√ Paesi Bassi - I tulipani di Haarlem

Un fiore dalla forma originale e dai colori vivacissimi; un monopolio commerciale, che gli olandesi detengono da secoli; una delle principali voci nell'attivo della bilancia con l'estero; un caratteristico elemento, per molti mesi all'anno, del paesaggio agrario, i tulipani possiedono tutti gli elementi per poter essere considerati il simbolo dell'Olanda (qui da intendersi geograficamente limitata alle tre province centro-occidentali), quello che meglio riassume i tratti essenziali di questa «terra anfibia», da cui nasce.
Anche la storia di questo fiore può essere assimilata alla storia del popolo olandese, e come quest'ultima è avventurosa e ricca di vicende memorabili.
I tulipani crescono allo stato selvatico nelle piane dell'Asia centrale; comincia la sua marcia verso occidente al seguito delle orde di Gengis khan; nel XV secolo, gli scià persiani inviano alcuni di questi fiori ai monarchi con cui intrattengono relazioni d'amicizia e, nello stesso secolo, il tulipano diviene uno dei temi favoriti della decorazione artistica in Persia. La tecnica di coltivazione del bulbo è ben conosciuta dai turchi, ed è probabilmente dalla parola turca «tùlbent», turbante, che le lingue occidentali hanno derivato il nome di questo fiore. campi di tulipani
La coltura del tulipano resta a lungo un privilegio dei sultani: il merito di aver scoperto il fiore e di averne rivelato la bellezza «strana e splendida» spetta a Ogier Ghislain di Busbecq, inviato straordinario di Ferdinando I d'Austria alla corte d'Istambul, che nel 1554 ne fa uscire clandestinamente qualche bulbo per inviarlo in dono al suo sovrano.
La moda del tulipano si diffonde nelle grandi capitali europee. Il botanico Carolus Clausius, olandese di Leida, che all'epoca risiede a Vienna, studia questo fiore, ne intuisce il felice adattamento sui suoli sabbiosi dei polder olandesi, e, ritornato in patria, si lancia nella commercializzazione di nuove varietà. La bellezza delle specie, ottenute nelle serre, scatena nel Seicento un'incredibile speculazione tanto che i bulbi più rari vengono a costare la stravagante cifra di 4.400 fiorini cadauno, somma che poteva triplicarsi per la varietà «semper augustus». La regione di Haarlem diviene la capitale del tulipano, e gran parte della sua prosperità deriva proprio dalla vertiginosa speculazione seicentesca, alla quale pose fine un intervento del governo sui prezzi. Ancora oggi, grazie sia a questa tradizione sia, soprattutto, allo sviluppo delle tecniche di incrocio nate nei moderni laboratori botanici, gli olandesi conservano il controllo mondiale del mercato del tulipano. Le regioni della bulbicoltura non si limitano alla zona di Leida-Lissehaarlem; i coloratissimi campi sono abituali anche nella Frisia, nell'isola di Texel, nei polder dell'IJssel Meer, nelle province settentrionali. La funzione di capitale spetta ad Aalsrneer, una cittadina a sud di Amsterdam, che ospita un mercato
floricolo, forse il più grande del mondo. Il tulipano, inoltre, funge anche da potente richiamo turistico, tanto che calamita nella regione di Haarlem oltre un milione di visitatori ogni anno. Tra le mete più famose c'è, nei pressi di Lisse, il parco di Keukenhof di 28 ettari, con 5.000 mq di serre (dove sono esposte più di 700 specie di tulipani, dai colori e dalle forme più insolite), che è aperto dalla fine di marzo alla fine di maggio.