Abitato fin dal paleolitico (reperti
acheuleani e neandertaliani), sede delle culture di Rinaldone
e appenninica, nell’età del ferro vi fiorirono
la civiltà etrusca (zona nord-occidentale) e quella
latina (Latium Vetus). Con la sottomissione degli ernici,
degli equi, degli aurunci e dei volsci a opera dei romani,
il territorio fu ampliato (Latium Novum); unito alla
Campania, costituì in epoca augustea la I regione
italica. Sottoposto al controllo di un duca dipendente
dall’imperatore d’oriente (sec. VI-VIII),
passò sotto il parziale dominio dei longobardi
che donarono al papato Sutri (728), Bomarzo, Orte e Amelia
(742). L’instabilità politica dovuta alle
continue lotte tra chiesa, nobiltà e liberi comuni
(sec. XII-XIII), acutizzatasi durante l’esilio
papale ad Avignone (1309-76), si protrasse fino al sec.
XVI, quando la chiesa ottenne il pieno controllo della
regione. L’annessione al Regno d’Italia (1870)
pose fine al dominio pontificio, già interrotto
dalla costituzione della Repubblica Romana (1798-99)
e dall’occupazione napoleonica (1808-14).
|
|