Dati viaggio a New York
- Periodo
del Viaggio
Marzo 1997 - Durata 5 giorni
- Viaggio Aereo con Alitalia
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Era il marzo del 1997 quando io e un gruppo di amici, compagni di avventure e coscritti dei trent’anni, decidemmo di celebrare questo importante traguardo in un modo speciale. Dopo una serie di cene e discussioni, ci lasciammo tentare da un’offerta Alitalia: cinque giorni a New York con volo andata e ritorno e soggiorno in hotel inclusi. Partenza prevista da Milano Malpensa il 15 marzo.
Nonostante qualche complicazione con i passaporti — alcuni di noi avevano optato per quello collettivo, che si rivelò meno pratico del previsto — alla fine tutto si risolse. Il volo verso Newark durò circa otto ore e mezza, e l’emozione di vedere lo skyline di New York dall’oblò dell’aereo fu un preludio perfetto alla nostra avventura.
Dopo il lungo viaggio e i controlli doganali, raggiungemmo finalmente il nostro hotel. Nonostante la stanchezza, l’adrenalina aveva la meglio. Decidemmo di non perdere tempo e di fare una prima passeggiata nei dintorni. L’energia della città ci avvolse immediatamente: il traffico incessante, i taxi gialli, le insegne luminose e la moltitudine di persone ci fecero sentire al centro del mondo.
La prima tappa fu Times Square, un luogo che conoscevamo solo attraverso film e fotografie. Trovarsi fisicamente lì, tra gli schermi giganti e le luci sfavillanti, fu un’esperienza surreale. Ci fermammo per una cena veloce, assaggiammo gli immancabili hamburger accompagnati da milkshake. Concludemmo la serata tornando in hotel, pronti per un’intensa giornata di esplorazioni.
Il mattino seguente, ci dirigemmo verso Central Park, il cuore verde di Manhattan. Era marzo, e il parco iniziava appena a risvegliarsi dal letargo invernale. Passeggiammo tra i suoi sentieri, fermandoci a osservare gli artisti di strada e le famiglie che approfittavano della giornata soleggiata. La vista dei grattacieli che si stagliavano sopra gli alberi ci ricordava costantemente di essere in una delle città più iconiche del mondo.
Nel pomeriggio, ci avventurammo nella zona del Financial District. Qui, visitammo Wall Street e ci fermammo davanti al Charging Bull, simbolo della forza economica americana.
Il terzo giorno fu dedicato alla cultura. Per alcuni di noi la nostra prima tappa fu il American Museum of Natural History, e per altri il Moma (museo di arte moderna).
Dopo il museo, ci dirigemmo verso la Fifth Avenue, la celebre strada dello shopping. Anche se il nostro budget non permetteva grandi spese, fu emozionante entrare nei negozi di lusso e osservare le vetrine. Concludemmo la giornata con una visita all’Empire State Building. La vista panoramica dalla terrazza al tramonto fu un momento indimenticabile, uno di quelli che rimangono impressi per sempre nella memoria.
Alcuni di noi decisero di trascorrere il quarto giorno in modo alternativo, organizzando un’escursione ad Atlantic City, famosa per i suoi casinò e la sua atmosfera retrò. Il viaggio fu un’avventura nell’avventura: la strada costeggiata dall’oceano, i neon scintillanti e il fascino un po’ decadente della città ci offrirono un contrasto interessante rispetto alla frenesia di New York.
Nel frattempo, chi rimase in città approfittò per esplorare Brooklyn. Passeggiammo lungo il ponte di Brooklyn, un capolavoro ingegneristico e un punto panoramico eccezionale.
L’ultimo giorno, decidemmo di esplorare la città senza una meta precisa, perchè alla sera avevamo il volo di ritorno.
Le nostre serate furono un capitolo a parte. Decidemmo di esplorare la vibrante vita notturna della città, visitando diversi locali. Uno dei più memorabili fu il FlashDancers, un club che ci lasciò a bocca aperta per la sua atmosfera trasgressiva e fuori dagli schemi. Fu un’esperienza che ci mostrò un lato diverso di New York, lontano dai musei e dai monumenti.