√ Italia Economia - il commercio dell'Italia

II terziario occupa oltre la metà della popolazione attiva e incide per quasi due terzi sul prodotto interno lordo. La rete della distribuzione di beni e servizi è capillarmente diffusa nel Paese e si va rapidamente modernizzando anche nelle più arretrate regioni meridionali, dove peraltro sulla grande distribuzione (supermercati e grandi magazzini) prevale ancora la piccola impresa familiare. Omogenea è pure la rete degli sportelli bancari, sia pure con una maggiore fittezza nelle regioni trainanti dell'economia nazionale. Fitti sono inoltre i trasporti di derrate dalle regioni di produzione, specie del Mezzogiorno, alle grandi città e verso i mercati stranieri.
Notevole è la mole degli scambi commerciali con l'estero, che sono in costante incremento e che vedono una certa prevalenza delle importazioni sulle esportazioni. Fra i principali prodotti importati si registra il 15% per i mezzi di trasporto, il 14% per i prodotti chimici e le fibre sintetiche e quasi il 13 % per gli apparecchi elettrici e di precisione, mentre fra i beni esportati prevalgono le macchine e gli apparecchi meccanici, che costituiscono il 20% del totale delle esportazioni, i mezzi di trasporto (11% circa) e i prodotti dell'industria tessile e dell'abbigliamento (10%). Pesano, nella bilancia commerciale, le importazioni di petrolio grezzo, di minerali e metalli, di rottami di ferro, di carta; ma anche di prodotti alimentari, come il frumento, la carne il pesce. È significativo peraltro che certe voci figurino sia fra le importazioni sia fra le esportazioni: è il caso delle autovetture, degli aeromobili, delle macchine da ufficio, con valori che talora si equivalgono. Il fatto è dovuto alla grande mobilità della domanda e dell'offerta entro mercati sempre più estesi (in particolare all'interno dell'UE). I Paesi della UE (Germania e Francia in testa), sono infatti, insieme con gli USA e i Paesi dell'ex URSS, i principali partner commerciali dell'Italia.
Strettamente collegata col cuore dell'Europa, l'Italia è aperta da sempre ai traffici marittimi. Il principale porto internazionale è Genova, seguono Venezia, Savona, Livorno, Ravenna, Trieste, Napoli e Brindisi. Per la navigazione di cabotaggio hanno importanza anche altri porti, come Civitavecchia, Porto Foxi, Trapani. La rete ferroviaria conta quasi 16.000 km. La rete stradale sviluppa 450.233 km, dei quali oltre 6.400 di autostrade. Le principali città italiane sono collegate fra loro e con l'estero da 22 aeroporti principali, fra cui Roma-Fiumicino, Roma-Ciampino, Milano-Malpensa, Milano-Linate, Napoli-Capodichino, Torino-Caselle, Venezia-Tessera, Bologna-Borgo Panigale e Palermo-Punta Raisi. La bellezza dei paesaggi, la mitezza del clima e la straordinaria ricchezza del patrimonio artistico e culturale (che si valuta essere circa la metà di quello mondiale) fanno dell'Italia una delle più importanti mete turistiche del mondo, frequentata da secoli da pittori, scultori e scrittori in cerca di suggestioni e ispirazioni profonde.