiume principale è il fiume Great Usutu, anche conosciuto come fiume Lubombo, che attraversa gran parte del Paese. È il più lungo fiume di Eswatini e ha una lunghezza totale di circa 320 chilometri. Il Great Usuthu inizia nelle montagne dell'Estremo Oriente, all'interno del Parco Nazionale Malolotja, e si dirige verso sud attraversando varie regioni del Paese. Altri fiumi importanti sono il Mbuluzi e il Ngwavuma, entrambi situati nella parte orientale del Paese. Per quanto riguarda i laghi, Eswatini ne ha diversi, tra cui il lago Mnjoli e il lago Sibaya. Entrambi sono di origine artificiale e sono stati creati tramite la costruzione di dighe per scopi idroelettrici e di irrigazione.
II clima è di tipo tropicale, con variazioni dovute all’altitudine specie nel regime termico; in buona parte del paese le temperature hanno valori medi di tipo temperato e solamente nella zona più depressa del Basso Veld si registrano valori di tipo tropicale. Le precipitazioni, concentrate nei mesi dell’estate australe, sono abbondanti soprattutto sui versanti più esposti ai venti provenienti dall’Oceano Indiano: sulle pendici orientali della Grande Scarpata oscillano fra i 1.000 e i 2.300 mm, ma nel Basso Veld, che è sottovento rispetto ai rilievi dei Monti Lebombo, si riducono al di sotto dei 700 millimetri.
La vegetazione naturale è stata profondamente modificata dall’attività umana, che ha deforestato quasi del tutto i rilievi della Grande Scarpata, oggi denudati e coperti da praterie di montagna oppure, in alcuni tratti, da fitte foreste artificiali, frutto di un’intensa opera di rimboschimento. La savana originaria sopravvive in parte nel Basso Veld, perché in questa regione più arida l’agricoltura ha incontrato maggiori difficoltà ad affermarsi. Con l’alterazione dell’equilibrio vegetale naturale, anche la grande fauna è scomparsa quasi del tutto.