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L'Egitto si trova nella parte nord orientale del continente africano, e confina con: Israele, Sudan, e Libia. le sue coste sono bagante dal mar Rosso e dal mar Mediterraneo. Il territorio dell’Egitto presenta una netta prevalenza delle aree desertiche su quelle coltivate ed abitate. Queste ultime si riducono alla sottile e lunga striscia di terra che forma la valle del Nilo e alla zona deltizia, per una superficie complessiva di circa 35.000 kmq. La valle del Nilo è una regione bassa e piatta, che si estende da Assuan al Mediterraneo, di origine alluvionale, formata dai fanghi portati dal fiume stesso. È soggetta alle inondazioni del fiume, che si ripetono ogni anno tra l’estate e l'autunno, in dipendenza dalle piogge periodiche dell’altipiano etiopico. L'irrigazione della valle è oggi regolata da grandi sbarramenti e condotta attraverso fiumi e canali, mentre un tempo le inondazioni dipendevano unicamente dalle forze della natura. La valle ha una larghezza media compresa fra i 10 e i 15 km, per allargarsi a ventaglio nel delta, con una fronte di oltre 200 km. La rimanente parte del Paese è stepposa e desertica. Ad ovest si estende il sabbioso deserto Libico, solcato da «uidian» sempre asciutti e da lunghe catene di dune. Ad est troviamo il deserto Arabico, una successione di rilievi dapprima dolci e poi ripidi lungo le coste del mar Rosso (monti dell’Etbai). L’estremo lembo orientale, in territorio asiatico, è costituito dalla montuosa penisola del Sinai, bagnata dalle acque del canale di Suez e del golfo di Aqaba. Le coste mediterranee, che hanno uno sviluppo di oltre 1000 km, sono alte e diritte. Nella zona del delta vi sono le due baie di Rosetta, ad ovest, e di Damietta, ad est. Dal Mediterraneo si entra nel mar Rosso attraverso il Canale di Suez, lungo 160 km, largo da 70 a 125 m e profondo 12. Le coste sul mar Rosso sono prive di articolazioni e orlate da banchi corallini che rendono difficoltosa la navigazione.
L’idrografia dell’Egitto si identifica nel Nilo (km 6671), il quale inizia il suo corso nell’Africa orientale, entra nel lago Vittoria, poi nei laghi Kioga ed Alberto, si impoverisce d’acqua attraversando la regione desertica del Sudan orientale fino a raggiungere, col nome di Nilo Bianco, la città di Khartum. In questa località riceve il ricco contributo del Nilo Azzurro, che nasce dal lago Tana (altipiano etiopico); i due rami congiunti entrano nell’Egitto subito a nord di Wadi Halfa. Il Nilo scorre in territorio egiziano per 1500 km, con un alveo largo da 500 a 2000 m, navigabile per lunghi tratti. Ad Assuan supera la prima cateratta e a una ventina di km da II Cairo si dirama in numerose bocche, di cui i rami di Rosetta e di Damietta sono navigabili e racchiudono un delta dalla superficie di 23.000 kmq, vasto quanto la Lombardia.
Data la conformazione del territorio, il clima dell’Egitto è tipicamente desertico, un po’ mitigato soltanto sulla costa mediterranea, dove, come nella parte settentrionale del delta, le temperature medie si aggirano sui 15 °C in inverno e 26 °C in estate; al Cairo (200 km dalla costa) sono invece comprese tra i 13 e i 28 °C; più a sud la temperatura invernale varia tra i 12 e i 30 °C, mentre quella estiva fra i 30 e i 35 °C. Ma i valori medi sono ben poco significativi, perché in certi momenti del giorno le temperature massime all’ombra sono elevatissime (45-50 °C), mentre nelle zone desertiche fortissimo è lo scarto fra il giorno e la notte, durante la quale le temperature scendono, a volte, persino sotto lo zero. I deserti hanno per lo più lo stesso clima: sempre più caldo e arido verso sud, a parte differenze dovute all’altitudine. Le precipitazioni sono molto scarse: nella regione costiera e nel delta raggiungono i 150-200 mm all’anno (ad Alessandria il massimo è di 303 mm e il minimo di 23), mentre diminuiscono progressivamente verso l'interno (al Cairo sono di 24 mm in media; ad Assuan sono praticamente nulle). La neve è pressoché sconosciuta, tranne che sulle montagne del Sinai, dove cade nel corso della stagione invernale. L’umidità della costa determina un clima caldo-umido molto pesante da sopportare nei mesi estivi e alleviato soltanto da una leggera brezza marina. Nell’interno del delta, invece, l’umidità è più alta durante l’inverno. In ogni caso, procedendo verso sud essa diminuisce molto in fretta e la secchezza dell’atmosfera rende più sopportabili le forti temperature dell’Alto Egitto. Solo in qualche zona, come per esempio a Luxor, si risente dell’effetto del Nilo. Tipico del paese è un forte vento, il chamsin, che soffia da sud e sudest e porta aria fredda d’inverno e provoca tempeste di sabbia in primavera. Il fenomeno non si verifica alle latitudini più basse, dove l’aria calda e secca non trasporta sabbia perché il terreno è argilloso.
Nel Deserto Occidentale mancano quasi totalmente forme di vita vegetale, mentre in quello Orientale, che riceve qualche precipitazione, è ospitata una certa varietà di arbusti spinosi, di piccole erbe aromatiche e medicinali e persino di qualche albero. Lungo i canali del corso del Nilo e del suo delta c’è una gran quantità di piante acquatiche, tra le quali sono state individuate più di 100 specie di piante grasse. Nell’interno, dove un tempo cresceva il papiro, sono diffuse le canne, particolarmente robuste e durature. Nel delta, nella valle e nelle oasi cresce poi in gran numero, coltivata o spontanea, la palma da dattero. La maggior parte delle altre specie di alberi sono state importate: poche sono quelle originarie. Gli animali oggi presenti sono i bufali, i dromedari, gli asini, le pecore e le capre; sono invece scomparsi quelli che caratterizzavano l’antichità: il leone, l’ippopotamo, la giraffa; il coccodrillo si trova solo a sud della grande diga di Assuan. Nelle zone meridionali del Deserto Libico sopravvivono lo sciacallo, la iena, la pecora di montagna; nei deserti non sono rari i serpenti, gli scorpioni, le vipere, i topi. Nel delta e lungo il fiume vivono una grande quantità e varietà di uccelli acquatici: molti sono quelli stanziali, ma ancora di più quelli di passo durante le migrazioni primaverili e autunnali (palmipedi e trampolieri nella valle; corvo e nibbio nelle oasi; falchi, avvoltoi e aquile dorate nei deserti, soprattutto del Sinai e in quello Orientale).