Dati viaggio Cracovia
- Periodo
del Viaggio
novembre 2012 - Durata 4 giorni
- Viaggio
Aereo con Ryan air
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Da qualche anno, io e alcuni amici abbiamo preso la piacevole abitudine di visitare una città europea in autunno, quando le giornate si accorciano e le atmosfere si fanno più intime. Quest’anno la nostra scelta è ricaduta su Cracovia, in Polonia, una città che ci era stata spesso consigliata per il suo fascino storico e culturale. Dopo aver prenotato hotel e volo con circa due mesi di anticipo, siamo partiti il 9 novembre dall’aeroporto di Orio al Serio a Bergamo con un volo diretto Ryanair, che in poco più di un’ora ci ha portati a destinazione.
Atterrati all’aeroporto di Cracovia, il primo passo è stato cambiare un po’ di denaro. La Polonia, pur essendo nell’Unione Europea, non adotta l’euro, e ci siamo presto accorti che i tassi di cambio sono più favorevoli nei cambiavalute del centro città rispetto a quelli aeroportuali. Dopo aver raggiunto il nostro hotel, il Matejko, situato a pochi passi dal centro storico, abbiamo sistemato i bagagli e ci siamo concessi una prima esplorazione.
La nostra passeggiata ci ha portati direttamente nel cuore pulsante di Cracovia: Piazza del Mercato (Rynek Główny), una delle piazze medievali più grandi d’Europa. La sua vivacità, con caffè, ristoranti e artisti di strada, ci ha subito conquistati. Abbiamo deciso di visitare il museo sotterraneo sotto la piazza, che offre un affascinante viaggio nella storia medievale della città, attraverso reperti e ricostruzioni. Dopo aver assaporato un assaggio della vita notturna locale con una cena abbondante in uno dei tanti ristoranti della zona, siamo tornati in hotel, pronti per le avventure del giorno successivo.
La giornata è iniziata presto, con un’escursione prenotata direttamente dall’hotel. Un pulmino ci ha portati verso due delle attrazioni più note della regione: Auschwitz-Birkenau e le Miniere di Sale di Wieliczka. Nonostante avessi già visitato Auschwitz in passato, tornarci è stata un’esperienza altrettanto intensa. La guida, prenotata in anticipo online, ci ha accompagnati lungo un percorso che non solo conserva la memoria, ma la rende viva e necessaria.
Dopo la visita ad Auschwitz, ci siamo diretti a Wieliczka, dove ci attendeva un mondo completamente diverso. Le miniere di sale, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sono un intrico di gallerie sotterranee che si estendono per chilometri. Qui, sculture, cappelle e sale scolpite interamente nel sale raccontano una storia secolare. La Cappella di Santa Kinga, con i suoi dettagli incredibili, ci ha lasciati a bocca aperta.
Rientrati a Cracovia in serata, nonostante la stanchezza, abbiamo deciso di immergerci ancora una volta nella vivace atmosfera cittadina, cenando in uno dei ristoranti del quartiere ebraico, famoso per il suo fascino bohémien e i suoi locali animati.
Il terzo giorno è stato interamente dedicato all’esplorazione del centro storico. La prima tappa è stata la Collina di Wawel, dove sorge il Castello Reale, un luogo intriso di storia e simbolo dell’identità polacca. Abbiamo visitato la Cattedrale di Wawel, che ospita le tombe di illustri personaggi della storia polacca, e ammirato la bellezza dell’architettura gotica e rinascimentale.
Proseguendo, ci siamo addentrati nelle strette vie acciottolate del centro, ricche di chiese, palazzi e piccoli negozi caratteristici. Una tappa imperdibile è stata il Collegium Maius, l’antico edificio universitario dove studiò anche Copernico. Abbiamo poi cercato di visitare il Museo Czartoryski per ammirare la celebre “Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci, ma purtroppo lo abbiamo trovato chiuso. Essendo l’11 novembre, festa nazionale in Polonia, molti luoghi di interesse erano chiusi o affollati.
La giornata si è conclusa con una cena in uno dei ristoranti del centro storico, seguita da una passeggiata serale che ci ha permesso di ammirare la città illuminata. Cracovia di notte ha un fascino unico, con i suoi edifici che sembrano risplendere sotto la luce dei lampioni.
L’ultimo giorno a Cracovia è stato dedicato a visitare ciò che ancora non avevamo visto e a goderci gli ultimi momenti in questa città. Abbiamo passeggiato lungo il Planty, il parco che circonda il centro storico, e visitato alcune chiese minori che ci erano sfuggite nei giorni precedenti.
Purtroppo, il tempo a disposizione non ci ha permesso di visitare tutto. Uno dei rimpianti più grandi è stato non riuscire a vedere il museo della Fabbrica di Oskar Schindler, che racconta la storia di uno dei momenti più bui del XX secolo e l’eroismo di chi si oppose alla barbarie.
Dopo aver preparato le valigie, ci siamo concessi un ultimo pasto in un ristorante tipico, gustando pierogi e altre specialità polacche, prima di dirigerci verso l’aeroporto per il volo di ritorno. Lasciando Cracovia, ci siamo resi conto di quanto questa città ci avesse colpiti per la sua bellezza, la sua storia e la sua atmosfera.
Cracovia si è rivelata una città straordinaria, capace di coniugare storia e modernità, fascino antico e vitalità contemporanea. Nonostante il poco tempo a disposizione, ci siamo innamorati delle sue piazze, delle sue chiese e della sua gente. Una città che, come Firenze, merita di essere vissuta e scoperta in ogni suo angolo. E mentre il nostro aereo decollava, già pensavamo a un futuro ritorno, per completare il nostro viaggio e approfondire ancora di più la conoscenza di questa perla dell’Europa dell’Est.